Atlante della Flora nel Parco del Roccolo - Comune di Parabiago
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Un paesaggio <strong>di</strong> vigne numerose<br />
Nel 1288 il legnanese Bonvesin de la Riva, maestro <strong>di</strong> grammatica,<br />
terziario <strong>del</strong>l'or<strong>di</strong>ne degli Umiliati, scriveva in merito all'enorme<br />
quantità <strong>di</strong> vino prodotto <strong>nel</strong> contado <strong>di</strong> Milano dalle "vigne<br />
numerose": “E si noti che dalle nostre vigne si ricavano insieme e in<br />
abbondanza quattro prodotti utili all’uomo: primo, perché dalle viti<br />
si ricava il vino; secondo, perché dai vari alberi cui sono addossate<br />
le viti si raccolgono vari generi <strong>di</strong> frutta; terzo, perché dalla potatura<br />
<strong>del</strong>le viti e degli alberi si ottiene ogni anno legna da ardere; quarto,<br />
perché sotto le viti e gli alberi crescono il grano e gli altri cereali utili<br />
all’uomo.” La vite era fatta crescere in filari sugli alberi posti ai margini<br />
dei terreni coltivati.<br />
Lo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> vite.<br />
A causa <strong><strong>del</strong>la</strong> bassa fertilità <strong>del</strong> suolo, <strong>nel</strong>l’alta pianura<br />
asciutta la <strong>di</strong>ffusione <strong><strong>del</strong>la</strong> vite fu una scelta obbligata<br />
in quanto costituiva un ottimo integratore <strong>del</strong> red<strong>di</strong>to<br />
agricolo; inoltre dal XV secolo gli alberi da frutta, cui<br />
R. Dal Santo