Albergo al Sole, Asolo (TV) - Sysdat Turismo Spa

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Le donne hanno avuto un ruolo assai importante nella storia di Asolo da quando l’ex regina di Cipro, la veneziana Caterina Cornaro, ebbe dalla Repubblica di Venezia la signoria assoluta di Asolo come compensazione per la perdita del regno cipriota all’amore per Asolo di Eleonora Duse, che volle esservi seppellita. Oggi due nuove regine interpretano l’accoglienza e l’ospitalità di Asolo, Elena e Silvia de Checchi, proprietarie e gestrici dell’Albergo al Sole Asolo sorge su un colle di modesta altezza in una posizione geografica strategica posta com’è tra i bacini dei fiumi Brenta e Piave, posizione che ne fece un insediamento importante fin dalle epoche più remote. Fu importante in età romana e poi successivamente, passando più volte di mano, fin quando Venezia si distese nell’entroterra occupandolo verso Ovest fino all’Adda: Asolo diventa veneziana nel 1337. Sarà francese in epoca napoleonica e poi austriaca dopo la sconfitta dell’imperatore dei francesi, infine italiana dopo il 1866. La prima regina di Asolo fu Caterina Cornaro (1454-1510), patrizia veneziana divenuta regina di Cipro nel 1472 per aver sposato Giacomo II di Lusignano, re di Cipro e dell’Armenia. Rimasta vedova l’anno seguente, Caterina dovette battersi strenuamente per i diritti del figliolo appena nato, Giacomo terzo. Una congiura spagnola costò la vita al bimbo, che morì nell’agosto del 1474. Sotto la protezione di Venezia, all’epoca una delle maggiori potenze dell’intero Mare Mediterraneo, Caterina divenne regina a tutti gli effetti dell’isola. Nel 1488 un’altra congiura spagnola convinse Venezia ad annettersi Cipro richiamando Caterina a Venezia dove venne nominata “domina Aceli”, vale a dire signora assoluta di Asolo. Ad Asolo Caterina condusse vita da regina circondandosi di una corte fastosa e chiamando a sé alcuni dei migliori ingegni del tempo come Pietro Bembo. Nel 1509 Caterina fuggì nuovamente davanti all’arrivo delle truppe della Lega di Cambrai cui partecipavano il re di Francia Luigi XII, l’imperatore d’Austria Massimiliano I e il papa Giulio II della Rovere. La lega era stata voluta dal papa nominalmente per opporsi ai turchi, di fatto per impedire a Venezia di fare l’Italia con tre secoli e mezzo di anticipo. Caterina muore a Venezia il 10 luglio del 1510. La seconda regina fu Eleonora Duse (1858-1924), la grandissima attrice che ebbe anche una tormentosa storia d’amore con Gabriele D’Annunzio. La Duse arrivò ad Asolo nel 1919, ospite di un’amica. Si innamorò del luogo e vi prese in affitto Casa Miller-Morrison. Scriveva la Duse a Marco Praga nell’autunno del 1920: “Perché Asolo è bello e tranquillo, paesetto di merletti e di poesia; perché 105 HOTEL DOMANI f e b b r a i o 2 0 0 6 Asolo (TV) non è lontano dalla Venezia che adoro, perché vi stanno dei buoni amici che amo; perché è tra il Grappa e il Montello... Questo sarà l’asilo della mia ultima vecchiaia, e qui desidero di essere seppellita. Anzi, ricordatelo, e se mai, ditelo...” Nella primavera del 1924 Eleonora Duse fu sepolta ad Asolo nel cimitero di S. Anna con funerali di Stato. ELENA E SILVIA DE CHECCHI Antonio De Checchi detto Vittorino, imprenditore, a metà anni Ottanta comprò l’Albergo Al Sole di Asolo da un pellicciaio di Castelfranco Veneto, un certo Antonello, con lo scopo di restaurarlo e rivenderlo. L’immobile, le cui origini si perdono nel tempo, domina la piazza principale del paese da una posizione sopraelevata con una collina alle spalle. Era certamente albergo a inizio Novecento. Un certo Giulio Favero era il gestore della struttura assieme alle due sorelle negli anni in cui Eleonora Duse frequentava la cittadina. Nella foto, Silvia ed Elena De Checchi. In apertura, una suggestiva immagine notturna del ristorante La Terrazza, da cui si gode un incantevole panorama
Nella hall gli ospiti hanno a disposizione un’accogliente zona soggiorno con camino. In basso, un altro scorcio del ristorante La Terrazza CASE HISTORY Albergo al Sole Asolo (TV) Esiste una corrispondenza tra la Duse e il Favero nella quale l’attrice si raccomanda di tenergli la corrispondenza durante la sua assenza. Morti i Favero, l’albergo, dotato di sole sei camere, era rimasto chiuso per più di vent’anni. I lavori di restauro dell’immobile andarono per le lunghe anche perché durante gli scavi vennero rinvenuti ambienti affrescati che richiesero l’intervento della Sovrintendenza delle Belle Arti. Verso la fine dei lavori Antonio chiese alle figlie Elena e Silvia di affiancare l’architetto per conferire un tocco di femminilità all’arredamento dell’albergo. Le figlie si erano fatte le ossa in una delle aziende paterne. Venduta l’azienda, Elena e Silvia decisero di cambiare mestiere cimentandosi con l’arte dell’accoglienza e dell’ospitalità. Il trampolino di lancio fu un piccolo albergo di categoria 3 stelle che si affaccia sulla piazza principale di Asolo, l’Hotel Duse, che la famiglia De Checchi aveva acquistato anni prima e la cui gestione tornava nelle mani della proprietà per scadenza del contratto di gestione. L’albergo ha 14 camere e offre un trattamento di camera con colazione. Elena gestiva l’Hotel Duse, Silvia seguiva i lavori dell’Albergo al Sole. Nell’aprile del 1996 viene inaugurato nuovamente l’Albergo al Sole. Nel 1998 Elena e Silvia vendono proprietà e gestione dell’Hotel Duse e concentrano le forze sull’Albergo al Sole, che dopo i lavori di ristrutturazione e ampliamento era salito a 23 camere. Nel 2003 realizzano anche il ristorante La Terrazza con una trentina di coperti al chiuso e altrettanti sulla terrazza all’aperto. La Grotta di Bacco è limitata a soli 10 coperti. Papà Antonio da sette anni si è ritirato in Brasile, in riva al mare, dove continua a divertirsi come imprenditore. Classe 1970 Silvia, diploma di ragioneria, segno dell’Ariete, classe 1972 Elena, diploma di liceo scientifico, segno della Vergine, le due sorelle hanno creato una squadra estremamente ben affiatata sia tra di loro che con i loro collaboratori, la maggior parte delle quali donne. Elena si occupa del ristorante e dei rapporti con la clientela, Silvia della reception e dell’amministrazione. “Il nostro chef è Fabio Liguori, allievo di Marco Valletta alla 106 HOTEL DOMANI f e b b r a i o 2 0 0 6
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