Volume degli Abstract - Jas - Journal of ANDROLOGICAL SCIENCES
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XXVI Congresso Nazionale SIA - Roma 2010<br />
possono risultare da proprietà realmente “farmacologiche”<br />
dell’alcol (vasodilatazione periferica, maggior rilascio di GA-<br />
BA, dopamina e peptidi oppioidi endogeni). Ad esempio, una<br />
modesta dose di alcol può accrescere il desiderio sessuale,<br />
forse per effetto ansiolitico e disinibitorio, mentre l’assunzione<br />
in acuto di una importante quantità di alcol può causare disfunzione<br />
erettile, probabilmente secondaria alla depressione<br />
del sistema nervoso centrale. Nei pazienti (pz) AD, gli effetti<br />
dell’alcol sulla funzione sessuale sono invece mediati da lesioni<br />
organiche, soprattutto del sistema nervoso centrale e periferico,<br />
e del sistema endocrino. I problemi alcol-correlati sono<br />
una realtà emergente; riguardano circa il 10% dei maschi dai<br />
30 ai 50 anni (dati Istat 2010), età in cui di solito i pz sono sessualmente<br />
attivi. A queste età i pz che lamentano DS spesso<br />
risultano essere AD. I maschi AD s<strong>of</strong>frono frequentemente di<br />
DS, ed a volte riferiscono questa come la causa responsabile<br />
di eventuali ricadute. Le alterazioni <strong>degli</strong> ormoni sessuali abitualmente<br />
riscontrate nel maschio AD possono contribuire alla<br />
genesi delle DS. L’alcol ha sulle cellule di Leydig un effetto<br />
tossico sia diretto, sia mediato dall’acetaldeide, suo primo<br />
metabolita. Ne consegue una diminuita sintesi di testosterone<br />
(T), ed una progressiva ipotr<strong>of</strong>ia testicolare. Anche il T libero<br />
può risultare diminuito, per ridotta degradazione epatica della<br />
Sex Hormone Binding Globulin. Inoltre è frequente un iperestrogenismo,<br />
per incremento dell’aromatizzazione periferica<br />
<strong>degli</strong> androgeni, causata dall’aumento relativo del tessuto<br />
adiposo, e per ridotto catabolismo epatico <strong>degli</strong> estrogeni. Infine,<br />
una inibizione diretta della funzione ipotalamo-ip<strong>of</strong>isaria<br />
attenua il feedback <strong>degli</strong> ormoni sessuali. Per questi motivi il<br />
maschio AD può avere segni di femminilizzazione (riduzione<br />
della massa muscolare, habitus ginoide, ginecomastia, distribuzione<br />
pilifera femminile, ridotta crescita della barba). La<br />
funzione sessuale maschile consiste in una successione di<br />
eventi: il desiderio, l’erezione, l’eiaculazione, l’orgasmo. Ciascuna<br />
di queste fasi può rivelarsi non normale, configurando<br />
una DS. Per valutare in modo riproducibile pz affetti da DS si<br />
possono somministrare questionari standardizzati e validati. Il<br />
più utilizzato, fra gli oltre 30 disponibili, è l’IIEF (International<br />
Index <strong>of</strong> Erectile Function). Esplora 5 àmbiti della funzione<br />
sessuale mediante 15 domande: desiderio sessuale (2 domande),<br />
funzione erettile (6 domande), orgasmo (2 domande),<br />
soddisfazione ottenuta dal rapporto sessuale (3 domande),<br />
benessere generale (2 domande). Alle relative risposte viene<br />
assegnato un punteggio da 0 a 5, proporzionale al grado di<br />
benessere sessuale. L’IIEF indaga con particolare cura la<br />
funzione erettile, che riveste una posizione di rilievo fra gli<br />
eventi della sessualità maschile. Alcuni pz maschi AD ci hanno<br />
riferito l’insorgenza di DS. Abbiamo quindi voluto studiare l’incidenza<br />
delle DS nei maschi dai 30 ai 49 anni che afferiscono<br />
volontariamente alla nostra Unità Operativa di Alcologia per<br />
AD in remissione (codice diagnostico ICD-10:F10,20).<br />
Materiali e metodi<br />
I criteri di inclusione sono stati: presenza di un partner sessuale<br />
fisso; anamnesi remota negativa per DS; non uso di droghe;<br />
AD non secondaria a cause psichiatriche; assenza di condizioni<br />
potenzialmente responsabili di DS (problemi prostatici,<br />
ipertensione, diabete, dislipidemia, malattie cardiovascolari,<br />
assunzione di farmaci con effetti sulla funzione sessuale,<br />
fumo > 10/die). Dal 1.1.2008 al 30.4.2009 abbiamo valutato<br />
98 uomini dai 30 ai 49 anni, dei quali solo 44 rispondevano ai<br />
