Abbassare il rischio al minimo con qualche piccolo ... - FondiOnLine.it
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Ci è mancato davvero poco…solo cinque gol e<br />
avremmo vinto noi! Se i nostri undici fossero riusc<strong>it</strong>i<br />
nell’impresa di s<strong>con</strong>figgere la Spagna questo<br />
week-end sarebbe rimasto nella storia. Trionfo agli europei,<br />
chiusura della borsa venerdì pos<strong>it</strong>iva per oltre <strong>il</strong> 6%,<br />
crisi dell’euro <strong>al</strong>le sp<strong>al</strong>le e da lunedì da buoni <strong>it</strong><strong>al</strong>iani ci<br />
saremmo dimenticati di tutto cullandoci per un po’ nell’idea<br />
di essere superiori a tutti in quello che più ci interessa:<br />
<strong>il</strong> c<strong>al</strong>cio. Paradoss<strong>al</strong>mente gli azzurri sarebbero riusc<strong>it</strong>i<br />
nell’impresa che da mesi i leader europei non sanno<br />
portare a termine.<br />
Solo che poi domenica sera ci siamo svegliati d<strong>al</strong> sogno:<br />
le furie rosse ci hanno riportato coi piedi per terra. La<br />
squadra che ci aveva es<strong>al</strong>tato fino <strong>al</strong> giorno prima è miseramente<br />
crollata di fronte <strong>al</strong>l’organizzazione spagnola (a propos<strong>it</strong>o<br />
davvero complimenti, non è un caso se <strong>con</strong>tinuano a<br />
Il risultato dell’Eurogruppo di Bruxelles è stato accolto in<br />
It<strong>al</strong>ia e in buona parte d’Europa <strong>con</strong> lo stesso spir<strong>it</strong>o della<br />
<strong>con</strong>com<strong>it</strong>ante v<strong>it</strong>toria della nazion<strong>al</strong>e di c<strong>al</strong>cio nei <strong>con</strong>fronti<br />
di quella tedesca. I mercati hanno festeggiato <strong>il</strong> 30 giugno<br />
<strong>con</strong> la stessa forza dei tifosi più sc<strong>al</strong>manati e hanno messo<br />
un netto segno più ai risultati del mese di giugno che di pos<strong>it</strong>ivo<br />
aveva avuto ben poco. È sembrato per un giorno che tutto<br />
fosse stato risolto e che i timori di un’estate rovente (in questo<br />
caso non ci si riferisce <strong>al</strong>la s<strong>it</strong>uazione meteo) svanissero in<br />
un colpo solo. In questo clima la cancelliera tedesca Angela<br />
Merkel ha svolto nell’immaginario di tutta Europa <strong>il</strong> ruolo di<br />
agnello sacrific<strong>al</strong>e, spesso anche <strong>con</strong> toni di volgar<strong>it</strong>à esasperata<br />
del tutto fuori luogo e francamente un po’ vergognosi.<br />
Parlare di avversione <strong>al</strong> <strong>rischio</strong> in questo clima di rinnovata<br />
fiducia sembra quasi fuori luogo: chi aveva scelto la sicurezza,<br />
a costo di lasciare l’intero rendimento di un investimento,<br />
si è spesso pent<strong>it</strong>o e in molti casi si è precip<strong>it</strong>ato<br />
a vendere per acquistare sull’onda dell’entusiasmo attiv<strong>it</strong>à<br />
nettamente più <strong>rischio</strong>se.<br />
Se dobbiamo essere sinceri, però, non <strong>con</strong>dividiamo del<br />
tutto questo entusiasmo, come nello stesso tempo non<br />
<strong>con</strong>dividevamo <strong>il</strong> nero pessimismo dei giorni precedenti. Le<br />
decisioni prese a Bruxelles sono state sicuramente importanti,<br />
ma la vera risoluzione dei problemi è ancora lontana<br />
da venire. Il fatto che ci sia uno scudo anti-spread migliora<br />
certamente la s<strong>it</strong>uazione dell’It<strong>al</strong>ia e della Spagna, l’in-<br />
vincere), Finlandia e Olanda hanno preso <strong>il</strong> ruolo dei cattivi<br />
