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scarica la rivista in pdf - Il tango argentino a Roma

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El «nueve cortado» dell’Argent<strong>in</strong>a che batte l’Italia 9 a 1<br />

In campo i maestri di <strong>tango</strong> romani – 28 ottobre 2012<br />

Quello tra gli <strong>in</strong>segnanti argent<strong>in</strong>i e italiani di<br />

<strong>tango</strong> è stato un partido di grande <strong>in</strong>tensità.<br />

All’<strong>in</strong>izio gli azzurri sembravano meglio<br />

organizzati dell’ «albiceleste», con Fabio<br />

Santarelli che correva per quattro e Roberto<br />

Castrucci che ha trovato subito <strong>la</strong> giusta<br />

posizione nel ret<strong>tango</strong>lo di gioco. Dall’altra<br />

parte Mariano Navone era <strong>in</strong> gran<br />

movimento, Pablo Mujica si batteva <strong>in</strong><br />

attacco e Marcelo Alvarez, <strong>in</strong> porta,<br />

resp<strong>in</strong>geva un paio di conclusioni velenose<br />

degli avversari.<br />

La partita si è sbloccata dopo dieci m<strong>in</strong>uti di<br />

gioco, quando Castrucci v<strong>in</strong>cendo un<br />

contrasto a centrocampo, ha scoccato un tiro<br />

potente e preciso al<strong>la</strong> destra dell’arquero.La<br />

rappresentativa italiana usufruiva delle forze<br />

fresche di Gianluca Buzi e Giuseppe Bianchi<br />

mostrando una supremazia territoriale<br />

Tifosi, parenti e i calciatori delle due squadre, dopo <strong>la</strong> partita<br />

Rosario. «E’ stata mamma Teresa – rosar<strong>in</strong>a - che mi ha trasmesso<br />

<strong>la</strong> passione per il ballo e quel<strong>la</strong> per il Newell’s. E<br />

pensare che mi sono diplomato come perito commerciale,<br />

non avrei mai pensato di f<strong>in</strong>ire a vivere a <strong>Roma</strong>».<br />

Tra gli argent<strong>in</strong>i ha segnato due gol lo sgusciante Mariano<br />

Navone cresciuto anch’egli a Rosario, nel barrio Vil<strong>la</strong><br />

Urquiza. «Per strada giocavamo tra squadre composte a<br />

volta da 15-20 giocatori e spesso con un pallonaccio o addirittura<br />

con una pal<strong>la</strong> di stracci. <strong>Il</strong> calcio e il <strong>tango</strong> hanno<br />

molti elementi comuni: alcuni movimenti delle gambe, <strong>la</strong><br />

dissociazione, le f<strong>in</strong>te. Per questo gli argent<strong>in</strong>i sono così<br />

bravi a bal<strong>la</strong>re, perchè sono abituate a fare tante f<strong>in</strong>te (ride<br />

ndr). E poi sia nel <strong>tango</strong> che nel calcio conta <strong>la</strong> picardìa criol<strong>la</strong><br />

(l’astuzia)».<br />

A proposito di gol, vero mattatore del<strong>la</strong> partita è stato con<br />

quattro marcature Pablo Ariel Mujica, arrivato a <strong>Roma</strong> da<br />

appena un paio di mesi: «Era da tempo che non giocavo a<br />

calcio e proprio non me l’aspettavo di segnare così tante reti.<br />

Oggi sono riaffiorati molti ricordi di quando da ragazzo<br />

giocavo a pallone. Alcuni dei miei compagni di squadra<br />

dell’epoca sono arrivati nel<strong>la</strong> serie A argent<strong>in</strong>a, nel Velez<br />

Sarsfield. Bei ricordi».<br />

F<strong>in</strong>almente un porteño: Jorge Ramos. E’ di Caballito, il<br />

barrio di Buenos Aires dove ha sede il club calcistico dei<br />

ferroviari, il Ferro Caril Oeste che gioca nel<strong>la</strong> serie B argent<strong>in</strong>a<br />