criteri di inclusione. Questi pz sono stati sottoposti ad esame<br />
obiettivo fisico, dosaggio di FSH LH, prolattina, T totale, estradiolo,<br />
transaminasi, γGT, fosfatasi alcalina, eco epatica. Il questionario<br />
IIEF-5 è stato somministrato all’atto dell’arruolamento<br />
e poi a 12 mesi. Mediante PubMed, utilizzando come parole<br />
chiave “sexual dysfunction, alcholism, alcohol addiction”, abbiamo<br />
esaminato la letteratura prodotta dal 1980 ad oggi.<br />
60<br />
Risultati<br />
Tutti i pz reclutati presentavano alterazioni della funzione epatica,<br />
ma solo 39 mostravano segni di ipogonadismo. In questi<br />
pz il T totale era compreso fra i 250 ed i 300 ng/dl.<br />
Difficilmente interpretabili i valori di FSH ed LH, elevati in<br />
alcuni pz, normali o diminuiti in altri. Il livello di estradiolo è<br />
sempre risultato nei limiti. In tutti i pz la prolattina è risultata<br />
superiore alla norma con valori compresi fra 20 e 38 ng/ml<br />
(v.n.: < 12 ng/ml). Circa il questionario IIEF somministrato<br />
all’atto del reclutamento, 38 pz su 44 presentavano all’IIEF<br />
bassi punteggi in almeno uno dei 5 ambiti esaminati. Di questi<br />
38 pz, 30 riferivano una diminuita frequenza dei rapporti<br />
(domanda 6), 38 riscontravano una diminuzione del desiderio<br />
(domande 11 e 12), 34 presentavano disfunzione erettile (15<br />
su 34 riferendo detumescenza precoce-domanda 4 e 5). Nessun<br />
pz ha riferito problemi di orgasmo. 34 pz hanno mostrato<br />
bassi punteggi circa la soddisfazione ottenuta dal rapporto<br />
sessuale, e 36 pz bassi punteggi circa il benessere sessuale.<br />
In assenza di ipogonadismo, la funzione sessuale nel pz AD<br />
è risultata normale. Somministrando l’IIEF a 12 mesi, 32 pz<br />
su 44 presentavano un punteggio totale > 17, indicativo di<br />
una funzione sessuale pressoché normale. Solo 12 pz su 44<br />
avevano bassi punteggi in almeno uno dei 5 ambiti esaminati.<br />
Tutti questi 12 pz lamentavano una disfunzione erettile<br />
persistente, in 4 casi sotto forma di detumescenza precoce.<br />
Nella letteratura <strong>degli</strong> ultimi 15 anni non sono molti gli studi<br />
sulla relazione fra AD e DS. Con maggior frequenza questo<br />
argomento è stato affrontato negli anni precedenti, in epoca<br />
pre-Viagra, quando lo studio delle DS era ancora in divenire.<br />
Esistono numerose segnalazioni circa gli effetti negativi della<br />
AD sui vari domìni della funzione sessuale maschile. Considerando<br />
la sensibilità del pz AD verso le relazioni interpersonali,<br />
la DS dei maschi AD, sulla base di una ipotesi patogenetica<br />
biopsicosociale, potrebbe essere ulteriormente sostenuta da<br />
una carenza di autostima o da problemi nella relazione coniugale,<br />
fattori difficilmente quantificabili.<br />
Conclusioni<br />
Abbiamo osservato una associazione significativa fra AD e<br />
DS. Nei casi da noi osservati pare che la diminuzione del T<br />
sia la causa principale delle DS. Altre alterazioni organiche<br />
(endocrine, metaboliche, neurologiche centrali o periferiche,<br />
somatiche o autonomiche), come pure problemi psicologici e<br />
relazionali, spesso riscontrabili nei pz AD, possono concorrere,<br />
in misura difficilmente quantificabile, alla genesi della DS.<br />
In assenza di ipogonadismo o di alterazioni epatiche, pare<br />
che la AD non si accompagni a DS. Abbiamo osservato che la<br />
disassuefazione alcolica si associa ad un miglioramento della<br />
funzione sessuale, similmente a ciò che si osserva in merito<br />
ad altre funzioni organiche. Ciò può rappresentare per il pz<br />
una motivazione aggiuntiva per non abbandonare il programma<br />
terapeutico.<br />
Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />
C 33<br />
Desiderio di paternità in maschi omosessuali<br />
A. Salonia, A. Saccà, L. Rocchini, M. Ferrari,<br />
A. Gallina, F. Castiglione, G. Gandaglia, A. Russo,<br />
P. Rigatti, F. Montorsi<br />
Department <strong>of</strong> Urology, University “Vita-Salute San Raffaele”,<br />
Milan<br />
Obiettivi<br />
Obiettivo dello studio è la descrizione dei fattori predittivi di<br />
desiderio di paternità in una coorte di uomini omosessuali<br />
caucasici europei (MSM).