PRIMO PIANO Palcoscenici dolci e amari L’Europa sta per salire in cattedra ancora una volta, vuole stringere i tempi per la ristrutturazione energetica degli immobili, ma chi paga? 1 almericoribera@gmail.com di Almerico Ribera 1 MADE expo di Milano ha superato il traguardo che si era proposto: vincere la sfida in campo nazionale ed entrare di diritto nel gotha internazionale delle manifestazioni dedicate al settore dell’edilizia. I numeri che indicano quanto sia stata determinante la martellante attività promozionale svolta dall’intera organizzazione negli scorsi mesi, in previsione della manifestazione d’ottobre, parlano chiaro: 253.533 presenze (+4,7% rispetto al 2010), di cui 31.905 stranieri (significativo l’incremento del 34%) provenienti dai Paesi extra UE, dalle Americhe e dall’Asia. 20 mesi di attesa Infatti l’edizione precedente si svolse nel febbraio 2010, e durante tale attesa MADE expo di Milano ha lavorato sodo per confermarsi una manifestazione ben strutturata, di elevata qualità, lucida vetrina internazionale in grado di risvegliare dal torpore l’intero settore italiano delle costruzioni, del progetto e soprattutto dei componenti edilizi, capace persino di dare una scossa al mercato indebolito dalla crisi finanziaria. È inutile nascondersi dietro un dito: la sfida con il Saie di Bologna è stata vinta, perché non c’è stato confronto sul piano promozionale e pubblicitario, perché lo sforzo economico ed estetico messo in campo dagli espositori di Made Expo nei padiglioni della Fiera di Milano-Rho, per costruire stand di grande effetto scenico, è stato il definitivo colpo di grazia inferto alla Rassegna felsinea. Infine perché i padiglioni del comprensorio rhodense hanno una struttura architettonica che la Fiera di Bologna non potrà mai permettersi negli spazi attuali. 6 Novembre/Dicembre 2011 • nr 23 La prossima edizione di MADE expo si terrà dal 17 al 20 ottobre 2012, quando i lavori per “Expo 2015” saranno in pieno fermento e siccome la manifestazione si è dimostrata il nuovo punto di incontro italiano con gli operatori nazionali ed esteri, tanto che in alcuni momenti sembrava di essere addirittura in Centro Europa per la presenza di uomini d’affari stranieri provenienti da tutto il mondo, il nuovo obiettivo diventa il primato europeo, ci auguriamo già raggiungibile proprio con la prossima edizione della Rassegna milanese. Porte e finestre All'interno dei padiglioni dedicati alle porte e alle finestre si sono viste le novità più interessanti, ovvero quel design che innova il mercato del serramento, che sembra emergere con prepotenza dalla calma piatta dell’economia, stravolgendo ormai le regole che vogliono una suddivisione netta fra legno e succedanei, che suggerisce l’impiego di nuove tecnologie e combinazioni di materiali diversi, seguendo idee progettuali innovative e fantasiose. La ventata di novità è partita proprio dai marchi più conosciuti che hanno introdotto alluminio e acciaio, ma soprattutto vetro, nelle chiusure, con l’intenzione di alleggerire il serramento quando il progettista sceglie di installare grandi barriere trasparenti nei tamponamenti orizzontali, con particolare attenzione agli scorrevoli. Nel settore delle chiusure interne il “laminatino” si è ormai imposto offrendo alla porta piani colorati, superfici a buccia d’arancia o finissime sfaccettature che catturano piacevolmente ombre e luci. Ma è soprattutto il costo fra una porta rivestita di tranciato di vero legno (che è un abito da sera) ed una porta di laminatino (un pret-à-porter) a fare la differenza in un mercato costretto a stringere la cinghia. Del resto i materiali naturali debbono essere lavorati con macchine e tecnologie che rallentano la velocità di produzione in falegnameria e necessitano di operazioni aggiuntive delicatissime e costose come la verniciatura. Ovvio che l’introduzione di nuovi materiali nell’ambito del progetto del serramento complichi la vita ai costruttori di macchine per la lavorazione del legno, soprattutto nel comparto delle finiture. Ma a questo proposito dobbiamo amaramente ricordare che non sono i materiali come vetro e laminatino a minacciare il settore delle tecnologie per la lavorazione del legno e a metterlo in crisi, quanto un dannoso, inutile, insensato, malessere intestinale. Le tecnologie Lo scorso 24 giugno a Bologna i costruttori italiani di macchine hanno riaffermato alla “loro” manifestazione fieristica (la Biennale mondiale delle tecnologie del legno e delle forniture per l’industria del mobile, che si terrà a Fieramilano-Rho dall’8 al 12 maggio 2012) il totale e unanime supporto alla loro Associazione, dando mandato al Consiglio direttivo di Acimall affinché faccia ricorso a tutte le energie e le risorse a disposizione per garantire quel successo che, da oltre quarant’anni, è riservato alla più importante rassegna italiana che si svolge negli anni pari: Xylexpo. L’assemblea ha incaricato, inoltre, il Consiglio di mettere allo studio e di attuare eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti delle aziende associate che decidessero di partecipare a manifestazioni (quale Technodomus a Rimini) in diretta ed esplicita concorrenza con Xylexpo, ritenendo tale comportamento non conforme alle norme contenute nello statuto di Acimall. Si rinnova apertamente lo scontro fra due manifestazioni fieristiche ed è proprio vero ciò che afferma il presidente di Acimall, Ambrogio Delachi quando afferma che “poco lungimiranti iniziative finiscono inevitabilmente per portare a un indebolimento dell’immagine di un settore industriale e del nostro sistema Paese, con conseguenze che nel medio termine saranno – se non prontamente ed energicamente contrastate – di grave nocumento per l’intero comparto”. È chiaro infatti che due Fiere importanti per un unico settore merceologico composto da meno di 200 industrie – per di più votate all’export per oltre l’80% della loro produzione – sono un lusso che l’Italia non può permettersi. Anche per questa ragione Xylexpo 2012 si svolgerà nell'ambito della Tew-Technology Exhibition Week, (detto in italiano: la settimana di Fiere internazionali sulla tecnologia più importanti) in contemporanea a Plast (Salone internazionale delle materie plastiche e della gomma), Fluidtrans Compomac (biennale internazionale trasmissioni di potenza fluida e meccatronica), Mechanical Power Transmission & Motion Control (biennale internazionale di trasmissioni meccaniche, motion control e meccatronica). Non si dice che l’unione fa la forza? E allora perché non raggiungere subito un accordo spostando Rimini negli anni dispari? Ci sarebbe lo spazio per varare un’iniziativa importante sul piano artigianale. 7 Novembre/Dicembre 2011 • nr 23