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Agli assassini<br />
Durante e dopo il Concilio Vaticano<br />
II, la prima resistenza<br />
cattolica al Modernismo si organizzò<br />
– come era ovvio – a Roma.<br />
Tra le più autorevoli voci pubbliche si<br />
segnalò il mensile “Vigilia Romana”,<br />
fondato nel 1969, che ospitava<br />
articoli di teologi come Padre Joaquin<br />
Saenz y Arriaga, Padre Guerard<br />
des Lauries (teologo domenicano<br />
professore all’Università lateranense<br />
di Roma, elaborò la “Tesi di<br />
Cassiciacum” per spiegare la crisi<br />
nella <strong>Chiesa</strong> e fu tra i fondatori<br />
dell’Istituto “Mater Boni Consilii”),<br />
Padre Nóel Barbara, l’Abbè<br />
Louis Coache. Collaborarono alla rivista<br />
altri famosi ecclesiastici come<br />
Don Giuseppe Pace, Padre Antonio<br />
Coccia, Monsignor Francesco<br />
Spadafora, Padre Cinelli, Padre<br />
Comelio Fabro.<br />
Una delle firme più combattive fu<br />
quella del liturgista Monsignor Domenico<br />
Celada, che grazie all’interessamento<br />
di Cristina Campo collaborò<br />
anche alla preparazione del<br />
“Breve esame critico del Novus<br />
Ordo Missae” scritto da Padre<br />
Guerard des Lauries e firmato dai<br />
cardinali Ottaviani e Bacci nel<br />
giugno 1969.<br />
Pubblichiamo un veemente articolo di<br />
della<br />
Liturgia<br />
di Mons. Domenico Celada<br />
Mons. Celada sulla Riforma liturgica,<br />
apparso su “Vigilia Romana”<br />
nel Novembre 1971 (Anno III, N. 11),<br />
che illustra lo spirito che animava in<br />
quegli anni la resistenza cattolica anti-modernista.<br />
Con l’inizio del nuovo<br />
anno ci auguriamo che tutti gli oppositori<br />
al Concilio Vaticano II<br />
sappiano ritrovare questo spirito autenticamente<br />
“refrattario”.<br />
“<strong>Chiesa</strong> viva” *** <strong>Marzo</strong> 2011 9<br />
***<br />
È da tempo che desideravo scrivervi,<br />
illustri assassini della nostra<br />
santa Liturgia. Non già perch’io<br />
speri che le mie parole possano<br />
avere un qualche effetto su di voi,<br />
da troppo tempo caduti negli artigli<br />
di Satana e divenuti suoi obbedientissimi<br />
servi, ma affinché<br />
tutti coloro che soffrono per gli innumerevoli<br />
delitti da voi commessi<br />
possano ritrovare la loro voce.<br />
Non illudetevi, signori. Le piaghe<br />
atroci che voi avete aperto nel corpo<br />
della <strong>Chiesa</strong> gridano vendetta<br />
al cospetto di Dio, giusto Vendicatore.<br />
Il vostro piano di sovversione della<br />
<strong>Chiesa</strong>, attraverso la Liturgia, è<br />
antichissimo. Ne tentarono la realizzazione<br />
tanti vostri predecessori,<br />
molto più intelligenti di voi, che<br />
il Padre delle Tenebre ha già accolto<br />
nel suo regno. Ed io ricordo il<br />
vostro livore, il vostro ghigno<br />
beffardo, quando auguravate la<br />
morte, una quindicina d’anni fa,<br />
a quel grandissimo Pontefice che<br />
fu il servo di Dio Eugenio Pacelli,<br />
poiché questi aveva compreso i<br />
vostri disegni e vi si era opposto<br />
con l’autorità del Triregno.