Scarica la Brochure - Villa Amorosa di Fumone

A
UTUNNO IN ARTE 2009
Una esposizione è sempre un’avventura. Una esposizione è un viaggio. Ho chiesto a Fulvio di unirmi
a voi; ringrazio di cuore Fabio Altobelli, Augusto Di Marco, Vincenzo Ludovici, Donato Marrocco e
Alessia Zolfo. Cari colleghi, grazie di avermi accettato nel vostro gruppo. Il viaggio sarà una sorta d’incontro,
un’occasione per dialogare, scambiare quelle conoscenze così importanti per il nostro lavoro.
Ho molto amato il lavoro collettivo. Ho un sogno, da molti anni tento di mettere insieme, anche con
pittori colleghi di Roma, una serie di opere, e costruire, preparare, tentare un museo, un museo documento
nel Lazio. Mi spiego: una specie di luogo sacro. Nel Veneto sto lavorando così, e anche a
Diamante in Calabria. Lo so, vi aspettavate una presentazione, invece vi arriva una proposta: è importante
che questa esposizione sia l’inizio di un lungo viaggio alla ricerca di noi stessi, preparare veramente
il luogo, i luoghi che documenteranno il nostro lavoro. Incontriamoci.
“Paracelso rimase solo. Prima di spegnere la lanterna e di sedersi nella poltrona consunta,
raccolse nell’incavo della mano il piccolo pugno di cenere e disse una parola a bassa voce.
La rosa risorse”.
Gianpaolo Berto
Caro Giampaolo, cogli nel “segno” con la metafora dell’esposizione come un viaggio, che è come la vita: una ricerca di qualcosa
di nuovo da portare con sé. Viaggiando ci trasformiamo. Riempiamo la valigia della vita d’incontri, di persone, di colori, di fotografie,
di forme, di suoni. Alcuni ci accompagneranno fino alla fine, altri si fermeranno con noi solo per un pò. E se qualcuno ci
regalerà un sorriso, qualcun’altro ci lascerà un fondo di tristezza dentro al cuore. Di qualcosa porteremo un ricordo per sempre.
Paracelso scriveva che all’inizio dei tempi tutte le cose opposte erano un’unica cosa: il giorno e la notte, il sole e la luna; che tutti
i metalli erano compresi in un solo corpo e i frutti in un identico seme. Così questo gruppo di persone tanto diverse intraprende
il medesimo viaggio. Il nostro incontro è all’Amorosa di Fumone, dove Sergio Lisi ci offre la sua ospitalità, nei suoi accoglienti
spazi immersi nel verde. Svuotiamo la valigia per poi riempirla ancora. La nostra meta sarà già visibile all’orizzonte.
Caro Gianpaolo, ci hai insegnato che nelle domande c’é il cuore di tutta la conoscenza,“che la strada dell’arte non è un viottolo
solitario, ma un grande percorso che appartiene a tutti”. Incontriamoci per rispondere, ognuno con la sua rosa nel pugno.
Fulvio Bernola