17.06.2013 Views

M.Buora, Elementi cronologici per la datazione di collane e ...

M.Buora, Elementi cronologici per la datazione di collane e ...

M.Buora, Elementi cronologici per la datazione di collane e ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

sepoltura non era più lungo <strong>di</strong> 150 cm, il che signifi-<br />

ca che si trattava <strong>di</strong> una fanciul<strong>la</strong> <strong>di</strong> giovane età,<br />

molto probabilmente prepuberale. La col<strong>la</strong>na <strong>di</strong> <strong>per</strong>le<br />

in pasta vitrea, più corta <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> tomba n. 38,<br />

era dunque un oggetto appositamente pre<strong>di</strong>sposto <strong>per</strong><br />

<strong>la</strong> giovinetta stessa e sicuramente era un abbiglia-<br />

mento al<strong>la</strong> moda, non ere<strong>di</strong>tato da parenti più anziani<br />

e neppure un ricordo del<strong>la</strong> propria gioventù messo<br />

nel<strong>la</strong> tomba <strong>di</strong> una <strong>per</strong>sona defunta in età avanzata.<br />

3) Braccialetto del<strong>la</strong> tomba n. 46.<br />

Formato da l l vaghi, <strong>di</strong> cui 7 poligonali, spesso<br />

tagliati irrego<strong>la</strong>rmente alle estremità.<br />

Dimensioni: lunghi (quattro <strong>di</strong> color verde scuro) mm<br />

9; me<strong>di</strong>o-lunghi (tre <strong>di</strong> color verde chiaro) mm 8-7;<br />

quasi poliedrici (uno, forse mal riuscito ?) mm 7;<br />

poliedrici (due <strong>di</strong> color blu) mm 4.<br />

Associazione <strong>di</strong> oggetti <strong>di</strong> abbigliamento nelle mede-<br />

sime tombe<br />

La tomba n. 38 è una delle più ricche tra quelle fem-<br />

minili sco<strong>per</strong>te nel<strong>la</strong> necropoli. Essa aveva ai pie<strong>di</strong><br />

una bottiglia <strong>di</strong> vetro <strong>di</strong> forma Isings 104, che l'anali-<br />

si ha <strong>di</strong>mostrato contenere vino (3). Insieme con essa<br />

era stato deposto un sacchetto o altro contenitore in<br />

materiale de<strong>per</strong>ibile che conteneva un tesoretto com-<br />

posto da 18 monete, battute dal 330-335 al 350 (4). Lo<br />

stato <strong>di</strong> queste ultime ha fatto pensare che <strong>la</strong> deposi-<br />

zione si debba datare nello stesso 350 o poco dopo. A<br />

fianco del<strong>la</strong> testa si trovava un anforotto del tipo Mid<br />

Roman 3, del<strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> due litri. L'offerta <strong>di</strong> vino<br />

era quin<strong>di</strong> doppia, includendo probabilmente del vino<br />

locale (forse rosso, a giu<strong>di</strong>care dalle tracce <strong>la</strong>sciate<br />

sul vetro) contenuto in una bottiglia probabilmente <strong>di</strong><br />

produzione aquileiese e altro proveniente dall'Asia<br />

Minore. All'abbigliamento del<strong>la</strong> defunta apparteneva-<br />

no anche un orecchino <strong>di</strong> filo in bronzo, un'armil<strong>la</strong> al<br />

braccio destro, formata da filo <strong>di</strong> bronzo attorcigliato,<br />

e due armille <strong>di</strong> <strong>la</strong>mina <strong>di</strong> bronzo al braccio sinistro,<br />

<strong>di</strong> cui una con decorazione a tacche verso i bor<strong>di</strong>.<br />

La tomba n. 48 non aveva altri oggetti <strong>di</strong> ornamento,<br />

ma presentava all'altezza dei pie<strong>di</strong>, a un livello<br />

alquanto su<strong>per</strong>iore rispetto a quello del corpo, una<br />

"Firma<strong>la</strong>mpe" del tipo più semplice che venne pro-<br />

dotto e usato nel <strong>per</strong>iodo tardoantico e in partico<strong>la</strong>re<br />

nel IV sec. d.C. Frammenti del beccuccio <strong>di</strong> un'altra<br />

sono stati rinvenuti presso <strong>la</strong> guancia sinistra. In que-<br />

sta tomba troviamo una fanciul<strong>la</strong> con un abito più<br />

semplice. Non venne qui celebrato il rito del refrige-<br />

rium (o almeno le tracce non vennero deposte entro<br />

<strong>la</strong> tomba), mentre compare un'eco <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni più<br />

antiche, quali <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> lucerne, che secondo<br />

alcuni autori sarebbe in<strong>di</strong>zio del<strong>la</strong> pratica del<strong>la</strong> reli-<br />

gione pagana.<br />

La tomba n. 46 non ha restituito alcun resto umano:<br />

<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona ivi deposta aveva un'altezza inferiore al<br />

metro, <strong>per</strong> cui si trattava <strong>di</strong> una bambina molto giova-<br />

ne, forse <strong>di</strong> non più <strong>di</strong> due o tre anni. I1 braccialetto<br />

era l'unico elemento conservato, da cui appren<strong>di</strong>amo<br />

che anche questa defunta era stata deposta con il suo<br />

vestito, forse molto semplice.<br />

Poiché le tre tombe che abbiamo ricordato sono <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versa lunghezza, si riferiscono anche a <strong>per</strong>sone <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferente età. Non sappiamo se e fino a che punto<br />

possano essere considerate significative <strong>di</strong> una moda<br />

e <strong>di</strong> un costume femminile, adottato <strong>per</strong> <strong>di</strong>verse fasce<br />

