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Allegoria matrimoniale Sforza Visconti di Caravaggio - Aldobrandini

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<strong>Allegoria</strong> <strong>matrimoniale</strong> <strong>Sforza</strong> <strong>Visconti</strong> <strong>di</strong> <strong>Caravaggio</strong> - Aldobran<strong>di</strong>ni<br />

nel Castello <strong>di</strong> Galliate<br />

descritto. Tali elementi sono <strong>di</strong>stribuiti nei quattro incroci corrispondenti allo spazio tra<br />

le linee d’imposta <strong>di</strong> curvatura delle volte rappresentati alternativamente da una banda<br />

doppio merlata accompagnata dalle sei stelle degli Aldobran<strong>di</strong>ni (fig. 7) e dall’aquila<br />

imperiale sforzesca (fig. 8). Nelle partiture delle volte, inoltre, all’interno delle grotte si<br />

rinvengono tracce puntiformi dei contorni incisi nell’intonaco <strong>di</strong> biscioni viscontei<br />

accompagnati in punta da due pomi cotogni fogliati (fig. 9) richiamanti gli <strong>Sforza</strong>.<br />

LA SIMBOLOGIA<br />

GLI SFORZA VISCONTI DI CARAVAGGIO 11<br />

L’insegna aral<strong>di</strong>ca della famiglia <strong>Visconti</strong> 12 con “la vipera che ’l Milanese accampa” 13<br />

è senza dubbio una delle più remote e ricca <strong>di</strong> simbologie, vantando un’origine avvolta<br />

da mitiche leggende, intrise <strong>di</strong> storie fantastiche, riprese e sviluppate in proseguo <strong>di</strong><br />

tempo da storici ed antiquari cinque-seicenteschi. Arduo compito è il raggiungere una<br />

completezza esaustiva sull’argomento, in quanto si tratta non solo <strong>di</strong> attingere<br />

informazioni, ma <strong>di</strong> elencare ed elaborare insieme leggende, eventi, oggetti ed<br />

impressioni, ripercorrendo l’antica storia a ritroso fino all’epoca remota che ha dato<br />

origine a miti come quelli legati al serpente-drago cancellati, dopo lunghe contese, dalla<br />

censura della Chiesa. Sfumata appare spesso nel mondo me<strong>di</strong>oevale la <strong>di</strong>fferenza tra<br />

serpente e drago che, per le similitu<strong>di</strong>ni nelle loro connotazioni, venivano ad<strong>di</strong>rittura<br />

11 Per le notizie bibliografiche sulla famiglia <strong>Sforza</strong>, vedasi gli antichi stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>: P. GIOVIO, Vita<br />

Sphortiae clarissimi ducis à Paulo Iovio conscripta, ad Guidonem Ascanium Sfortiae à Sancta<br />

Flora Car<strong>di</strong>n. aerariique praefectum, Roma 1539; J.W. IMHOF, Historia Italiae et Hispaniae<br />

Genealogica, accessit familiae Sfortianae genealogia, Norimbergae MDCC; L. CRIBELLI, De<br />

vita, rebusque gestis Sfortiae bellicosissimi ducis ac initiis Francisci Sfortiae vicecomitis ejus<br />

filii, me<strong>di</strong>olanensium ducis illustrissimi, in «Rerum Italicarum Scriptores», XIX, a cura <strong>di</strong> L.A.<br />

MURATORI, Milano 1731, coll. 627-732; N. RATTI, Della famiglia <strong>Sforza</strong>, Roma 1794-1795;<br />

altri, alquanto datati, <strong>di</strong> P. LITTA, Famiglie celebri italiane, Milano e Torino 1818-1883, fasc. n.<br />

16, Attendolo <strong>Sforza</strong> <strong>di</strong> Cotignola; V. SPRETI, Enciclope<strong>di</strong>a Storico obiliare Italiana, Milano<br />

1928, vol. VI, pp. 306-309; G. FRANCIOSI, Gli <strong>Sforza</strong>, Firenze 1932; C. SANTORO, Gli <strong>Sforza</strong>,<br />

Varese 1968; G. FIORI, et altri, Le antiche famiglie <strong>di</strong> Piacenza e i loro stemmi, Piacenza 1979,<br />

pp. 409-413; Il libro della nobiltà Lombarda, Milano 1985, vol. II, pp. 373-374; CARDANO,<br />

VELLATA, Il castello <strong>di</strong> Galliate, pp. 54-76; e il recente L. MASCANZONI, Muzio Attendolo da<br />

Cotignola, capostipite degli <strong>Sforza</strong>, in «Nuova Rivista Storica», LXXXXIX (2005), pp. 55-82,<br />

recante un’aggiornata e approfon<strong>di</strong>ta bibliografia assai utile anche per altri riscontri.<br />

12 Per le notizie bibliografiche sullo stemma dei <strong>Visconti</strong>, vedasi oltre all’antica bibliografia <strong>di</strong> E.<br />

GALLI, Sulle origini aral<strong>di</strong>che della biscia viscontea, in «Archivio Storico Lombardo», XLVI<br />

(1919), III, pp. 365-368, 374, 378, 391; A. VISCONTI, La biscia viscontea, Milano 1929, pp.<br />

365-368; ID., Storia <strong>di</strong> Milano, Milano 1937, p. 234; G.C. BASCAPE’, I sigilli dei duchi <strong>di</strong><br />

Milano, in «Archivio Storico Lombardo», VIII (1942), pp. 5-20; ed i recenti CAMBIN, Le rotelle<br />

milanesi, pp. 100-122; BOLOGNA, Milano e il suo stemma, pp. 55-56; C. MASPOLI (a cura <strong>di</strong>),<br />

Stemmario Trivulziano, Milano 2000, pp. 27-29; S. BANDERA, et alt., L’aral<strong>di</strong>ca della regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, Milano 2007.<br />

13 Dante, Purgatorio, VIII, v. 80.<br />

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