che fino a ieri toccava <strong>al</strong>la Merkel e hanno comunicato <strong>il</strong> loro<br />
no <strong>al</strong>le misure antispread e quindi rieccoci <strong>al</strong>la sol<strong>it</strong>a routine<br />
che ci accompagna da tempo. Crisi, spread, tagli, spending<br />
review, Standard&Poors hanno ripreso <strong>il</strong> ruolo che B<strong>al</strong>otelli<br />
e compagni avevano occupato per qu<strong>al</strong>che giorno.<br />
E ora? Ora si torna a tutto ciò che stiamo affrontando<br />
da tempo: <strong>con</strong>vivere sui mercati <strong>con</strong> la volat<strong>il</strong><strong>it</strong>à, l’incertezza,<br />
<strong>il</strong> <strong>rischio</strong>. Per cercare di farlo <strong>al</strong> meglio e riuscire a<br />
godersi le mer<strong>it</strong>ate vacanze, magari davanti <strong>al</strong> bicchiere<br />
che abbiamo volutamente messo in copertina, abbiamo<br />
chiesto ai gestori come posizionare i portafogli per i prossimi<br />
mesi, su che cosa puntare e dove invece tenere <strong>con</strong>to<br />
dei rischi implic<strong>it</strong>i nell’investimento. Una veloce guida<br />
per una vacanza a <strong>rischio</strong> <strong>con</strong>trollato.<br />
Buone vacanze<br />
Ancora guardia <strong>al</strong>ta<br />
ALESSANDRO SECCIANI<br />
Ed<strong>it</strong>ori<strong>al</strong>e<br />
Un week-end “quasi” perfetto<br />
GIUSEPPE RICCARDI<br />
tervento dei vari fondi toglie <strong>al</strong>cuni dei pericoli più immediati<br />
e soprattutto si è avviata una via di cresc<strong>it</strong>a <strong>al</strong>ternativa<br />
<strong>al</strong> puro e semplice rigore che dovrebbe incidere sulla<br />
s<strong>it</strong>uazione e<strong>con</strong>omica complessiva.<br />
Ma da qui a dire che è stato risolto tutto ce ne corre ancora<br />
molto. Al di là del fatto che gli accordi di Bruxelles devono<br />
essere ratificati da <strong>al</strong>cune corti supreme e da diversi<br />
parlamenti (e non sarà fac<strong>il</strong>e), i sacrifici che i paesi meno virtuosi<br />
dovranno affrontare nei prossimi anni, se non addir<strong>it</strong>tura<br />
decenni, sono ancora tutti lì. Le banche spagnole hanno<br />
ev<strong>it</strong>ato <strong>il</strong> tracollo immediato, ma non sono certo diventate<br />
imprese specchiate capaci di produrre da un giorno <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tro<br />
ut<strong>il</strong>i. Il nostro b<strong>il</strong>ancio stat<strong>al</strong>e resta una voragine, cui una<br />
spending review non farà certo un enorme effetto, anche se<br />
costerà enormi sacrifici ai c<strong>it</strong>tadini. La Francia ha sb<strong>il</strong>anci<br />
nella sua spesa pubblica sempre più da brivido, <strong>con</strong> un sistema<br />
bancario che in <strong>al</strong>cuni casi non è molto migliore di quello<br />
spagnolo. E non parliamo della sol<strong>it</strong>a Grecia, del Portog<strong>al</strong>lo,<br />
dell’Irlanda e della new entry nel club dei paesi in crisi: Cipro.<br />
Su questa base, tenere la guardia <strong>al</strong>ta sui mercati sarà<br />
ancora necessario per molto tempo. Forse non sarà <strong>il</strong> caso di<br />
rinunciare a priori a qu<strong>al</strong>siasi rendimento pur di avere la sicurezza<br />
degli investimenti; forse è possib<strong>il</strong>e puntare a qu<strong>al</strong>che<br />
<strong>piccolo</strong> guadagno, senza incrementare in maniera enorme<br />
<strong>il</strong> <strong>rischio</strong>. Ma non è certo <strong>il</strong> caso di andare in borsa <strong>con</strong> lo<br />
stesso spir<strong>it</strong>o di una part<strong>it</strong>a di c<strong>al</strong>cio stravinta.<br />
FONDI&SICAV/Luglio 2012 3