Giornale in Versione PDF - Padri Maristi
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Luca Signorelli, La Comunione degli Apostoli (1512), particolare<br />
Cortona, Museo Diocesano<br />
zione della grazia eucaristica <strong>in</strong> noi. D'altro<br />
canto, coloro che non possono comunicarsi per la<br />
loro situazione troveranno comunque <strong>in</strong> una<br />
comunione di desiderio e nella partecipazione<br />
all'Eucaristia una forza e un'efficacia salvatrice”.<br />
Pertanto, al primo posto, la stessa purezza è<br />
la conditio s<strong>in</strong>e qua non per l’<strong>in</strong>contro reale<br />
con il Signore. La stessa purezza <strong>in</strong>dica lo<br />
stato di grazia <strong>in</strong> cui si vive. Il peccato mortale<br />
avviene tra la materia grave dell’atto che<br />
si compie e la coscienza dell’uomo. Qu<strong>in</strong>di<br />
materia grave con piena avvertenza e deliberato<br />
consenso creano l’ostacolo per poter ricevere<br />
il Sacramento. Le facoltà dell’anima, come<br />
riporta S. Tommaso d’Aqu<strong>in</strong>o, dottore comune<br />
della Chiesa, sono l’<strong>in</strong>telletto, la volontà e<br />
la memoria. S. Paolo dice: “Chi mangia e beve<br />
senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e<br />
beve la propria condanna” (1 Cor<strong>in</strong>ti 11,29).<br />
Nella sua umiltà il centurione romano, narra<br />
il Vangelo, disse al Cristo: “O Signore non<br />
sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dì<br />
soltanto una parola e la mia anima sarà salva”.<br />
RIFLESSIONE<br />
Gesù rispose: “Io vi dico che<br />
neppure <strong>in</strong> Israele ho trovato<br />
una fede così grande”.<br />
L’umiltà è la particolarità<br />
per accedere al sacramento<br />
eucaristico per il battezzato.<br />
Lo stato di grazia, <strong>in</strong> cui il<br />
battezzato si trova, crea l’<strong>in</strong>contro<br />
fruttifico con il Cristo.<br />
Nutrimento <strong>in</strong>dispensabile.<br />
Lo stesso Benedetto XVI<br />
parla della sua importanza<br />
nella Messa e nella silenziosa<br />
adorazione d<strong>in</strong>anzi al<br />
Sacramento dell’Altare, Egli<br />
dice <strong>in</strong>fatti: “Non dimenticate<br />
che l’Eucaristia domenicale è<br />
un <strong>in</strong>contro amorevole con il<br />
Signore di cui non possiamo<br />
fare a meno. Quando lo riconoscete<br />
nella frazione del pane,<br />
come i discepoli di Emmaus<br />
diventerete suoi compagni. Vi<br />
aiuterà a crescere e a dare il<br />
meglio di voi. Ricordate che nel<br />
Pane dell’Eucaristia Cristo è realmente totalmente<br />
e sostanzialmente presente; pertanto, è nel<br />
mistero dell’Eucaristia, nella Messa e durante la<br />
silenziosa adorazione d<strong>in</strong>anzi al Santissimo<br />
Sacramento dell’altare che lo <strong>in</strong>contrerete <strong>in</strong><br />
modo privilegiato” (Messaggio di Papa<br />
Benedetto XVI ai giovani partecipanti al<br />
Congresso Eucaristico Internazionale 2008).<br />
L’Eucaristia illum<strong>in</strong>a l’anima. La fortezza che<br />
dà l’Eucaristia è fondamentale per le scelte di<br />
vita straord<strong>in</strong>arie, come per i doveri ord<strong>in</strong>ari<br />
della vita quotidiana. La forza è nell’equilibrio.<br />
La temperanza, <strong>in</strong> greco viene chiamata enkrateia,<br />
dom<strong>in</strong>io di sé. Si può evitare, attraverso la<br />
grazia che essa dà, di cadere nei peccati capitali,<br />
fra cui l’accidia. Quella pigrizia spirituale<br />
che fa compiere atti, anche <strong>in</strong> maniera iperc<strong>in</strong>etica,<br />
non consoni ai doveri del nostro status<br />
