carri desilatori trincia-miscelatori e distributori di mangime - Enama
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Rischi Normativa<br />
UNI EN ISO 3744<br />
Soluzioni (*)<br />
• in<strong>di</strong>care il livello rilevato <strong>di</strong> pressione acustica<br />
ponderato A (LpA) nei posti <strong>di</strong> lavoro<br />
se questo supera i 70 dB(A);<br />
• in<strong>di</strong>care il valore massimo della pressione<br />
acustica istantanea ponderata C nei posti <strong>di</strong><br />
lavoro se questa supera i 130 dB(C);<br />
• in<strong>di</strong>care il livello rilevato della potenza acustica<br />
emesso dalla macchina se il livello <strong>di</strong><br />
pressione sonora ponderato A nei posti <strong>di</strong> lavoro<br />
supera gli 85 dB(A).<br />
(*) Per ulteriori approfon<strong>di</strong>menti vedere l’opuscolo “La misura dell’esposizione al rumore in agricoltura”.<br />
3.6 Vibrazioni<br />
Le macchine semoventi espongono il corpo intero dell’operatore a vibrazioni o impatti<br />
che possono provocare da una <strong>di</strong>minuzione dell’efficienza lavorativa fino a patologie<br />
a carico della colonna vertebrale.<br />
L’Unione Europea ha emanato una <strong>di</strong>rettiva specifica che riguarda le prescrizioni<br />
minime <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti<br />
dalle vibrazioni (2002/44/CE) che dovrà essere recepita dall’Italia nei prossimi mesi.<br />
Rischi<br />
Patologie del rachide<br />
lombare.<br />
Normativa<br />
DPR 303/56 art. 24<br />
DPR 459/96 punto 1.5.9<br />
UNI EN 1553 punto 4.1.3<br />
DPR 459/96 punto 3.2.2<br />
DPR 459/96 punto 3.6.3<br />
UNI EN 1553 punto 4.1.3<br />
ISO 2631-1:1997<br />
UNI EN 1032<br />
UNI EN 292-2:1992, punto<br />
3.6.3<br />
Soluzioni<br />
Nelle lavorazioni che producono vibrazioni<br />
devono adottarsi i provve<strong>di</strong>menti consigliati<br />
dalla tecnica per <strong>di</strong>minuirne l’intensità.<br />
La macchina deve essere progettata e costruita<br />
in modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni<br />
trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello<br />
minimo, tenuto conto del progresso tecnico<br />
e della <strong>di</strong>sponibilita’ <strong>di</strong> mezzi atti a ridurre<br />
le vibrazioni, in particolare alla fonte.<br />
Il se<strong>di</strong>le deve essere progettato in modo da<br />
ridurre al livello più basso ragionevolmente<br />
possibile le vibrazioni trasmesse al conducente.<br />
Le istruzioni per l’uso devono contenere, oltre<br />
alle in<strong>di</strong>cazioni minime <strong>di</strong> cui al punto<br />
1.7.4, le seguenti in<strong>di</strong>cazioni: a) per quanto<br />
riguarda le vibrazioni della macchina, il valore<br />
quadratico me<strong>di</strong>o ponderato, in frequenza,<br />
dell’accelerazione cui e’ esposto il corpo<br />
(pie<strong>di</strong> e parte seduta) quando superi 0,5<br />
m/s2; se tale livello e’ inferiore o pari a 0,5<br />
m/s2, occorre in<strong>di</strong>carlo.<br />
Le eventuali cabine devono essere montate<br />
su sistemi che ammortizzano le vibrazioni.<br />
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