01.06.2013 Views

Scarica la Dichiarazione Ambientale 2008 (PDF, 4.33 MB) - E.On

Scarica la Dichiarazione Ambientale 2008 (PDF, 4.33 MB) - E.On

Scarica la Dichiarazione Ambientale 2008 (PDF, 4.33 MB) - E.On

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Nucleo Idroelettrico Terni<br />

EMAS - <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> aggiornamento annuale <strong>2008</strong><br />

www.eon.it


Indice<br />

3 Presentazione<br />

4 Il Gruppo E.ON<br />

8 Il Nucleo Idroelettrico Terni<br />

12 L’evoluzione del sito nell’anno <strong>2008</strong><br />

14 Sintesi di aggiornamento sugli aspetti ambientali<br />

23 Salute e Sicurezza<br />

24 I rapporti con l’esterno<br />

25 Avanzamento del programma ambientale<br />

28 Il bi<strong>la</strong>ncio ambientale e gli indicatori<br />

32 Appendici<br />

37 Glossario<br />

40 Informazioni al pubblico<br />

Nucleo Idroelettrico Terni<br />

Aggiornamento anno <strong>2008</strong><br />

E.ON Produzione S.p.A. - Nucleo Idroelettrico Terni<br />

(Codice NACE 35.11: Produzione e distribuzione di energia elettrica)<br />

Questo sito è dotato di un sistema di gestione ambientale e i risultati raggiunti in questo settore sono<br />

comunicati al pubblico conformemente al sistema comunitario di ecogestione ed audit.<br />

INFORMAZIONE CONVALIDATA<br />

n° Registro I-000538


Presentazione<br />

Il <strong>2008</strong> è stato un anno denso di importanti avvenimenti<br />

che hanno influenzato non poco <strong>la</strong> vita aziendale sia a<br />

livello societario sia del<strong>la</strong> nostra organizzazione.<br />

Come già evidenziato nel<strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> che<br />

ha dato il via al nuovo triennio di validità (<strong>2008</strong>-2010) del<br />

Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong>, in base agli accordi di<br />

E.ON con Enel e Acciona, il 26 giugno <strong>2008</strong> si è concluso il<br />

processo di acquisizione dell’80% di Endesa Italia da parte<br />

del gruppo E.ON. Da quel<strong>la</strong> data è iniziato un importante<br />

processo di integrazione delle strutture di Endesa Italia<br />

all’interno del<strong>la</strong> nuova società.<br />

Attualmente il Nucleo di Terni fa parte di E.ON Produzione,<br />

società control<strong>la</strong>ta da E.ON Italia che riunisce tutti gli<br />

asset di Endesa Italia.<br />

Altro evento di grande rilevanza è stato senza dubbio<br />

l’avvio del programma di rinnovamento dei nostri gruppi<br />

di produzione finalizzato all’ottenimento di certificati verdi<br />

ai sensi del D.Lgs. n. 79 del 16.03.1999 e successivi<br />

aggiornamenti. Si tratta di un grande investimento sia<br />

sotto il profilo economico sia operativo che ci consentirà<br />

di riqualificare in certificati verdi gran parte dell’energia<br />

prodotta migliorando l’efficienza energetica e le<br />

prestazioni ambientali degli impianti. In questo contesto<br />

abbiamo comunque continuato ad alimentare quel<br />

processo di “miglioramento continuo” ritenuto il più<br />

adeguato approccio nei confronti dell’ambiente oltre che<br />

una valida via per dare valore aggiunto al nostro <strong>la</strong>voro.<br />

Questo documento, predisposto in conformità al<br />

Rego<strong>la</strong>mento CE 761/2001 (EMAS), costituisce il primo<br />

aggiornamento del<strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

convalidata il 24 novembre <strong>2008</strong> e fornisce un quadro<br />

sintetico delle variazioni organizzative intervenute,<br />

dell’evoluzione dei dati di esercizio, degli indicatori di<br />

prestazione e dell’avanzamento del Programma<br />

<strong>Ambientale</strong> re<strong>la</strong>tivamente al <strong>2008</strong>.<br />

Per l’approfondimento degli argomenti trattati il presente<br />

aggiornamento deve essere letto in stretta corre<strong>la</strong>zione<br />

con <strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> sopra citata,<br />

documento di riferimento per il triennio di validità<br />

del<strong>la</strong> Registrazione EMAS.<br />

Consapevoli di far uso di una risorsa pregiata come l’acqua<br />

in aree caratterizzate da molteplici elementi di grande<br />

valenza ambientale, riteniamo che <strong>la</strong> predisposizione<br />

di questo volume sia il miglior modo per confermare<br />

<strong>la</strong> nostra volontà di operare con <strong>la</strong> massima trasparenza<br />

verso le autorità locali, regionali e nazionali, verso<br />

<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione dei Comuni interessati, nel<strong>la</strong> certezza che<br />

<strong>la</strong> funzione industriale e produttiva dei nostri impianti<br />

non sia in contrasto con le diverse esigenze di fruizione<br />

e sviluppo del territorio.<br />

Naturalmente tutto ciò non sarebbe potuto avvenire senza<br />

l’impegno, <strong>la</strong> competenza e <strong>la</strong> disponibilità di tutti i<br />

colleghi del Nucleo ai quali sento di dover porgere i miei<br />

piu sentiti ringraziamenti e l’invito a continuare a fornire<br />

<strong>la</strong> loro preziosa opera con <strong>la</strong> stessa dedizione che hanno<br />

dimostrato in questi anni.<br />

Terni, marzo 2009<br />

Cristiano Biacchi<br />

Capo Nucleo Idroelettrico Terni<br />

3


4<br />

Il Gruppo E.ON<br />

E.ON è tra i più grandi Gruppi energetici privati al mondo e opera con oltre 93<br />

mi<strong>la</strong> dipendenti in più di 30 Paesi. Nato nel 2000, oggi E.ON conta su 30 milioni<br />

di clienti finali, una produzione di energia elettrica pari a 318 TWh<br />

e un fatturato annuo di 86,8 miliardi di euro.<br />

Il Gruppo E.ON<br />

Il Gruppo è attivo sull’intera catena del valore<br />

dell’energia e del gas con attività integrate nell’upstream<br />

(generazione elettrica e produzione di gas naturale),<br />

nel midstream (importazione, trasmissione e trading<br />

di energia) e nel downstream (fornitura al cliente finale).<br />

La grande esperienza e il know-how di E.ON, nonché <strong>la</strong><br />

ricerca e lo sviluppo di tecnologie efficienti e compatibili<br />

con l’ambiente e <strong>la</strong> sicurezza, permettono di fornire<br />

ai clienti energia e servizi sempre più innovativi<br />

e competitivi.<br />

In questo modo, E.ON crea valore per gli azionisti<br />

e contribuisce al<strong>la</strong> crescita professionale dei propri<br />

dipendenti, trasferendo capacità e innovazione, nel<br />

pieno rispetto dei propri valori principali: integrità,<br />

coraggio, chiarezza, fiducia e responsabilità sociale.<br />

Attualmente <strong>la</strong> capacità di generazione instal<strong>la</strong>ta<br />

del Gruppo è pari a 74 GW con un mix equilibrato<br />

di fonti energetiche: carbone (31%), gas naturale (30%),<br />

nucleare (15%), rinnovabili (12%).<br />

Con l’obiettivo di garantire un approvvigionamento<br />

energetico sicuro, prezzi competitivi e tute<strong>la</strong><br />

dell’ambiente, E.ON assicura un mix energetico sempre<br />

più equilibrato. Inoltre, <strong>la</strong>vora continuamente per<br />

migliorare l‘efficienza produttiva e l’eco-compatibilità,<br />

investendo in nuove tecnologie e nelle fonti rinnovabili.<br />

Per sviluppare questi obiettivi, E.ON ha pianificato per<br />

il 2009-2011 investimenti a livello globale per 30 miliardi<br />

di euro, di cui 21 destinati allo sviluppo del<strong>la</strong> produzione<br />

e del<strong>la</strong> distribuzione di elettricità e 5 allo sviluppo delle<br />

energie rinnovabili con l’obiettivo di diminuire del 50% le<br />

emissioni di CO 2 entro il 2030.<br />

E.ON Italia<br />

L’attività di E.ON, presente in Italia dal 2000, va dal<strong>la</strong><br />

produzione fino al<strong>la</strong> vendita di gas e di elettricità, con<br />

più di 800.000 clienti finali.


Nel giugno del <strong>2008</strong> ha rafforzato <strong>la</strong> propria presenza sul<br />

territorio italiano grazie all’acquisizione degli impianti<br />

produttivi di Endesa Italia. E.ON oggi si posiziona tra i<br />

leader del mercato italiano dell’energia con una capacità<br />

produttiva pari a circa 6,1 GW sul territorio nazionale.<br />

Nell’arco dei prossimi anni E.ON Italia prevede di<br />

sostituire le unità produttive alimentate a olio<br />

combustibile con nuove unità a gas o a carbone.<br />

Una volta completato, il programma aumenterà del 50%<br />

l’efficienza termica media del parco impianti, riducendo<br />

in maniera significativa le emissioni di anidride carbonica<br />

e aggiungendo una capacità di generazione<br />

tecnologicamente avanzata di 1,4 GW.<br />

E.ON Italia<br />

E.ON Italia è <strong>la</strong> management company del<strong>la</strong> market unit<br />

italiana. Definisce <strong>la</strong> strategia per il mercato italiano e<br />

gestisce le attività di business.<br />

Produzione: generare energia sicura, a prezzi convenienti<br />

e nel rispetto dell’ambiente<br />

E.ON Produzione è <strong>la</strong> generation company, <strong>la</strong> società che<br />

produce energia a livello nazionale.<br />

Distribuzione di gas: portare il gas al consumatore<br />

Sono cinque le società che distribuiscono gas naturale<br />

sul territorio italiano: E.ON Rete Laghi, E.ON Rete<br />

Mediterranea, E.ON Rete Orobica, E.ON Rete Padana, E.ON<br />

Rete Triveneto. In base al<strong>la</strong> normativa italiana, le attività<br />

di distribuzione sono separate da quelle di vendita<br />

(“Unbundling”).<br />

Produzione<br />

E.ON Produzione<br />

E.ON Italia<br />

Distribuzione<br />

E.ON Rete<br />

Vendita: servire i bisogni dei clienti<br />

E.ON Energia è <strong>la</strong> società che gestisce i servizi per<br />

<strong>la</strong> fornitura di energia elettrica e gas naturale in Italia<br />

a clienti privati e aziende.<br />

Trading: vendere e comprare energia nei mercati<br />

internazionali<br />

E.ON Energy Trading è <strong>la</strong> società del Gruppo E.ON per<br />

<strong>la</strong> compravendita di energia a livello internazionale.<br />

Rinnovabili: produrre energia pulita a livello industriale<br />

E.ON Climate & Renewables è <strong>la</strong> market unit del Gruppo<br />

E.ON responsabile delle attività di generazione di energia<br />

attraverso fonti rinnovabili.<br />

Pan-European gas: assicurare <strong>la</strong> nostra fornitura di gas<br />

attraverso reti, contratti e infrastrutture<br />

E.ON Ruhrgas partecipa, con una quota superiore<br />

al 30%, al consorzio Olt Offshore LNG Toscana.<br />

Insieme a partner austriaci, E.ON Ruhrgas sta <strong>la</strong>vorando<br />

sul progetto “Tauerngas-Pipeline”: un gasdotto che<br />

potrebbe connettere le reti di gas del nord e sud Europa<br />

e trasportare il gas in entrambe le direzioni.<br />

→ Per saperne di più www.eon.it<br />

Vendita<br />

E.ON Energia<br />

E.ON AG<br />

Trading<br />

E.ON Energy<br />

Trading<br />

Rinnovabili<br />

E.ON Climate<br />

& Renewables<br />

Gas<br />

Pan-European gas<br />

5


6<br />

Struttura organizzativa del<strong>la</strong> Direzione Generation Operations<br />

Health, Safety & Environment (HSE)<br />

Generation Operations<br />

E.ON Produzione<br />

Generation<br />

Generation Economics and Support<br />

Nucleo Idroelettrico del<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria<br />

Centrale di Fiume Santo<br />

Centrale di Livorno Ferraris<br />

Centrale di Monfalcone<br />

Centrale di Ostiglia<br />

Centrale di Scandale<br />

Centrale di Tavazzano e Montanaso<br />

Nucleo Idroelettrico di Terni<br />

Centrale di Trapani<br />

Generation Projects<br />

Generation Asset Management


8<br />

Il Nucleo Idroelettrico Terni<br />

ll Nucleo Idroelettrico Terni è ubicato sul territorio delle Regioni Umbria, Lazio<br />

e Marche; in partico<strong>la</strong>re, i suoi impianti ricadono nei bacini idrografici<br />

dei fiumi Tevere, Nera e Velino.<br />

Gli impianti e le opere idrauliche si trovano nelle<br />

province di Terni, Perugia, Rieti e Macerata mentre <strong>la</strong><br />

sede del<strong>la</strong> Direzione del Nucleo è nel<strong>la</strong> città di Terni.<br />

Il Nucleo di Terni ha aderito al Rego<strong>la</strong>mento EMAS nel<br />

luglio 2006, ottenendo <strong>la</strong> registrazione EMAS n. I-000538.<br />

Il Rego<strong>la</strong>mento prevede una validità triennale e<br />

aggiornamenti annuali del<strong>la</strong> “<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong>”,<br />

che rappresenta il documento pubblico attraverso il<br />

quale l’Organizzazione descrive <strong>la</strong> gestione del proprio<br />

sistema ambientale.<br />

Il presente documento costituisce il primo<br />

aggiornamento annuale del<strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

e si riferisce all’anno di gestione <strong>2008</strong>. Si precisa che, per<br />

avere un quadro completo ed esauriente di tutti gli<br />

argomenti trattati, è necessaria una lettura congiunta di<br />

entrambi i documenti; tuttavia, per comodità del lettore,<br />

alcune parti descrittive ritenute più significative sono<br />

ripetute anche in questa pubblicazione.<br />

Nucleo Idroelettrico<br />

Terni 530 MW<br />

Di seguito si riportano in forma sintetica lo schema del<strong>la</strong><br />

struttura e degli impianti, informazioni e dati<br />

caratteristici del Nucleo Idroelettrico Terni.


