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Varianti - Torriani Massimo Games

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Dopo il Trattato di Versailles, la Germania si trovò afflitta<br />

da una grave crisi economica causata dalle drammatiche<br />

sanzioni imposte. L’ascesa di una forza politica improntata<br />

a un radicale nazionalismo favorì l’insediamento di ex<br />

caporale, Adolf Hitler, come Cancelliere nel 1933 e nell’agosto<br />

del 1934, come Führer, capo supremo. Nel 1936, contravvenendo<br />

agli accordi, le truppe tedesche invasero la<br />

Renania senza che Francia e Inghilterrra si opponessero<br />

in maniera decisa. Nel 1937 in un famoso discorso tenuto<br />

al Reichstag Hitler denunciò il Trattato affermando che le<br />

condizioni imposte non erano accettabili e nel novembre<br />

varò un piano d’espansione per conquistare Lebensraum,<br />

“spazio vitale” in Europa Orientale. Nel 1938 annesse l’Austria<br />

e nel 1939 la Cecoslovacchia. Era pronto a puntare verso<br />

est ovvero la Polonia. Per evitare problemi, il 23 agosto<br />

del 1939 firmò un patto di non aggressione con l’Unione<br />

Sovietica con la quale spartì preventivamente Polonia, Lituania,<br />

Finlandia, Estonia, e Lettonia. Il 1 settembre 1939 la<br />

Germania invase la Polonia che capitolò il 16 settembre. La<br />

Russia, in virtù di quanto sancito, il 30 novembre 1939 invase<br />

la Finlandia. Nonostante la strenua difesa, il 13 marzo<br />

1940, la Finlandia firmò la resa. Questa campagna, condotta<br />

in modo disastroso, mise in risalto tutti i limiti dell’apparato<br />

bellico Russo: 200.000 uomini dell’esercito Finlandese<br />

erano riusciti a tenere in scacco oltre 1.200.000 fanti russi<br />

uccidendone 48.000 e ferendone 158.000! L’incapacità cronica<br />

degli alti gradi dell’esercito sovietico nel coordinare le<br />

forze armate, dovuta in parte alla precedente purga staliniana,<br />

era una realtà inconfutabile di quello che un tempo<br />

era l’esercito più temuto in Europa. Stalin, in questa fase,<br />

sembrò non accorgersi della minaccia tedesca e non corse<br />

ai ripari. Per questo il 22 giugno 1941, quando le forze tedesche,<br />

forti di 140 divisioni, invasero la Russia (Operazione<br />

Barbarossa) non trovano una valida resistenza. In una sola<br />

settimana il 2° Gruppo Panzer al comando del generale<br />

ESERCITO RUSSO<br />

L’Armata Rossa<br />

10<br />

Guderian avanzò di 500 km in<br />

territorio sovietico… Sembra<br />

strano, con queste premesse<br />

che, lo stesso esercito, in soli<br />

quattro anni sarà in grado di<br />

scacciare l’invasore e conquistare<br />

il Reichstag nel cuore<br />

della Germania. Le ragioni di<br />

questo ribaltamento sono<br />

molte. In termini di mezzi<br />

corazzati, i modelli T34 e KV 1 erano molto superiori ai<br />

Panzer III e IV inviati nei primi mesi dell’invasione. Per comprendere<br />

la reale situazione, basti pensare che i colpi del<br />

pezzo anticarro standard in dotazione all’esercito (cal. 50<br />

mm in sostituzione del cal.37 mm in forza fino al 1941) rimbalzavano,<br />

il più delle volte, sulla corazzatura massiccia dei<br />

carri sovietici. Solo la grande preparazione dei tedeschi e le<br />

loro tattiche d’assalto innovative permisero il travolgente<br />

successo iniziale. Fermati dall’inverno, i tedeschi pianificarono<br />

lo stadio successivo dell’offensiva che ebbe inizio il<br />

13 luglio 1942. Stalingrado divenne l’obiettivo principale,<br />

in parte per la posizione geografica e in parte per l’assonanza<br />

con il comandante supremo russo (Stalin). Il 4 ottobre<br />

i tedeschi sferrarono l’attacco finale ma nonostante i<br />

bombardamenti continui e costanti la città non cadde. Il<br />

lungo assedio porterà ad una guerra di logoramento dove<br />

le unità russe, dotate interamente di armi automatiche,<br />

prevarranno sulle meglio addestrate unità tedesche. Col<br />

tempo, sebbene surclassati, le differenze in termini di numero<br />

di uomini e il crescente impegno produttivo azzerò le<br />

differenze facendo pendere l’ago in favore della Russia. Nel<br />

novembre 1942 il contrattacco russo chiuse in una tenaglia<br />

d’acciaio l’esercito tedesco. Il 31 gennaio, il generale Paulus<br />

firmò la resa… Per la prima volta i tedeschi furono sconfitti.<br />

Non è un mistero che le enormi perdite umane e l’incredibile<br />

disponibilità di mezzi furono fattori fondamentali per<br />

la vittoria. Anche se i carri risultavano mal progettati, scomodi<br />

e suscettibili ai guasti, erano in egual misura solidi,<br />

resistenti e facilmente sostituibili. Il progredire del conflitto<br />

diede modo agli alti comandi di affinare le proprie tattiche<br />

e sviluppare unità di altissimo livello, come la Guardia,<br />

equipaggiate al meglio e addestrate in modo adeguato. Gli<br />

ultimi mesi di guerra videro dunque un esercito completamente<br />

differente da quello dei primi mesi del conflitto.<br />

La Russia era tornata agli antichi fasti e, sebbene afflitta da<br />

cariche militari legate ai valori politici, si apprestava a rivendicare<br />

il proprio ruolo dominante in Europa.<br />

© <strong>Torriani</strong> <strong>Massimo</strong>. Tutti i diritti riservati. Copia per uso personale

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