10 LE LE LE LE NOSTRE NOSTRE NOSTRE NOSTRE STORIE STORIE STORIE STORIE DALL’OSSERVAZIONE DELL’OGGETTO ALLA COSTRUZIONE DI UNA BREVE STORIA INTORNO A CINQUE PAROLE CHIAVI Pagina 10 GiocoblocK
L’auto di formula 1 Ricordo un’auto di Formula 1 <strong>da</strong>l motore fortissimo che, quando correva, lasciava tanto fumo lungo tutto il percorso. Una Ferrari strabiliante che, grazie al suo pilota Hamilton, vinse molti premi. Stefano Caliendo Fernando Alonso Fernando Alonso è uno dei più grandi piloti del mondo. È nato in Spagna, ha trent’anni e gui<strong>da</strong> una delle più importanti auto <strong>da</strong> corsa: la Ferrari. Questa famosa auto, che ha un fantastico motore e un cavallo come simbolo, ha un’importante storia alle spalle e anche i piloti che l’hanno gui<strong>da</strong>ta in passato, come Michael Schumacher, sono diventati dei miti. Fernando Alonso ha vinto molti premi durante diverse gare . È considerato perciò <strong>da</strong> gran parte della stampa e <strong>da</strong>lla maggior parte dei tifosi uno dei più grandi talenti attuali nelle corse automobilistiche. Kevin Perone L’incidente Un giorno assistendo ad una gara di Formula 1, vidi una Ferrari che, viaggiando a velocità sostenuta, si scontrò con un’altra auto <strong>da</strong> corsa. Noi spettatori ci spaventammo moltissimo. Il pilota fu portato in ospe<strong>da</strong>le e, per fortuna, si salvò. La corsa è emozionante, ma quanti pericoli!!! Federica D’acunzo La corsa Una volta fu organizzata una gara di auto <strong>da</strong> corsa ed in palio c’erano tre coppe. All’inizio della gara si accesero i motori e una nuvola di fumo coprì gli spettatori. La Ferrari vinse la gara perché gui<strong>da</strong>ta benissimo <strong>da</strong>l suo abile pilota. Luciano Perrotti La tragica storia di Arisa C’erano una volta due strani fratelli: Arisa e Marco. Marco amava tanto gli animali. Un giorno trovò una famiglia di scoiattoli, due conigli e un cucciolo di cane e li nascose in casa. Arisa, per fare un dispetto a Marco, prese un coltello affilatissimo e uccise tutti gli animali. Marco, distrutto <strong>da</strong>l dolore, promise di vendicarsi. Passò del tempo e i due fratelli divennero adulti. Arisa viveva col suo fi<strong>da</strong>nzato e aveva in casa degli animali. Una notte Marco andò a casa di sua sorella, costrinse il suo fi<strong>da</strong>nzato ad uscire, prese <strong>da</strong>lla cucina un coltello <strong>da</strong> caccia e uccise Arisa e tutti i suoi animali. Ancora oggi si dice che i fantasma dei due fratelli abitino in quella casa e aspettino che entri qualcuno per ucciderlo, perciò… state attenti!!! Antonella Rippa Il videogioco C’era una volta un bambino a cui piaceva molto un videogioco di guerra <strong>da</strong>l nome “Call of Duty MW3”. Con questo gioco poteva maneggiare armi come la Desert Eagle, l’ACR6.8 e il coltello <strong>da</strong> caccia. Un giorno, mentre giocava online con un suo amico, sua madre, spaventata <strong>da</strong> forti rumori, entrò nella camera e gli spiegò che la guerra è una cosa molto stupi<strong>da</strong> che serve solo ad uccidersi a vicen<strong>da</strong>. Così il bambino capì che la violenza non serve a nulla nella vita e smise di giocare con quel videogioco di guerra. Simone Gior<strong>da</strong>no Il veliero pirata fantasma In una notte di autunno, un veliero navigava nell’Oceano durante una tempesta. La mattina dopo i marinai del veliero si ritrovarono naufraghi su una spiaggia e della loro barca non restò altro che una bandiera. Dopo molti anni su quella spiaggia an<strong>da</strong>rono a vivere dei bambini che, avendo