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Numero 33 - Associazione Gianluca Felici Onlus

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Iscritta all’Albo della Regione Lazio al N° D1044<br />

<strong>Numero</strong> <strong>33</strong> • Agosto 2008 • Aut. reg. Tribunale di Roma N. 624/96 del 13/12/96<br />

Sped. in abb. Postale Art. 2 comma 20/legge 662/96 Filiale di Roma


A B<br />

C<br />

d ella<br />

S o<br />

l<br />

i<br />

d arietà<br />

• Avviamento del laboratorioscuola<br />

di falegnameria;<br />

• Gestione del Centro<br />

Educativo;<br />

• “Adotta una famiglia”;<br />

• Casa di Carità<br />

Albania<br />

Brasile<br />

Cameroun<br />

• “Campagna del latte”;<br />

• Casa famiglia “LAR”.<br />

• “1500 Euro per una casa”;<br />

• Gestione del Centro di<br />

accoglienza;<br />

• Ceste basiche;<br />

• Kit scolastico.


ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS 3<br />

Riflessioni su una vacanza diversa di Rinaldo Ponticiello, il<br />

giovane ingegnere che, dopo il primo viaggio fatto con noi nel<br />

2005, è ritornato tante altre volte in Albania con i suoi amici,<br />

affascinato dai posti e dalla semplicità e genuinità delle persone. Questa volta l’ha fatto<br />

da solo ed ha voluto esternare per tutti noi le sue emozioni e le sue sensazioni…<br />

