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Protocollo aziendale per il trattamento del dolore oncologico.pdf

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In Italia muoiono ogni anno oltre 159.000 <strong>per</strong>sone a causa di una<br />

malattia neoplastica (Istat, 1998) ed <strong>il</strong> 90% di esse (143.100) necessita<br />

di cure palliative che si realizzano attraverso la formulazione e<br />

l’offerta di un piano <strong>per</strong>sonalizzato di cura ed assistenza in grado di<br />

garantire la migliore qualità di vita residua possib<strong>il</strong>e durante gli<br />

ultimi mesi di vita al paziente stesso e alla sua famiglia. Tale fase,<br />

definita comunemente “ fase terminale” , e’ caratterizzata <strong>per</strong> la<br />

<strong>per</strong>sona malata da una progressiva <strong>per</strong>dita di autonomia, dal manifestarsi<br />

di sintomi fisici e psichici spesso di diffic<strong>il</strong>e e complesso<br />

<strong>trattamento</strong>, primo fra tutti <strong>il</strong> <strong>dolore</strong>, e da una sofferenza globale, che<br />

coinvolge anche <strong>il</strong> nucleo famigliare e quello amicale e tale da mettere<br />

spesso in crisi la rete <strong>del</strong>le relazioni sociali ed economiche <strong>del</strong> malato<br />

e dei suoi cari.<br />

Le cure palliative derivano <strong>il</strong> loro nome dal latino pallium che<br />

significa mantello, volendo con questo indicare la volontà di prendersi<br />

cura di qualcuno pur nella consapevolezza di non poter modificare né la<br />

situazione stessa né l’esito.<br />

Le cure palliative si rivolgono ai pazienti colpiti da una malattia<br />

che non risponde più a trattamenti specifici e la cui diretta<br />

conseguenza è la morte.<br />

Il controllo <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> e degli altri sintomi, l’attenzione agli<br />

aspetti psicologici, sociali e spirituali è, quindi, di fondamentale<br />

importanza. Lo scopo <strong>del</strong>le cure palliative è <strong>il</strong> raggiungimento <strong>del</strong>la<br />

migliore qualità di vita possib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> i pazienti e le loro famiglie.<br />

Alcuni interventi palliativi sono applicab<strong>il</strong>i anche precocemente nel<br />

decorso <strong>del</strong>la malattia, in aggiunta al <strong>trattamento</strong> specifico.<br />

La f<strong>il</strong>osofia cui le cure palliative si ispirano, quindi, è tesa a<br />

produrre azioni finalizzate al miglioramento <strong>del</strong>la qualità di vita <strong>del</strong><br />

paziente.<br />

Esse:<br />

= affermano la vita e considerano <strong>il</strong> morire come un evento naturale;<br />

= non accelerano né ritardano la morte;<br />

= provvedono al sollievo dal <strong>dolore</strong> e dagli altri disturbi;<br />

= integrano gli aspetti psicologici e spirituali <strong>del</strong>l’assistenza;<br />

= aiutano i pazienti a vivere in maniera attiva fino alla morte;<br />

= sostengono la famiglia durante la malattia e durante <strong>il</strong> lutto.<br />

L’attenzione <strong>del</strong>l’A.S.S. n.5 “ Bassa Friulana” <strong>per</strong> le problematiche<br />

espresse dalle <strong>per</strong>sone affette da malattie inguarib<strong>il</strong>i e dalle loro<br />

famiglie si è concretizzata nello studio realizzato nel 1997, <strong>per</strong> i<br />

pazienti neoplastici inseriti nell’Assistenza Domic<strong>il</strong>iare Integrata, e<br />

in quello <strong>del</strong> 1998, dedicata a chi pur essendo terminale non è stato<br />

seguito dal Servizio Domic<strong>il</strong>iare.<br />

Entrambi gli studi miravano a r<strong>il</strong>evare quale fosse la reale qualità<br />

<strong>per</strong>cepita dagli utenti in un momento drammatico <strong>del</strong> loro vissuto<br />

quotidiano, e quali fossero le azioni necessarie, <strong>per</strong> fornire un<br />

servizio adeguato ai bisogni espressi dai pazienti e dai loro fam<strong>il</strong>iari.<br />

Le conclusioni <strong>del</strong>le ricerche hanno portato l’Azienda a promuovere<br />

come obiettivo programmatico, un “ Piano d’implementazione di <strong>Protocollo</strong><br />

<strong>per</strong> la gestione <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> nel paziente con cancro” .<br />

La Regione Friuli Venezia Giulia già dal 2001 ha attivo un programma<br />

“ Ospedale senza <strong>dolore</strong>” , mentre l’Azienda n.5 “ Bassa Friulana” ha<br />

iniziato nel 1997 con un programma dedicato alle cure palliative che poi<br />

si è esteso all’” Ospedale senza <strong>dolore</strong> “ .

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