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La volta della foresta pluviale tropicale - Kataweb

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Date le distanze tra individui di una<br />

determinata specie e dato che le prime<br />

osservazioni avevano rivelato che solo<br />

pochi animali erano in grado di agire<br />

come impollinatori su grandi distanze,<br />

molti ricercatori pensavano che gli alberi<br />

tropicali praticassero in genere l'autoimpollinazione,<br />

cioè fossero capaci di produrre<br />

semi mediante il proprio polline.<br />

Ma molte specie tropicali sono dioiche,<br />

cioè hanno sessi separati, e pertanto in<br />

queste specie l'autoimpollinazione è<br />

impossibile. Inoltre, grazie a recenti osservazioni<br />

compiute a livello <strong>della</strong> <strong>volta</strong><br />

<strong>foresta</strong>le e al di sotto <strong>della</strong> stessa, si è<br />

VIRO LA<br />

STRATO __—<br />

POLPOSO<br />

STRATO<br />

POLPOSO SEME<br />

SEME<br />

GUSCIO<br />

potuto dimostrare che le specie di animali<br />

che vanno in cerca di fiori a grande distanza,<br />

allo scopo di trovare cibo, sono<br />

numerose: esse comprendono farfalle<br />

diurne e notturne, uccelli, pipistrelli e varie<br />

specie di api. in grado di trasportare il<br />

polline tra i membri sparsi di una singola<br />

specie. <strong>La</strong> presenza di una comunità di<br />

impollinatori sembrerebbe precludere la<br />

selezione per l'autoimpollinazione.<br />

Molti impollinatori <strong>della</strong> <strong>volta</strong> <strong>foresta</strong>le<br />

sono specie che non frequentano mai il<br />

suolo. Sia le farfalle, sia le api <strong>della</strong> <strong>foresta</strong><br />

<strong>pluviale</strong>, come pure gli uccelli, i rettili<br />

e i mammiferi sono stratificati in comuni-<br />

GNETUM<br />

Confrontando la liana Gnetum leyboldii, una specie di gimnosperma, con un'angiosperma del<br />

genere V irola, ci si può render conto che si tratta di un esempio di mimetismo evolutivo. Come il<br />

vero frutto di Virola, e a differenza <strong>della</strong> maggior parte dei semi delle gimnosperme, i semi di<br />

Gnetum sono foderati da uno strato di polpa succosa e dolce. Questo pseudofrutto attrae un<br />

uccello frugivoro, il tucano dal becco color castano. che si ciba anche di frutti di V irola. In<br />

entrambi i casi l'uccello stacca la polpa all'interno del proprio gozzo muscoloso e rigurgita il seme:<br />

questo processo si svolge spesso lontano dalla pianta madre e così la dispersione dei semi favorisce<br />

il successo riproduttivo degli alberi tropicali. Le foglie di Gnetum mostrano un disegno di nervature<br />

intersecantisi, una caratteristica, questa, comune nelle angiosperme e rara nelle gimnosperme.<br />

Forse il genere Gnetum è riuscito a sopravvivere nella <strong>foresta</strong> <strong>tropicale</strong>, che è dominata dalle<br />

angiosperme da più di 60 milioni d'anni, solo imitando le caratteristiche di queste ultime piante.<br />

74<br />

tà <strong>della</strong> <strong>volta</strong> <strong>foresta</strong>le e del piano inferiore.<br />

Il fatto che gli impollinatori del livello<br />

superiore raramente scendano al piano<br />

inferiore può spiegare la ragione per cui<br />

rimasero praticamente sconosciuti in passato;<br />

esso ha inoltre importanti implicazioni<br />

in campo evolutivo. L'esistenza di<br />

comunità separate di impollinatori significa<br />

che si verifica uno scarso scambio di<br />

polline tra i diversi livelli <strong>della</strong> <strong>foresta</strong>.<br />

L'effetto sul trasporto di materiale genetico<br />

è molto simile a quello di una barriera<br />

geografica e, alla stessa stregua di una<br />

catena montuosa o di uno stretto, la separazione<br />

degli impollinatori in strati può<br />

favorire la speciazione. Una singola specie<br />

di pianta con membri sia nella <strong>volta</strong> sia<br />

nel piano inferiore potrebbe benissimo<br />

differenziarsi in due nuove varietà a causa<br />

di un isolamento genetico dei due gruppi.<br />

<strong>La</strong> stratificazione degli impollinatori potrebbe<br />

così spiegare la varietà di forme<br />

viventi all'interno <strong>della</strong> <strong>foresta</strong> <strong>pluviale</strong><br />

<strong>tropicale</strong>.<br />

T ricercatori che hanno esplorato le stra-<br />

1- tegie riproduttive <strong>della</strong> flora <strong>della</strong> <strong>foresta</strong><br />

<strong>pluviale</strong> hanno confermato che l'impollinazione<br />

incrociata è la regola tra gli<br />

alberi. (Le epifite, che vengono scarsamente<br />

visitate dagli insetti impollinatori,<br />

probabilmente si autoimpollinano.)<br />

Kamalijt S. Bawa dell'Università del<br />

Massachusetts a Boston ha scoperto che il<br />

79 per cento degli alberi in una <strong>foresta</strong><br />

arida di Costa Rica dipendeva - per la<br />

produzione di semi - dall'impollinazione<br />

incrociata; Bawa, James H. Beach dell'Università<br />

del Massachusetts ad Amherst<br />

e io stesso abbiamo esteso il nostro<br />

studio alla <strong>foresta</strong> umida di Finca la Selva,<br />

ottenendo i medesimi risultati.<br />

Nello scambio di polline a grandi distanze,<br />

gli alberi sono favoriti da certi tipi<br />

di comportamento nella ricerca del cibo,<br />

messi in atto tra le specie di api che vivono<br />

nella <strong>volta</strong>. Un particolare stile di ricerca<br />

è stato notato per la prima <strong>volta</strong> da Jantzen,<br />

di solito tra le api che frequentano le<br />

parti inferiori <strong>della</strong> <strong>volta</strong>. Alcune specie,<br />

infatti, imparano a memoria e poi seguono<br />

ripetutamente una rotta, spesso lunga<br />

parecchi chilometri, che le porta a un certo<br />

numero di fiori che forniscono grandi<br />

quantitativi di polline. Questa strategia<br />

permette loro di approfittare di piante<br />

che producono solo alcuni fiori altamente<br />

riThunerativi. Lungo la rotta si trovano<br />

parecchi alberi, molti dei quali <strong>della</strong> stessa<br />

specie: le api divengono perciò efficacissime<br />

portatrici del loro polline. Questa<br />

tecnica di raccolta contrasta con quella<br />

più opportunistica che le api mettono in<br />

atto quando vengono attratte su alberi<br />

che portano molti fiori e passano una gran<br />

parte del loro tempo su un'unica pianta.<br />

A Finca la Selva ho notato un altro stile<br />

di ricerca del cibo che sembra favorire<br />

l'impollinazione incrociata: la ricerca di<br />

gruppo. Esistono almeno il specie di api,<br />

e forse ancora di più, che volano di solito<br />

da un albero all'altro in gruppi di decine o<br />

centinaia d'individui. Il carattere misto<br />

dei gruppi può rendere la loro ricerca più<br />

efficiente: una delle specie può essere

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