L’ L’identikit fatto dagli inquirenti Il Giammarinaro Giuseppe aveva avuto una rapida ascesa nel panorama politico <strong>del</strong>la provincia di Trapani culminata, nel periodo dal 1985 al 1990, nella nomina a Presidente <strong>del</strong>l’A.S.L. n. 4 di Mazara <strong>del</strong> Vallo, nonché nella elezione, dal 1991 al 1995, quale parlamentare presso l’Assemblea Regionale Siciliana. Ciò malgrado, la folgorante carriera politica <strong>del</strong> Giammarinaro era stata drasticamente interrotta allorquando lo stesso si rendeva volontariamente irreperibile (latitante) al fine di sottrarsi, rispettivamente, alle ordinanze di custodia cautelare in carcere <strong>del</strong> 1995, emessa dal Giudice <strong>del</strong>le Indagini Preliminari di Marsala per i reati di associazione a <strong>del</strong>inquere finalizzata alla commissione di gravi <strong>del</strong>itti contro la P.A., per associazione mafiosa ed altro. Trascorso tale periodo di latitanza, il Giammarinaro in data 12.10.1996 decideva di costituirsi, venendo poi condannato il 24.03.1998 alla pena di anni uno, mesi dieci e giorni venti di reclusione per il <strong>del</strong>itto di peculato commesso a Salemi dal 1987 al 1993, per il <strong>del</strong>itto di concussione commesso a Mazara <strong>del</strong> Vallo nel 1988 e, infine, per il <strong>del</strong>itto continuato di peculato commesso a Mazara <strong>del</strong> Vallo dal 1987 al 1990, mentre riportava assoluzione da parte <strong>del</strong> Tribunale di Palermo nel 2000, per il reato di associazione mafiosa. Il complesso di elementi investigativi progressivamente acquisiti, nel corso degli anni, nei confronti <strong>del</strong> Giammarinaro Giuseppe era tale da evidenziarne, alle Autorità di P.S. ed a codesta A.G., la presunta collocazione nel panorama mafioso locale per il quale veniva sottoposto il 14.03.2001 alla misura di prevenzio- Convenzioni e Rimborsi T ali acquisizioni investigative riguardano in particolare le società “C.E.M.”, “Salus s.r.l.”, “Life s.r.l.” e “Villa Letizia Soc. Cop. A r.l.” e varie proprietà immobiliari per le quali, come meglio approfondito e descritto negli appositi capitoli ad esse dedicati nella presente Proposta, il Giammarinaro è ritenuto responsabile di avere, allo scopo di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, attribuito fittiziamente a C. F. la titolarità di quote <strong>del</strong>la società “Villa Letizia soc. coop. a r.l.”; a C. F. e alla di lui coniuge N. M. la titolarità di quote <strong>del</strong>la società “Life s.r.l.”; a L. S. la titolarità di quote <strong>del</strong>la società “Salus s.r.l.”; a M. A. la titolarità di quote <strong>del</strong>la società “C.E.M.”; a C. S. la titolarità di quote <strong>del</strong>la società “C.E.M.”; a A. N. D. la titolarità di due appezzamenti di terreno, di cui uno con fabbricato rurale, originariamente di sua proprietà, dapprima ceduti in data 05.02.1999 a C. M., riacquistandoli dalla mede- ne <strong>del</strong> soggiorno obbligato per anni quattro. Benché sottoposto alla misura di prevenzione, il Giammarinaro evidenziava un notevole dinamismo politico, dapprima costituendo nel 2001 in ambito provinciale il partito politico <strong>del</strong> “Biancofiore”, per poi confluire nella compagine <strong>del</strong>l’U.D.C. a seguito <strong>del</strong> congresso provinciale tenutosi in questo capoluogo nel dicembre <strong>del</strong> 2002, ottenen- do il sorprendente risultato di 9277 preferenze alle elezioni <strong>del</strong>l’Assemblea Regionale Siciliana <strong>del</strong> 2001. Il variegato quadro <strong>del</strong>le conoscenze e dei rapporti, di natura politicoaffaristica, in cui il Giammarinaro Giuseppe si è mosso e di cui ha beneficiato, hanno fatto in modo che lui avesse al controllo occulto di attività economiche nel settore sima in data <strong>06</strong>.11.2002, e intestandoli alla “Immobiliare Alicia di Ardagna S.a.s. di Ardagna Nicolò e C.”