Terminologia e definizione Olocausto e Shoah
Terminologia e definizione Olocausto e Shoah
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corso della primavera 1944 gli organi di polizia e delle SS tedesche presero possesso dei campi di<br />
raccolta, tra cui il 15 marzo 1944 il campo centrale di Fossoli; circa 8000 ebrei italiani vennero<br />
trasportati ad Auschwitz e Bergen-Belsen dove morirono tutti tranne 820 sopravvissuti [147] . Inoltre<br />
dopo la costituzione Operationszone Adriatisches Küstenland, Odilo Globocnik era diventato<br />
comandante delle SS e della Polizia nella zona d'operazioni adriatica e aveva attivato, in<br />
collaborazione anche con Christian Wirth (che venne ucciso da partigiani jugoslavi nel 1944), un<br />
campo di sterminio alla Risiera di San Sabba dove vennero uccisi alcune migliaia di persone tra<br />
partigiani, oppositori politici ed ebrei.<br />
Le vittime<br />
Corpi rinvenuti a Buchenwald<br />
I calcoli delle vittime durante il genocidio degli ebrei d'Europa sono ancora oggi oggetto di dibattito<br />
nelle fonti; Adolf Eichmann, principale organizzatore della deportazione per lo sterminio, avrebbe<br />
indicato, secondo due deposizioni di membri delle SS al processo di Norimberga, una cifra<br />
oscillante tra i cinque e i sei milioni di ebrei uccisi; durante il processo si stabilì in via ufficiale il<br />
numero di 5.700.000 morti, numero che concorda con i dati del Consiglio Mondiale Ebraico. Lo<br />
storico Gerard Reitlinger ha calcolato invece una cifra tra i 4.194.200 e i 4.581.200 [148] . Raul<br />
Hilberg presenta la cifra di 5,1 milioni di vittime, di cui fino a 1 milione ad Auschwitz [149] ; Saul<br />
Friedländer scrive di 5-6 milioni di vittime ebree, di cui quasi 1,5 milioni avevano meno di<br />
quattordici anni [150] .<br />
La fase del vero e proprio sterminio ebbe inizio nel 1941, quando vennero uccisi 1,1 milioni di ebrei<br />
prevalentemente all'est dagli Einsatzkommandos (una cifra dieci volte più alta di quella del 1940),<br />
mentre l'anno con il maggior numero di morti fu il 1942, il periodo dell'operazione Reinhard, con<br />
2,7 milioni di ebrei uccisi. Il numero delle vittime discese invece nel 1943, con 500.000 morti, e nel<br />
1944, con 600.000 ebrei sterminati, principalmente ad Auschwitz [151] .<br />
Le condizioni di abbrutimento e annichilimento della persona nei campi del genocidio sono state<br />
illustrate con grande efficacia da numerosi scrittori e diaristi; tra le opere più significative è Se<br />
questo è un uomo, capolavoro dello scrittore italiano Primo Levi, deportato ad Auschwitz e<br />
miracolosamente sopravvissuto alla prigionia nel campo di sterminio fino alla liberazione a opera<br />
dei soldati sovietici.<br />
Lo storico Raul Hilberg ha descritto accuratamente il tipo di reazioni degli ebrei d'Europa di fronte<br />
alle misure di discriminazione, persecuzione, deportazione e annientamento perpetrate dal regime<br />
nazista; gli ebrei ripeterono il tipo di comportamento che storicamente avevano sempre adottato di<br />
fronte alle persecuzioni. Mentre furono quasi totalmente assenti reazioni di resistenza armata, di<br />
opposizione violenta e vendetta nei confronti dei persecutori e carnefici, le comunità ebraiche