(una madre che non segue i figli, oppure una<br />
moglie che non accudisce il marito pur di<br />
occuparsi del prossimo è accidiosa).<br />
Fede e Ragione. Il pr<strong>in</strong>cipio del Fides et Ratio<br />
costituisce l’atteggiamento che l’uomo deve<br />
avere anche verso i santi misteri. Secondo la<br />
dottr<strong>in</strong>a cattolica, <strong>in</strong>fatti, si deve unire alla<br />
fede anche la ratio (la ragione) per non cadere<br />
nel fideismo, un’eresia condannata dalla<br />
Chiesa, che vige tuttora <strong>in</strong> certi gruppi. E’<br />
l'atteggiamento per cui si ritiene che solo la<br />
fede possa permettere all'uomo di raggiungere<br />
la salvezza; essa si configura per il fideista<br />
come strumento unico per la salvezza<br />
senza né il gioco dei talenti, né tanto meno la<br />
ragione che Dio ci ha dato. In realtà non ci<br />
può essere salvezza con la sola fede che, privata<br />
della ragione, come dice l’apostolo<br />
Paolo, senza le opere è morta. Il fideismo, <strong>in</strong>fatti,<br />
è ritenuto, dalla dottr<strong>in</strong>a cattolica e dalla<br />
sua filosofia, tanto più pericoloso <strong>in</strong> quanto<br />
non è un’aggressione che proviene dall’esterno<br />
della Chiesa, bensì la colpisce dall’<strong>in</strong>terno,<br />
dilagando tra i semplici fedeli, ma anche<br />
tra sacerdoti, biblisti e teologi. Giustamente<br />
Giovanni Paolo II (e prima di lui il<br />
Magistero, a partire dal XIX secolo) ha<br />
denunciato questo pericolo: “La fede, privata<br />
della ragione, ha sottol<strong>in</strong>eato il sentimento e l’esperienza,<br />
correndo il rischio di non essere più<br />
una proposta universale. È illusorio pensare che<br />
la fede, d<strong>in</strong>anzi a una ragione debole, abbia maggior<br />
<strong>in</strong>cisività; essa, al contrario, cade nel grave<br />
pericolo di essere ridotta a mito, superstizione”<br />
RIFLESSIONE<br />
(Fides et Ratio, § 48). Ancora: “Non mancano<br />
neppure pericolosi ripiegamenti sul fideismo, che<br />
non riconosce l'importanza della conoscenza<br />
razionale e del discorso filosofico per l'<strong>in</strong>telligenza<br />
della fede, anzi per la stessa possibilità di credere<br />
<strong>in</strong> Dio. Un’espressione oggi diffusa di tale<br />
tendenza fideistica è il biblicismo, che tende a fare<br />
della lettura della sacra Scrittura e della sua esegesi<br />
l'unico punto di riferimento veritativo”<br />
(Fides et Ratio, § 55). La fede e la ragione<br />
sono legate al libero arbitrio, Leone XIII, nell’enciclica<br />
Libertas praestantissimus, afferma la<br />
libertà (libertas), quale nobilissimo dono di<br />
natura, proprio unicamente di creature dotate<br />
d’<strong>in</strong>telletto e di ragione, che attribuisce<br />
all’uomo la dignità di essere <strong>in</strong> mano del proprio<br />
arbitrio e di essere padrone delle proprie<br />
azioni.<br />
Cristo-eucaristia, nostra forza. Anche per<br />
combattere il fideismo, l’apostasia, il satanismo,<br />
la scristianizzazione dilagante, l’<strong>in</strong>differenza,<br />
la New Age e le altre forme di deviazioni,<br />
il Congresso Eucaristico<br />
Internazionale <strong>in</strong> Quebéc ha posto l’accento<br />
sull’importanza del b<strong>in</strong>omio<br />
Eucaristia/evangelizzazione. In merito, il<br />
card<strong>in</strong>ale slovacco Jozef Tomko, ha detto: “Il<br />
Congresso è già anche uno strumento di evangelizzazione<br />
per le persone che sono o lontane o,<br />
Philippe de Champaigne, L’Ultima Cena (1652), Parigi, Museo del Louvre<br />
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