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C R O N A C A P O L I T I C A
Venerdì pomeriggio giornata di pioggia,
vento e freddo che spezza le ossa. Era così
anche a Catania non solo in alta Italia. Eppure
qualcuno aveva deciso di prendersi
una vacanza e di utilizzare il fine settimana
per staccare la spina. Destinazione Malta.
Le previsioni non erano eccellenti e
avevano costretto traghetti e aliscafi a un
fermo temporaneo, non rimane altro che
prenotare un volo. E così fanno i nostri
due sposi che erano riusciti a trovare prezzi
economici sia per l’aereo sia per il soggiorno.
E così venerdì pomeriggio prendono
l’auto e si dirigono a Fontanarossa dove
una sbarra gli impedisce di avvicinarsi alle
partenze. Il limite minimo sembra essere
fissato a non meno di 200 metri. Duecento
se non devi parcheggiare, perché in questo
caso diventano molti di più. E sia! Tutti e
due al parcheggio per lasciare la macchina
e scendere le valigie. E poco importa se
uno dei due avrebbe potuto attendere, con
entrambi i bagagli, il turno al ceck-in. E
poco importa se il vento e il freddo e la
pioggia li hanno accompagnati per tutto il
tragitto che separa il parcheggio dal terminal
mentre loro, con un trolley in una ma-
no e l’ombrello nell’altra, cercavano di ripararsi
- senza possibilità di vittoria – dalla
pioggia. Alla fine hanno scelto di chiuderlo
quell’ombrello che ti ripara sì dalla
pioggia ma che gioca con il vento come un
bambino con l’acqua delle pozzanghere. E
allora hai voglia di tenerlo per il pomello e
bloccarlo con il collo cercando di farlo stare
dritto. Lui se ne frega e segue il vento,
traditore. Se hai una mano libera e niente
che ostacola il tuo incedere cammini spedito
verso le partenze ma nel frattempo hai
addosso tutta l’acqua che potevi raccogliere.
Non temete, al terminal ci sono arrivati
di Monica Adorno
Turisti allo sbando: sbarre perennemente chiuse per le partenze, parcheggi lontanissimi e se piove nessuna tettoia
Raggiungere Fontanarossa sembra il viaggio di Fantozzi
Sabato mattina anche il
professor Maurizio Caserta
ha presentato la sua candidatura
ufficiale a sindaco di
Catania. Si presenta con
una lista civica e anche lui,
come Bianco qualche settimana
fa, sceglie l’aria aperta
per la sua presentazione.
E se Bianco aveva scelto
Librino per la sua conferenza,
il prof. Caserta sceglie
come location una
piazza ormai dimenticata di
Catania. Villa Pacini, alias
Lo scorso sabato mattina nell’ex convento
dei Benedettini è stata presentata una
proposta/appello pro-legalità per le festività
agatine. La proposta è riservata alla zona
del Borgo, identificata come zona clou della
processione, e ovviamente alla sera del
cinque febbraio. Le richieste sono: escludere
gli ambulanti abusivi dalla zona e impedire
i torcioni votivi accesi illegalmente.
L’appello è stato presentato al prefetto,
al sindaco e all’Arcivescovo di Catania e
promotore dell’appello è il Comitato per la
legalità nella festa per la patrona di Catania
che non è solo in questa campagna. A sostenerlo
ci sono importanti sigle cittadine:
l’Agesci (associazione guide e scout cattolici
italiani), l’Anm (Associazione nazionale
magistrati), l’Asaee (Associazione antirac-
sani e salvi peccato che persino Fantozzi
avrebbe riso vedendoli attraversare le porte
scorrevoli dell’aeroporto: con l’ombrello
chiuso in una mano, il trolley nell’altra,
i capelli che sembravano appena usciti dalla
doccia e il viso stravolto come se avessero
attraversato lo Stretto a nuoto a gennaio.
I nostri due sposi sono siciliani ma
potevano essere piemontesi o tedeschi.