«però faccio il tifo per l’ Independiente. Sono arrivato<br />

dest<strong>in</strong>ata, però, a durare poco.<br />

L’«albiceleste» <strong>in</strong> questa fase <strong>in</strong>iziale affidava<br />

all’esperto compadrito Gerardo Queiroz che<br />

dispensava saggezza tattica ma che quando<br />

al quattordicesimo si <strong>la</strong>nciava con <strong>la</strong> «mano<br />

de Dios» sul<strong>la</strong> pal<strong>la</strong>, veniva fischiato<br />

dall’arbitro. A Maradona - contro l’odiato<br />

nemico <strong>in</strong>glese nel 1986 - andò bene, al<br />

compadrito andava <strong>la</strong> punizione. Un paio di<br />

m<strong>in</strong>uti più tardi il tonico Mujica trovava il gol<br />

del pareggio, imitato qualche istante dopo<br />

dal compagno di squadra Navone.<br />

La partita cambiava passo quando il<br />

ritardatario Lucas Gatti faceva <strong>in</strong>gresso <strong>in</strong><br />

campo. L’ex giocatore professionista<br />

coadiuvato dall’ottimo Pablo Del Duchetto <strong>in</strong><br />

difesa, entrava subito <strong>in</strong> partita prendendo <strong>in</strong><br />

mano le red<strong>in</strong>i del gioco. Dal suo s<strong>in</strong>istro<br />

partivano una serie di passaggi millimetrici. E<br />

da uno di questi nasceva il terzo gol di<br />

Mujica, concludendo il primo tempo sul 3-1<br />

per gli <strong>in</strong>segnanti sudamericani.<br />

Al<strong>la</strong> ripresa delle ostilità gli azzurri tentavano<br />

una reazione guidati da Francesco Scoppio<br />

ma davanti Salvatore Esposito non<br />

concretizzava, mentre <strong>la</strong> verve di Santarelli,<br />

Castrucci e Bianchi si spegneva.<br />

Da quel momento l’albiceleste saliva <strong>in</strong><br />

cattedra, producendosi <strong>in</strong> assalti al<strong>la</strong> porta<br />

difesa dal malcapitato Ivo Ambrosi. Mujica<br />

segnava altri due gol, Navone un altro,<br />

seguiti da Jorge Ramos e Pablo Del Duchetto.<br />

Lucas Gatti metteva a segno un gol<br />

spettaco<strong>la</strong>re dal<strong>la</strong> distanza.<br />

<strong>Il</strong> risultato f<strong>in</strong>ale del 9-1 rimane ancora oggi<br />

una punizione forse troppo dura per gli<br />

<strong>in</strong>segnanti italiani, ma <strong>la</strong> sfida cont<strong>in</strong>ua e <strong>la</strong><br />

riv<strong>in</strong>cita è prevista per f<strong>in</strong>e gennaio (m.c.)<br />

<strong>in</strong> Italia «<strong>in</strong>gannato» da una romana (Giorgia Bernardi)<br />

che conobbi a Buenos Aires. Adesso siamo sposati a abbiamo<br />

un bamb<strong>in</strong>o di due anni che si chiama Lisandro e viviamo<br />

vic<strong>in</strong>o al mare, a Ladispoli, a 40 km da <strong>Roma</strong>». Jorge<br />

si è messo <strong>in</strong> evidenza nel corso del<strong>la</strong> partita realizzando<br />

un gol.<br />

Anche Fernando Serrano è di Buenos Aires ma di un quartiere<br />

più centrale, Palermo.<br />

Non ha mai amato il calcio che ritiene solo uno bus<strong>in</strong>ess<br />

per di più violento. «A scuo<strong>la</strong> lo giocavo solo perche tutti<br />

lo facevano. Al futbòl prefrisco l’asado, il mate, il <strong>tango</strong> naturalmente».<br />

<strong>Il</strong> marcatore del 9-1 per gli argent<strong>in</strong>i è stato Pablo del<br />

Duchetto, l’ennesimo rosar<strong>in</strong>o, figlio di milongueros che<br />

gli hanno trasmesso <strong>la</strong> passione per il <strong>tango</strong>. «Ho <strong>in</strong>iziato<br />

da giovanissimo a suonare <strong>la</strong> chitarra ma giocavo anche a<br />

pallone con gli amici. Ero bravo ma preferii il <strong>tango</strong> che<br />

considero un elemento di forte socializzazione popo<strong>la</strong>re».<br />

Rodrigo Veron è tra i più giovani tra gli <strong>in</strong>segnanti e anch’egli<br />

come Pablo Mujica è arrivato a <strong>Roma</strong> solo da qualche<br />

mese. E’ di Escobar nel<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia d Buenos Aires ma<br />

è cresciuto nel quartiere di Almagro e tifa Boca Juniors.<br />

«Come mai ho preferito il <strong>tango</strong> al calcio? Perché nasco come<br />

baller<strong>in</strong>o di folklore dall’età di 9 anni, il calcio mi piace<br />

ma non mi appassiona. Qui a <strong>Roma</strong> sono arrivato da poco<br />

e penso di tornare a Buenos Aires tra 3 mesi».<br />

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