L’ultimo viaggio intrapreso in Albania nello scorso mese<br />

di giugno, è durato pochi giorni, ma forse, avendolo affrontato<br />

da solo, ho vissuto questa terra in maniera più<br />

vera di quanto non avessi fatto nei soggiorni precedenti,<br />

senza avere l’ovatta dei tanti italiani intorno che ti fanno<br />

sentire un po’ più protetto, del “tutto organizzato”, di sapere<br />

esattamente a cosa stare attento e cosa evitare…<br />

Vau Dejes – Il corso …<br />

Quello che mi è rimasto di questa esperienza sono alcuni<br />

“flash”, alcune situazioni… Sono i singoli momenti<br />

che in genere si ricordano di un viaggio. Ed è così che voglio<br />

descriverlo, magari per provare a trasmettere meglio<br />

le sensazioni provate… come ad esempio… leggere sulla<br />

prima pagina di una gazzetta albanese le novità e i risultati<br />

del campionato italiano, scoprendo che laggiù è<br />

più seguito il nostro calcio che il loro; percorrere i tornanti<br />

delle montagne, (tipico paesaggio locale), a bordo<br />

di un’auto che ha poche marce… e quelle che ci sono non<br />

ingranano; guardare alla TV uno stralcio di film di Steve<br />

Martin in lingua originale con i sottotitoli in albanese, capendo<br />

la trama… perché lo si è già visto in Italia; bere un<br />

“caffè turco” alla loro maniera, cioè sedendosi e “chiacchierando”<br />

con calma per almeno una mezz’oretta… beh<br />

va bene anche in silenzio, basta che sia con calma; vedersi<br />

regalare una camicia usata… perchè quello è quan-<br />

A... come Albania<br />

MAL D’ALBANIA?...<br />

to possono permettersi di regalare; muoversi da un posto<br />

all’altro con i furgoncini sgangherati che hanno assistito<br />

alla nascita e alla fine del comunismo, ma hanno ancora<br />

quattro ruote…;<br />

ascoltare le storie di suor Domenica, da qualche mese a<br />

Laç, e le similitudini tra la sua terra nel dopoguerra (la<br />

Puglia) e il villaggio di Vau Dejes oggi; andare a cena da<br />

un amico e vedere che ti mette sul tavolo tutto ciò che<br />

ha… cucinato la madre in camera da letto, perchè quella<br />

è la cucina; sapere che un mio amico riceverà in ritardo<br />

di quindici giorni il suo stipendio equivalente a 100<br />

euro e vedere che non si ribella, ma si stringe nelle spalle<br />

con pazienza e rassegnazione…; visitare una miniera<br />

di rame abbandonata che sovrasta il paese da una collina;<br />

potere ascoltare i suoni della campagna di sera, le<br />

lucciole e il gracidio delle rane; assistere a una mucca<br />

ed un maialino che scorazzano tranquillamente per la<br />

Maialini che razzolano liberi sulle strade<br />

strada principale del paese nell’ora di punta, quando arrivano<br />

a veicolare perfino quattro macchine nello stesso<br />

momento;<br />

infilarsi in un discorso mescolando tre lingue: italiano,<br />

greco e albanese, ciascuna con i propri orrori grammaticali…<br />

in pratica creandone una nuova; insegnare ad un


4 ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS<br />

amico albanese gli spaghetti col tonno, e scoprire che la<br />

sera successiva riesce a rifarli da solo; sostituire in casa di<br />

un amico il sifone del lavabo che ormai faceva acqua da<br />

