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Il senso della medicina a partire dall'ontologia di ... - Tommaso Franci

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anche sul campo morale, lo seguirà duecento anni dopo gente come Paul Churchland 94 .<br />

Per La Mettrie e per Churchland grazie alle recenti conoscenze scientifiche che<br />

autorizzano un ra<strong>di</strong>cale fisicalismo si può definitivamente rifondare la morale umana,<br />

dall‟or<strong>di</strong>namento <strong>della</strong> giustizia a quello <strong>della</strong> vita privata. Dice Churchland e La<br />

Mettrie sottoscriverebbe: “La comprensione sociale e morale ha lo stesso <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> farsi<br />

chiamare conoscenza <strong>di</strong> quanto ne abbiano la comprensione scientifica e quella<br />

teoretica. Nel caso <strong>di</strong> creature gregarie come gli uomini, la comprensione morale e<br />

sociale è altrettanto solidamente empirica e oggettiva, altrettanto vitale per il nostro<br />

benessere quanto una qualsiasi parte <strong>della</strong> conoscenza scientifica. Anch‟essa<br />

progre<strong>di</strong>sce con l‟andar del tempo, sia nella vita del singolo in<strong>di</strong>viduo, sia nel corso dei<br />

secoli” 95 E ancora: “La cognizione sociale e morale, il comportamento sociale e morale,<br />

sono espressioni dell‟attività del cervello non meno <strong>di</strong> quanto lo sia ogni altro genere <strong>di</strong><br />

conoscenza o <strong>di</strong> comportamento. Dobbiamo affrontare questo fatto con franchezza se<br />

vogliamo arrivare a una comprensione <strong>della</strong> nostra natura morale. Dobbiamo<br />

confrontarci con questo fatto se vogliamo occuparci in modo efficace delle nostre<br />

patologie sociali. Ed è con esso che dobbiamo confrontarci se vogliamo realizzare<br />

pienamente il nostro potenziale sociale e morale.” 96 Tra „700 e „900, la filosofia passa<br />

dallo statuto <strong>di</strong> “ancilla theologiae” a quello <strong>di</strong> “ancilla scientiae” attraverso un ‟800<br />

come il secolo degli ultimi sistemi assoluti. Oggi l‟unica filosofia legittima è quella<br />

<strong>della</strong> scienza? O quella morale, comunque da questa <strong>di</strong>pendente? Con l‟esempio del<br />

convenzionalismo abbiamo <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> no; ed il post-empirismo (Kuhn, Feyerabend)<br />

c‟è apposta per relativizzare i risultati <strong>della</strong> scienza medesima. Tuttavia, <strong>di</strong> fatto, la<br />

preponderanza <strong>della</strong> speculazione attuale sta dalla parte <strong>di</strong> La Mettrie e <strong>di</strong> Chulchland il<br />

quale tuttavia, secoli dopo, facendo le esternazioni che fa, denuncia uno stato <strong>di</strong><br />

progresso filosofico non troppo <strong>di</strong>scostatosi da quello <strong>di</strong> La Mettrie: a tutt‟oggi manca<br />

un sistema complessivo <strong>di</strong> filosofia basata sulla scienza. Manca un “super-uomo” in<br />

grado <strong>di</strong> “reggere” il nichilismo rappresentato dal materialismo come unica verità e <strong>di</strong><br />

procedere convenzionalmente – ossia umanamente - verso il benessere comune, dato<br />

innanzitutto dalla tolleranza e dall‟amore per noi stessi, gli altri e la natura, concepiti<br />

come un tutto confinato in un mondo che conviene, compatibilmente con le circostanze,<br />

rendere il migliore possibile. Si tratta <strong>di</strong> tradurre l‟ontologico monismo lamettriano dell‟<br />

“unica sostanza” in un pragmatismo gnoseologico dell‟uguaglianza e del rispetto<br />

reciproci.<br />

Contempla la nostra anima nella sua miseria e nella sua grandezza, senza <strong>di</strong>sprezzarla<br />

nell’uno <strong>di</strong> questi stati più <strong>di</strong> quanto l’ammiri nell’altro. 97<br />

Guardate lo stesso uomo quando è sano o quando è malato, quando possiede una bella<br />

carica o quando l’ha perduta: lo vedrete amare la vita, oppure detestarla: pazzo<br />

quando va a caccia, ubriacone in un’assemblea <strong>di</strong> provincia, garbato al ballo, buon<br />

amico in villa, privo <strong>di</strong> fede a corte. 98<br />

94 CHURCHLAND P.M., <strong>Il</strong> motore <strong>della</strong> ragione la sede dell’anima, <strong>Il</strong> Saggiatore, Milano, 1998<br />

95 CHURCHLAND, <strong>Il</strong> motore <strong>della</strong> ragione, Op. cit., p. 142<br />

96 CHURCHLAND, <strong>Il</strong> motore <strong>della</strong> ragione, Op. cit., p. 142<br />

97 LA METTRIE, L’uomo macchina, ed. cit., p. 20<br />

98 LA METTRIE, L’uomo macchina, ed. cit., p. 24<br />

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