3 Alla Scuola del Priore. A 40 anni dalla morte di don Lorenzo Milani ...

colate. Per comodità di quanti non ab- scolarità e precoce nonché precaria
biano seguito sulla stampa nazionale la manovalanza. Egli rovescia le argo-
successione dei vari interventi, ne racmentazioni di Vassalli: la Lettera purcoglierò
quattro, certamente fra i più troppo non fu abbastanza efficace per-
significativi.
ché «parlò a molti, ma i molti non han-
Incomincio da una sorta di no ancora saputo cambiare abbastanza
stroncatura. Su «Repubblica» del 30 la scuola di base» e va attentamente
giugno Sebastiano Vassalli, rifacen- riletta «come repertorio di suggerimendosi
ad uno studio di Roberto Berardi ti per il presente».
(Lettera ad una professoressa. Un A quelle di De Mauro (sempre su
mito degli anni Sessanta), intitola ad- «Repubblica», 3 luglio) quell'acuto spidirittura
il suo articolo «Don Milani, rito che è Geno Pampaloni aggiunge al-
che mascalzone», definendolo sulla cune illuminanti osservazioni. Egli ricor-
scia del Berardi un maestro improvvida che, se in don Milani la protesta risato
e sbagliato, manesco e autoritario, copriva una funzione primaria, essa
cui va riconosciuto il merito di sfor- «rientrava in una personalità assai ricca
nare «una prosa scarna ma non priva di spiritualità». Ammettiamo pure in lui
di efficacia» e al tempo stesso addos- una carica sovrabbondante di intransisato
il demerito di far uso distorto e genza, di diffidenza, di incomprensione
mistificato delle statistiche, ad esem- principalmente nei confronti del
pio di quelle sulla cosiddetta mondo insegnante spesso costretto a
"mortalità scolastica" vale a dire sugli lavorare in condizioni le più difficili e
abbandoni della scuola dell'obbligo e talvolta addirittura disarmanti: non di-
della scuola superiore. I programmi mentichiamo però la radicalità davvero
proposti sarebbero da giudicare in biblica delle sue convinzioni, tra le quali
realtà «quanto si potesse immaginare spiccava quella che la ricchezza dell'uo-
di più reazionario, tutti basati sull'umo, di ogni uomo anche il più modesto,
tilitarismo e sul presentismo», vale a sta nella capacità di comunicare, e si co-
dire su un presunto effetto immediamunica quando si è padroni del linguagto.
Il suo impegno, insieme a quello gio. Tale affermazione - sostiene Pampa-
analogo di altri "picconatori", avrebloni - «detta allora, e con quella potenbe
contribuito al quasi totale sbando za, era una novità sconvolgente. Un
della scuola di Stato.
sasso in uno stagno».
Di altro parere è Tullio De Mau- Ma chi ha cercato da par suo di
ro, il quale («Repubblica», 2 luglio), leggere in chiave di attualità (che è poi
respingendo le tesi di Vassalli, inqua- quel che conta, se vogliamo una buona
dra don Milani e la scuola di Barbiana volta uscire dal vezzo delle rievocazioni
nell'atmosfera di quei tempi, rilevando fini a se stesse) la lezione di don Mila-
come si trattò di una denuncia soni è stato Padre Ernesto Balducci.
prattutto del male antico della scuola E bene ha fatto «l'Unità» (26
italiana, la perdita lungo la strada di giugno) a riportare un suo scritto di
tanti ragazzi con il drammatico legame
- particolarmente al Sud - tra mancata
un anno fa sui temi della Lettera. Fra
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