Figura 1 – Schema del<strong>la</strong> struttura e degli impianti del Nucleo Idroelettrico Terni<br />

9


10<br />

Scheda tecnica del Nucleo Idroelettrico Terni<br />

Direzione<br />

Tipologia di impianti<br />

Codice NACE<br />

Proprietà<br />

Centrali di produzione<br />

- derivazioni<br />

- di cui a bacino<br />

- a serbatoio<br />

ad acqua fluente<br />

Centrali di pompaggio<br />

Produzione media annua (2004-<strong>2008</strong>)<br />

Superficie totale interessata dagli invasi (re<strong>la</strong>tiva agli invasi riconosciuti dal RID)<br />

Superficie totale bacini imbriferi (re<strong>la</strong>tiva agli invasi riconosciuti dal RID)<br />

Numero di dighe<br />

Periodo di costruzione degli impianti<br />

Addetti (al 31/12/<strong>2008</strong>)<br />

Figura 2<br />

Gli impianti<br />

Le centrali idroelettriche<br />

Nome<br />

Altolina<br />

Alviano<br />

Baschi<br />

Borgo Cerreto<br />

Cervino<br />

Corbara<br />

Cotilia<br />

Galleto/M.S.A.<br />

M. Argento<br />

N. Montoro<br />

Narni<br />

Ponte Sargano<br />

Preci<br />

Sersimone<br />

Sigillo<br />

Triponzo<br />

Visso<br />

Figura 3 - segue<br />

Via Valnerina, 9 - 05100 Terni<br />

Centrali di produzione idroelettrica<br />

35.11 (ex 40.11) Produzione di energia elettrica<br />

E.ON S.p.A.<br />

n. 16<br />

n. 25<br />

n. 6<br />

n. 2<br />

n. 17<br />

n. 1<br />

GWh 1.316<br />

km2 32,498<br />

km2 21.234<br />

7<br />

dal 1928 al <strong>2008</strong><br />

n. 69<br />

Comune Indirizzo Provincia<br />

Foligno<br />

Loc. Altolina<br />

PG<br />

Alviano<br />

Loc. Pian del<strong>la</strong> Nave, 4<br />

TR<br />

Baschi<br />

Voc. S. Lorenzo, 125<br />

TR<br />

Cerreto di Spoleto<br />

S.S. 209 Valnerina km 46,950 PG<br />

Terni<br />

Ex stabilimento Papigno<br />

TR<br />

Orvieto<br />

Loc. Corbara<br />

TR<br />

Cittaducale<br />

Via Cico<strong>la</strong>nense, 10<br />

RI<br />

Terni<br />

S.S. Valnerina km 4,700<br />

TR<br />

Terni<br />

Via Pasteur, 3<br />

TR<br />

Narni<br />

Via dello Stabilimento, 161<br />

TR<br />

Narni<br />

Via Tiberina, 548<br />

TR<br />

Cerreto di Spoleto<br />

S.S. 319 Sel<strong>la</strong>nese km 22,900 PG<br />

Preci<br />

Loc. Case Sparse di Corona, 13 PG<br />

Terni<br />

Strada di Cervara<br />

TR<br />

Posta<br />

S.S. 4 Sa<strong>la</strong>ria km 105,00<br />

RI<br />

Cerreto di Spoleto<br />

S.S. 209 Valnerina km 50,750 PG<br />

Visso<br />

Via dei Molini, 6<br />

MC


Gli impianti<br />

Le centrali idroelettriche<br />

Nome<br />

Diga Aia<br />

Diga Corbara<br />

Diga La Morica<br />

Diga Marmore<br />

Diga Salto<br />

Diga Turano<br />

Diga Aia<br />

Figura 3<br />

Comune Indirizzo Provincia<br />

Narni<br />

Via delle Pretare, 51<br />

TR<br />

Baschi<br />

S.S. 448 km 2,260<br />

TR<br />

Narni<br />

S.S. Ortana, 324<br />

TR<br />

Terni<br />

Conti Menotti<br />

TR<br />

Petrel<strong>la</strong> Salto<br />

Strada Cico<strong>la</strong>na<br />

RI<br />

Rocca Sinibalda<br />

Via Turanense<br />

RI<br />

Narni<br />

Via delle Pretare, 51<br />

TR<br />

Interno del<strong>la</strong> centrale di Galleto-Monte Sant’Angelo, esterno del<strong>la</strong> centrale di Preci<br />

11


12<br />

L’evoluzione del sito<br />

nell’anno <strong>2008</strong><br />

Nel <strong>2008</strong> sono stati aperti i primi cantieri previsti nell’ambito del progetto di<br />

rinnovamento tecnico del<strong>la</strong> maggior parte dei gruppi di produzione (26 su 39).<br />

Novità impiantistiche<br />

Tra le novità del <strong>2008</strong> che hanno avuto riflessi<br />

significativi dal punto di vista ambientale si segna<strong>la</strong>:<br />

• l’entrata in servizio del<strong>la</strong> centrale idroelettrica di<br />

picco<strong>la</strong> taglia realizzata a valle del<strong>la</strong> diga di Corbara,<br />

che utilizza i ri<strong>la</strong>sci dal<strong>la</strong> diga corrispondenti al minimo<br />

deflusso vitale, prima che l’acqua venga immessa<br />

nel fiume Tevere.<br />

La centralina ha una potenza nominale di 868,24 MW<br />

e, utilizzando un salto medio di 36 metri, è in grado<br />

di turbinare una portata massima pari a 2,46 m 3 /s.<br />

È importante notare che, anche quando <strong>la</strong> Centrale è<br />

ferma, il ri<strong>la</strong>scio sul fiume viene comunque garantito<br />

attraverso una valvo<strong>la</strong> di by-pass che si apre<br />

automaticamente;<br />

• l’attivazione nel<strong>la</strong> centrale di Monte Argento di un<br />

sistema di rilevazione di olio (lubrificante o idraulico)<br />

nell’acqua di drenaggio del<strong>la</strong> Centrale che viene<br />

restituita al corpo idrico. Questo sistema consente di<br />

intervenire tempestivamente con materiali<br />

oleoassorbenti in caso di accidentali sversamenti di olio<br />

nell’acqua. L’attivazione del sistema di rilevamento<br />

rientra nell’ambito del più ampio programma di<br />

miglioramento già avviato dal<strong>la</strong> nostra Organizzazione<br />

negli anni passati;<br />

• l’avvio di una fase di sperimentazione nell’utilizzo<br />

di oli lubrificanti e idraulici biodegradabili.<br />

Il vantaggio dell’impiego di tali sostanze è che, a parità<br />

di prestazioni tecniche, in caso di contatto con acqua,<br />

gli oli biodegradabili sono attaccati dai microrganismi<br />

presenti nell’acqua stessa e in breve tempo vengono<br />

decomposti senza <strong>la</strong>sciare residui.<br />

Rinnovamenti<br />

Nel <strong>2008</strong> sono stati aperti i primi cantieri previsti<br />

nell’ambito del progetto di rinnovamento tecnico del<strong>la</strong><br />

maggior parte dei gruppi di produzione (26 su 39).<br />

Nel <strong>2008</strong> il rinnovamento ha interessato due gruppi nel<strong>la</strong><br />

centrale di Galleto-Monte Sant’Angelo e un gruppo<br />

rispettivamente nelle centrali di Monte Argento, Baschi e


Alviano. Il progetto si inquadra nell’ambito degli incentivi<br />

rego<strong>la</strong>ti per legge sull’utilizzo delle energie rinnovabili<br />

e ha come requisito di base quello di aumentare<br />

l’efficienza energetica degli impianti rinnovati, ovvero<br />

incrementare l’energia elettrica prodotta da questi<br />

a parità di acqua derivata dal fiume.<br />

Inoltre sono da evidenziare i riflessi positivi del progetto<br />

in corso sotto il profilo ambientale quali:<br />

• <strong>la</strong> riduzione delle emissioni acustiche per una diversa<br />

disposizione del macchinario e un maggior utilizzo<br />

di sistemi di contenimento muniti di schermatura<br />

fonoassorbente;<br />

• l’adozione di sistemi di refrigerazione dell’olio,<br />

lubrificante e idraulico, che riducono ulteriormente il<br />

rischio di contaminazione dell’acqua restituita ai corpi<br />

idrici. Si tratta in sostanza di sistemi in cui i circuiti<br />

oleodinamici di potenza e lubrificazione delle macchine<br />

sono fisicamente separati da quelli di refrigerazione.<br />

Lo scambio termico avviene all’interno di scambiatori<br />

“a doppio corpo” nei quali le eventuali perdite di olio<br />

non possono misce<strong>la</strong>rsi con l’acqua.<br />

13


14<br />

Sintesi di aggiornamento<br />

sugli aspetti ambientali<br />

Una approfondita valutazione degli aspetti ambientali consente di adottare<br />

modalità gestionali e operative tali da ridurre al minimo gli impatti e poter<br />

perseguire obiettivi di miglioramento coerenti con le realtà <strong>la</strong>vorative.<br />

Le principali interazioni dirette del<strong>la</strong> produzione<br />

idroelettrica con l’ambiente sono riconducibili in<br />

massima parte all’uso dell’acqua, all’interazione con<br />

l’ambiente idrico di superficie (con le conseguenze<br />

sull’ecosistema fluviale) e ai processi di supporto<br />

(potenziali sversamenti, produzione di rifiuti).<br />

Esistono poi anche aspetti indiretti, riconducibili<br />

principalmente ad attività affidate a terzi sulle quali<br />

comunque l’Organizzazione esercita un controllo,<br />

assumendone <strong>la</strong> responsabilità.<br />

La valutazione degli aspetti ambientali, sia diretti che<br />

indiretti, viene effettuata con l’ausilio di un supporto<br />

informatico (Programma EsiRun), che consente una<br />

ragionata individuazione degli aspetti significativi. Tale<br />

valutazione non ha subito partico<strong>la</strong>ri evoluzioni nel corso<br />

dell’anno passato; rimangono quindi valide le<br />

considerazioni espresse nel<strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

triennale. Tuttavia, data <strong>la</strong> rilevanza dell’argomento, nel<br />

seguito si riporta una sintesi degli aspetti ambientali.<br />

Gli aspetti ambientali diretti<br />

Uso di combustibili e di energia<br />

L’uso di combustibili è limitato al gasolio necessario al<br />

funzionamento di caldaie per il riscaldamento dei locali<br />

a uso civile e all’azionamento dei gruppi elettrogeni<br />

di emergenza durante le prove periodiche oppure<br />

in condizioni di assenza di energia dal<strong>la</strong> rete.<br />

Il consumo è talmente limitato che questo aspetto viene<br />

ritenuto trascurabile e citato solo per completezza<br />

di esposizione.<br />

L’energia elettrica viene utilizzata per alimentare gli<br />

impianti luce e forza motrice degli uffici<br />

e i servizi ausiliari delle centrali.<br />

È quindi strettamente legata al funzionamento degli<br />

impianti. La figura 4 riporta il trend sia del gasolio<br />

acquistato sia dell’energia consumata nel quinquennio<br />

2004-<strong>2008</strong>.


Uso di combustibili ed energia<br />

l - MWh Gasolio litri acquistati Energia consumata<br />

25.000<br />

20.000<br />

15.000<br />

10.000<br />

5.000<br />

Figura 4<br />

19.500<br />

12.694<br />

18.800<br />

12.284<br />

Uso di risorse idriche<br />

Il consumo di risorse idriche è trascurabile ed è dovuto<br />

ai prelievi da acquedotto per il normale uso igienico e<br />

umano. La produzione idroelettrica comporta il prelievo<br />

di acqua per l’alimentazione dei gruppi di produzione,<br />

acqua che viene poi integralmente restituita nei corpi<br />

idrici a valle degli impianti con le stesse caratteristiche<br />

chimico-fisiche. La figura 5 indica <strong>la</strong> quantità di acqua<br />

complessivamente derivata negli impianti del Nucleo.<br />

Le variazioni sono dovute al diverso regime idrologico<br />

negli anni.<br />

Consumo e uso di materie prime<br />

La materia prima utilizzata è l’acqua derivata per il<br />

funzionamento delle centrali che viene comunque<br />

restituita in alveo, come detto al punto precedente.<br />

Altre materie prime utilizzate sono identificabili nei<br />

materiali di supporto, combustibili e sostanze necessarie<br />

alle attività di processo (oli), le cui quantità sono da<br />

ritenersi molto limitate.<br />

22.600<br />

11.949<br />

19.200<br />

11.284<br />

Gestione del territorio e del<strong>la</strong> biodiversità<br />

- Modifica del regime idrologico del corso d’acqua<br />

15.338<br />

12.955<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Acqua derivata<br />

10 6 m 3<br />

14.000<br />

12.000<br />

10.000<br />

8.000<br />

6.000<br />

4.000<br />

2.000<br />

Figura 5<br />

12.584<br />

12.000<br />

La produzione idroelettrica comporta necessariamente<br />

cambiamenti nel regime idrologico di un corso d’acqua.<br />

In partico<strong>la</strong>re, uno sbarramento, sia esso diga o traversa,<br />

crea una discontinuità nell’ecosistema fluviale con<br />

evidenti effetti sull’alveo di valle. Tali effetti vengono<br />

comunque mitigati dall’adozione di ri<strong>la</strong>sci d’acqua a valle<br />

sia per l’igiene dell’alveo che per usi irrigui sul<strong>la</strong> base di<br />

quanto stabilito a carico del concessionario nel<br />

“Disciplinare di Concessione” re<strong>la</strong>tivo a ogni derivazione.<br />

Inoltre, in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> definizione di Minimo Deflusso<br />

Vitale, concetto introdotto dalle leggi 18 maggio 1989<br />

n. 183, 5 gennaio 1994 n. 36 (più nota come legge Galli) e<br />

dal D.Lgs. n. 152 del 2006, re<strong>la</strong>tivamente al bacino del<br />

Nera, fermo restando il mantenimento del piano di ri<strong>la</strong>sci<br />

attualmente concordato, il Nucleo di Terni ha avviato una<br />

col<strong>la</strong>borazione con gli Enti Locali (Provincia di Perugia e<br />

Comunità Montana Valnerina di Norcia) per uno studio<br />

ecologico che ha tra gli obiettivi l’individuazione del<strong>la</strong><br />

minima portata per ogni corso d’acqua necessaria ad<br />

assicurare il mantenimento dell’ecosistema fluviale.<br />

Altro aspetto rilevante riguarda l’aumento del minimo<br />

deflusso vitale ri<strong>la</strong>sciato a valle del<strong>la</strong> diga di Corbara a<br />

partire dall’entrata in servizio dell’omonima Centrale<br />

idroelettrica. Infatti l’attivazione del<strong>la</strong> Centrale, che<br />

12.020<br />

6.809<br />

7.883<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

15


16<br />

utilizza il DMV, ha portato il ri<strong>la</strong>scio da 0,5 a 2.46 m 3 /s.<br />

