○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ pag. 22 Pasqua <strong>2009</strong> Comunità in cammino
○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Pasqua ANNIVERSARIO <strong>2009</strong> Comunità in cammino pag. 3 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ● LA TESTIMONIANZA DI UN PARROCCHIANO TRACCIA LA PERSONALITA’ DEL NOSTRO PASTORE DON ANTONIO 25 anni di sacerdozio E’ stato ordinato sacerdote il 7 aprile 1984 «E’ sincero e ti dice le cose come stanno…» Sono stato tra i primi collaboratori del nostro parroco. Avevo imparato a conoscerlo tramite un suo parrocchiano e collaboratore. Quando ha saputo che don Antonio sarebbe venuto nella nostra parrocchia, mi ha raccontato molte cose su di lui, tra le quali ricordo la frase: “Conoscerlo prima di giudicarlo”. Diversi genitori che chiedono il Battesimo per i propri figli, con cui siamo in contatto io mia moglie per la nostra attività parrocchiale, ci hanno detto di aver riscontrato in don Antonio una persona sincera, “che ti dice le cose come stanno”. Pronto però ad accoglierti e disponibile a cercare sempre una soluzione proiettata al futuro e alla speranza e mai alla chiusura. Questa sua caratteristica è insita nella sua persona. Molte volte ci ha confessato il suo dolore per non poter incontrare e andare ad incontrare tante altre persone per ascoltarle, condividere i loro dolori e le loro preoccupazioni, aiutandoli a portarne il peso. Ha molto a cuore le famiglie e chi soffre. Soffrire per il dolore e la sofferenza dei fratelli è un valore altissimo è l’espressione dell’Amore di Cristo per noi. Pensiamo che senza di esso, rischiamo di camminare nel buio, faticando molto e raccogliendo poco. Però in Prima Messa nella chiesa di <strong>San</strong>ta Maria sul Sile Era il 7 aprile del 1984, quando il parroco don Antonio Genovese è stato ordinato sacerdote. Il 7 aprile <strong>2009</strong> quindi ricorre il suo venticinquesimo di sacerdozio. Don Antonio è nato a Treviso l’8 settembre 1958 dai genitori Gino e Maria. E’ entrato in seminario nel 1976, dopo un periodo di ricerca, che lo ha portato a sentire forte e chiara la chiamata di Gesù. La sua prima Messa l’ha celebrata Don Antonio con la mamma e il Vescovo emerito mons. Antonio Mistrorigo nel giorno dell’ordinazione nella chiesa di <strong>San</strong>ta Maria sul Sile, l’8 aprile del 1984. E’ stato per 4 anni a Mogliano e altri 4 anni a Montebelluna come cappellano. Il 30 agosto del 1982, il Vescovo lo ha accompagnato, come parroco, a guidare la chiesa di Maserada Sul Piave, nella quale è rimasto fino a settembre del 1999. Il 26 settembre dello stesso anno, il Vescovo lo ha accompagnato a Spinea, a guidare la nostra vivace e bella comunità. La festa in parrocchia Festeggiamo il parroco: martedì 7 aprile alla messa delle ore 18.30 e domenica 26 aprile alle messe delle ore 10.30 e 11.30. Altre iniziative sono in via di definizione. una parrocchia vivace come la nostra, con le sue esigenze, i suoi problemi e le sue necessità, non sempre questo è possibile e per quanto forte sia l’impegno, qualche cosa rimane per forza fuori. Don Antonio è una persona colta e preparata, sia nella fede che nel sociale. Ovunque è chiamato a operare, sa dare indicazioni e portare contributo. Lo possiamo definire un vulcano di idee, molte delle quali, le ha potute concretizzare in mezzo a noi e qui di seguito ne citiamo alcune: Gruppi di ascolto in Quaresima, formazione per le famiglie, ritiri e uscite con i gruppi famiglie della nostra parrocchia, coinvolgimento, ritiri e formazione delle famiglie a livello Vicariale, incontri di preparazione nelle case dei genitori che chiedono il Battesimo per i figli… La sua spiritualità si fa notare per l’amore verso il Signore, la preghiera, l’annuncio della Parola e la liturgia. E’ molto attento anche alle varie celebrazioni. Ogni volta che c’è una ricorrenza, una festa o qualche avvenimento durante la <strong>San</strong>ta Messa, ci raccomanda di non soffocarla con troppe cose, perché la centralità deve essere sempre e comunque Cristo e tutto deve essere in funzione di Lui. >>>