. Ma, ancora, le medesime indagini di p.g. hanno dimostrato come, solo grazie all’esistenza di un rapporto occulto di illecito mutualismo intrattenuto con i vertici <strong>del</strong>la Sanità pubblica di Trapani, il Giammarinaro Giuseppe abbia potuto ottenere l’acquiescenza da parte di dirigenti pubblici come Cangemi Giuseppe, Direttore Sanitario <strong>del</strong>l’A.S.L. n. 9 di n. 11 <strong>15</strong>-<strong>06</strong>-<strong>2011</strong> Pino Giammarinaro <strong>del</strong>la Sanità beneficiarie di finanziamenti pubblici regionali, nonché al condizionamento di importanti settori <strong>del</strong>la cosa pubblica e <strong>del</strong>la vita politica di questa provincia. Siffatte indagini di p.g. erano maturate nel contesto degli accertamenti già in precedenza svolti dalla Squadra Mobile, nell’ambito <strong>del</strong>la D.D.A., instaurato presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, in ordine ad un inquietante intreccio tra dipendenti di enti locali, in particolare <strong>del</strong>la Provincia Regionale di Trapani, imprenditori e appartenenti alla famiglia mafiosa di Trapani, i cui rapporti avevano come interesse comune il controllo degli appalti affidati dalla Provincia per l’esecuzione di lavori pubblici, attraverso la commissione di reati di turbativa, concussio- Trapani dall’11.09.1997 al 31.08.2009, il quale, in tale veste, stipulava secondo i “desiderata” <strong>del</strong> Giammarinaro e <strong>del</strong>la di lui cordata politica, convenzioni per il rimborso di spese sanitarie per l’assistenza a pazienti ricoverati presso le sopra citate R.S.A. (Residenze Sanitarie Assistite) ovvero C.T.A. (Centri di Terapia Assistita), pur 5 Inchiesta a cura di Piera Pipitone ne ed altro. Proprio in tale ottica va anche attentamente considerato il fiume di denaro pubblico pervenuto dall’Assessorato Regionale alla Sanità alle società occultamente gestite dal Giammarinaro Giuseppe, consentendo in tal modo a questi non solo di manovrare le aziende a lui collegate ed i relativi finanziamenti percepiti, ma anche di poter disporre di centinaia di posti di lavoro, ottenendo, in definitiva, l’esercizio di un indebito potere di controllo sociale che si traduce in captazione <strong>del</strong> consenso politico, tale da ritenere cogente l’attivazione <strong>del</strong>le potestà propositive. Intorno alla figura <strong>del</strong> Giammarinaro Giuseppe ruota un sodalizio politico-affaristico, composto da personaggi di varia estrazione (imprenditori, politici e pubblici funzionari), i quali hanno perseguito l’acquisizione <strong>del</strong> controllo di una serie di società di assistenza convenzionate con la A.S.P. di Trapani, al fine di infiltrarsi nella struttura amministrativa <strong>del</strong>la sanità locale e nella pubblica amministrazione regionale, onde accedere al sistematico controllo di finanziamenti erogati nel settore sanitario regionale e presso l’I.R.C.A.C., altresì tentando di pilotare nomine di manager e dirigenti sanitari nei vari plessi ospedalieri, in grado di garantire un tornaconto elettorale e, soprattutto, assicurare il favore amministrativo per autorizzazioni sanitarie, cospicui contributi conseguenti alla stipula <strong>del</strong>le convenzioni con la A.S.P. e, quindi, in ultima analisi, imporre i desiderata <strong>del</strong> gruppo politico legato al Giammarinaro Giuseppe. (fonte Questura di Trapani - Divisione Polizia Anticrimine) consapevole <strong>del</strong>la condizione di sorvegliato speciale di P.S. <strong>del</strong> Giammarinaro e <strong>del</strong>la sua diretta - seppur occulta - gestione <strong>del</strong>le suddette società, autorizzando quindi, dal 2003 al mese di agosto 2007, i rimborsi di seguito riportati: (fonte Questura di Trapani - Divisione Polizia Anticrimine) Dai tabulati riepilogativi relativi ai dati sopra riportati, è possibile,pertanto, rilevare gli importi complessivi <strong>del</strong>le somme erogate dalla A.S.L. nr. 9 di Trapani, a titolo di rimborso, alle società sopra menzionate e occultamente controllate dal GIAMMARINARO Giuseppe, dal 2003 al 2007, le cui <strong>del</strong>ibere risultano tutte essere state approvate con la presenza e la sottoscrizione <strong>del</strong> Direttore Sanitario dr. CANGEMI Giuseppe.