- Modifica degli apporti naturali all’alveo del fiume<br />

Con <strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> quantità di acqua che defluisce<br />

nell’alveo di valle si riducono anche le sostanze naturali<br />

trasportate. Si tratta sia di materiale in sospensione<br />

sia di composti disciolti, materiale in genere ricco di<br />

sostanze organiche nutrienti che vengono così sottratte<br />

ai fiumi modificando l’equilibrio dell’ecosistema con<br />

partico<strong>la</strong>re riferimento al<strong>la</strong> flora e al<strong>la</strong> fauna del corso<br />

d’acqua. Gli sbarramenti, interrompendo <strong>la</strong> continuità tra<br />

monte e valle, limitano <strong>la</strong> libera circo<strong>la</strong>zione delle specie<br />

ittiche lungo il fiume.<br />

Sensibile a questa problematica, il Nucleo contribuisce<br />

al ripopo<strong>la</strong>mento dei corsi d’acqua mediante accordi<br />

economici con le Province interessate che provvedono<br />

materialmente a periodiche semine ittiche. Detta attività<br />

prevede annualmente l’immissione nei corpi idrici<br />

di determinate quantità di specie ittiche. In partico<strong>la</strong>re<br />

nel <strong>2008</strong> le Province di Perugia e Terni hanno attuato<br />

le seguenti semine:<br />

Terni<br />

Trote 5.370 kg e 24.000 avannotti<br />

Carpe 400 kg e 5.000 esemp<strong>la</strong>ri<br />

Tinche 5.000 esemp<strong>la</strong>ri<br />

Anguil<strong>la</strong> 2.000 kg<br />

Perugia<br />

Trote 1.820 kg<br />

Trotelle 500 kg e 120.000 esemp<strong>la</strong>ri<br />

- Modifica del trasporto solido lungo l’alveo del fiume<br />

Le opere di sbarramento trattengono, in prossimità delle<br />

strutture, il materiale solido trasportato dal corso<br />

d’acqua. Questo può provocare, nel corso degli anni,<br />

da un <strong>la</strong>to <strong>la</strong> diminuzione del volume utile dell’invaso<br />

e, dall’altro, il mancato apporto di sedimento nel corso<br />

d’acqua a valle dello sbarramento.<br />

Per gli impianti del Nucleo, il problema dell’interrimento<br />

assume rilevanza nel caso dei bacini del Ratto sul<br />

torrente omonimo, dell’Aia e di Alviano rispettivamente<br />

sul torrente Aia e sul fiume Tevere.<br />

Nel <strong>2008</strong> non sono stati effettuati interventi di dragaggio.<br />

L’art. 114, comma 4 del D.Lgs. 152/06 (per l’applicazione<br />

del quale, in attesa del nuovo Decreto, rimane valido<br />

il Decreto Ministeriale del 30 giugno 2004) prevede<br />

<strong>la</strong> predisposizione di un “Progetto di Gestione” per ogni<br />

invaso “finalizzato a definire il quadro previsionale delle<br />

operazioni di svaso, sfangamento e spurgo, (…)<br />

da eseguirsi anche per stralci, per assicurare il<br />

mantenimento e il graduale ripristino del<strong>la</strong> capacità<br />

utile propria dell’invaso (…), nonché a definire<br />

i provvedimenti da porre in essere durante le suddette<br />

operazioni per <strong>la</strong> prevenzione e <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> delle risorse<br />

idriche invasate e ri<strong>la</strong>sciate a valle dello sbarramento,<br />

(…) nel rispetto degli obiettivi di qualità dei corpi idrici<br />

interessati”.<br />

Per i grandi invasi, è stata da tempo conclusa l’attività<br />

di predisposizione dei “Piani di gestione” e<strong>la</strong>borati<br />

da ditte specializzate. Detti Piani comprendono uno<br />

studio di dettaglio sulle caratteristiche morfologiche<br />

e idrologiche del bacino imbrifero, sul volume, sul<strong>la</strong><br />

quantità e qualità fisico-chimica e biologica dei<br />

sedimenti, sul<strong>la</strong> qualità delle acque invasate e di quelle<br />

del corso d’acqua intercettato. Con il supporto di tali<br />

informazioni e l’esperienza nell’attività di esercizio sono<br />

state quindi individuate le modalità operative<br />

da adottare per eventuali interventi di svaso dei bacini<br />

e/o per <strong>la</strong> rimozione del materiale sedimentato e il suo<br />

smaltimento/recupero.<br />

Tutti i Piani di gestione dei grandi invasi (Corbara,<br />

Alviano, Aia, La Morica, Marmore, Turano, Salto) sono<br />

stati trasmessi alle Regioni competenti per le valutazioni<br />

del caso.<br />

Figura 6 – Opera di presa Marmore<br />

- Modifica del carico inquinante<br />

La modifica del carico inquinante si può avere nel caso<br />

in cui vengano riversate acque di processo industriale<br />

in un corpo idrico; nel Nucleo di Terni non esistono<br />

scarichi di acque reflue da processo industriale.<br />

Come si dirà nel seguito le acque reflue di natura<br />

domestica sono convogliate in apposite vasche a tenuta<br />

o in fogna pubblica o smaltite in impianti autorizzati<br />

a dispersione al suolo o in corpi idrici superficiali.


- Sversamento di sostanze inquinanti nei corpi idrici<br />

Come già accennato, il Nucleo ha messo in atto<br />

un’azione di monitoraggio e accorgimenti impiantistici<br />

per prevenire ogni contaminazione delle acque restituite<br />

con partico<strong>la</strong>re attenzione a eventuali ri<strong>la</strong>sci incidentali<br />

di olio idraulico e lubrificante (Programma <strong>Ambientale</strong><br />

2006-<strong>2008</strong> - Comparto Acqua). In partico<strong>la</strong>re, tutte<br />

le grandi centrali di produzione dispongono di vasche<br />

di aggottamento per <strong>la</strong> raccolta dei drenaggi naturali<br />

e delle acque di raffreddamento del macchinario che<br />

successivamente vengono convogliate nei corpi ricettori.<br />

Opportuni impianti di svuotamento (pompe a pescaggio<br />

control<strong>la</strong>to) impediscono che le eventuali tracce di olio<br />

lubrificante o idraulico che dovessero confluire nelle<br />

vasche possano essere riversate nel corpo ricettore<br />

di valle.<br />

- La gestione dei serbatoi durante gli eventi di piena<br />

Un <strong>la</strong>go naturale costituisce, in un bacino idrografico,<br />

l’elemento fondamentale nel processo di <strong>la</strong>minazione<br />

delle piene facendo da bacino di raccolta nei periodi<br />

di piena e da bacino di ricarica nei periodi di magra.<br />

Questo permette a tutti i corpi idrici di avere portate<br />

abbastanza rego<strong>la</strong>ri in tutti i periodi dell’anno.<br />

Uno sbarramento artificiale può causare uno<br />

strozzamento al deflusso naturale delle acque a<br />

valle e una modificazione nel regime delle portate.<br />

Una buona gestione idroelettrica permette di rego<strong>la</strong>re<br />

opportunamente le portate. L’esercizio degli invasi,<br />

durante gli eventi di piena, assicura che le portate<br />

<strong>la</strong>sciate defluire a valle degli sbarramenti siano sempre<br />

inferiori o al massimo uguali a quelle in arrivo ai serbatoi<br />

stessi. Per <strong>la</strong> gestione delle piene si applicano specifiche<br />

procedure che tengono conto delle prescrizioni<br />

concordate con l’Autorità Idraulica e di Protezione Civile.<br />

Nel caso di eventi meteorici importanti, oltre al controllo<br />

a distanza di impianti e pertinenze idrauliche effettuato<br />

dal Posto di Teleconduzione di Terni, il Nucleo provvede<br />

ad attuare un presidio rinforzato delle dighe con<br />

personale tecnico specializzato; in ogni caso il personale<br />

di vigi<strong>la</strong>nza sempre presente in diga è professionalmente<br />

qualificato e abilitato ad applicare le procedure<br />

appositamente previste per gli eventi di piena. Nel corso<br />

del <strong>2008</strong> tutto quanto sopra accennato ha trovato<br />

compiuta applicazione in occasione del<strong>la</strong> importante<br />

piena del dicembre <strong>2008</strong>, evento partico<strong>la</strong>rmente<br />

importante per <strong>la</strong> città di Roma, dove <strong>la</strong> portata è stata<br />

rego<strong>la</strong>ta anche grazie al<strong>la</strong> gestione del ri<strong>la</strong>scio dalle<br />

dighe di Corbara e Alviano.<br />

- Stabilità delle sponde<br />

Prima e durante <strong>la</strong> progettazione di un’opera idraulica<br />

viene effettuato uno studio geologico per accertare le<br />

condizioni di stabilità dei terreni su cui poggiano le<br />

opere e dei pendii che insistono su di esse, in modo tale<br />

da evitare preventivamente qualsiasi problema di<br />

instabilità. Per quanto riguarda gli invasi, in linea<br />

generale l’oscil<strong>la</strong>zione del livello idrico non comporta<br />

fenomeni di instabilità delle sponde se non in partico<strong>la</strong>ri<br />

situazioni dipendenti dal<strong>la</strong> geologia del territorio. In<br />

taluni casi, nel<strong>la</strong> zona di fluttuazione del livello del <strong>la</strong>go<br />

soggetta a periodici cicli idraulici si possono determinare<br />

situazioni più o meno pericolose a seconda del tipo di<br />

materiale affiorante.<br />

Il Nucleo, coadiuvato da tecnici dell’area ingegneria del<strong>la</strong><br />

società, esegue periodicamente controlli su tutte le opere<br />

idrauliche per verificare <strong>la</strong> stabilità delle aree, delle<br />

sponde e dei pendii circostanti.<br />

Attualmente non si evidenziano problematiche di<br />

erosione o instabilità nei serbatoi e bacini del Nucleo<br />

fatta eccezione per il <strong>la</strong>go di Corbara che, anche nel<br />

corso del <strong>2008</strong>, è stato interessato da interventi di<br />

consolidamento in alcuni tratti di sponda.<br />

Figura 7 – Diga Corbara<br />

Emissioni in atmosfera<br />

Per il Nucleo di Terni il problema riguarda esclusivamente<br />

<strong>la</strong> combustione di modeste quantità di gasolio per<br />

l’alimentazione dei gruppi elettrogeni di soccorso e di<br />

alcuni impianti di riscaldamento civile. I ri<strong>la</strong>sci in<br />

atmosfera non sono pertanto ritenuti significativi.<br />

Per il <strong>2008</strong> non si hanno partico<strong>la</strong>ri aspetti da segna<strong>la</strong>re.<br />

Come detto in precedenza, le centrali idroelettriche<br />

rivestono un ruolo di primaria importanza anche dal<br />

punto di vista ambientale; l’energia idroelettrica è infatti<br />

considerata di tipo rinnovabile, cioè non dipendente da<br />

combustibili le cui riserve sono limitate.<br />

Inoltre, non comportando emissioni gassose dirette,<br />

questo tipo di energia permette di limitare l’impatto<br />

17


18<br />

sull’ambiente atmosferico legato ai processi di<br />

produzione convenzionali termoelettrici. Il “risparmio”<br />

sull’immissione in atmosfera di gas inquinanti, come<br />

il biossido di carbonio (CO 2) e il biossido di zolfo (SO 2)<br />

prende il nome di “emissioni evitate”.<br />

Per il loro calcolo si sono considerati le produzioni<br />

di energia prodotta dal Nucleo e i valori delle emissioni<br />

specifiche re<strong>la</strong>tive al parco impianti termoelettrici di<br />

E.ON Produzione S.p.A.<br />

Il leggero incremento rispetto al 2007 delle emissioni<br />

evitate di CO 2 è da mettere in re<strong>la</strong>zione all’aumento del<strong>la</strong><br />

produzione del <strong>2008</strong> (1.031 GWh contro 870 GWh<br />

nel 2007), che in parte è compensato dal<strong>la</strong> diminuzione<br />

del coefficiente unitario del <strong>2008</strong> (567,1 t/GWh) rispetto<br />

all’anno precedente (604 t/GWh), per un migliore mix<br />

di combustibili fossili utilizzati nel parco termoelettrico<br />

E.ON.<br />

Per quanto riguarda invece le emissioni evitate di SO 2,<br />

<strong>la</strong> consistente diminuzione è dovuta al<strong>la</strong> drastica<br />

Emissioni evitate di CO2<br />

[t]<br />

1.400.000<br />

1.200.000<br />

1.000.000<br />

800.000<br />

600.000<br />

400.000<br />

200.000<br />

Figura 8<br />

1.086.944<br />

891.040<br />

Emissioni evitate di SO 2<br />

Figura 9<br />

[t]<br />

2.500<br />

2.250<br />

2.000<br />

1.750<br />

1.500<br />

1.250<br />

1.000<br />

750<br />

500<br />

250<br />

1.863<br />

956.625<br />

525.697<br />

584.782<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

1.314<br />

1.727<br />

757<br />

505<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

riduzione dei coefficienti unitari (0,493 t/GWh per il <strong>2008</strong><br />

contro 0,870 t/GWh nel 2007) dovuta al sempre minore<br />

utilizzo di combustibili fossili contenenti zolfo.<br />

Scarichi idrici<br />

Gli unici scarichi presenti nel Nucleo Idroelettrico Terni<br />

sono quelli re<strong>la</strong>tivi alle acque reflue domestiche.<br />

Le 25 strutture di servizio, tra dighe, case di guardia<br />

e uffici, dispongono di servizi igienici; 4 di questi sono<br />

collegati al<strong>la</strong> fognatura pubblica, 9 sono dotati di<br />

impianti a dispersione al suolo rego<strong>la</strong>rmente autorizzati,<br />

2 sono in possesso dell’autorizzazione a recapitare<br />

in corpo idrico superficiale.<br />

Il resto dispone di serbatoi a tenuta stagna.<br />

Fatta eccezione per gli uffici del<strong>la</strong> Direzione e<br />

del Reparto Operativo di Galleto-Monte Sant’Angelo,<br />

entrambi collegati al<strong>la</strong> fognatura pubblica, tutte<br />

le strutture non sono presidiate o sono occupate<br />

da un basso numero di persone.<br />

Contaminazione di matrici ambientali<br />

- Sversamento di sostanze inquinanti nei corpi idrici<br />

L’esercizio idroelettrico comporta il prelievo e <strong>la</strong><br />

restituzione di acqua nell’alveo a valle.<br />

Come già accennato, <strong>la</strong> costante azione di monitoraggio<br />

e l’adozione di accorgimenti impiantistici consentono<br />

di prevenire ogni contaminazione delle acque restituite<br />

con partico<strong>la</strong>re attenzione a eventuali ri<strong>la</strong>sci accidentali<br />

di olio idraulico e lubrificante (Programma <strong>Ambientale</strong><br />

<strong>2008</strong> – 2010 – Comparto Acqua).<br />

Per i dettagli di quanto attuato nel corso del <strong>2008</strong> si può<br />

consultare il paragrafo “Avanzamento del Programma<br />

<strong>Ambientale</strong>”.<br />

- Contaminazione del suolo e sottosuolo con sostanze<br />

pericolose<br />

In re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> possibile contaminazione del terreno<br />

con sostanze pericolose, va evidenziato che l’area di Vil<strong>la</strong><br />

Valle (TR) dove ha sede <strong>la</strong> Direzione del Nucleo, l’area<br />

del<strong>la</strong> centrale di Galleto-Monte Sant’Angelo, l’area<br />

dell’attuale centrale di Sersimone (ex centrale di Cervara)<br />

e una fascia di terreno di proprietà E.ON lungo il corso<br />

del fiume Nera ricadono nel Sito d’Interesse Nazionale<br />

di Terni-Papigno perimetrato dal D.M. 08.07.2002<br />

e sottoposto al Programma Nazionale di Bonifica<br />

previsto dal<strong>la</strong> legge n. 426/98 e successive modifiche<br />

e integrazioni. Nel rispetto del<strong>la</strong> normativa vigente, è<br />

stata effettuata <strong>la</strong> caratterizzazione ambientale dei siti<br />

sopra nominati. L’indagine è stata condotta effettuando<br />

sondaggi secondo modalità e criteri definiti, giungendo<br />

al<strong>la</strong> predisposizione di una re<strong>la</strong>zione finale sottoposta<br />

all’esame del Ministero dell’Ambiente e del<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> del<br />

Territorio.


