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le case farfalla -1 - Edizioni Rendi srl

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A sinistra l’interno di una casa <strong>farfalla</strong> ultimata<br />

nel villaggio di Noh Bo. Nel<strong>le</strong> immagini<br />

in sequenza tre particolari del<strong>le</strong> <strong>case</strong><br />

della tribù dei Toraja che si trovano nell’isola<br />

indonesiana di Sulawesi, con struttura<br />

portanet in <strong>le</strong>gno e copertura di bambù.<br />

Premessa<br />

Le originali abitazioni per gli orfani di<br />

guerra, in <strong>le</strong>gno, bambù e materiali riciclati<br />

si trovano nel piccolo villaggio di<br />

Noh Bo a Nord della Thailandia al confine<br />

birmano. Per il loro aspetto e il singolare<br />

tetto sono state soprannominate<br />

dagli operai Karen Soe ker Tie Hias, ovvero<br />

<strong>le</strong> “<strong>case</strong> del<strong>le</strong> farfal<strong>le</strong>”; una scelta<br />

degli architetti norvegesi dello studio<br />

TYIN Tegnestue che <strong>le</strong> ha progettate<br />

rispettanto <strong>le</strong> tradizioni del territorio.<br />

La tecnica della tessitura del bambù,<br />

infatti, usata sul<strong>le</strong> facciate posteriori e<br />

laterali, è la stessa usata nel<strong>le</strong> <strong>case</strong> e<br />

nell’artigianato loca<strong>le</strong>. Nell’inverno 2008<br />

la TYIN si è recata a Noh Bo per progettare<br />

e costruire <strong>case</strong> per i bambini<br />

profughi Karen su committenza del<br />

norvegese O<strong>le</strong> Jørgen Edna, uno dei<br />

membri dell’Organizzazione no-profit<br />

B<strong>le</strong>ssed Homes. Ed è con questo origina<strong>le</strong><br />

progetto in bioedilizia che il team<br />

ha vinto, nel 2010, una medaglia<br />

d’argento partecipando alla settima<br />

edizione del Premio Internaziona<strong>le</strong><br />

di Architettura Sostenibi<strong>le</strong> (Sezione<br />

opere realizzate), organizzato da<br />

Fassa Bortolo in collaborazione con<br />

l’Università di Ferrara e la facoltà di<br />

Architettura.<br />

La struttura del<strong>le</strong> picco<strong>le</strong> abitazioni ricorda<br />

quella del<strong>le</strong> <strong>case</strong> dei villaggi Toraja,<br />

nell’isola di Sulawesi (Indonesia).<br />

Quella dei Toraja era una popolazione<br />

proveniente, secondo gli etnologi, forse<br />

dalla Cina o dalla Birmania e si sarebbero<br />

insediati nel territorio indonesiano<br />

oltre tremila anni fa a bordo di imbarcazioni<br />

“<strong>le</strong>mbang”. Rialzate dal pavimento,<br />

<strong>le</strong> abitazioni fungevano anche da deposito<br />

per il riso e ricovero per gli animali.<br />

Per la copertura venivano utilizzati<br />

pannelli di bambù. Le travi di orditura<br />

principali, longitudinali e trasversali, del<br />

piano di calpestio della parte abitata,<br />

si incrociavano ai vertici, terminando<br />

con una curava caratteristica, orientata<br />

verso l’alto, come il rostro di una prua.<br />

Quest’ultimo particolare e soprattutto<br />

la copertura richiamava la forma di una<br />

nave. Le <strong>case</strong> <strong>farfalla</strong> sono una visione<br />

ermetica e funziona<strong>le</strong> dell’antica tradizione,<br />

risposta sostenibi<strong>le</strong> a chilometro<br />

zero. (L.S.)<br />

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