trovato una bandiera raffigurante un teschio, capirono che lì c’erano stati dei pirati. Un giorno trovarono l’antico veliero. Per la curiosità , vi salirono e furono catturati <strong>da</strong>i fantasmi. La notizia di questo veliero di fantasmi giunse in città e così su quella spiaggia non ci tornò più nessuno! Federica Sautto Pirata per la vita C’erano una volta dei ragazzi che parteciparono al concorso “Diventa pirata per la vita”. Tra i concorrenti spiccava Davide per il suo grande desiderio di diventare pirata. Essi dovettero affrontare tre difficili prove. Dopo dieci giorni arrivarono i risultati e Davide vinse. Allora, con le lacrime agli occhi, disse. “Sono un pirata! Un pirata per la vita!!!”. Già immaginava il suo futuro all’aria aperta: il mare, i gabbiani, il cielo limpido e il sole luminoso. La sua vita era cambiata. Maria Staiano Avvertimento Non prendere quel coltello <strong>da</strong> caccia! Lo usano i van<strong>da</strong>li, i guerrieri, gli assassini; persone violente e cattive. Tu non vuoi diventare come loro, vero?! Sara Polese La ballerina Silvia C’era una volta una bambina di nome Silvia, che amava molto <strong>da</strong>nzare, ma sua madre non le permetteva di iscriversi ad un corso per paura che potesse inciampare e farsi male. Un giorno Silvia andò <strong>da</strong> una sua amica ballerina di <strong>da</strong>nza classica e le chiese di insegnarle qualche passo. Dopo ore ed ore di allenamento, Silvia cominciò a ballare come una vera professionista e la sua amica le regalò delle splendide scarpette. Tornata a casa, la ragazza cercò di convincere la madre ad iscriverla a scuola di <strong>da</strong>nza, ballando per lei. Così la madre, commossa <strong>da</strong>l talento e <strong>da</strong>ll’enorme desiderio della figlia, accettò. Finalmente Silvia tornò a sorridere e divenne una bravissima ballerina. Simona Terracciano Scognamiglio La ballerina Una ballerina ballava indossando sempre delle scarpette <strong>da</strong> <strong>da</strong>nza rosa con i laccetti verdi ed un tutù. Era fantastica e ballò leggiadra per tutta la vita! Rita Rossi Il saggio di <strong>da</strong>nza Una ragazza indossava scarpette <strong>da</strong> <strong>da</strong>nza rosa, per partecipare al saggio di <strong>da</strong>nza con altre ballerine. Il produttore dello spettacolo, Janni Flinston, aveva organizzato la più bella manifestazione d’America. Le ballerine furono talmente brave che, alla fine dell’esibizione, il pubblico si alzò in piedi ad applaudire! Rossella Mad<strong>da</strong>loni 11 Scarpette magiche C’erano una volta delle scarpette <strong>da</strong> <strong>da</strong>nza magiche, che rendevano la ballerina che le indossava bravissima e affascinante. Appena iniziava un brano musicale, esse permettevano alla ballerina di volteggiare nell’aria, eseguendo splendide coreografie e regalando al pubblico forti emozioni. Miryam Sicardi La ballerina povera C’era una volta una ballerina povera che adorava la <strong>da</strong>nza classica e voleva partecipare ad uno spettacolo in teatro con altre ragazze, ma non poteva perché non aveva le scarpette. Il giorno del suo compleanno, però, i suoi genitori le regalarono le scarpette tanto desiderate. La ragazza fu felicissima di poter realizzare il suo sogno. Così fece lo spettacolo, divenne una famosa ballerina e fu per sempre grata ai suoi genitori. Valeria Russo e Fiorenza Ascione Le punte C’era una volta una ballerina di nome Sofy che partecipò ad uno spettacolo di <strong>da</strong>nza. Danzando sulle punte si sentiva come se fluttuasse e sorrideva perché era tanto felice. Giulia Gherardelli