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Lord D’Vorak, spietato guerriero, letale nell’uso della spada, e intriso di una magia
oscura e terribile.
In altre terre più selvagge nell’estremo Nord di Elavia un altro gruppo di uomini liberi
si unì ai ribelli, guidato da un misterioso animale senziente. Stanchi dei soprusi subiti dal
Governatore e dalla distruzione delle loro terre combatterono al fianco della figlia di
Gillian per la libertà.
Tra di loro, celato sotto le sembianze di un Barbaro, il fratello di lei, Ancalimon, che
nel giro di pochi anni avrebbe affiancato suo padre alla reggenza del Trono di Firendhol.
Nell’Ovest di Elavistol intanto l’Impero allungò il suo braccio, assoldando tra le sue fila
varie compagnia, e dal Nalim mandò più volte le truppe di Palcentia all’attacco delle
forze ribelli.
Purtroppo i cavalieri di Feyth da soli non riuscivano a trionfare in quel di Angamor,
terra all’epoca funestata da una creatura demoniaca. L’unione dei ribelli riuscì a batterla
e a riattivare la sacra reliquia di Feyth nota come Ajevac, la cui straordinaria potenza
era in grado di contrastare i malefici influssi del vicino Nodo del Caos.
Un altro fatto importante avvenne nel Mese del Drago del 1099 in quel di Vianova.
I Ribelli si scontrarono ancora contro le truppe di Placentia. In tale scontro le forze
ribelli ebbero la meglio, scacciarono gli Imperiali e questa fu un’importante vittoria.
In questi anni le Gilde Elaviane sono tornate a muovere i propri passi, uscendo, anche
grazie alla ribellione, dalla cappa di terrore gettata su di loro dall’Impero.
Le prime istituzioni che tornarono ad affacciarsi su Elavia furono quella dei Maghi, dei
Bardi e degli Armorieri.