03.06.2013 Views

Atipico di Novembre-Dicembre ( tasto destro->Salva ... - Atipico-online

Atipico di Novembre-Dicembre ( tasto destro->Salva ... - Atipico-online

Atipico di Novembre-Dicembre ( tasto destro->Salva ... - Atipico-online

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

CHIESA E LETTERATURA<br />

ALCUNE TAPPE DI UN’INTEGRAZIONE DIFFICILE<br />

Lucia Romizzi<br />

Diffidenza, censura, Inquisizione o, ad<strong>di</strong>rittura, roghi pubblici <strong>di</strong> uomini e <strong>di</strong> libri:<br />

così la Chiesa per secoli ha spesso avversato lo sviluppo della letteratura e delle arti,<br />

come custode della moralità, nemica della libertà <strong>di</strong> pensiero e dell’espressione delle<br />

passioni umane.<br />

Se è stato proprio un papa, il temibile Bonifacio<br />

VIII, a decretare la condanna <strong>di</strong> Dante ad<br />

un esilio senza ritorno (ma paradossalmente è<br />

grazie all’esperienza dell’esilio che sarà scritta la<br />

Divina Comme<strong>di</strong>a), il più grande trattato della<br />

letteratura italiana, Il Principe <strong>di</strong> Niccolò Machiavelli,<br />

la cui unica colpa era <strong>di</strong> suggerire una<br />

politica realistica e pragmatica, è stato ad<strong>di</strong>rittura<br />

inserito nell’In<strong>di</strong>ce dei Libri Proibiti dalla<br />

Chiesa con l’accusa <strong>di</strong> ateismo e <strong>di</strong> immoralità<br />

dal 1559 fino agli anni 1960. Stessa sorte per i Ragionamenti<br />

<strong>di</strong> Pietro Aretino, giu<strong>di</strong>cato autore<br />

pornografico ed indecente, e per questo epurato<br />

ancora oggi da ogni libro <strong>di</strong> testo. Ed è sempre<br />

nel Cinquecento che la tentacolare Chiesa della<br />

Controriforma ha condannato il genio ribelle <strong>di</strong><br />

Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata,<br />

alla reclusione in un manicomio. Galileo,<br />

che ha pericolosamente contraddetto la Bibbia e<br />

la sua visione <strong>di</strong> una terra al centro del mondo,<br />

è stato processato ed imprigionato; solo oggi la<br />

Chiesa ha chiesto scusa, riabilitando la memoria<br />

‘ufficiale’ dello scienziato delle “sensate esperienze”<br />

e delle “necessarie <strong>di</strong>mostrazioni”.<br />

Anche se le gran<strong>di</strong> conquiste dell’Illuminismo<br />

renderanno sempre più evidente l’inconciliabilità<br />

tra fede e ragione, nell’epoca del Romanticismo<br />

(prima metà del 1800) la Chiesa ignora le<br />

gran<strong>di</strong> esperienze letterarie dell’ateo Foscolo e<br />

dell’agnostico Leopar<strong>di</strong>, ma celebra le opere <strong>di</strong><br />

Manzoni, lo scrittore convertitosi al cattolicesimo,<br />

che recupera nei Promessi Sposi le tendenze<br />

moraleggianti e quella poetica degli umili tanto<br />

cara alla religione cristiana. Nel frattempo in Germania<br />

Goethe aveva già composto il Faust, mentre<br />

in Inghilterra Wortsworth scrive la stupenda<br />

Danza dei narcisi e Coleridge lavora alla parabola<br />

laica ed ambientalista della Ballata del vecchio<br />

marinaio, ma queste opere non fanno parte dei<br />

programmi scolastici. Ancora oggi infatti per un<br />

anno del biennio della scuola superiore si continua<br />

a leggere la storia <strong>di</strong> Renzo e Lucia e <strong>di</strong> una<br />

Provvidenza insondabile. Il capolavoro del cattolicesimo<br />

risorgimentale. Ma sono passati quasi<br />

due secoli, e già nel 1864 ci si era resi conto che<br />

la situazione era cambiata. Il poeta Emilio Praga,<br />

appartenente alla Scapigliatura, scriverà <strong>di</strong> Manzoni,<br />

quasi con blasfemia: “Casto poeta che l’Italia<br />

adora, / vegliardo in sante visioni assorto, / tu<br />

puoi morir!... degli anticristi è l’ora!”.<br />

Pochi anni prima, nel 1857, Charles Baudelaire<br />

aveva pubblicato a Parigi I fiori del male, la<br />

raccolta <strong>di</strong> poesie emblematica del Simbolismo<br />

europeo. Sono versi <strong>di</strong> ribellione, <strong>di</strong> critica alle<br />

convenzioni sociali, <strong>di</strong> accusa alla morale tra<strong>di</strong>zionale,<br />

dove il poeta, avvolto dai fumi dell’alcol<br />

e dell’oppio, conscio della fugacità del tempo,<br />

celebra l’amore sensuale, squarcia il velo della<br />

religione tra<strong>di</strong>zionale, parla a Satana come interlocutore<br />

alternativo a Dio. Perché “vivere è<br />

male. E’ un segreto che nessuno ignora, / un dolore<br />

molto semplice, senza mistero”. Baudelaire<br />

nega il ruolo salvifico e consolatorio della religione,<br />

ma prima ancora, canta la libertà dell’uomo,<br />

<strong>di</strong> esprimersi e <strong>di</strong> pensare, contribuendo a<br />

definire le basi <strong>di</strong> una nuova letteratura laica,<br />

finalmente svincolata dai vincoli della religione:<br />

“Lascia che d’un inganno il mio cuore si inebri<br />

/ e nei tuoi occhi affon<strong>di</strong> come in un sogno, e<br />

all’ombra / delle tue ciglia lungamente dorma”.<br />

Baudelaire faticherà enormemente a trovare un<br />

e<strong>di</strong>tore.<br />

l’atipico - 15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!