CONTATORI DIGITALI E LEGGENDE METROPOLITANE - ElectroYou
CONTATORI DIGITALI E LEGGENDE METROPOLITANE - ElectroYou
CONTATORI DIGITALI E LEGGENDE METROPOLITANE - ElectroYou
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
ELECTROYOU.IT MARCO DAL PRÀ (M_DALPRA)<br />
dell'energia, che riguarda un'integrazione della potenza nel tempo.<br />
Aggiungo infine un ulteriore elemento che gli smanettoni abituati con la corrente<br />
continua spesso dimenticano : in CORRENTE ALTERNATA nella formula per<br />
determinare la Potenza Attiva , oltre che tensione e corrente è necessario<br />
conoscere il Fattore di Potenza (o meglio il Cos fi), per cui è del tutto inutile fare<br />
una misura CON DUE TESTER, come si farebbe in DC: si otterrebbe la POTENZA<br />
APPARENTE "istantanea", e non l'Energia Attiva che misura il contatore !<br />
Gioie e dolori dell'energia Reattiva<br />
Apro una breve parentesi relativamente ad un'altra leggenda metropolitana, secondo<br />
la quale i contatori digitali conteggiano anche l'energia reattiva. Il conteggio<br />
dell'energia reattiva in un moderno contatore digitale è possibile attraverso il<br />
software e la circuiteria elettronica interna, come spiegato appunto nelle istruzioni<br />
dei Contatori Trifasi, al cui interno viene memorizzata sia l'Energia Attiva che quella<br />
Reattiva.<br />
Ma questo non cambia la bolletta di casa, che sulla base delle tariffe stabilite<br />
dall'Aurotità per l'Energia, si paga solo sulla base dei kWh (chilowatt ora).<br />
Per i non addetti ai lavori, ricordo brevemente che l'energia ATTIVA si misura<br />
kWh (chilowatt ora), mentre l'energia REATTIVA si misura in kvarh (chilovoltamper<br />
reattivi ora); la prima è ENERGIA che si trasforma in Lavoro meccanico o luce,<br />
mentre la seconda serve solo per magnetizzare motori e trasformatori; in pratica<br />
si tratta di una corrente "di servizio" per il funzionamento dei componenti<br />
elettromeccanici.<br />
Per cercare di chiudere il discorso una volta per tutte.... provo con questo<br />
esempio :<br />
Un utente domestico a casa ha una pompa di calore di una certa potenza, quindi<br />
sceglie di farsi insallare un contatore da 10kW. Un artigiano, invece, chiede anch'esso<br />
un contatore da 10kW, ma per il proprio laboratorio.<br />
Avranno entrambi lo stesso contatore, identico, trifase 10kW, strumento quindi che<br />
misura sia l'energia attiva che l'eventuale energia reattiva.<br />
Ma cosa succede in bolletta ?<br />
L'utente domestico ha un regime tariffario (D2/D3) che non prevede l'energia<br />
reattiva, che quindi resta conteggiata nel contatore ma non fatturata.<br />
L'artigiano invece se la troverà riportata in bolletta e dovrà, se supera determinati<br />
limiti, pagarla. Carissimi scettici, siete contenti adesso ?<br />
A proposito di contatori digitali ....<br />
Nel mondo industriale l'installazione dei contatori era iniziata ben prima.<br />
Nel finire degli anni '80, infatti, ENEL ha iniziato ad intallare agli utenti alimentati<br />
dalla rete in Media Tensione i contatori digitali, con precisione in Classe 0,5, e dotati<br />
<strong>CONTATORI</strong> <strong>DIGITALI</strong> E <strong>LEGGENDE</strong> <strong>METROPOLITANE</strong> 6