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00.<strong>QUADERNI</strong>.UViP 12.2007 7<br />
La panchina dell’imperatore<br />
Marisa La Cava<br />
Si racconta che un non precisato<br />
imperatore austriaco, dando<br />
un’occhiata da una delle finestre<br />
del palazzo, notasse, in una zona<br />
laterale del parco, ombrosa per la<br />
fitta vegetazione, che un soldato<br />
stazionava con aria solenne accanto<br />
a una panchina della ver<strong>di</strong>ssima<br />
area.<br />
Dopo pochi giorni, guardando<br />
ancora verso la stessa zona da<br />
un’altra angolatura, notò che nella<br />
stessa posizione c’era un altro<br />
soldato.<br />
Preso com’era dalle faccende del<br />
suo Imperial Regno Incarico non<br />
<strong>di</strong>ede peso alla cosa.<br />
Il tutto gli tornò in mente un mese<br />
dopo, quando, cercando un luogo<br />
fresco, passò davanti alla<br />
famosa panchina, accanto alla<br />
quale stava <strong>di</strong> servizio un terzo<br />
soldato. Non resse alla curiosità<br />
e interpellò <strong>di</strong>rettamente l’uomo,<br />
benché fosse cosa non troppo<br />
consona alla sua regale persona,<br />
chiedendogli quale lavoro stesse<br />
facendo; il soldato, dopo essersi<br />
ripreso dalla sorpresa <strong>di</strong> essere<br />
stato interpellato dal venerabile<br />
sovrano, rispose che se ne stava lì<br />
con l’incarico <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re a chiunque<br />
<strong>di</strong> sedersi sulla panchina.<br />
L’Imperatore e Re, abbastanza<br />
stupito della risposta, chiese perché<br />
nessuno poteva sedersi lì; il<br />
soldato non seppe rispondere.<br />
La mattina dopo l’Imperatore<br />
chiese ad uno dei suoi collaboratori<br />
<strong>di</strong> scoprire i motivi che stavano<br />
alla base del bizzarro <strong>di</strong>vieto;<br />
perché mai avere una panchina in<br />
zona fresca e ombreggiata se era<br />
poi proibito sederci sopra?<br />
Per l’incaricato allo svelamento<br />
dell’enigma non fu compito facile;<br />
i suoi sforzi però furono premiati<br />
e tre giorni dopo potè presentarsi<br />
con la soluzione.<br />
Arrossendo un poco così <strong>di</strong>sse:<br />
“Informo Vostra Maestà che otto<br />
mesi fa la panchina fu riverniciata<br />
e che, per impe<strong>di</strong>re che qualcuno<br />
si sedesse sporcandosi le vesti,<br />
fu messo un soldato accanto alla<br />
panchina per evitare che a qualcuno<br />
capitasse lo spiacevole inconveniente”.<br />
L’Imperatore aveva<br />
capito cosa fosse successo e<br />
non rinunciò alla successiva domanda:”<br />
E questo rischio <strong>di</strong> sporcarsi<br />
<strong>di</strong> vernice c’è ancora, dopo<br />
otto mesi?”.<br />
Il lieve rossore dell’altro assunse<br />
tonalità paonazze: ”La realtà<br />
è, Vostra Maestà, che l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
fare la guar<strong>di</strong>a alla panchina non<br />
è mai stato revocato. I vari ufficiali<br />
<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a hanno continuato a<br />
far rispettare la <strong>di</strong>sposizione data<br />
otto mesi fa; se la Vostra Maestà<br />
acconsente, faccio revocare la<br />
<strong>di</strong>sposizione”.<br />
L’Imperatore sorrise al povero<br />
sottoposto:”La Nostra Maestà<br />
acconsente”.