ortica-20-Aprile-2012 - Comitato terra nostra

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Ritorno del Consorzio? Perché no?
Nostra inchiesta tra cittadini
e commercianti di Cerenova
di Francesca Romana Bragaglia
È
faticoso tornare indietro nel tempo e pensare a com’era
Cerenova venti e più anni fa. Guardare fra le istantanee
dei ricordi e richiamare alla mente questa località
come un luogo di villeggiatura. Un fiore all’occhiello per il
turismo cerite e considerarla anche come una possibilità di
offrire alla propria famiglia l’occasione di abitare in una ridente
cittadina con poche macchine, immersa nel verde dei
giardini pubblici e fornita di servizi e negozi. Sono trascorsi
molti anni e le amministrazioni comunali si sono passate il
testimone, lasciando spazio anche a commissariamenti, ma
soprattutto considerando poco o nulla i problemi che si sono
susseguiti segnando così il destino di Cerenova. Per avere un
quadro complessivo di ciò che accade in quella che una volta
veniva chiamata Cerenova Costantica, una mèta chic, ambita
da molti vacanzieri, abbiamo svolto un’inchiesta raccogliendo
le dichiarazioni di alcuni commercianti della zona,
che sono prima di tutto cittadini che svolgono il proprio lavoro
con passione nel luogo dove vivono e che sempre più
sta affondando nelle sabbie mobili del degrado. Il primo dato
che emerge riguarda la necessità di una maggiore sicurezza,
un controllo più capillare da parte delle forze dell’ordine per
preservare le attività commerciali da furti e altri crimini. Ugo,
titolare di un bar dal 1999, ci ha raccontato che lo scorso
anno, per ben due volte, ha ricevuto delle visite da parte dei
ladri. Annalisa, invece, proprietaria di un negozio di articoli
per animali, sempre nel 2011, ha subìto un furto ad appena
un mese dall’inaugurazione. La stessa Annalisa sottolinea
una seconda ma non meno importante questione, ovvero
le luminarie. Moltissime sono state le volte in cui ha cercato
di contattare gli uffici comunali competenti per richiedere
il ripristino dell’illuminazione in piazza Morbidelli, ma per
tutta risposta le è stato riferito che trattandosi di proprietà in
parte privata e in parte pubblica, non possono intervenire
per ovviare al problema dei pali mancanti o insufficienti. La
stessa situazione ce la conferma Vico, gestore di uno storico
pub vicino al bowling, il quale ci fa notare le condizioni della
pavimentazione della piazzetta e l’erba incolta che spunta
ovunque, perfino tra le crepe delle strade disconnesse.
Spostandoci verso la zona della stazione ferroviaria, Michela
da dietro il bancone della ferramenta di famiglia, esprime il
suo disappunto sul degrado di Cerenova, osservando che un
tentativo fulmineo di ripristino di verde pubblico e manutenzione
straordinaria vengono eseguiti di solito prima dell’inizio
della stagione estiva. Come un biglietto da visita per gli
attesi villeggianti. Mentre il resto dell’anno questa zona si
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