Perché un <strong>giardino</strong> al colle <strong>del</strong> <strong>Lautaret</strong> ? <strong>Il</strong> sito gode di una posizione geografica privilegiata. Si trova all’incrocio <strong>del</strong>le Alpi settentrionali e meridionali, <strong>del</strong>le Alpi interne ed esterne; la diversità degli influssi climatici e la diversità geologica dei terreni hanno favorito una grande diversità botanica naturale, con più di 1500 specie vegetali, ossia circa 1/3 <strong>del</strong>la flora francese. Alle porte <strong>del</strong> Parco Nazionale degli Ecrins, il colle <strong>del</strong> <strong>Lautaret</strong> è anche un crocevia turistico e permette un accesso facile a una zona di alta montagna (2000 m.), il che è piuttosto raro. Quando è stato creato il <strong>giardino</strong>? Nel 1899 l’Università <strong>del</strong>le Scienze di Grenoble crea il primo <strong>giardino</strong> <strong>alpino</strong> <strong>del</strong> <strong>Lautaret</strong> con l’appoggio di M. Bonnabel, albergatore al colle. Sistemato all’origine proprio al colle, fu poi spostato nel 1919 per permettere il tracciato <strong>del</strong>la nuova strada <strong>del</strong> Galibier. Grazie all’aiuto finanziario <strong>del</strong> Touring Club de France si costruisce un villino ed è possibile al Professor Marcel Mirande spostare le collezioni e organizzare un nuovo <strong>giardino</strong>. Le ferrovie PLM che possiedono un albergo-ristorante nelle vicinanze saranno di grande aiuto al <strong>giardino</strong> (si possono vedere i ruderi <strong>del</strong>l’albergo, distrutto da un incendio, all’ingresso <strong>del</strong> <strong>giardino</strong>). Jean-Paul Lachmann, docente all’università di Grenoble e créatore <strong>del</strong> Giardino <strong>alpino</strong> nel 1899 <strong>Il</strong> “nuovo” <strong>giardino</strong> <strong>alpino</strong> <strong>del</strong> <strong>Lautaret</strong> all’inizio degli anni venti, dopo lo spostamento sul sito attuale. Si può vedere il villino Mirande tuttora esistente; sullo sfondo, l’albergo-ristorante PLM oggi in rovina (Archivio <strong>del</strong> <strong>giardino</strong> <strong>botanico</strong> <strong>alpino</strong> <strong>del</strong> <strong>Lautaret</strong>) Quali sono le funzioni <strong>del</strong> <strong>giardino</strong> <strong>botanico</strong>? – La presentazione <strong>del</strong>le piante nella loro diversità, qui quella <strong>del</strong>le montagne <strong>del</strong> mondo; – la sensibilizzazione alla conservazione <strong>del</strong>le piante minacciate e <strong>del</strong> loro habitat; – la partecipazione alla ricerca sulle piante e sugli ecosistemi alpini. Nel villino-laboratorio, sito vicino al <strong>giardino</strong>, ricercatori francesi e stranieri studiano l’adattamento alla vita in un ambiente estremo e gli effetti dei cambiamenti <strong>del</strong> clima e <strong>del</strong>l’esercizio <strong>del</strong>l’agricoltura. <strong>Il</strong>lustrazione <strong>del</strong>la missione di ricerca scientifica: zona sperimentale in cui sono coltivate le piante in condizioni parzialmente controllate (vasi) Come si procura le piante il <strong>giardino</strong>? <strong>Il</strong> <strong>giardino</strong> partecipa ad una rete internazionale di scambi di semi; è in relazione con circa 300 giardini insediati in più di 50 paesi. Alcuni semi vengono raccolti nella zona <strong>del</strong> <strong>Lautaret</strong> e nel <strong>giardino</strong>: complessivamente più di 1800 specie il cui catalogo o “Index seminum” è mandato agli altri giardini rendendo possibili gli scambi. Tali scambi interessano anche i ricercatori che studiano l’una o l’altra specie di piante. Delle spedizioni botaniche, soprattutto sulle montagne <strong>del</strong>l’emisfero meridionale, permettono ugualmente di aumentare la collezione <strong>del</strong> <strong>giardino</strong>. La semina si effettua in pianura (colla collaborazione dei vivaisti <strong>Joseph</strong> Sarreil-Baron e Jean-Louis Latil). Le pianticelle vengono poi trasferite nella zona sperimentale <strong>del</strong> <strong>giardino</strong> (nursery) poi (per le più forti) sistemate nelle roccere. Le piante provengono dalle diverse zone montane <strong>del</strong> mondo. Vengono poi adattate a condizioni climatiche estreme. Ma al <strong>Lautaret</strong> le condizioni non corrispondono necessariamente a quelle <strong>del</strong>le zone da cui provengono e alcune specie non riescono ad acclimatarsi nonostante le grandi cure dei giardinieri. Che cos’è un piano <strong>alpino</strong>? e una pianta alpina? Versante in ombra (a nord) 900 m 1500 m 2900 m 2200 m Nord Piano NEVOSO muschi e licheni Piano ALPINO prati alpini Piano SUBALPINO foreste di conifere Piano MONTANO foreste miste Piano COLLINARE foreste di latifoglie Sud Versante soleggiato (a sud) 3000 m 2400 m 1700 m 1100 m Index seminum Jardin Botanique Alpin du <strong>Lautaret</strong> (Hautes-Alpes, France) Maihuenia patagonica (Phil.) Britton & Rose (Santa Cruz, Patagonia, Argentina) n°55 Année 2009, Récolte 2008 La vegetazione montana si suddivide in vari livelli con vegetali caratteristici. <strong>Il</strong> limite superiore <strong>del</strong> piano sub<strong>alpino</strong> indica il limite naturale (senza intervento umano) <strong>del</strong>le foreste. Nelle Alpi si trova circa a 2300 metri di altitudine. Più in alto si entra nel piano <strong>alpino</strong> in cui le condizioni di vita diventano sempre più difficili con l’elevazione in altitudine a causa all’abbassamento <strong>del</strong>le temperature, <strong>del</strong>l’aumento <strong>del</strong>l’irraggiamento ultravioletto, <strong>del</strong>la forza dei venti ecc. <strong>Il</strong> limite sub<strong>alpino</strong>/<strong>alpino</strong>, determinato dal freddo, si sta spostando sempre più in seguito al riscaldamento <strong>del</strong> clima che minaccia numerose piante alpine. Pianta alpina indica qui una specie che cresce nel piano <strong>alpino</strong> sulle Alpi o su un’altra montagna. Correntemente quest’appellazione indica una pianta montana o una pianta alpina.