C ynergy C omposite B lack I ce - Browning International - Custom ...

BROWNING UNA PASSIONE
La prima arma, è come il primo flirt,
non si dimentica mai. Era una carabina
22 ad un colpo, della Fabrique nationale
d’armi da guerra d’Herstal, che
non si chiamava ancora FN.
Caricata con cartucce del tipo “bosquette”,
mi ha lasciato emozioni indimenticabili
in appostamento di merli e
storni nella cappana vicino al ciliegio.
Ho scoperto l’associazione BROWNING
e FN alcuni anni più tardi. Durante
le battute di caccia di pernici, ero
stato molto impressionato dall’abilità
di un compagno di caccia, che sparava
con un “Auto 5” che chiamava
semplicemente il suo BROWNING.
Frequentando, dapprima da spettatore,
i poligoni di Ball trap, notavo inoltre
che i “crack shots” avevano spesso un
sovrapposto BROWNING. Da lì, mi
sono convinto che quella era la marca
dei buoni tiratori.
Ho sempre un debole per gli automatici
, perché mi corrispondono meglio,
perché richiedono delle cure più
attente che prolungano il piacere di
manipolarli. Ho la fortuna di avere un
armaiolo appassionato, grazie al quale
ho un piccolo “harem” di automatici
BROWNING. Ognuno ha il suo tipo di
selvaggina preferita, quello con il quale
il ricordo dei più belli colpi è rimasto
impresso.
• Il «doppio automatico», senza dubbio
il mio favorito, perché la sua linea è di
una eleganza sobria che mi piace. È lui
il compagno delle mie più belle caccie
al coniglio in pianura. Attualmente
un pò in disoccupazione in quanto
Giovanni il coniglio è fuori forma a
causa della malattia della VHD.
• L’ «auto 5» super alleggerito. A mio
parere, uno dei migliori tra gli ‘auto”,
il modello più finito della gamma per
quanto riguarda il peso, l’equilibrio,
la facilità di puntare. Sento ancora lo
“splash” delle anitre che si schiantano
nella pozzanghera di un pascolo duran-
te un volo sopra lo stagno. Da quel
momento, è il mio “fucile speciale anitre”,
anche se mi accompagna spesso
nella caccia vagante in pianura.
• L’ «A500». È ultra specializzato per
la caccia d’appostamento ai piccioni
nei pressi delle quercie dormitorio.
Gli faccio a volte delle infedeltà, ma lo
riprendo sempre con fiducia, perché è
con lui che ho riuscito i miei più belli
quadri.
• Il «B 2000» con il quale tradisco a
volte il precedente, perché il 10 dicembre
1994, mi ha permesso di mettere
nel carniere 5 “colombacci” con 5 cartucce,
tra cui una doppietta acrobatica.
Da allora, quando lo prendo, spero
rinnovare l’impresa.
• L’«Auto 5» super alleggerito cal
20. Una meraviglia di leggerezza (2
kg 550) e di maneggevolezza che mi
accompagna in foresta a fine stagione,
in ricordo della sua prima uscita, e della
sua prima beccaccia, raccolta in cima
ad un faggio.
• L’«Auto 5 Final Tribute»… L’ “ultimo
contributo” della FN all’auto 5. Aziono
l’otturattore, lo imbraccio, lo pulisco
con un panno pulito, ma non l’ho
ancora portato a caccia, per paura di
sbiadire il legno e la finitura brunita,
ed… non ha ancora mai sparato.
Chiudo con un oncia di dispiacere, non
possiedo ancora il BROWNING della
mia selvaggina preferita: la pernice
grigia. L’assocerei volontieri all’attuale
FUSION EVOLVE, la cui linea tesa
e profilata si fonde perfettamente
con il volo nervoso e rettilineo di
questo uccello-re della mia pianura di
Flandria.
2 - 3 JEAN-PIERRE DEKEISTER
B Y B R O W N I N G