I risultati delle indagini, acquisiti dal Ministero, hanno<br />

accertato uno stato di contaminazione superficiale di<br />

alcuni campioni prelevati in una limitata area insistente<br />

nell’intorno del<strong>la</strong> centrale di Sersimone e in un punto<br />

all’interno dell’area del<strong>la</strong> Centrale di Galleto-Monte<br />

Sant’Angelo.<br />

Detti campioni hanno evidenziato valori di<br />

concentrazione in mg/kg di piombo, rame, mercurio<br />

e idrocarburi pesanti (C>12) superiori ai limiti per<br />

destinazione d’uso dei siti (commerciale/industriale)<br />

riportati nell’allegato 5 del D.Lgs. n. 152 del 03/04/2006.<br />

Le aree interessate dal<strong>la</strong> bonifica sono tuttavia di<br />

limitata estensione e risultano totalmente inaccessibili<br />

al personale non autorizzato. Inoltre i terreni sono<br />

risultati contaminati entro il 1° metro, escludendo ogni<br />

possibile inquinamento di eventuali falde acquifere<br />

sotterranee, di cui non si è trovata traccia sul<strong>la</strong> base dei<br />

sondaggi eseguiti fino a 25-30 metri di profondità.<br />

In ottemperanza alle prescrizioni formu<strong>la</strong>te dal Ministero,<br />

il Nucleo ha predisposto un progetto di bonifica delle<br />

aree interessate che prevede <strong>la</strong> rimozione dell’orizzonte<br />

del materiale di riporto contaminato, lo smaltimento<br />

dello stesso a discarica autorizzata e un nuovo<br />

campionamento del terreno al fine di verificare l’esito<br />

dei <strong>la</strong>vori.<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> le operazioni di bonifica portate<br />

a compimento hanno permesso di rimuovere e smaltire<br />

a discarica autorizzata tutto lo strato di materiale<br />

contaminato avendo cura di verificare l’esito dei <strong>la</strong>vori<br />

mediante specifiche analisi del terreno rimanente.<br />

Al 31 dicembre <strong>2008</strong> restava quindi da ripristinare<br />

il sito con materiale non inquinato certificato, per un<br />

volume di circa 400 m 3 .<br />

Rifiuti<br />

Le attività di esercizio e manutenzione producono rifiuti<br />

speciali di varia natura, caratterizzati da una certa<br />

omogeneità di tipologia. Nel caso di grandi quantitativi<br />

conseguenti ad attività eccezionali quali rottamazione di<br />

parti d’impianto, sostituzione d’ingenti quantità d’olio dai<br />

trasformatori o dalle macchine rotanti, i rifiuti vengono<br />

stoccati in regime di deposito temporaneo in aree<br />

appositamente dedicate all’interno degli impianti dove<br />

sono stati prodotti.<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> si è verificato un significativo<br />

incremento del<strong>la</strong> produzione dei rifiuti, sia pericolosi sia<br />

non pericolosi, dovuto all’inizio delle attività di cantiere<br />

per il rinnovamento degli impianti.<br />

L’incremento di rifiuti non pericolosi è stato determinato<br />

anche dal<strong>la</strong> bonifica di cui al punto precedente re<strong>la</strong>tiva<br />

ai terreni antistanti <strong>la</strong> centrale di Sersimone, <strong>la</strong> cui<br />

quantità è stata pari a 758.420 kg (CER 17 05 04).<br />

Rifiuti non pericolosi<br />

Figura 10<br />

kg<br />

6.000.000<br />

5.000.000<br />

4.000.000<br />

3.000.000<br />

2.000.000<br />

1.000.000<br />

2.655.225<br />

0<br />

Rifiuti pericolosi<br />

500.000<br />

450.000<br />

400.000<br />

350.000<br />

300.000<br />

250.000<br />

200.000<br />

150.000<br />

100.000<br />

50.000<br />

Figura 11<br />

kg<br />

Rifiuti non pericolosi<br />

Rifiuti non pericolosi prodotti da soggetti esterni<br />

1.402.210<br />

1.030.620<br />

1.226.738<br />

1.841.060<br />

866.182<br />

333.690<br />

Le figure da 12 a 15 mostrano <strong>la</strong> composizione, in termini<br />

di tipologia, dei principali rifiuti pericolosi e non, prodotti<br />

nel biennio 2007-<strong>2008</strong>.<br />

Per i rifiuti pericolosi si può rilevare che:<br />

- il rifiuto più consistente prodotto nel <strong>2008</strong> è<br />

conseguente al progetto di rinnovamento degli impianti;<br />

si tratta di macchinario elettrico (generatori) contenente<br />

sostanze pericolose come catrame, resine iso<strong>la</strong>nti ecc.;<br />

- nel 2007 è stata notevole invece <strong>la</strong> produzione di<br />

materiali di risulta contenenti amianto conseguenti ad<br />

attività di bonifica; a tale riguardo va sottolineato che,<br />

sebbene il grafico non lo evidenzi, anche il <strong>2008</strong> è stato<br />

caratterizzato da attività di bonifica con produzione di<br />

materiali dello stesso tipo che però sono stati presi in<br />

carico dalle imprese incaricate delle attività, prassi che<br />

nel 2007 non era seguita.<br />

4.952.100<br />

103.000<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

28.020<br />

0<br />

Rifiuti pericolosi<br />

Rifiuti pericolosi prodotti da soggetti esterni<br />

39.270<br />

0<br />

30.610<br />

0<br />

13.553<br />

0<br />

418.326<br />

118.500<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

19


20<br />

Composizione dei rifiuti pericolosi<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Figura 12<br />

Figura 13<br />

21% CER 17 04 09*<br />

5% CER 13 02 05*<br />

7% Altro<br />

67%<br />

Composizione dei rifiuti pericolosi<br />

Anno 2007<br />

21%<br />

CER 16 02 13*<br />

15% Altro<br />

15% CER 13 03 07*<br />

CER 16 02 09*<br />

49% CER 17 06 05*<br />

Per i non pericolosi, l’unica tipologia di rifiuto presente in<br />

quantità significativa nei due anni è quel<strong>la</strong> proveniente<br />

dal<strong>la</strong> sgrigliatura nelle opere di presa (codice CER 19 09<br />

01), per <strong>la</strong> quale si nota un raddoppio di produzione nel<br />

<strong>2008</strong>; tale notevole incremento è da corre<strong>la</strong>re a una<br />

maggiore idraulicità dei corsi d’acqua che alimentano le<br />

centrali con aumento rispetto all’anno precedente del<strong>la</strong><br />

frequenza degli eventi di piena.<br />

La figura 16 mostra infine l’andamento nel tempo del<br />

rapporto tra rifiuti recuperati e rifiuti totali prodotti,<br />

considerando tutte le attività in cui il Nucleo è coinvolto.<br />

Si può notare come elevati valori di recupero trovino<br />

continuità nel tempo.<br />

Per ulteriori dettagli in merito al<strong>la</strong> produzione dei rifiuti<br />

si rimanda al bi<strong>la</strong>ncio ambientale.<br />

Composizione dei rifiuti non pericolosi<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Figura 14<br />

27% Altro<br />

25% CER 19 09 01<br />

33% CER 17 04 05<br />

15% CER 17 05 04<br />

Composizione dei rifiuti non pericolosi<br />

Anno 2007<br />

Figura 15<br />

46 42<br />

61<br />

23% CER 19 09 99<br />

4% CER 17 04 11<br />

6% Altro<br />

67%<br />

CER 19 09 01<br />

Recupero rifiuti pericolosi e non pericolosi<br />

% di recupero<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

Figura 16<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

58<br />

61


Rumore esterno<br />

Il rumore negli impianti idroelettrici è prodotto<br />

principalmente dal funzionamento del macchinario<br />

elettromeccanico (turbina, pompe, generatori, gruppi<br />

elettrogeni) e dei sistemi di raffreddamento ad aria<br />

dei trasformatori e dei generatori.<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> rumorosità interna agli impianti,<br />

i livelli sonori degli ambienti di <strong>la</strong>voro sono tenuti sotto<br />

controllo attraverso periodici monitoraggi nel rispetto di<br />

quanto previsto dalle normative di sicurezza sul <strong>la</strong>voro;<br />

in tutti gli ambienti sono presenti apposite mappe<br />

del rumore.<br />

Per quanto riguarda invece <strong>la</strong> rumorosità esterna agli<br />

impianti, il Nucleo ha effettuato una campagna di<br />

misurazioni su tutte le centrali al confine di impianto<br />

e nelle zone di rispetto del<strong>la</strong> proprietà per verificare<br />

l’ottemperanza al<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione vigente in materia<br />

di inquinamento acustico. Nel contempo vengono<br />

monitorati gli atti di pianificazione territoriale dei<br />

Comuni per verificare eventuali evoluzioni dei limiti<br />

di immissione ed emissione acustica.<br />

Allo stato attuale tale attività ha permesso di avviare<br />

contatti con i Comuni di Cittaducale e Narni dove è in<br />

corso <strong>la</strong> redazione del piano di zonizzazione. Ciò al fine<br />

di rappresentare alle suddette Amministrazioni le<br />

osservazioni del Nucleo in merito al<strong>la</strong> zonizzazione<br />

ritenuta più coerente per le aree di interesse in cui sono<br />

ubicate le centrali di Cotilia, Narni e Nera Montoro.<br />

Campi elettromagnetici<br />

La presenza di stazioni e linee a media e alta tensione<br />

genera campi elettrici e magnetici al<strong>la</strong> frequenza<br />

industriale di 50 Hz. L’area interessata da tali campi è<br />

limitata alle immediate vicinanze delle apparecchiature<br />

di stazione, distanti da insediamenti civili, e delle linee<br />

elettriche di collegamento al<strong>la</strong> rete nazionale. Rilievi<br />

effettuati nei pressi di apparecchiature elettriche di<br />

potenza di media e alta tensione mostrano come i valori<br />

riscontrati siano ampiamente inferiori ai limiti di “azione”<br />

di recente introdotti nel<strong>la</strong> normativa nazionale dal<br />

D.L. n. 257 del 19.11.2007.<br />

Tutte le maggiori centrali di produzione del Nucleo sono<br />

provviste di stazioni elettriche “annesse”, con livelli di<br />

tensione non superiori ai 150 kV, per mezzo delle quali<br />

l’energia elettrica prodotta viene convogliata a “bocca di<br />

centrale” sul<strong>la</strong> rete di trasmissione nazionale di proprietà<br />

di Terna S.p.A., che rappresenta il soggetto responsabile<br />

per quanto riguarda gli aspetti derivanti dai campi<br />

elettromagnetici indotti dalle linee in uscita dalle<br />

stazioni.<br />

Gli impianti per telecomunicazioni generano invece<br />

campi elettrici e magnetici ad alta frequenza che si<br />

propagano nello spazio circostante. Presso <strong>la</strong> Centrale di<br />

Galleto-Monte Sant’Angelo (TR) e il Posto di<br />

Teleconduzione di Vil<strong>la</strong> Valle (TR) sono instal<strong>la</strong>ti due<br />

impianti microcellu<strong>la</strong>ri di proprietà del<strong>la</strong> TIM. Sul<strong>la</strong> base<br />

di misurazioni effettuate dal<strong>la</strong> società proprietaria al<strong>la</strong><br />

presenza di tecnici ARPA, è stato accertato che tali<br />

impianti, il cui esercizio è disciplinato da apposite<br />

convenzioni con E.ON Produzione S.p.A., emettono<br />

radiazioni che rispettano ampiamente i limiti di legge<br />

previsti dal D.P.C.M. 8 luglio 2003.<br />

Inoltre, presso <strong>la</strong> pa<strong>la</strong>zzina del<strong>la</strong> Direzione, sono stati<br />

instal<strong>la</strong>ti apparati miniripetitori GSM omologati dal<br />

Ministero delle Comunicazioni, in uso al<strong>la</strong> Società<br />

Vodafone, attuale gestore dei servizi di telefonia mobile<br />

per E.ON Produzione S.p.A.<br />

Vibrazioni<br />

Non si rilevano fenomeni sensibili di trasmissione<br />

all’esterno degli impianti delle vibrazioni generate dal<br />

macchinario rotante.<br />

Impatto paesaggistico<br />

La maggioranza degli impianti e le re<strong>la</strong>tive opere<br />

idrauliche risalgono ai primi anni del secolo scorso e<br />

in tal senso sono ormai storicamente integrati e nel<br />

paesaggio. Alcuni manufatti rivestono inoltre un<br />

interesse a livello di architettura industriale dell’epoca.<br />

Numerosi sono i rilievi fotografici conservati come<br />

documentazione di inserimento paesaggistico.<br />

Nel<strong>la</strong> progettazione e realizzazione di interventi<br />

importanti sulle opere idrauliche e civili legati a nuovi<br />

investimenti o più semplicemente a manutenzioni<br />

straordinarie, si tiene in debita considerazione il contesto<br />

naturale minimizzando per quanto possibile l’impatto<br />

che tali interventi possono avere sul paesaggio.<br />

Radiazioni ionizzanti<br />

Nel caso del<strong>la</strong> produzione idroelettrica, le uniche<br />

radiazioni ionizzanti sono quelle imputabili al<strong>la</strong><br />

radioattività naturale dovuta al<strong>la</strong> presenza di gas<br />

Radon 222 in ambienti chiusi.<br />

Rilievi effettuati nel passato hanno accertato<br />

concentrazioni medie inferiori al valore di soglia previsto<br />

dal<strong>la</strong> legge.<br />

Trasporti con mezzi propri<br />

Per le attività di conduzione e manutenzione degli<br />

impianti il Nucleo utilizza un parco automezzi composto<br />

da autovetture e furgoni. La manutenzione di questi<br />

mezzi è parte integrante di un contratto di leasing.<br />

21


22<br />

Gli Aspetti Ambientali Indiretti<br />

Si definiscono Aspetti Ambientali Indiretti gli aspetti sui<br />

quali l’Organizzazione non ha un controllo gestionale<br />

totale. In altre parole, un aspetto può essere definito<br />

indiretto quando nel controllo gestionale di una attività<br />

entra in gioco almeno un altro soggetto esterno che si<br />

configura come parte attiva nelle modalità di interazione<br />

fra l’Organizzazione e l’ambiente.<br />

Data <strong>la</strong> missione del Nucleo finalizzata al<strong>la</strong> produzione<br />

