Progetto KASA (Koinè Archeologica, Sapiente ... - La Sicilia in Rete
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66<br />
Studio dei materiali ed <strong>in</strong>quadramento tipologico<br />
Pantano 13 e Thapsos 1, D, 64, riutilizzate nelle tre fasi, possono essere generalmente<br />
collocati tra la metà del XV e la metà del XIII secolo a.C., mentre la tazza<br />
tipo III e IV, r<strong>in</strong>venute nel complesso A di Thapsos <strong>in</strong> uso tra la fase II e III, si<br />
pongono tra gli <strong>in</strong>izi del XIV e la metà del XIII secolo a.C.<br />
L’analisi f<strong>in</strong> qui condotta 37 ci ha qu<strong>in</strong>di messo a disposizione una grande<br />
quantità di nuovi significativi dati che diventeranno importanti più avanti nel tentativo<br />
di ricostruire tempi, modi e natura dell’<strong>in</strong>terrelazione tra <strong>Sicilia</strong> e Malta<br />
nell’età del Bronzo Medio.<br />
Inoltre l’aver f<strong>in</strong>almente fornito un solido <strong>in</strong>quadramento cronologico a 7<br />
delle 9 forme vascolari maltesi presenti <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong>, che rappresentano la metà del repertorio<br />
di Borg-<strong>in</strong>-Nadur, potrebbe rivelarsi fondamentale per uno studio complessivo<br />
ed una seriazione crono-tipologica della ceramica di Borg-<strong>in</strong>-Nadur nei<br />
contesti maltesi sulla base di un r<strong>in</strong>novato schema di cross dat<strong>in</strong>g.<br />
7.3. Inquadramento cronologico dei materiali siciliani a Malta<br />
I tre esemplari da Bahrija appartengono alla tipologia della coppa su piede,<br />
forma vascolare caratteristica del Bronzo Medio siciliano e con una larghissima distribuzione<br />
su tutto il territorio isolano sia <strong>in</strong> contesti domestici che funerari, con<br />
un notevole campo di variabilità morfologica, specie <strong>in</strong> relazione alla forma della<br />
vasca e, <strong>in</strong> particolar modo, dell’orlo.<br />
Nello specifico, l’esemplare B/P.102 è riconducibile alla tipologia di coppe<br />
su piede con vasca troncoconica ed orlo <strong>in</strong>troflesso attestata <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong> orientale nella<br />
t. 2 di Thapsos 38 nel sito di Grotte di Mar<strong>in</strong>eo di Licodia Eubea e Monte San Paolillo<br />
di Canalicchio a Catania (fig. 51a, c) 39 alle Eolie 40 ed identificata da Vanzetti<br />
come tipo 17 nella sua classificazione delle evidenze della <strong>Sicilia</strong> centrooccidentale<br />
41 . In questo caso la datazione della t. 2 di Thapsos alla fase di Thapsos<br />
37<br />
Sono grato al dott. G. Alberti per avermi aiutato nel corretto <strong>in</strong>quadramento cronotipologico<br />
degli esemplari, mettendo a disposizione <strong>in</strong> anteprima i risultati del suo lavoro attualmente<br />
<strong>in</strong> corso di stampa sulla seriazione tipologica delle ceramiche siciliane ed eoliane dell’età del Bronzo<br />
Medio (ALBERTI cds C).<br />
38<br />
ORSI 1985, coll. 98-99; ALBERTI 2004, p. 115; ID. 2007, p. 368.<br />
39<br />
Si tratta di un complesso ancora <strong>in</strong>edito di tre grotte occupate nel corso dell’età del Bronzo<br />
Medio, i cui materiali sono allo studio da parte di chi scrive. Per una notizia prelim<strong>in</strong>are sul sito si<br />
veda Museo Civico di Licodia Eubea, Catania 2002, pp. 27-29.<br />
40<br />
ALBERTI cds C.<br />
41<br />
VANZETTI 2004, pp. 321, 323, fig. 7. Cfr. anche l’esemplare Sc 88/91 da Scir<strong>in</strong>da (CASTEL-<br />
LANA 2000, pp. 192-193).