tutte le parti; assistere e partecipare ad una preghiera e<br />

ad una riunione di gruppo nella loro lingua; concedere la<br />

rivincita in una partita di biliardo, osservando che in un<br />

paesino con trenta negozietti, cinque sono sale-biliardo.<br />

Ora siamo a Gumsìce, da Don Carlo, un meraviglioso<br />

missionario emiliano, con Kastrioti e altri amici italiani.<br />

Ègià il tramonto e ha fatto caldo tutto il giorno, davanti a<br />

Don Carlo e Rinaldo<br />

noi c’è un rettangolo di terra smossa grande come un<br />

campo da tennis; ci lavorano alcuni ragazzi che vivono nei<br />

dintorni, fra le colline.<br />

È Don Carlo che porta avanti la baracca, stanno cercando<br />

di costruire un campetto polivalente in asfalto, per<br />

le sfide di pallavolo o di basket... un modo particolare per<br />

far lavorare in squadra i ragazzi del posto… ma che fatica!!<br />

Ad un certo punto Don Carlo si volta, ci mostra la<br />

montagna, è divisa in due orizzontalmente, tagliata da<br />

una mulattiera.<br />

Qualche giorno fa c’è stato un incendio, arrivava da<br />

dietro la montagna… e ha terminato la sua corsa proprio<br />

in corrispondenza della stradina, che ha evitato il propagarsi<br />

delle fiamme fino a valle. Ma la gente guardava il<br />

fuoco senza intervenire…<br />

Si chiede come mai gli albanesi che abitano nei dintorni<br />

non si sono minimamente preoccupati dell’incendio…,<br />

“poteva bruciare le loro case, arrivare fin là; la<br />

mentalità deve cambiare; fintanto che una situazione non<br />

li tocca personalmente e da vicino, non costituisce un<br />

problema”. Don Carlo vorrebbe insegnargli che il territorio,<br />

che l’Albania in genere, non è “terra di nessuno”, ma<br />

“di tutti”, che tutti potrebbero vivere meglio se considerassero<br />

le zone comuni come fossero le proprie. Forse<br />

avrebbe voluto che le fiamme avessero invece raggiunto<br />

le case, sarebbe stata un’esperienza dalla quale quella<br />

gente avrebbe imparato qualcosa.<br />

Ma è confortante accorgersi anche dei tanti progressi<br />

che il paese vive in pochi mesi, così come del grande<br />

lavoro che c’è da fare per tirarlo davvero su per cui preti<br />

e suore del posto cercano in tutti i modi di avviare iniziative<br />

nelle quali sia lo spirito di squadra e di gruppo il<br />

pilota di tutto, cosa a cui gli albanesi non sono mai stati<br />

abituati; ascoltare le parole di speranza e i progetti rea-<br />

Il laboratorio di falegnameria<br />

lizzati a Gumsìce da Don Carlo; visitare il Laboratorioscuola<br />

di falegnameria realizzato per opera dell’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong> <strong>Onlus</strong> e constatarne i continui<br />

progressi ammirando i manufatti dei suoi sorprendenti<br />

allievi che sotto gli insegnamenti di Alvaro, il loro eccezionale<br />

maestro italiano, stanno imparando l’arte della la-<br />

I bambini del Centro Educativo<br />

vorazione del legno, mettendo così le basi del loro futuro.<br />

Passare a salutare i bambini del Centro Educativo<br />

<strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong> , ritrovare quelli degli anni passati che si ricordano<br />

