l’EDITORIALE di Moreno Venturi La confusione è grande! Sembra la solita storia, invece le sfide cui è chiamata l’Italia, e di conseguenza le imprese e gli italiani, sono molte. Innanzitutto la riconquista della competitività del sistema Italia. Intendo, per chi ci legge, la competitività agli occhi del cliente privato, giudice severo e sempre più attento a come spende i (pochi) soldi che gli sono rimasti o gli rimarranno a manovra ultimata. Tutti i ruoli sono in discussione, quelli di imprenditore, di rivenditore, dei consulenti che rischiano di rimanere senza risposte perché sono saltati tutti i modelli funzionanti sino a ieri. Poi c’è il rischio della propria azienda, più grande del solito perché chi, in alto, deve prendere decisioni, anche gravi, non sa cosa fare o rifiuta la responsabilità che gli spetta. Non si può negare la crisi economica. Per l’Italia è più grave tanto che si pensa a iniziative prima impensabili, ad esempio la mobilità per gli statali con licenziamento per coloro che non accettano il trasferimento entro due anni. I politici, di entrambi gli schieramenti, devono decidere di collaborare per rendere più sicuro il cammino del nostro Stato e della nostra economia. Tutti, interpellati dal Presidente della Repubblica, si dichiarano disponibili, ma poi pongono condizioni non accettabili dalla controparte. Questa immobilità porta a un risultato paradossale: l’Italia ha risultati inferiori a quelli del Belgio che è senza governo da oltre un anno. Lo scontro quotidiano sulle iniziative da prendere è grande. Dopo due massicce dosi di ‘antibiotici’ erano state promesse le ‘vitamine’ per favorire lo sviluppo, per fare uscire l’Italia dal pantano in cui si ritrova. Invece si prospetta una terza cura a base di antibiotici. A mio parere la crescita economica, accanto alle modifiche strutturali per smettere con le operazioni “una tantum” annuali, resta l’unica leva a disposizione accanto alle risorse che sono in ognuno di noi. Quando tutto appare contro, dobbiamo cavare fuori tutta l’energia inespressa, che è ancora dentro di noi, e ancorarci a momenti duri già superati nell’incredulità di molti. Tutti dobbiamo contribuire a trovare il bandolo della situazione. Come aziende partiamo dai clienti: ogni strategia è in difetto se non tiene conto di loro nei (nostri) piani di sviluppo. A proposito quando è stata l’ultima volta che avete parlato con un vostro cliente e lo avete ascoltato in silenzio senza opporre “se”, “ma”, ecc., chiedendovi anche cosa sia possibile fare per incontrare davvero i suoi bisogni, desideri e sogni. Moreno Venturi Amministratore della Polimercato Cerbara srl Consorziata GriFfer scrl 5 Novembre/Dicembre 2011 • nr 23 ” I politici, di entrambi gli schieramenti, devono decidere di collaborare per rendere più sicuro il cammino del nostro Stato e della nostra economia. Tutti, interpellati dal Presidente della Repubblica, si dichiarano disponibili, ma poi pongono condizioni non accettabili dalla controparte.