di energia idroelettrica nell’ambito territoriale di Lazio,<br />

Umbria e Marche, gli aspetti ambientali indiretti sono<br />

riconducibili alle problematiche re<strong>la</strong>tive alle attività di<br />

progettazione di impianti e trasporto di energia.<br />

Riguardano <strong>la</strong> progettazione i <strong>la</strong>vori di investimento e<br />

manutenzione a cura delle strutture del Nucleo e delle<br />

Unità Specialistiche presenti in azienda o reperite sul<br />

mercato.<br />

Partico<strong>la</strong>rmente rilevante per l’Organizzazione è stato<br />

l’avvio, nel corso del <strong>2008</strong>, del progetto di rinnovamento<br />

dei gruppi di produzione di cui si è detto: ovviamente<br />

l’apertura dei cantieri ha comportato e comporta tuttora<br />

un elevato impegno nel<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza delle attività affidate<br />

a terzi al fine di adottare gli stessi standard ambientali<br />

utilizzati per le attività interne.<br />

Gestione delle emergenze<br />

Sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> conoscenza dei siti e del<strong>la</strong> pluriennale<br />

esperienza nel<strong>la</strong> conduzione degli impianti sono state<br />

valutate le condizioni di emergenza e le possibili<br />

situazioni accidentali. La condizione più rilevante per <strong>la</strong><br />

sua frequenza e importanza è quel<strong>la</strong> conseguente a un<br />

evento di piena. Assumendo rilevanza sia sotto il profilo<br />

ambientale che sotto quello del<strong>la</strong> protezione civile, tale<br />

aspetto viene gestito con una procedura adottata già da<br />

alcuni anni: <strong>la</strong> Procedura Operativa <strong>Ambientale</strong> “Gestione<br />

Dighe”.<br />

A riguardo va ricordato l’evento verificatosi al<strong>la</strong> fine del<br />

<strong>2008</strong>, quando le prolungate avverse condizioni<br />

meteorologiche nel centro Italia hanno determinato<br />

un’ eccezionale ondata di piena sul Tevere che ha visto<br />

coinvolte le dighe di Corbara e Alviano; l’evento ha<br />

esposto a rischio di inondazione anche alcuni quartieri<br />

del<strong>la</strong> città di Roma.<br />

Altre situazioni emergenziali che sono state analizzate<br />

per <strong>la</strong> loro possibilità di accadimento sono:<br />

- il rischio incendio<br />

- il rischio al<strong>la</strong>gamento<br />

- il rischio sismico<br />

- il rischio di contaminazione del suolo e delle acque.<br />

L’analisi ha condotto al<strong>la</strong> individuazione di istruzioni<br />

operative e/o piani di emergenza che periodicamente<br />

vengono testate attraverso esercitazioni di simu<strong>la</strong>zione.<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> ne sono state effettuate sei,<br />

coinvolgendo anche personale delle imprese appaltatrici<br />

incaricate dei <strong>la</strong>vori di rinnovamento degli impianti<br />

del Nucleo.<br />

La Cascata delle Marmore


20 23<br />

Salute e Sicurezza<br />

Prosegue e si rafforza con E.ON l’impegno al miglioramento continuo degli<br />

standard di sicurezza nei luoghi di <strong>la</strong>voro già avviato da Endesa Italia.<br />

È previsto l’avvio di un processo per <strong>la</strong> messa a punto di<br />

un Sistema di Gestione del<strong>la</strong> Sicurezza (SGS) conforme<br />

allo standard internazionale OHSAS 18001:2007. Questo<br />

stabilisce criteri operativi del tutto simili a quelli stabiliti<br />

dal<strong>la</strong> norma ISO 14001 per l’adesione al Rego<strong>la</strong>mento<br />

EMAS, ovviamente già conseguito da tempo dal Nucleo.<br />

Le figure 17, 18 e 19 mostrano il trend degli indici assunti<br />

a riferimento, sul<strong>la</strong> base di standard internazionali, per<br />

monitorare l’andamento del fenomeno infortunistico<br />

nell’ambito delle attività <strong>la</strong>vorative sotto <strong>la</strong><br />

responsabilità del Nucleo.<br />

Andamento infortuni NIT<br />

Anno 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

If Nucleo Idr. terni<br />

0 0 15,84 0 0<br />

Ig Centrale Fiume Santo 0 0 0,23 0 0<br />

Figura 17<br />

Andamento infortuni E.ON Produzione<br />

Anno 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

If E.ON Produzione 10,41 7,29 8,13 8,57 5,25<br />

Ig E.ON Produzione 0,36 0,41 0,21 0,21 0,22<br />

Figura 18<br />

Per facilità di lettura, si precisa che:<br />

- I f è l’indice di frequenza e rappresenta il numero di<br />

eventi infortunistici (ovvero eventi che comportano<br />

almeno un giorno di assenza) rapportato alle ore totali<br />

<strong>la</strong>vorate (espresse in milioni);<br />

- I g è l’indice di gravità e rappresenta il numero di ore di<br />

assenza dal <strong>la</strong>voro (in conseguenza di infortunio)<br />

rapportato alle ore totali <strong>la</strong>vorate (espresse in migliaia).<br />

Andamento infortuni<br />

I/h <strong>la</strong>v - G/1000 h If N Ig N If A Ig A<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

Figura 19<br />

10,41<br />

7,29<br />

15,84<br />

8,13<br />

8,57<br />

0,36 0 0 0,41 0 0 0,21 0,9 0,21 0 0 0,22 0 0<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

5,25


24<br />

I rapporti con l’esterno<br />

Prosegue il proficuo rapporto con Enti ed Associazioni locali al fine di<br />

conciliare <strong>la</strong> produzione di energia elettrica con le esigenze del territorio.<br />

Re<strong>la</strong>zioni con il territorio<br />

L’attività idroelettrica ha <strong>la</strong> peculiarità di essere<br />

distribuita sul territorio; le dighe, le derivazioni,<br />

le condotte forzate spesso si estendono su vaste aree<br />

ricadenti sotto Comuni diversi intrecciandosi con attività<br />

turistiche e sportive praticate su <strong>la</strong>ghi e fiumi.<br />

Nell’intento di conciliare l’attività industriale con le<br />

esigenze del territorio, il Nucleo ha instaurato un proficuo<br />

rapporto di col<strong>la</strong>borazione con Enti e Associazioni locali<br />

in modo da consentire l’uso plurimo delle acque.<br />

Oltre a quanto stabilito nei “Disciplinari di concessione”<br />

di ogni derivazione, sono attualmente vigenti apposite<br />

convenzioni tra E.ON e Amministrazioni Provinciali e<br />

Comunali, che prevedono impegni di E.ON in favore<br />

del territorio e del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione.<br />

Vige inoltre con <strong>la</strong> Provincia di Terni un accordo per <strong>la</strong><br />

valorizzazione dell’Oasi Naturalistica di Alviano avente<br />

una notevole estensione che, sotto <strong>la</strong> gestione del WWF,<br />

si sviluppa interamente su terreni e bacino <strong>la</strong>custre<br />

di proprietà E.ON Produzione.<br />

In più Endesa Italia ha finanziato <strong>la</strong> realizzazione di una<br />

sca<strong>la</strong> di risalita pesci, con progetto promosso dal<strong>la</strong><br />

Comunità Montana Valnerina, da realizzarsi presso<br />

<strong>la</strong> stazione di pompaggio di Borgo Cerreto.<br />

Tale progetto ha visto <strong>la</strong> luce nel <strong>2008</strong> e il manufatto<br />

è attualmente in attesa di col<strong>la</strong>udo e di entrata<br />

in esercizio.<br />

È proseguita nel <strong>2008</strong> <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione con<br />

l’associazione Terni Jazz per <strong>la</strong> ormai consueta<br />

organizzazione del concerto ambientato nel piazzale<br />

antistante <strong>la</strong> Cascata delle Marmore.<br />

È pienamente funzionante anche il Centro Canoa<br />

e Rafting “Le Marmore” che, utilizzando <strong>la</strong> corrente<br />

idraulica determinata dal<strong>la</strong> portata scaricata dal<strong>la</strong><br />

centrale di Galleto-Monte Sant’Angelo, permette agli<br />

appassionati di questi sport di effettuare un’emozionante<br />

discesa in canoa o in gommone lungo il tratto di fiume<br />

Nera che si estende dal<strong>la</strong> Cascata delle Marmore allo<br />

sbarramento dell’opera di presa dell’impianto di Monte<br />

Argento.<br />

Nel corso dell’anno <strong>2008</strong> gli impianti di produzione sono<br />

stati visitati da scuole e università, italiane e straniere,<br />

per un numero complessivo di visitatori pari a millecento.


Avanzamento del programma<br />

ambientale<br />

Lo stato di avanzamento del programma ambientale a fine <strong>2008</strong> è<br />

sostanzialmente positivo, essendo stata portata a compimento<br />

<strong>la</strong> maggior parte delle attività pianificate.<br />

Gli obiettivi in campo ambientale<br />

Il consuntivo di spesa del programma ambientale è stato<br />

pari a 223.450 euro di cui 44.000 per attività completate<br />

nei primi mesi del 2009.<br />

Volendo scendere più in dettaglio, va evidenziato quanto<br />

segue:<br />

- si è registrato un notevole risparmio di spesa rispetto<br />

alle previsioni nelle attività di pulizia spondale del <strong>la</strong>go<br />

di Corbara, dovuto al fatto che il maggior apporto di<br />

materiali si è verificato nei mesi di novembre e dicembre<br />

<strong>2008</strong> in occasione dell’evento di piena. Ciò comporterà<br />

un aumento delle attività di pulizia durante il 2009;<br />

- si sono verificati lievi ritardi nel raggiungimento di due<br />

traguardi a causa di problemi legati alle interferenze<br />

delle re<strong>la</strong>tive attività con il programma di rinnovamento<br />

dei gruppi di produzione e all’approvvigionamento delle<br />

apparecchiature da instal<strong>la</strong>re. Infatti, rispetto all’obiettivo<br />

2.03 riguardante il monitoraggio di eventuale presenza di<br />

olio nelle vasche di drenaggio degli impianti, è stata<br />

conclusa l’attività di instal<strong>la</strong>zione delle apparecchiature<br />

di rilevamento continuo presso <strong>la</strong> centrale di Monte<br />

Argento, mentre è ancora in corso <strong>la</strong> realizzazione<br />

del sistema di disoleazione a causa dei ritardi<br />

nell’approntamento dei materiali. Inoltre non è stato<br />

possibile concludere lo studio per l’instal<strong>la</strong>zione dei<br />

sensori olio in acqua a Narni e Triponzo. Essendo le due<br />

centrali oggetto di rinnovamento, si è preferito verificare<br />

meglio alcuni aspetti tecnici dei progetti prima<br />

di instal<strong>la</strong>re i sensori;<br />

- per ragioni connesse ad aspetti autorizzativi, <strong>la</strong> bonifica<br />

delle tettoie realizzate in cemento-amianto si è conclusa<br />

nel primo trimestre del 2009 con <strong>la</strong> rimozione delle<br />

coperture del fabbricato presso <strong>la</strong> diga di Corbara.<br />

25


26<br />

La tabel<strong>la</strong> che segue mostra <strong>la</strong> situazione, aggiornata al<br />

31.12.<strong>2008</strong>, dello stato di avanzamento degli obiettivi<br />

fissati per il triennio <strong>2008</strong>-20010.<br />

Stato di avanzamento degli obiettivi del programma <strong>2008</strong>-2010<br />

Comparto Obiettivi/ Traguardi Intervento proposto Area intervento Risorse Scadenza prevista<br />

Suolo<br />

(1.01)<br />

Acqua<br />

(2.01)<br />

Acqua<br />

(2.02)<br />

Acqua<br />

(2.03)<br />

Acqua<br />

(2.04)<br />

Figura 20 - segue<br />

Riduzione dei rischi di<br />

contaminazione del terreno<br />

da olio.<br />

Eliminazione delle situazioni di<br />

rischio per tutti i trasformatori<br />

elettrici del Nucleo<br />

Miglioramento conoscenza<br />

qualità delle acque, controllo<br />

in tempo reale del<strong>la</strong> torbidità<br />

dell’acqua<br />

Raccolta differenziata dei<br />

materiali giacenti sulle sponde<br />

del Lago di Corbara.<br />

Pulizia del 100% delle sponde<br />

<strong>la</strong>cuali<br />

Monitoraggio continuo<br />

eventuale presenza olio nelle<br />

acque di drenaggio.<br />

Riduzione del rischio di ri<strong>la</strong>scio<br />

nei corpi idrici di acqua<br />

contaminata da olio<br />

Riduzione dei rischi di presenza<br />

olio nelle acque di<br />

drenaggio/scarico.<br />

Riduzione del rischio di ri<strong>la</strong>scio<br />

nei corpi idrici di acqua<br />

contaminata da olio<br />

Sostituzione trasformatore opera di<br />

presa Corno<br />

Sostituzione ATR 20/10 kV Preci – Linea<br />

Borgo Cerreto<br />

Instal<strong>la</strong>zione e attivazione di una<br />

stazione di monitoraggio e implementazione<br />

dati presso il <strong>la</strong>go di Piediluco<br />

Pulizia sistematica delle sponde e delle<br />

acque del <strong>la</strong>go con separazione dei materiali<br />

prelevati, recupero del legname e<br />

smaltimento degli R.S.U. anno <strong>2008</strong><br />

Pulizia sistematica delle sponde e delle<br />

acque del <strong>la</strong>go con separazione dei materiali<br />

prelevati, recupero del legname e<br />

smaltimento degli R.S.U. anno 2009<br />

Pulizia sistematica delle sponde e delle<br />

acque del <strong>la</strong>go con separazione dei materiali<br />

prelevati, recupero del legname e<br />

smaltimento degli R.S.U. anno 2010<br />

Instal<strong>la</strong>zione di un sistema di<br />

rilevamento continuo presenza olio nelle<br />

vasche di aggottamento di<br />

Monte Argento<br />

Studio per instal<strong>la</strong>zione sistemi rilevazione<br />

olio in acqua impianti di Narni<br />

e Triponzo e instal<strong>la</strong>zione disoleatori<br />

Instal<strong>la</strong>zione sistema disoleazione<br />

centrale Monte Argento<br />

Instal<strong>la</strong>zione sistema disoleazione<br />

centrale Galleto/M.S.A.<br />

Instal<strong>la</strong>zione rilevatore olio in acqua<br />

impianti Narni e Triponzo<br />

Instal<strong>la</strong>zione scambiatori di calore a<br />

doppia camera trasformatori di macchina<br />

centrale Galleto/M.S.A. gruppi 2 e 4<br />

Instal<strong>la</strong>zione scambiatori di calore a doppia<br />

camera trasformatori dimacchina<br />

centrale Galleto/M.S.A. gruppi 1 e 3<br />

Impianti<br />

Lago di Piediluco<br />

Lago di Corbara<br />

Impianti<br />

Centrale<br />

Galleto/M.S.A.<br />

75.000 €<br />

10.500 €<br />

100.000 €<br />

100.000 €<br />

100.000 €<br />

50.000 €<br />

50.000 €<br />

50.000 €<br />

30.09.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

31.12.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

30.09.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

31.12.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

31.12.2009<br />

31.12.2010<br />

30.06.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

30.09.<strong>2008</strong><br />

In corso<br />

31.12.<strong>2008</strong><br />

In corso<br />

31.12.2009<br />

31.12.2009<br />

31.12.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

31.12.2009<br />

In corso Realizzato Rinviato o abrogato


Stato di avanzamento degli obiettivi del programma <strong>2008</strong>-2010<br />