<strong>di</strong> età. Se questo fosse vero dovremmo arguire che il<br />

braccialetto con <strong>per</strong>le in pasta vitrea era riservato a<br />

fanciulle in tenerissima età, mentre <strong>la</strong> col<strong>la</strong>na poteva<br />

essere portata anche prima dell'adolescenza e poi<br />

rimaneva un elemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinzione anche <strong>per</strong> signo-<br />

re o signorine più avanti negli anni. A <strong>di</strong>re il vero non<br />

siamo troppo lontani dalle nostre consuetu<strong>di</strong>ni attuali.<br />

Usi pressoché analoghi sono attestati ad es. nelle<br />

tombe del<strong>la</strong> necropoli altome<strong>di</strong>evale <strong>di</strong> Lovaria<br />

(Comune <strong>di</strong> Pradamano, UD) in uso tra VI e VI1 sec.<br />

ove <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> pochissime <strong>per</strong>le (forse parte <strong>di</strong> un<br />

solo orecchino?) caratterizza le tombe <strong>di</strong> bambine<br />

giovanissime, mentre <strong>la</strong> col<strong>la</strong>na è portata da <strong>per</strong>sone<br />

già adulte.<br />

Datazione degli elementi poliedrici<br />

Una so<strong>la</strong> delle tombe che abbiamo ricordato sopra,<br />

precisamente <strong>la</strong> n. 38, ci offre un terminus ad quem<br />

<strong>per</strong> i nostri vaghi <strong>di</strong> forma poliedrica. In genere tutta<br />

<strong>la</strong> parte <strong>di</strong> nostro interesse del<strong>la</strong> necropoli si data a<br />

partire dal<strong>la</strong> fine del 111 - inizio IV (data che risulta da<br />

una "Firma<strong>la</strong>mpe" <strong>di</strong> tipo più antico).<br />

I vaghi poliedrici, generalmente definiti a 14 facce (51,<br />

appartengono al tipo 7 ("Polyeder<strong>per</strong>len") del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>s-<br />

sificazione del Keller nel<strong>la</strong> sua fondamentale o<strong>per</strong>a<br />

sulle necropoli tardoantiche del<strong>la</strong> Germania meri<strong>di</strong>o-<br />

nale. Egli ne in<strong>di</strong>vidua <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione al<strong>la</strong> sinistra del<br />

Reno e in ambito danubiano. Essi presentano una<br />

colorazione varia, <strong>di</strong>stinta in verde traslucido, even-<br />

tualmente con tracce <strong>di</strong> doratura, blu chiaro o scuro,<br />

violetto chiaro o scuro (6). Egli li data genericamente<br />

al IV sec. d.C.<br />

In realtà <strong>la</strong> presenza, forse solo spora<strong>di</strong>ca, <strong>di</strong> vaghi <strong>di</strong><br />

col<strong>la</strong>na <strong>di</strong> forma poliedrica sembra attestata fin dal I1<br />

sec. d.C., se dobbiamo attribuire a quest'epoca, come<br />

è stato proposto, due col<strong>la</strong>ne del<strong>la</strong> Walters Art<br />

Gallery (7). Col<strong>la</strong>ne <strong>di</strong> <strong>per</strong>le con vaghi poliedrici sono<br />

molto frequenti nelle necropoli del<strong>la</strong> Pannonia, ove<br />

compaiono in tombe che si datano in genere nel corso<br />

del IV sec. (8).<br />

Purtroppo in Italia settentrionale vi è notizia dello<br />

scavo <strong>di</strong> molti cimiteri tardoantichi effettuato negli<br />

ultimi anni, ma i dati non sono ancora e<strong>di</strong>ti, neppure<br />

parzialmente. Per quanto riguarda i rinvenimenti otto-<br />

centeschi, salvo il meritorio <strong>la</strong>voro del<strong>la</strong> Nobile <strong>per</strong><br />

l'ambito <strong>la</strong>riano (9), si deve ricorrere a quanto pubbli-<br />

cato nel catalogo <strong>per</strong> <strong>la</strong> mostra su Mi<strong>la</strong>no capitale,<br />

mentre si attendono ancora le promesse revisioni <strong>per</strong><br />

l'area trentina e soprattutto si s<strong>per</strong>a che l'ambito<br />

veneto veda consistenti pubblicazioni <strong>di</strong> scavo. Lo<br />

stato delle fonti archeologiche appare dunque, anche<br />

in questo caso, <strong>la</strong>rgamente inaccessibile e inutilizza-<br />

bile. Per tali ragioni <strong>la</strong> bel<strong>la</strong> analisi sugli oggetti <strong>di</strong><br />

ornamento <strong>di</strong> forma poliedrica che ha condotto<br />

Margherita Bol<strong>la</strong> nel 1995 risulta specialmente <strong>per</strong> il<br />

IV sec. non sod<strong>di</strong>sfacente (io). Nel<strong>la</strong> sua carta <strong>di</strong> <strong>di</strong>s-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!