Non avrebbe fatto nessuna differenza. C’è
una sbarra riservata solo a “chi può” e che
per i nostri turisti (locali o no) non è previsto
nessun servizio. E persino orientarsi all’interno
dell’aeroporto è un terno al lotto.
Il professore di economia ha presentato a Villa Pacini la sua candidatura
Anche Caserta candidato sindaco
Villa Varagghi. Cioè quella
dei pensionati o degli sbadigli,
vicinissima al pescheria
e quasi a ridosso
degli archi della Marina.
Perché qui viene da chiedersi
e il professore lo spiega.
Villa Pacini rappresenta
il simbolo della situazione
economica catanese, disa-
strata e disordinata, e anche
il suo essere vicino agli Archi
della Marina sembra
emblematico. Catania e i
catanesi tutti rischiano di
ritrovarsi davvero sotto gli
Archi. E allora serve una
scossa, un cambiamento di
rotta e il recupero della nostra
economia.
Orientamento politico
della lista? Né con cerchio
né con la botte ma sarà proprio
la ripresa economica e
il risanamento del debito il
vero programma di Caserta.
Del resto l’economia è
proprio la materia che insegna
all’università di Catania.
Lo chiede un appello sottoscritto da 400 cittadini e portato avanti dal Comitato per la festa della patrona di Catania
AAA Cercasi legalità per la festa di S. Agata
Sant’Agata (foto Tony Palermo)
ket antiestorsione etnea), l’Asaec (Associazione
antiestorsione etnea); Csve (centro
servizi volontariato etneo), il Centro Zo,
Cgil, Cgil medici, Confcommercio, Confcooperative,
Federmisericordie Sicilia,
FNSI (Federazione nazionale della stampa
italiana), Comunità del Crocefisso della
Buona Morte e di San Nicolò all'Arena; Laboratorio
socio politico Il Prezioso Avanzo;
Vol.Si (Volontariato Siciliano). Hanno aderito
inoltre: Frate Giovanni Calcara (domenicano);
Padre Gianni Notari (gesuita); padre
Pino Ruggieri (rettore San Nicolò all'Arena).
A sostegno dell’iniziativa 400 firme
di cittadini raccolte in vari punti della
città. Ma le richieste del Comitato non si limitano
al 5 febbraio, si chiede infatti che i
tempi e le soste della processione siano de-
Se sbagli il vialetto fai tre volte il giro e ti
ritrovi sempre allo stesso posto. L’unica
cosa che sappiamo è che arrivare alle partenze
è proibito e questo serve ad adeguare
l’aeroporto agli standard europei.
Eppure in nessun altro aeroporto rischi
di arrivare al check-in e di chiedere il phon
invece del biglietto.
A proposito, non è strano che venerdì
pomeriggio all’aeroporto di Catania, un
aeroporto che serve sette delle nove province
siciliane e buona parte della Calabria,
non c’era quasi nessuno alle partenze?
Prof. Maurizio Caserta
finiti e rispettati. E che definiti e rispettati
siano i posti in cui dovrebbero allestire i
propri banchetti tutti i venditori. Che ci sia
un controllo attento nella gestione delle
Candelore che vengono portate in giro diverse
settimane prima della festa raccogliendo
donazioni da privati. Si chiede inoltre
che l’accensione dei ceri sia regolata e
che non provochi danni nelle strade cittadine
puntualmente coperte di cera a fine festa.
L’ultimo appello riguarda i fuochi d’artificio
e il rispetto della normativa che li regola.
Spesso infatti fuochi illegali vengono
utilizzati da alcune famiglie per celebrare
all’interno della festa eventi di interesse
particolare e privato. Ci auguriamo che
l’appello portato avanti dal Comitato riscontri
il consenso delle autorità cittadine e
religiose per l’applicazione delle norme durante
i giorni della festa. Legalità che dovrebbe
essere applicata ogni giorno e non
soltanto durante i cinque giorni della festa.
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