Comparto Obiettivi/ Traguardi Intervento proposto Area intervento Risorse Scadenza prevista<br />

Acqua<br />

(2.05)<br />

Sostanze<br />

(4.01)<br />

Energia<br />

(5.01)<br />

Figura 20<br />

Attenuazione rischi alterazione<br />

dell’ecosistema fluviale.<br />

Progressiva introduzione di oli<br />

biodegradabili<br />

Eliminazione delle coperture<br />

di tettoie/edifici realizzate<br />

in cemento-amianto.<br />

Bonifica del 100% di amianto<br />

utilizzato per coperture<br />

Riduzione dei consumi di<br />

energia elettrica prelevata da<br />

società distributrici.<br />

Alimentazione dei servizi di<br />

centrale mediante spil<strong>la</strong>menti<br />

di energia direttamente dai<br />

gruppi di produzione<br />

Predisposizione re<strong>la</strong>zione tecnica sulle<br />

tipologie di olio disponibili sul mercato<br />

Predisposizione programma di trasformazione<br />

sugli impianti (compresi impianti<br />

ausiliari come sgrigliatori, gru, paratoie<br />

ecc.)<br />

Messa in servizio sperimentale su una<br />

centrale, uno sgrigliatore, una gru<br />

Smantel<strong>la</strong>mento e smaltimento a<br />

discarica autorizzata delle <strong>la</strong>stre in<br />

cemento-amianto impiegate come<br />

coperture in fabbricati presso le dighe di<br />

Corbara e Marmore<br />

Centrale Alviano - Messa in servizio di un<br />

sistema di scambio per l’alimentazione<br />

dei Servizi ausiliari generali<br />

di centrale con i gruppi di produzione<br />

Centrale Narni - Messa in servizio di un<br />

sistema di scambio per l’alimentazione<br />

dei Servizi ausiliari generali di centrale<br />

con i gruppi di produzione<br />

Opere idrauliche<br />

Impianti e<br />

pertinenze<br />

Impianti<br />

di Alviano e Narni<br />

10.000 €<br />

100.000 €<br />

20.000 €<br />

30.09.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

31.12.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

30.06.2010<br />

31.12.<strong>2008</strong><br />

Realizzato<br />

31.09.2009<br />

30.06.2010<br />

In corso Realizzato Rinviato o abrogato<br />

Centrale di Alviano e <strong>la</strong> cascata delle Marmore<br />

27


28<br />

Il bi<strong>la</strong>ncio ambientale<br />

e gli indicatori<br />

A fronte di una media degli ultimi anni pari a 1.303 GWh, nel <strong>2008</strong> si sono prodotti<br />

1.022 GWh, valore comunque lievemente superiore al dato 2007.<br />

Il bi<strong>la</strong>ncio ambientale<br />

Il prodotto<br />

L’energia elettrica prodotta è direttamente legata<br />

all’idraulicità dei corsi d’acqua ossia agli apporti naturali<br />

che alimentano le centrali. Più alta è l’idraulicità dei<br />

fiumi, maggiore è <strong>la</strong> produzione di energia che se ne<br />

ricava. A fronte di una media degli ultimi cinque anni pari<br />

a 1.303 GWh, nel <strong>2008</strong> si sono prodotti 1.022 GWh, valore<br />

comunque lievemente superiore al dato 2007.<br />

Le risorse<br />

L’energia utilizzata per i consumi interni è direttamente<br />

influenzata da quel<strong>la</strong> prodotta e questo spiega<br />

l’incremento dei consumi del <strong>2008</strong> rispetto all’anno<br />

precedente. Analogamente <strong>la</strong> risorsa idrica disponibile<br />

nel <strong>2008</strong> è aumentata rispetto al 2007, anche se ancora<br />

sotto <strong>la</strong> media quinquennale. I materiali di consumo,<br />

costituiti praticamente da oli, confermano il trend in<br />

diminuzione, indice di una politica manutentiva più<br />

attenta al loro consumo.<br />

Gli effetti sull’ambiente<br />

I rifiuti prodotti nell’ultimo anno sono nettamente<br />

superiori agli anni precedenti.<br />

- Rifiuti non pericolosi<br />

Sono stati suddivisi secondo il produttore (il Nucleo<br />

oppure le ditte appaltatrici) e secondo le attività che<br />

li hanno generati (ordinarie o straordinarie).<br />

Per quanto riguarda i rifiuti prodotti dal Nucleo, il<br />

notevole incremento registrato rispetto all’anno<br />

precedente è dovuto alle seguenti ragioni.<br />

Attività ordinarie<br />

Maggior produzione di rifiuti da sgrigliatura, rottami<br />

di ferro e componenti di impianto obsoleti; si registra<br />

purtroppo un ritorno su valori elevati di conferimento<br />

a discarica dei rifiuti da sgrigliatura, che nel 2007 si era<br />

riusciti in via provvisoria ad avviare a recupero presso<br />

<strong>la</strong> discarica di competenza, <strong>la</strong> quale, per un periodo<br />

transitorio, aveva in servizio un impianto adeguato.


Attività straordinarie<br />

Produzione di rifiuti provenienti dal<strong>la</strong> demolizione del<br />

macchinario sia elettrico che meccanico in occasione<br />

dell’avvio dei cantieri di rinnovamento dei gruppi di<br />

produzione di cui si è già detto, dal<strong>la</strong> bonifica del sito<br />

di Cervara (si veda pag.18), e dal<strong>la</strong> rimozione di rifiuti<br />

depositati da ignoti su un’area di proprietà di E.ON<br />

nel pressi del <strong>la</strong>go Salto (prevalentemente rifiuti<br />

provenienti da demolizione edilizia).<br />

Per quanto riguarda i rifiuti prodotti dai terzi va<br />

evidenziato che:<br />

- re<strong>la</strong>tivamente alle attività ordinarie, prosegue il trend<br />

in diminuzione dei rifiuti prodotti dal<strong>la</strong> pulizia del <strong>la</strong>go<br />

di Corbara; il basso valore del <strong>2008</strong> è dovuto anche al<br />

fatto che gli eventi di piena si sono concentrati a fine<br />

anno e quindi gli effetti del<strong>la</strong> pulizia si vedranno nel<br />

2009;<br />

- i rifiuti da attività straordinarie provengono dai cantieri<br />

di rinnovamento dei gruppi e si tratta principalmente di<br />

imbal<strong>la</strong>ggi.<br />

- Rifiuti pericolosi<br />

Sono stati suddivisi in maniera analoga ai rifiuti non<br />

pericolosi.<br />

Per quanto riguarda i rifiuti prodotti dal Nucleo:<br />

- c’è un netto decremento nel<strong>la</strong> produzione da attività<br />

ordinarie dovuto a una contrazione di attività<br />

manutentive e al fatto che negli anni precedenti al <strong>2008</strong><br />

si è attuato un intenso programma di smaltimento di<br />

apparecchiature inquinate;<br />

- le attività straordinarie, ovvero i cantieri dei<br />

rinnovamenti, hanno dato luogo a una significativa<br />

quantità prodotta costituita da macchinario elettrico e<br />

meccanico contaminato da sostanze pericolose e dall’olio<br />

estratto dalle macchine. Da apprezzare comunque<br />

l’elevata quota parte inviata a recupero<br />

(circa l’ottantacinque per cento del totale).<br />

Re<strong>la</strong>tivamente ai rifiuti prodotti da terzi vale quanto<br />

segue:<br />

- le attività ordinarie hanno dato luogo a una esigua<br />

quantità;<br />

- viceversa <strong>la</strong> consistente quantità da attività<br />

straordinarie è costituita dai rifiuti contenenti amianto<br />

prodotti in fase di demolizione dei gruppi di produzione<br />

in rinnovamento: gran parte proviene dallo<br />

smantel<strong>la</strong>mento del generatore elettrico del gruppo 1<br />

di Baschi.<br />

Gli indicatori<br />

Al fine di verificare le prestazioni del sistema di gestione<br />

ambientale, sono stati individuati alcuni indicatori.<br />

- Rapporto percentuale dell’energia per consumi interni<br />

rispetto al totale dell’energia prodotta; negli impianti<br />

del Nucleo, oltre al<strong>la</strong> stazione di pompaggio di Borgo<br />

Cerreto, sono presenti numerose apparecchiature<br />

ausiliarie che assorbono energia elettrica per il loro<br />

funzionamento. Il Nucleo è impegnato a ottimizzarne<br />

l’utilizzo al fine di contenere, per quanto possibile,<br />

i consumi di energia.<br />

L’indicatore ha avuto un trend stabile nel periodo<br />

2004-2006 mentre ha assunto valori più elevati negli<br />

ultimi due anni.<br />

Ciò deriva dal fatto che il rapporto preso in<br />

considerazione risente del<strong>la</strong> maggiore o minore<br />

quantità di energia elettrica prodotta nell’anno<br />

rispetto al consumo dei servizi ausiliari.<br />

29


30<br />

Il bi<strong>la</strong>ncio ambientale e gli indicatori<br />

Il prodotto<br />

Energia elettrica Unità di misura 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Produzione lorda<br />

GWh 1.619,886 1.510,238 1.555,487 870,359 1.031,361<br />

Produzione netta<br />

GWh 1.601,819 1.493,333 1.538,432 862,480 1.022,330<br />

Figura 21<br />

Il bi<strong>la</strong>ncio ambientale e gli indicatori<br />

Le risorse<br />

Energia<br />

Energia utilizzata per i servizi ausiliari (compreso il pompaggio)<br />

Risorse idriche<br />

Prelievo di acqua superficiale<br />

Ri<strong>la</strong>sci di concessione<br />

Materiali di consumo<br />

Oli lubrificanti e oli idraulici (acquistati)<br />

Oli iso<strong>la</strong>nti (acquistati)<br />

Gasolio acquistato<br />

Il bi<strong>la</strong>ncio ambientale e gli indicatori<br />

Gli effetti sull’ambiente<br />

Rifiuti da attività ordinarie<br />

Totale rifiuti non pericolosi prodotti<br />

- conferiti a discarica<br />

- conferiti a recupero<br />

Totale rifiuti pericolosi prodotti<br />

- conferiti a discarica<br />

- conferiti a recupero<br />

Rifiuti da attività straordinarie<br />

Totale rifiuti non pericolosi<br />

- conferiti a discarica<br />

- conferiti a recupero<br />

Totale rifiuti pericolosi<br />

- conferiti a discarica<br />

- conferiti a recupero<br />

Rifiuti prod. da terzi in attività ordinaria<br />

Totale rifiuti non pericolosi<br />

- conferiti a discarica<br />

- conferiti a recupero<br />

Totale rifiuti pericolosi<br />

- conferiti a discarica<br />

- conferiti a recupero<br />

Rifiuti prod. da terzi in attiv. straordinarie<br />

Totale rifiuti non pericolosi<br />

- conferiti a discarica<br />

- conferiti a recupero<br />

Totale rifiuti pericolosi<br />

- conferiti a discarica<br />

- conferiti a recupero<br />

Figura 22<br />

Unità di misura 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

GWh<br />

Mm 3<br />

Mm 3<br />

kg<br />

kg<br />

12,694<br />

12.584<br />

856<br />

11.490<br />

0<br />

19.500<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

12,284<br />

12.000<br />

858<br />

8.280<br />

0<br />

18.800<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

11,949<br />

12.020<br />

845<br />

13.346<br />

0<br />

22.600<br />

kg 2.655.225 1.402.210 1.226.738<br />

kg 1.439.955 1.401.310 1.181.480<br />

kg 1.215.270 900 45.258<br />

kg 28.020 39.270 30.610<br />

kg 2.125 39.270 25.360<br />

kg 25.895 0 5.250<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

kg<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

1.030.620 1.841.060<br />

0 0<br />

1.030.620 1.841.060<br />

0 0<br />

0 0<br />

0 0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

11,284<br />

6.809<br />

855<br />

7.020<br />

0<br />

19.200<br />

866.182<br />

454.300<br />

411.882<br />

13.553<br />

11.553<br />

2.000<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

333.690<br />

29.780<br />

303.910<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

12,955<br />

7.883<br />

883<br />

5.450<br />

0<br />

15.338<br />

Unità di misura 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

1.992.050<br />

1.216.680<br />

775.370<br />

3.871<br />

2.741<br />

1.130<br />

2.960.050<br />

779.996<br />

2.180.054<br />

414.455<br />

63.885<br />

350.570<br />

82.090<br />

3.460<br />

78.630<br />

100<br />

100<br />

0<br />

20.910<br />

0<br />

20.910<br />

118.400<br />

118.400<br />

0


Alcuni di questi però, per ragioni connesse con l’esercizio<br />

in sicurezza delle centrali, sono sempre in servizio a<br />

prescindere dal funzionamento dei gruppi di produzione;<br />

- emissioni evitate di CO 2 e SO 2; come descritto in<br />

precedenza, l’andamento di questo indicatore dipende<br />

dal<strong>la</strong> produzione annua e dal mix e dal<strong>la</strong> qualità dei<br />

combustibili utilizzati;<br />

- percentuale dei rifiuti recuperati rispetto al totale,<br />

includendo anche quelli prodotti da terzi; il valore del<br />

<strong>2008</strong> è fortemente influenzato in termini di recupero dai<br />

rifiuti provenienti dal<strong>la</strong> demolizione dei gruppi di<br />

produzione destinati al rinnovamento, principalmente<br />

macchinario elettrico e meccanico.<br />

La tabel<strong>la</strong> mostra il ritorno a valori percentuali di<br />

recupero massimi pari a quelli del 2006.<br />

Gli indicatori ambientali<br />

Indicatori<br />

Energia consumata rispetto all’energia prodotta<br />

Energia per consumi interni (compreso il pompaggio) rispetto<br />

all’energia prodotta<br />

Emissioni evitate<br />

Emissioni evitate di CO2<br />

Emissioni evitate di SO2<br />

Rifiuti da attività ordinarie<br />

Recupero dei rifiuti (inclusi quelli prodotti da terzi)<br />

Figura 23<br />

Figura 23 – Lago di Piediluco<br />

Unità di misura<br />

%<br />

t<br />

t<br />

%<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

0,78<br />

1.086.944<br />

1.863<br />

46<br />

0,81<br />

891.040<br />

1.314<br />

42<br />

0,77<br />

956.625<br />

1.727<br />

61<br />

1,3<br />

525.697<br />

757<br />

58<br />

1,27<br />

584.782<br />

505<br />

61<br />

31


32<br />

Appendici<br />

Dato il valore partico<strong>la</strong>rmente elevato, l’andamento del<strong>la</strong> produzione di rifiuti<br />

nel <strong>2008</strong> merita una nota descrittiva.<br />

I rifiuti prodotti nel <strong>2008</strong><br />

Nel seguito si espongono considerazioni re<strong>la</strong>tive ai codici<br />