di te, ti circondano, ti sorridono con la bocca e<br />

con gli occhi, ti coprono di sguardi teneri e timidi e ti fanno<br />

festa. Notare come siano più ordinati nei loro grembiulini<br />

cuciti dalle suore, più puliti e ben nutriti mentre si<br />

preparano alla festa per la chiusura dell’anno scolastico e<br />

alla recita per i genitori.<br />

Trascorrere una giornata in una festa organizzata dal-


ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS 5<br />

la Parrocchia per i ragazzi disabili, con lo scopo di integrarli<br />

nella comunità, e sentirsi utile e fortunato; ridere e<br />

scherzare familiarmente con ragazze e ragazzi visti da<br />

cinque minuti come se li conoscessi da anni…<br />

Sono a casa di un mio amico, a Fangu, nel villaggio. E’<br />

sera, è tardi. Siamo sulla soglia di casa, seduti. Lavora,<br />

ma non è pagato molto. Mi racconta i suoi sogni, qualche<br />

Un momento della festa con i ragazzi diversamente abili<br />

anno fa ne aveva molti, ma sono caduti ad uno ad uno<br />

come foglie secche. Gliene è rimasto uno solo: venire in<br />

Italia. La sua famiglia è già qui. Pensa che qui i suoi problemi<br />

possano risolversi, forse. Io non ne sono sicuro.<br />

Neanche lui ne è sicuro. Non sappiamo cosa accadrà in<br />

futuro… Accende una sigaretta, io sdrammatizzo con<br />

qualche battuta e finisce tutto in una risata.<br />

Mi chiede di rimanere con lui ancora qualche giorno…<br />

Mi piacerebbe, ma… non posso, devo tornare in Italia...<br />

Ritornerò presto, glielo prometto!...<br />

Rinaldo Ponticiello<br />

L’IMPORTANZA DI RECARSI<br />

SUL POSTO<br />

A conferma dell’articolo precedente, Paolo<br />

Capuzzo sottolinea come, dopo essere stati<br />

sul posto di missione, ci si senta più coinvolti<br />

e motivati a fare e a ritornare.<br />

Moltissime volte mi sono sentito dire dai missionari<br />

che ho incontrato e conosciuto: “Vieni a trovarci.<br />

Organizzati con i ragazzi della parrocchia, e venite a trovarci.”<br />

Questo invito, però, l’ho sempre riposto in un angoletto<br />

del mio cuore perché mi ripetevo che, tutto sommato,<br />

non avevo bisogno di andare in missione perché quello<br />

che c’era da sapere lo sapevo già, quello che c’era da<br />

vedere lo vedevo già dalle foto; e poi non mi andava di<br />

fare la figura del “bianco-ricco-europeo” che concede la<br />

sua visita ai poveri del terzo mondo. Mi dicevo anche che<br />

i soldi che avrei speso per il viaggio sarebbero stati meglio<br />

utilizzati inviandoli direttamente al missionario.<br />

A pensarci freddamente tutti i ragionamenti che facevo<br />

non erano affatto sbagliati; le motivazioni a livello razionale<br />

reggevano perfettamente.<br />

A rafforzare il mio ragionamento c’era anche l’esperienza<br />

personale di una lunga permanenza per lavoro in<br />

un paese del nord Africa, dove avevo potuto vivere da nababbo<br />

e dove avevo conosciuto le piscine di tutti gli alberghi<br />

da quattro stelle in su, ma dove solo una volta ero<br />

entrato nella casa di un abitante del posto e c’ero entrato<br />

perché costretto dalle circostanze.<br />

Poi è venuta l’Albania con il progetto della falegnameria<br />

di Vau Dejes!<br />

E finalmente, piano piano, mi sono lasciato coinvolgere.<br />

Ho detto “piano piano”, perché altri giovani della parrocchia,<br />

prima di me, molto più prontamente e generosamente,<br />

erano già andati a trovare i ragazzi del Centro<br />

Educativo di Vau Dejes. A me è stato necessario un rodaggio<br />

più lungo: è stata necessaria la falegnameria.<br />

La prima volta sono andato in Albania ad aprile dello<br />

scorso anno, al fianco di Franco come valido tutor.<br />

Il primo impatto, già nel percorso dall’aeroporto a Vau<br />

Dejes, è stato estremamente positivo: vedere tantissimi<br />

piccoli edifici in costruzione, e tutti con le intelaiature<br />

pronte ad accogliere la futura sopraelevazione, è stato<br />

per me un segnale di fiducia nel futuro da parte degli albanesi:<br />

non si costruisce e non si sopraeleva se non si<br />

prevede di continuare a vivere nella propria terra.<br />

Un altro segnale di fiducia nel futuro è il vedere una<br />

miriade di piccoli esercizi commerciali lungo le strade<br />

principali: tantissimi negozietti di ristoro e piccola vendita<br />

(certo non i nostri “autogrill”). Ma anche molti ristoranti<br />

estremamente dignitosi!<br />

Un terzo segnale positivo è stata la cordialità delle<br />

persone che abbiamo incontrato e lo spirito di amicizia dei<br />

ragazzi! Gli adulti tutti cordiali e gentili; i ragazzi esuberanti<br />

e desiderosi di contatto e di scambio.<br />

Un ultimo segnale positivo è stato conoscere di persona<br />

alcuni albanesi che dopo essere venuti in Italia ed aver<br />

imparato un mestiere, sono tornati in Albania per aprire<br />

un’ attività imprenditoriale: lo scambio di competenze e<br />

conoscenze è la cosa migliore che possano fare i popoli<br />

l’uno per l’altro, vicendevolmente.<br />

Voglio raccontare un ultimo semplicissimo aneddoto a<br />

proposito del mio primo viaggio in Albania. Io sapevo perfettamente<br />

che il capannone della scuola di falegnameria<br />

era pronto perché ne avevo visto le foto in tutte le fasi<br />

della sua costruzione. Ma, chissà perché, non me lo “immaginavo”.<br />

Quando in macchina con Franco e con il signor<br />

Alvaro siamo arrivati a Vau Dejes ed abbiamo girato<br />

a destra verso Fangu (la località della falegnameria e del<br />

Centro Educativo <strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong>), e dopo un chilometro<br />

circa è “apparso” il tetto della falegnameria, io ho esclamato<br />

tra lo stupito e l’entusiasta: “Quella è la falegnameria?<br />

Che bella!”


ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS Pagina 6<br />

Ma il proverbio dice che il primo amore non si scorda<br />

mai e così sono tornato in Albania una seconda volta in<br />

occasione dell’inaugurazione ufficiale della scuola di falegnameria.<br />

Non ci ho pensato sopra nemmeno un momento: appena<br />

abbiamo saputo la data ufficiale ho detto subito di sì!<br />

Paolo a colloquio con S.E. Mons. Avgustini<br />

Il secondo viaggio ha innanzitutto confermato le impressioni<br />

della prima volta.<br />

Ma, a differenza di aprile, questa volta il tempo era discretamente<br />

piovoso e in montagna anche nebbioso. Si<br />

potrà dire che io sono strano, ma la natura, sotto la pioggia,<br />

a me piace! E me la sono goduta veramente!<br />

Il “pezzo forte” questa volta era l’inaugurazione: la<br />

gente, le autorità civili, le autorità religiose, i ragazzi scelti<br />

per iniziare i corsi, il signor Alvaro, gli amici venuti<br />

dall’Italia; e poi il taglio del nastro, la benedizione delle<br />

apparecchiature, i discorsi (tanti), gli applausi (tantissimi),<br />

l’emozione dei nuovi allievi della scuola, il buffet, gli<br />

abbracci di saluto, il pranzo offerto dal vescovo.<br />

Io non sono più giovane e sono più o meno “rotto a<br />

tutte le esperienze”: di eventi più o meno solenni ne ho<br />

vissuti molti. Ma in questa occasione, mentre si succedevano<br />

i discorsi delle varie autorità presenti, mi sono venuti<br />

i lucciconi agli occhi!!! Sì, ero commosso! E se ero<br />

commosso io, che avevo collaborato in modo marginale,<br />

quanto più saranno stati commossi tutti coloro che l’impresa<br />

l’hanno sognata, studiata, realizzata, sostenuta,<br />

sofferta.<br />

Ringrazio le circostanze che mi hanno fatto conoscere<br />

la realtà dell’Albania, così vicina a noi e pronta allo scambio<br />

e alla collaborazione. Ringrazio tutti gli albanesi che<br />

ho conosciuto e che ho apprezzato. Ringrazio gli amici<br />

che mi hanno “condotto per mano” in questa scoperta.<br />

Non c’è due senza tre ! Chissà…<br />

Paolo Capuzzo<br />

PROGETTI SEMPRE APERTI<br />

Comincia a dare buoni frutti il progetto “adotta una famiglia”,<br />

varato dalla nostra associazione, per rispondere al<br />

grido d’allarme di don Simone Kulli, Direttore Caritas di<br />

Sapa, perchè la disperazione sta portando al suicidio tanti<br />

padri di famiglia che non sono più in grado di sfamare i<br />

loro figli. Sono 5 finora le famiglie adottate da altrettanti<br />

gruppi di nostri sostenitori, assicurando così l’assistenza<br />

alimentare per tutto l’anno. Ognuno di questi cinque gruppi<br />

ha ricevuto il foglio di adesione al progetto con la relativa<br />

foto della famiglia assegnata. Presto riceveranno anche<br />

la documentazione relativa alla consegna dei viveri.<br />

Si fa appello a tutti voi, pregandovi di promuovere, tra<br />

gli amici, i conoscenti, i familiari, i colleghi di lavoro, una<br />

raccolta di fondi destinata all’ adozione comune di una famiglia,<br />

iniziativa che sarà garantita dalla Caritas di Sapa e<br />

che verrà documentata periodicamente, in forma privata,<br />

dalla nostra <strong>Associazione</strong>. Il costo mensile per il sostentamento<br />

