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i 300 aNNi del MONasterO della visitaziONe di salò il ... - Asar garda

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le iNiziative Per celebrare<br />

l’<strong>aNNi</strong>versariO<br />

Convegno storico, mostra fotografica, libri e concerti<br />

In occasione <strong>del</strong> trecentesimo anniversario <strong>di</strong> fondazione <strong>del</strong> monastero è stato pre<strong>di</strong>sposto un programma<br />

fitto <strong>di</strong> appuntamenti.<br />

in un libro la storia <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong>l’antico monastero in Fossa<br />

nel centro <strong>di</strong> Salò c’è un gioiello <strong>di</strong> architettura religiosa,<br />

la chiesa <strong>del</strong>la Visitazione, costruita nei primi decenni<br />

<strong>del</strong> Settecento. Solo la facciata fu realizzata nell’ottocento,<br />

ma richiama sostanzialmente l’originale idea<br />

progettuale <strong>di</strong> antonio Spazzi, l’architetto che la <strong>di</strong>segnò.<br />

oggi siamo in grado <strong>di</strong> conoscere più cose <strong>di</strong> questa<br />

chiesa rispetto al passato, grazie alla consultazione dei<br />

documenti conservati nell’archivio <strong>del</strong> monastero: operazione,<br />

questa, che è stata <strong>di</strong>sattesa fino ai giorni nostri<br />

almeno dal 1871, cioè da quando Paolo Perancini, allora<br />

segretario <strong>del</strong>l’ateneo <strong>di</strong> Salò, scrisse <strong>di</strong> suo pugno<br />

i primi appunti <strong>di</strong> storia e <strong>di</strong> arte che la riguardavano,<br />

senza supportarli con i necessari riferimenti alle fonti.<br />

Da allora, chi si è accinto a parlare <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong>la Visitazione,<br />

ne ha ripreso pe<strong>di</strong>ssequamente le imprecisioni<br />

e gli errori.<br />

l’architetto antonio Spazzi conosceva bene l’ambiente<br />

salesiano perché aveva avuto modo <strong>di</strong> frequentare <strong>il</strong><br />

monastero <strong>di</strong> arona, <strong>il</strong> centro <strong>del</strong> lago Maggiore da cui<br />

partirono le fondatrici <strong>del</strong>la comunità salo<strong>di</strong>ana. Spazzi<br />

era peraltro noto anche nel Bresciano, dove già aveva<br />

dato prova <strong>di</strong> perizia nella costruzione <strong>di</strong> alcune chiese.<br />

Ma è soprattutto nella chiesa <strong>di</strong> Santa Maria <strong>del</strong>la Pace<br />

<strong>di</strong> Brescia che egli saprà mettere in atto tutte le sue competenze<br />

come <strong>di</strong>rettore dei lavori. Se, però, la chiesa <strong>di</strong><br />

Salò risulterà quel gioiello che conosciamo sarà merito<br />

anche o, forse, soprattutto <strong>di</strong> una donna che si fece visitan<strong>di</strong>na<br />

dopo aver sperimentato per ben due volte la<br />

vedovanza: la gardesana luce angelica Bertarelli, che<br />

professò i voti soltanto in punto <strong>di</strong> morte. Fu merito <strong>di</strong><br />

questa donna se si poté <strong>di</strong>sporre, ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> proprio<br />

patrimonio, <strong>del</strong>le risorse necessarie per costruire, oltre al<br />

monastero, anche la chiesa. Ella, inoltre, fece in modo,<br />

d’intesa con la superiora, <strong>di</strong> incaricare per le opere d’arte<br />

i migliori artisti <strong>del</strong>l’epoca, consapevole che tutto si sarebbe<br />

fatto per la maggior gloria <strong>di</strong> Dio. a lavori conclusi,<br />

la chiesa apparve scenograficamente ricca e armoniosa<br />

nelle proporzioni, impostata secondo lo st<strong>il</strong>e rococò,<br />

tipico <strong>del</strong>l’epoca.<br />

Questi sono i primi dati che affiorano dalla lettura <strong>del</strong><br />

libro che le monache <strong>di</strong> Salò hanno affidato alla penna<br />

<strong>del</strong>l’autore da loro incaricato, le cui pagine vogliono<br />

mettere in luce anche <strong>il</strong> significato che ha avuto la<br />

chiesa <strong>del</strong>la Visitazione nel contesto sociale e religioso<br />

<strong>di</strong> tre secoli, dal 1712 al 2012. Chiesa come monumen-<br />

26<br />

to storico e culturale, dunque, ma anche come segno ed<br />

espressione <strong>di</strong> una particolare spiritualità, improntata<br />

allo spirito <strong>di</strong> mitezza e <strong>di</strong> fraternità. <strong>il</strong> libro vuole offrire<br />

spunti <strong>di</strong> analisi su <strong>di</strong>versi fronti, da quello storico a<br />

quello artistico, da quello sociale a quello religioso, senza<br />

pretendere <strong>di</strong> essere conclusivo. Sicuramente, però, si<br />

può <strong>di</strong>re che, per la chiesa <strong>del</strong>la Visitazione, per la prima<br />

volta si è argomentato ut<strong>il</strong>izzando le fonti.<br />

Pino Mongiello<br />

Visitazione <strong>di</strong> Salò: la chiesa <strong>del</strong>la novizia,<br />

ateneo <strong>di</strong> Salò-Brixia Sacra, 2012<br />

convegno storico<br />

a cura <strong>del</strong>l’a.s.a.r.<br />

“la vita attorno al monastero.<br />

<strong>salò</strong> e la riviera nel ‘700”<br />

SaBato 6 ottoBRE 2012<br />

Sala dei Provve<strong>di</strong>tori, ore 15.30<br />

Programma<br />

clau<strong>di</strong>a dalboni<br />

<strong>il</strong> Settecento: uno sguardo panoramico<br />

giuseppe Piotti<br />

Salò 1766: istantanea <strong>di</strong> una città<br />

l<strong>il</strong>iana aimo<br />

Monsignor andrea Conter:<br />

“uomo grande, niente soverchiamento sott<strong>il</strong>e”<br />

rita Flora<br />

<strong>il</strong> ban<strong>di</strong>tismo in Riviera: gli Ugolini <strong>di</strong> Morgnaga<br />

giovanni Pelizzari<br />

<strong>il</strong> terrib<strong>il</strong>e primo decennio <strong>del</strong> secolo<br />

severino bertini<br />

Polveri, cannoni, schioppi e montoni.<br />

la produzione <strong>del</strong> salnitro nel ‘700 in Riviera

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