CER dove <strong>la</strong> quantità è risultata partico<strong>la</strong>rmente elevata.<br />

- Rifiuti da sgrigliatura (19 09 01)<br />

il valore risulta partico<strong>la</strong>rmente elevato perché<br />

l’idraulicità del <strong>2008</strong> è stata superiore a quel<strong>la</strong> del 2007,<br />

anno di notevole siccità; quindi gli apporti idrici del <strong>2008</strong><br />

hanno trasportato verso valle una grande quantità di<br />

materiale fermo nell’alveo dall’anno precedente.<br />

- Ferro e acciaio (17 04 05)<br />

è il rifiuto in assoluto maggiormente prodotto, ed è<br />

dovuto in <strong>la</strong>rga misura al<strong>la</strong> demolizione dei gruppi di<br />

produzione da rinnovare di cui più volte si è par<strong>la</strong>to. Si<br />

tratta di parti meccaniche come turbine, alberi motore,<br />

tubazioni, parti ausiliarie, rotori dei generatori elettrici.<br />

- Terra e rocce diverse da quelle del<strong>la</strong> voce 17 05 03<br />

(17 05 04)<br />

si tratta di un rifiuto prodotto eccezionalmente nel <strong>2008</strong><br />

e proviene dal<strong>la</strong> bonifica ambientale del sito di Cervara.<br />

- Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione,<br />

diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02,<br />

17 09 03 (17 09 04)<br />

anche in questo caso si tratta di una tipologia partico<strong>la</strong>re<br />

normalmente non prodotta, dovuta al<strong>la</strong> pulizia effettuata<br />

su un’area di proprietà nel<strong>la</strong> quale sono stati<br />

abbandonati rifiuti da parte di ignoti.<br />

- Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle<br />

voci da 16 02 09 a 16 02 13 (16 02 14)<br />

si tratta delle parti elettriche dei gruppi in rinnovamento<br />

come statori, poli di rotore, quadri elettrici di servizi<br />

ausiliari e di automazione.<br />

- Apparecchiature fuori uso, contenenti composti<br />

pericolosi diversi da quelli di cui alle voci da 16 02 09<br />

a 16 02 12 (16 02 13*)<br />

questa tipologia proviene da generatori elettrici di<br />

vecchia costruzione, quando erano in uso materiali<br />

iso<strong>la</strong>nti che oggi sono c<strong>la</strong>ssificati pericolosi.<br />

- Rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose<br />

(17 04 09*)<br />

sempre nell’ambito dei rinnovamenti, questa tipologia di<br />

rifiuto proviene dai circuiti oleodinamici e dai supporti di<br />

guida e spinta del macchinario; <strong>la</strong> sostanza pericolosa è<br />

l’olio lubrificante e idraulico.<br />

- Scarti di oli minerali... (codici CER 13 01 10 e 13 02 05)<br />

La quantità partico<strong>la</strong>rmente alta è ancora una volta<br />

legata al progetto di rinnovamento dei gruppi: si tratta<br />

dell’olio, lubrificante e idraulico, rimosso dal vecchio<br />

macchinario da demolire.


Rifiuti pericolosi (kg)<br />

Denominazione<br />

CRE 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Cere e grassi esauriti.<br />

12 01 12* 8<br />

250<br />

Oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati.<br />

13 01 10* 3.500 120 3.750 14.950<br />

Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati.<br />

13 02 05* 5.160 6.625 900 20.840<br />

Oli minerali iso<strong>la</strong>nti e teleconduttori clorurati diversi da quelli di cui al<strong>la</strong> voce 13 03 01. 13 03 06* 1.500<br />

Oli minerali iso<strong>la</strong>nti e termoconduttori non clorurati.<br />

13 03 07* 2.700 1.700 2.000 10.340<br />

Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati.<br />

13 02 04*<br />

Fanghi di prodotti di separazione olio/acqua.<br />

13 05 02* 5.780<br />

Acque oleose prodotte dal<strong>la</strong> separazione olio/acqua.<br />

13 05 07*<br />

800<br />

Rifiuti non specificati altrimenti.<br />

13 08 99*<br />

80<br />

Altri solventi e miscele di solventi.<br />

14 06 03*<br />

890 220<br />

Imbal<strong>la</strong>ggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze.<br />

Imbal<strong>la</strong>ggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose, per esempio, amianto,<br />

15 01 10* 1.740 1.040 1.680<br />

stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose.<br />

Assorbenti, materiali filtranti (inclusi i filtri dell’olio non specificati altrimenti),<br />

15 01 11*<br />

400<br />

stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose.<br />

15 02 02* 2.685 2.682 1.770 960 958<br />

Filtri dell’olio.<br />

16 01 07* 30<br />

Trasformatori e condensatori contenenti PCB.<br />

16 02 09* 2.938 1.100 2.868<br />

Apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, HCFC, HFC.<br />

16 02 11*<br />

360<br />

160<br />

Apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere.<br />

Apparecchiature fuori uso, contenenti composti pericolosi diversi da quelli di cui alle<br />

16 02 12* 8.040<br />

voci da 16 02 09 e 16 02 12.<br />

16 02 13*<br />

420 282.600<br />

Rifiuti inorganici contenenti sostanze pericolose.<br />

16 03 03* 1.000 640 560<br />

Rifiuti organici contenenti sostanze pericolose.<br />

16 03 05* 40<br />

630<br />

38<br />

Sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose. 16 05 07*<br />

130<br />

Batterie al piombo.<br />

16 06 01* 15.400 4.230 2.290<br />

730<br />

Batterie al nichel-cadmio.<br />

16 06 02*<br />

600<br />

Rifiuti contenenti olio.<br />

16 07 08* 345<br />

Catrame di carbone e prodotti contenenti catrame.<br />

17 03 03*<br />

60<br />

Rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose.<br />

17 04 09*<br />

86.555<br />

Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose.<br />

17 05 03*<br />

8.890<br />

Materiali iso<strong>la</strong>nti contenenti amianto.<br />

17 06 01*<br />

215 20<br />

Materiali da costruzione contenenti amianto.<br />

17 06 05* 1.720 4.150 6.610<br />

Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio.<br />

Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui al<strong>la</strong><br />

20 01 21* 60 100 95<br />

110<br />

voce 20 01 21 e 20 01 23, contenenti componenti pericolose.<br />

20 01 35*<br />

25<br />

Totali<br />

28.020 39.270 30.610 13.553 418.326<br />

Figura 24<br />

33


34<br />

Rifiuti pericolosi (kg)<br />

Denominazione<br />

CRE 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui al<strong>la</strong> voce 08 03 17.<br />

08 03 18<br />

160 270 50<br />

Imbal<strong>la</strong>ggi in carta e cartone.<br />

15 01 01 20<br />

Imbal<strong>la</strong>ggi in p<strong>la</strong>stica.<br />

15 01 02 80<br />

18 120<br />

Imbal<strong>la</strong>ggi in legno.<br />

Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi di quelli di cui<br />

15 01 03 2.180<br />

al<strong>la</strong> voce 15 02 02.<br />

15 02 03 5<br />

Pneumatici fuori uso.<br />

16 01 03<br />

103<br />

Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13. 16 02 14 2.120<br />

2.310 5.882 268.770<br />

Comp. rimossi da apparecc. fuori uso, diversi da quelli di cui al<strong>la</strong> voce 16 02 15. 16 02 16<br />

167.880<br />

Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui al<strong>la</strong> voce 16 03 03.<br />

16 03 04<br />

460<br />

Rifiuti organici, diversi da quelli di cui al<strong>la</strong> voce 16 03 05.<br />

16 03 06 10 30 5.030<br />

Gas in contenitori a pressione, diversi da quelli di cui al<strong>la</strong> voce 16 05 04. 16 05 05<br />

9.600 1.550<br />

Soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui al<strong>la</strong> voce 16 10 01.<br />

16 10 02<br />

750 450<br />

Legno.<br />

17 02 01 3.020<br />

Ferro e acciaio.<br />

17 04 05 13.100 900 31.190 11.370 1.639.930<br />

Cavi, diversi da quelli al<strong>la</strong> voce 17 04 10.<br />

17 04 11 22.120<br />

32.600 10.200<br />

Terra e rocce diverse da quelle di cui al<strong>la</strong> voce 17 05 03.<br />

17 05 04<br />

758.420<br />

Materiali iso<strong>la</strong>nti diversi di quelli di cui alle voci 17 06 01 e 17 06 03.<br />

Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione,<br />

17 06 04 1.720<br />

600<br />

2.200<br />

diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03.<br />

17 09 04<br />

735.140<br />

Rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari.<br />

19 09 01<br />

130.770 584.510 1.240.830<br />

Fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell’acqua.<br />

19 09 02<br />

87.900 32.140 92.140<br />

Rifiuti non specificati altrimenti.<br />

19 09 99 1.402.890 1.341.460 844.140 197.310 8.810<br />

P<strong>la</strong>stica e gomma.<br />

19 12 04 50<br />

Carta e cartone.<br />

20 01 01<br />

650 60<br />

Vetro.<br />

Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso,<br />

20 01 02<br />

104<br />

diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21, 20 01 23 e 20 01 35.<br />

20 01 36<br />

2.140<br />

7.696<br />

Legno, diverso da quello di cui al<strong>la</strong> voce 20 01 37.<br />

20 01 38 1.173.130<br />

82<br />

P<strong>la</strong>stica.<br />

20 01 39<br />

43<br />

Metallo.<br />

20 01 40<br />

112<br />

Rifiuti urbani non differenziati.<br />

20 03 01 33.280 7.500 22.260<br />

Fanghi dalle fosse settiche.<br />

20 03 04 1.500 29.840 89.600<br />

13.580<br />

Rifiuti del<strong>la</strong> pulizia delle fognature.<br />

20 03 06<br />

21.570<br />

Rifiuti ingombranti.<br />

20 03 07<br />

6.000<br />

Totali<br />

2.655.225 1.402.210 1.226.738 866.182 4.952.100<br />

Figura 25


Amianto<br />

L’amianto censito nel Nucleo Idroelettrico Terni è<br />

presente prevalentemente sotto forma di <strong>la</strong>stre ondu<strong>la</strong>te<br />

per copertura o per posa cavi.<br />

La sostituzione delle tettoie presso l’opera di presa<br />

Marmore si è conclusa nel gennaio 2009, mentre lo<br />

smaltimento delle coperture dei fabbricati presso <strong>la</strong> diga<br />

di Corbara è stato ultimato ad aprile 2009.<br />

Durante le attività di rinnovamento dei gruppi<br />

di produzione si è riscontrata <strong>la</strong> presenza di amianto<br />

nel macchinario oggetto di revisione, quantità non nota<br />

al momento del censimento annuale dei manufatti<br />

contenenti amianto.<br />

Si è provveduto ad attivare un piano di bonifica<br />

delle macchine con imprese specializzate che hanno<br />

effettuato le attività di bonifica sul posto<br />

o, a volte, in altro sito.<br />

Il rispetto del<strong>la</strong> normativa vigente e l’ottenimento delle<br />

necessarie autorizzazioni sono stati garantiti dalle stesse<br />

imprese incaricate del<strong>la</strong> bonifica in qualità di produttrici<br />

del rifiuto.<br />

La figura 26 mostra il censimento dei manufatti<br />

contenenti amianto giacenti presso il Nucleo<br />

Idroelettrico Terni.<br />

Censimento manufatti contenenti amianto<br />

Impianto<br />

Centrale Galleto/M.S.A.<br />

Centrale Galleto/M.S.A.<br />

Centrale Sersimone<br />

Centrale Altolina<br />

Centrale Baschi<br />

Diga Turano<br />

Centrale Cotilia<br />

Centrale Sigillo<br />

Figura 26<br />

Certificati Prevenzione Incendi<br />

Per evidenti ragioni di affidabilità e sicurezza le centrali<br />

e le dighe del Nucleo sono dotate di gruppi elettrogeni<br />

(GE) di soccorso alimentati a gasolio. Inoltre, all’interno<br />

delle centrali sono presenti macchinari e attrezzature<br />

come ascensori, montacarichi e centrali termiche per<br />

riscaldamento soggetti al<strong>la</strong> normativa antincendio.<br />

Tutti gli impianti che necessitano di Certificato<br />

Prevenzione Incendi (CPI) sono stati adeguati al<strong>la</strong><br />

normativa vigente sul<strong>la</strong> base di progetti preventivamente<br />

approvati dai Comandi dei Vigili del Fuoco competenti<br />

per territorio ai sensi del D.P.R. 37/98. Allo stato attuale<br />

tutte le attività sono provviste di CPI in corso di validità.<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> sono stati rinnovati i Certificati<br />