di una famiglia media si aggira intorno ai 60,00<br />

Euro, ma se il nostro gruppo sarà numeroso, basterà un<br />

solo euro ciascuno al mese per regalare il futuro e la speranza<br />

ad un’ intera famiglia.<br />

Anche su questo progetto la divina Provvidenza<br />

comincia ad elargire i suoi doni: un aiuto iniziale<br />

da parte della nostra associazione, un altro con il<br />

coinvolgimento a titolo personale di Mons. Di Tora<br />

direttore Caritas di Roma e … abbiamo visto il sorriso<br />

negli occhi di Mons. Avgustin, Vescovo di<br />

Sapa, in Italia per un Sinodo dei Vescovi albanesi:<br />

“Grazie, adesso possiamo anche iniziare con le<br />

fondamenta, poi si vedrà…<br />

Purtroppo la tradizione albanese ha sempre<br />

considerato anziani e portatori di handicap come<br />

maledizione da tener nascosta. Per questo sono<br />

sempre più trascurati, non solo dallo Stato, ma anche<br />

dalla famiglia. La Caritas diocesana di Sapa si<br />

è interrogata sulle proprie possibilità di intervento,<br />

sia a livello di sensibilizzazione della comunità<br />

cristiana e civile, sia per una risposta più concreta<br />

alla situazione. Queste considerazioni hanno portato<br />

al progetto di una Casa di Carità in cui accogliere<br />

persone diversamente abili alle quali non<br />

sono garantite, nelle proprie famiglie, le condizioni<br />

minime di sussistenza”…


ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS 7<br />

LA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO<br />

unisce Scutari e Genazzano<br />

Forse non tutti sanno che la devozione alla Madonna<br />

del Buon Consiglio è nata in Albania. La Vergine, con questo<br />

titolo, era venerata a Scutari da tempi antichissimi,<br />

ma quando i Turchi nel 1466 invasero l’Albania perseguitando<br />

i cristiani, quell’immagine, dicono gli storici, si staccò<br />

dal muro della chiesa di Scutari e, portata dagli angeli,<br />

come raffigura un dipinto sulla parete della chiesa, dopo<br />

aver volato sull’Adriatico e l’Italia centrale, si venne a<br />

posare sul muro di una cappellina che una devota di<br />

Genazzano, ridente cittadina laziale, stava costruendo in<br />

onore della Madonna.<br />

La Madonna del Buon Consiglio<br />

Questo evento dell’apparizione della Madonna del<br />

Buon Consiglio a Genazzano avvenne il 25 aprile 1467 e<br />

destò grande scalpore. Gli storici narrano che tutta l’Italia<br />

ne restò commossa e che il Papa di allora, Paolo II, nominò<br />

una commissione per esaminare i fatti e i miracoli.<br />

La donna di nome Petruccia, tanto devota alla<br />

Madonna e sulla cui casa apparve l’immagine, è stata in<br />

seguito beatificata.<br />

Ora, la Madonna del Buon Consiglio è la Patrona di<br />

tutta l’Albania e con Scutari è sorto un gemellaggio ad<br />

opera dei Padri Agostiniani che custodiscono il Santuario<br />

di Genazzano.<br />

Giovanni Paolo II, prima di recarsi in visita in Albania,<br />

è andato a Genazzano a pregare davanti all’immagine miracolosa<br />

e ha portato in Albania una fedele riproduzione<br />

della sacra immagine per collocarla sull’altare del rinato<br />

santuario di Scutari.<br />

Davanti a questa immagine dal volto soave della<br />

Vergine reclinato sul Bambino che cinge con le manine il<br />

collo della Madre, si sono fermati in preghiera e meditazione<br />

molti santi tra i quali anche Don Bosco, Don Orione<br />

e Madre Teresa.<br />

Da qualche anno l’incantevole Genazzano è diventata<br />

il punto d’incontro di tutti gli albanesi che vivono in Italia.<br />

Infatti l’ultima domenica di maggio arrivano pullmans da<br />

tutte le parti con “pellegrini” albanesi che vengono a venerare<br />

la loro Madonna, assistere alla Messa celebrata<br />

nella loro lingua e poi pranzare tutti insieme condividendo<br />

le vivande che ognuno ha portato da casa in un parco<br />

messo loro a disposizione dai frati. Quest’anno, domenica<br />

27 maggio, tutti i presenti hanno avuto una piacevolissima<br />

sorpresa perché, a causa di un Sinodo dei vescovi<br />

albanesi in Vaticano, degli otto prelati presenti nella<br />

terra delle aquile, sette si trovavano a Roma, dei quali<br />

cinque hanno voluto concelebrare la Messa per i loro<br />

compatrioti che, dopo la funzione, si sono precipitati esul-<br />

Un momento della celebrazione<br />

tanti a salutare quello della propria regione nonché gli<br />

ambasciatori presenti con le loro rispettive famiglie.<br />

Naturalmente c’eravamo anche noi, invitati da Mons.<br />

Avgustini e da don Mark, e, anche se non siamo riusciti a<br />

seguire bene la cerimonia religiosa per problemi di lingua,<br />

siamo stati incantati dai bambini vestiti nei loro classici<br />

costumi, dalle manifestazioni di gioia di quelli che si riabbracciavano<br />

