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Thesis full text PDF - Politecnico di Milano

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3 MODELLAZIONI 3.3 BPML e BPMN<br />

erazione <strong>di</strong> questo ristretto gruppo <strong>di</strong> categorie permette, a chi legge un BPD, <strong>di</strong> riconoscere<br />

facilmente a quale tipo <strong>di</strong> categoria appartiene ogni elemento del <strong>di</strong>agramma, portando quin<strong>di</strong><br />

ad una più intuitiva comprensione del BPD stesso. All’interno <strong>di</strong> ogni categoria <strong>di</strong> base è<br />

possibile introdurre delle varianti che permettono <strong>di</strong> arricchire l’espressività della notazione,<br />

senza comunque <strong>di</strong>scostarsi dall’aspetto originario.<br />

Presentiamo <strong>di</strong> seguito i simboli utilizzati per la definizione <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> business:<br />

Figura 6: Activity, Sub-process, Pool e Lane in BPMN.<br />

Figura 7: Eventi in BPMN.<br />

Figura 8: Flussi in BPMN.<br />

Nei prossimi paragrafi saranno analizzati in dettaglio gli elementi principali <strong>di</strong> BPMN.<br />

3.3.1 Flow object<br />

Un BPD è basato fondamentalmente su tre oggetti base, che costituiscono la categoria dei<br />

flow object, in tal modo l’utente non deve essere in grado <strong>di</strong> riconoscere un elevato numero <strong>di</strong><br />

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