Prevenzione Incendi re<strong>la</strong>tivi a:<br />

- Diga Corbara per il gruppo elettrogeno e un serbatoio<br />

di GPL, con nuova scadenza 12.02.2012;<br />

- Centrale Narni per il gruppo elettrogeno e l’ascensore a<br />

servizio del<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> macchine, con nuova scadenza<br />

14.02.2012.<br />

Sempre nel <strong>2008</strong> è stata presentata domanda di rinnovo<br />

per il CPI del<strong>la</strong> centrale Galleto-Monte Sant’Angelo<br />

re<strong>la</strong>tivo al gruppo elettrogeno e a 3 ascensori.<br />

Per <strong>la</strong> Diga Marmore è stata avviata una pratica di<br />

modifica del certificato dovuta al<strong>la</strong> recente sostituzione<br />

del gruppo elettrogeno; allo stato attuale il gruppo è in<br />

esercizio ed è stata inoltrata richiesta di sopralluogo al<br />

Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.<br />

Infine per il CPI re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> Sede E.ON (centrale termica)<br />

e al Posto di Teleconduzione di Vil<strong>la</strong> Valle (centrale<br />

termica e gruppo elettrogeno) è stata presentata<br />

domanda di rinnovo.<br />

Tipologia di instal<strong>la</strong>zione Quantità (kg)<br />

Lastre passerelle gallerie cavi<br />

1.200<br />

Lastre ondu<strong>la</strong>te gallerie cavi 220 kV<br />

2.400<br />

Pannelli per passerelle<br />

77<br />

Pannelli per passerelle cavi<br />

300<br />

Tubazione acqua di drenaggio<br />

4.000<br />

Tubazione circo<strong>la</strong>re d. 65 mm<br />

2.990<br />

Lastre passerelle gallerie cavi<br />

314<br />

Lastre passerelle gallerie cavi<br />

600<br />

35


36<br />

Autorizzazioni scarichi acque reflue domestiche<br />

La figura 27 riporta l’elenco degli scarichi di acque reflue<br />

domestiche rego<strong>la</strong>rmente autorizzati.<br />

Trattasi di scarichi con dispersione al suolo o in corpi<br />

idrici, di cui nel corso dell’anno <strong>2008</strong> è stata chiesta <strong>la</strong><br />

volturazione (da Endesa a E.ON).<br />

Elenco delle autorizzazioni allo scarico dei reflui domestici<br />

Fabbricato<br />

Autorizzazione Ente di Ri<strong>la</strong>scio Scadenza<br />

Centrale Alviano<br />

Casa di Guardia, abitazioni<br />

Voltura autorizzazione n. 0071593 del 18.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni Tacito rinnovo<br />

strumentali C.le Alviano<br />

Voltura autorizzazione n. 0071591 del 18.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni Tacito rinnovo<br />

O. P. Santa Maria Magale<br />

Voltura autorizzazione n. 0071577 del 18.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni Tacito rinnovo<br />

O. P. Marmore<br />

Voltura autorizzazione n. 0071580 del 18.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni Tacito rinnovo<br />

Centrale Baschi e uffici<br />

Voltura autorizzazione n. 0074326 del 27.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni 10.12.2011<br />

Reparto Operativo<br />

Voltura autorizzazione n. 0071584 del 18.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni Tacito rinnovo<br />

Diga Corbara (Guardio<strong>la</strong>)<br />

Voltura autorizzazione n. 0071587 del 18.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni Tacito rinnovo<br />

Diga Corbara fabbricato ex Venezia Voltura autorizzazione n. 0071600 del 18.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni 27.04.2010<br />

Fabbricato a Corbara<br />

Voltura autorizzazione n. 0074323 del 27.11.<strong>2008</strong><br />

Provincia di Terni 27.04.2010<br />

Fabbricato b Corbara<br />

Voltura autorizzazione allo smaltimento su corpo idrico<br />

Centrale Narni<br />

superficiale delle acque reflue n. prot. 0074330 del 27.11.<strong>2008</strong> Provincia di Terni 07.03.2011<br />

Centrale N. Montoro<br />

Voltura autorizzazione allo smaltimento su corpo idrico<br />

superficiale delle acque reflue n. prot. 0071598 del 18.11.<strong>2008</strong> Provincia di Terni<br />

06.03.2011<br />

Figura 27


Glossario<br />

ARPA<br />

Agenzia Regionale per <strong>la</strong> Protezione <strong>Ambientale</strong>.<br />

Aspetto ambientale<br />

Elemento di una attività, prodotto o servizio di una<br />

organizzazione che può interagire con l’ambiente.<br />

Audit ambientale<br />

Strumento di gestione comprendente una valutazione<br />

sistematica, documentata, periodica e obiettiva<br />

dell’efficienza dell’organizzazione del Sistema di gestione<br />

e dei processi destinati al<strong>la</strong> protezione dell’ambiente.<br />

Bacino imbrifero<br />

Superficie terrestre nel<strong>la</strong> quale le acque piovane<br />

confluiscono naturalmente e artificialmente nello stesso<br />

corso d’acqua.<br />

Ciclo idrologico<br />

L’insieme dei processi fisici dell’acqua (precipitazione,<br />

infiltrazione, deflusso, evaporazione) che avvengono a<br />

spese dell’energia del sole.<br />

Condotta forzata<br />

Tubazione che adduce le acque al macchinario idraulico.<br />

Convalida del<strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Atto con cui il Verificatore <strong>Ambientale</strong> accreditato da<br />

idoneo organismo competente esamina <strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong><br />

<strong>Ambientale</strong> con risultato positivo.<br />

Derivazione<br />

Insieme di opere e apparecchiature atte a intercettare<br />

fiumi e torrenti per utilizzarne le acque.<br />

<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

<strong>Dichiarazione</strong> e<strong>la</strong>borata dall’impresa in conformità delle<br />

disposizioni del Rego<strong>la</strong>mento CE 761/2001.<br />

Dispacciamento<br />

Attività diretta a impartire disposizioni per l’utilizzazione<br />

e l’esercizio coordinato degli impianti di produzione,<br />

del<strong>la</strong> rete di trasmissione e dei servizi ausiliari.<br />

Decreto di concessione<br />

L’atto con cui <strong>la</strong> Regione dove insistono le opere di presa<br />

concedono al concessionario l’utilizzo dell’acqua a uso<br />

idroelettrico.<br />

Disciplinare di concessione<br />

Documento dove vengono riportate le caratteristiche<br />

(portata, salto, potenza ecc.) del<strong>la</strong> concessione nonché gli<br />

obblighi e i vincoli imposti dal<strong>la</strong> stessa.<br />

37


38<br />

Energia Idroelettrica<br />

Energia elettrica prodotta mediante l’utilizzo del<strong>la</strong> risorsa<br />

idrica.<br />

Fluitazione<br />

Trasporto di sedimenti in sospensione.<br />

Griglia di sbarramento<br />

Te<strong>la</strong>io a barre longitudinali e trasversali atto a trattenere<br />

materiale galleggiante generalmente posto presso<br />

l’opera di presa dell’acqua fluviale.<br />

HCFC<br />

Idroclorofluorocarburi - sostanze utilizzate negli impianti<br />

di refrigerazione /condizionamento.<br />

Impianto idroelettrico<br />

L’insieme complessivo delle opere idrauliche (ritenuta,<br />

adduzione e restituzione) e del<strong>la</strong> centrale idroelettrica<br />

con i re<strong>la</strong>tivi fabbricati strumentali.<br />

Impatto sull’ambiente<br />

Qualunque modificazione dello stato dell’ambiente,<br />

negativa o benefica, totale o parziale, conseguente alle<br />

attività svolte nel sito e derivante da aspetti ambientali.<br />

Interrimento dei serbatoi<br />

Riempimento naturale dei serbatoi causato dal<strong>la</strong><br />

sedimentazione di materiale trasportato dal<strong>la</strong> corrente.<br />

Invaso<br />

Volume d’acqua disponibile per uso idroelettrico o per<br />

altri scopi, realizzato in generale per mezzo di un’opera<br />

di ritenuta (diga).<br />

Laminazione delle piene (mediante invaso)<br />

Capacità di tagliare le onde di piena attraverso l’utilizzo<br />

dei volumi disponibili di invaso limitando il deflusso delle<br />

portate a valle del serbatoio.<br />

Non conformità<br />

Mancato soddisfacimento di un requisito richiesto dal<strong>la</strong><br />

norma ISO 14001 o dal rego<strong>la</strong>mento EMAS.<br />

Opere di restituzione<br />

Canale o galleria a pelo libero o in pressione che,<br />

attraverso un opportuno manufatto, restituisce l’acqua<br />

utilizzata al corso fluviale.<br />

Opere di adduzione, presa, captazione.<br />

Opere destinate al trasferimento delle acque dallo<br />

sbarramento al<strong>la</strong> centrale idroelettrica mediante canali,<br />

gallerie ecc.<br />

PCB<br />

PoliCloroBifenili: sostanze pericolose contenute in alcuni<br />

oli dei trasformatori elettrici.<br />

pH<br />

Termine con il quale si indica il grado di acidità o<br />

alcalinità di un liquido.<br />

Potenza efficiente di una derivazione idroelettrica<br />

Massima potenza elettrica realizzabile con continuità<br />

dal<strong>la</strong> derivazione per <strong>la</strong> produzione esclusiva di potenza<br />

attiva, durante un dato intervallo di tempo<br />

sufficientemente lungo e compatibile con il suo<br />

funzionamento normale (almeno quattro ore),<br />

supponendo tutte le parti dell’impianto interamente in<br />

efficienza e <strong>la</strong> disponibilità delle più favorevoli condizioni<br />

di portata e di salto.<br />

Portata di concessione<br />

Portata media annua stimata su base pluriennale,<br />

disponibile per essere utilizzata in una centrale<br />

idroelettrica.<br />

Portata<br />

Volume di acqua che passa in una sezione di un corso<br />

d’acqua nell’unità di tempo.<br />

Portata massima derivabile<br />

Massima portata che l’impianto può derivare tenuto<br />

conto solo del dimensionamento delle varie opere<br />

idrauliche di presa, di derivazione e accessorie di cui è<br />

fornito l’impianto stesso.<br />

ppm<br />

Parti per milione.<br />

Potenza nominale di concessione<br />

Potenza idraulica media teoricamente disponibile in<br />

re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> portata di concessione e al salto di<br />

concessione.<br />

Pozzo piezometrico<br />

Manufatto a forma di pozzo, di norma verticale, in grado<br />

di assorbire le oscil<strong>la</strong>zioni di livello provocate da brusche<br />

variazioni di portata nelle turbine.<br />

Quota media mensile<br />

È <strong>la</strong> media aritmetica del<strong>la</strong> quota del pelo libero<br />

dell’acqua misurata alle ore 9.00 di tutti i giorni del mese.


Registro Italiano Dighe (RID)<br />

Ente pubblico che svolge <strong>la</strong> funzione di controllo e<br />

sorveglianza delle dighe sul territorio nazionale.<br />

Attualmente l’Ente è confluito nel<strong>la</strong> Direzione Generale<br />

per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del<br />

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.<br />

Rete elettrica<br />

L’insieme delle linee, delle stazioni e delle cabine<br />

preposte al<strong>la</strong> trasmissione e al<strong>la</strong> distribuzione<br />

dell’energia elettrica.<br />

R.S.U.<br />

Rifiuti solidi urbani.<br />

Serbatoio idroelettrico<br />

Serbatoio di rego<strong>la</strong>zione stagionale, con durata di<br />

riempimento (o di invaso) superiore o uguale a 400 ore.<br />

Nel<strong>la</strong> pratica i termini serbatoio e invaso sono usati<br />

indifferentemente.<br />

Salto di concessione<br />

Differenza di quota fra le due superfici liquide a monte e<br />

a valle del meccanismo motore.<br />

Solidi in sospensione<br />

Sostanze presenti in un campione d’acqua trattenute da<br />

un filtro a membrana di determinata porosità.<br />

Svaso<br />

Svuotamento dell’invaso.<br />

Telecontrollo<br />

Esercizio a distanza degli impianti idroelettrici.<br />

Traversa<br />

Opera di ritenuta atta a intercettare l’acqua fluviale.<br />

Turbina<br />

Macchina idraulica che consente <strong>la</strong> trasformazione<br />

dell’energia idraulica in energia meccanica (rotazione),<br />

accoppiata meccanicamente a un generatore elettrico<br />

(alternatore).<br />

Vasca di contenimento<br />

Opera di adduzione atta a contenere l’acqua fluviale.<br />

Vasca Imhoff<br />

Dispositivo, generalmente interrato e a tenuta, in cui<br />

vengono convogliati i reflui civili e che ha <strong>la</strong> funzione di<br />

trattenere le sostanze solide presenti.<br />

39


40<br />

Informazioni al pubblico<br />

Per informazioni e approfondimenti è possibile<br />

contattare:<br />

Capo Nucleo:<br />

Ing. Cristiano Biacchi<br />

Tel. 0744 - 475212<br />

Fax 0744 - 475380<br />

E-mail: cristiano.biacchi@eon.com<br />

EHS Manager e Rappresentante del<strong>la</strong> Direzione:<br />

Ing. Luigi Giardinieri<br />

Tel. 0744 - 475273<br />

Fax 0744 - 475380<br />

E-mail: luigi.giardinieri@ eon.com<br />

Il Verificatore <strong>Ambientale</strong> accreditato (n. IT-V-0001) che<br />

ha convalidato <strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> ai sensi del<br />

rego<strong>la</strong>mento EMAS con l’attestato n. E 335 è:<br />

CERTIQUALITY– via G. Giardino, 4 – 20123 Mi<strong>la</strong>no<br />

Il sito è stato registrato EMAS con il numero I-000538<br />

La Direzione del Nucleo Idroelettrico Terni si impegna a<br />

e<strong>la</strong>borare a ogni triennio una <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

come previsto dal Rego<strong>la</strong>mento EMAS e a render<strong>la</strong><br />

pubblica.<br />

La Direzione del Nucleo Idroelettrico Terni si impegna<br />

ad aggiornare annualmente le informazioni contenute<br />

nel<strong>la</strong> <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong>, a far convalidare<br />

ciascuna modifica da un verificatore ambientale,<br />

a presentare le modifiche all’organismo competente<br />

e a renderle pubbliche.


A cura di:<br />

Linea Ambiente e Sicurezza del Nucleo Idroelettrico:<br />

Terni<br />

Revisione editoriale:<br />

postScriptum di Pao<strong>la</strong> Urbani<br />

Progetto grafico e impaginazione:<br />

VGR Studio - Gianluca Vitale, Marcello Rossi


E.ON Produzione S.p.A.<br />

Località Fiume Santo<br />

Cabu Aspru<br />

07100 Sassari<br />

www.eon.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!