e dai lucciconi negli occhi di chi non si incontrava<br />

da tanto tempo.<br />

Una bimba in costume albanese


8 ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS<br />

FFAABBIIAANNAA<br />

“Mentre guardo il mio piccolo Luca crescere<br />

così bene, nutrito e curato, non posso<br />

pensare che ci siano bambini che in questo<br />

momento non abbiano il latte perché le loro<br />

mamme, malate di AIDS, non possono nutrirli.<br />

Con Paolo, mio marito, abbiamo deciso di garantire<br />

il latte ad almeno un bambino per un<br />

anno intero”.<br />

Chi parla è la nostra dolcissima Fabiana<br />

Biasini, mamma da un anno, grande pianista a<br />

livello mondiale che l’anno scorso ha offerto<br />

alla nostra associazione, insieme alla violinista<br />

Anyla Kraja un bellissimo concerto di beneficenza.<br />

Ma Fabiana vuole fare di più e, poiché<br />

insieme ad altri artisti sarà impegnata nel<br />

concerto dell’11 settembre che si terrà a<br />

Roma in ricordo delle vittime delle Torri<br />

Gemelle, sta organizzando, per la sera precedente,<br />

10 settembre, un concerto di beneficenza<br />

con due grandi professori di violino e<br />

violoncello, finalizzato a sostenere il nostro<br />

progetto “la campagna del latte” per i bambini<br />

del Cameroun. Ci auguriamo che i partecipanti<br />

siano tanti e altrettanto generosi.<br />

LA PICCOLA IRENE<br />

Si è preparata per due anni con tanto<br />

impegno alla sua Prima Comunione, guidata,<br />

oltre che dalla sua catechista, dai discorsi e<br />

dagli esempi di mamma Giovanna e di papà<br />

Paolo. Per questo, all’avvicinarsi della festa,<br />

esprime il desiderio di non volere regali, ma<br />

tanti soldini. “Cosa ne devi fare?”- le domanda<br />

la mamma un po’ perplessa. “Voglio comprare<br />

il latte per i bambini del Cameroun che non<br />

possono essere allattati dalla loro mamma”.<br />

E così, Irene, dieci anni appena, ci dà una bella<br />

lezione: saper rinunciare a favore di chi è<br />

meno fortunato di noi…<br />

Rinunciare ai regali che vorremmo ricevere e<br />

ai quali chissà quante volte abbiamo pensato,<br />

fantasticando per tanto tempo, aspettando la<br />

festa, è una bella rinuncia che, fatta da un<br />

adulto, è sicuramente esemplare, ma, compiuta<br />

da una bambina, è oltremodo ammirevole.<br />

VERONICA<br />

“Per la festa del mio diciottesimo<br />

compleanno non voglio regali. Vi<br />

chiedo il corrispettivo in denaro per poter adottare<br />

una famiglia albanese in grave difficoltà e<br />

garantirle il sostentamento per un anno”.<br />

Così, ferma e decisa, si esprime Veronica, dopo<br />

aver sentito la mamma Emanuela raccontare<br />

la sua esperienza in Albania, in occasione<br />

dell’inaugurazione della falegnameria, e dopo<br />

aver letto sul nostro giornale, le tragedie che<br />

si consumano giornalmente in tante famiglie,<br />

per mancanza di cibo. La cosa ci sorprende<br />

piacevolmente perché, in un mondo che sta diventando<br />

sempre più egoista, il gesto generoso<br />

di una giovane che preferisce pensare agli<br />

altri prima che a se stessa, oltre che essere di<br />

buon esempio, è anche un atto che ci infonde<br />

speranza.<br />

MARCO<br />

E GLI AMICI CGIL ESTERI<br />

Proseguiamo il nostro percorso di solidarietà<br />

attraverso una nuova campagna promossa<br />

dall’<strong>Associazione</strong> “<strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong> – <strong>Onlus</strong>”<br />

(www.associazionegfelici.it)... Tra i vari progetti<br />

di questa associazione, abbiamo scelto “1500<br />

euro per una casa” che si prefigge di assicurare<br />

un’abitazione decorosa alle tante famiglie<br />

senza tetto che vivono in condizioni miserevoli,<br />

ai margini della società.<br />

A questo vorremmo affiancare anche il progetto<br />

“Un letto per i più piccoli” per l’acquisto<br />

di letti e materassi per i piccoli di Carpina<br />

che spesso dormono per terra su un pezzo di<br />

cartone.<br />

Fiduciosi in un ulteriore vostro gesto di generosità,<br />

vi preghiamo di contribuire generosamente.<br />

Con questo annuncio comparso sul sito della CGIL Esteri,<br />

Marco Esposto si è fatto promotore di questa lodevole e<br />

ben riuscita iniziativa. Infatti qualche giorno fa ci ha telefonato<br />

per consegnarci due assegni, uno dei quali da<br />

parte della CGIL Roma nord, per l’acquisto non di una,<br />

ma di due casette, da destinare ad altrettante famiglie<br />

poverissime di Carpina. Felicemente sorpresi dell’ottimo<br />

epilogo di questa iniziativa, ringraziamo di cuore tutti<br />

quelli che vi hanno aderito e promettiamo che, non appena<br />

avremo assegnato le abitazioni, sarà nostra premura<br />

documentarlo.


ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS 9<br />

Marabà (Stato del Parà)<br />

[…] La giornata dei nostri bambini ferve di attività varie<br />

sotto lo sguardo amorevole delle loro educatrici: disegnano,<br />

colorano,<br />

giocano,<br />

fanno ginnastica<br />

Il nostro asilo non riceve aiuti dal Governo, andiamo avanti<br />

con difficoltà, ma grazie a Voi possiamo fare molte cose...<br />

B... come Brasile<br />

Siamo lieti di comunicarVi che, con un po’ di sacrifici, siamo<br />

riusciti a tener fede all’impegno preso di finanziare per tutto<br />

l’anno i progetti sottostanti.<br />

Siamo felici di proteggere questi bambini dai pericoli<br />

mentre le loro mamme stanno al lavoro. Con amore e pazienza<br />

cerchiamo di migliorare il loro comportamento e il<br />

loro carattere perché provengono tutti da famiglie con<br />

molti problemi di ogni genere. I risultati sono così evidenti<br />

e soddisfacenti che da altre zone periferiche della città ci<br />

chiedono di aprire altri Centri di accoglienza tanto che<br />

stiamo pensando ad un “Cantinho de Paula n. 2”<br />

Ma dobbiamo scontrarci con la realtà perché oltre che<br />

di denaro avremo bisogno di volontari che ci diano il loro<br />

tempo e le loro braccia.<br />

Confidiamo nel Signore e… in Voi<br />

Suor Marlene Fonseca<br />

La necessità di fornire i piccoli che si accingono a frequentare<br />

la scuola del materiale occorrente, è stata molto<br />

sentita dai bambini che a questo progetto hanno voluto<br />

devolvere l’importo relativo alle loro bomboniere solidali<br />

in occasione della Prima Comunione. Questo ci ha<br />

permesso di garantire quanto avevamo promesso ai trenta<br />

bambini di Marabà. Naturalmente il progetto continua<br />

anche in futuro per i prossimi bambini che andranno in<br />

prima elementare.<br />

La “cesta basica”, è un pacco-viveri contenente generi<br />

di prima necessità destinato ad alleviare la difficile condizione<br />

in cui vivono le famiglie più povere. Sono 15 le famiglie<br />

che ogni mese possono contare su questo aiuto. E’<br />

una piccola cosa, perché le richieste sono molte e i progetti<br />

che cerchiamo di mandare avanti sono tanti.<br />

Speriamo, in futuro, compatibilmente con le nostre possibilità,<br />

che possa aumentare il numero delle famiglie beneficiarie.


10<br />

La per 2 famiglie<br />

Giriamo a Voi la letterina di un nostro piccolo amico<br />

di Carpina alla cui famiglia è stata assegnata la casetta<br />

appena costruita con le Vostre offerte. Vagner viveva in<br />

una baracca di fango, umida e pericolante. Le sue parole<br />

semplici e sincere, saranno per tutti la più bella ricompensa…<br />

Vagner con la sua mamma nella nuova casetta<br />

Cari amici dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong> onlus,<br />

voi siete gli angeli del cielo che siete venuti<br />

dall’Italia, avete guardato con affetto verso di me e mi<br />

avete dato il più grande regalo che io potessi ricevere:<br />

una casa. Essa è grande; ha 2 stanze, cucina, terrazzino<br />

e bagno. Ha un orto grande dove possiamo piantare<br />

frutta e verdura. Ha il pavimento ed è dipinta. Io sono<br />

stato felicissimo insieme a mamma, mio fratello e mia<br />

sorella.<br />

Io vivevo in una stanza in affitto; mamma è separata<br />

e non poteva pagare l’affitto. Lei fa i servizi per sostenere<br />

la famiglia ma guadagna poco e non sempre<br />

trova lavoro. Per questo ringrazio ognuno di voi per la<br />

grande gioia che mi avete dato; ora sì, io ho una casa,<br />

la sicurezza che nessuno mi mandi via.<br />

ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS<br />

Dormo felice e tranquillo, ho una stanza e il mio letto.<br />

Oggi sono un bambino più felice perché avete realizzato<br />

il più grande sogno della mia vita: una casa, che<br />

è la garanzia di un luogo certo e sicuro per vivere con<br />

più salute e dignità.<br />

Grazie e Dio vi ricompensi per il cuore così buono<br />

che avete verso i poveri.<br />

Un bacio da Vagner<br />

Antonino e Margherita<br />

““PPeerr uunnaa ffaammiigglliiaa cchhee nnaassccee nnee vvoogglliiaammoo aaiiuuttaarree<br />

uunn’’aallttrraa aa ccrreesscceerree:: llee bboommbboonniieerree ppeerr iill nnoossttrroo mmaattrrii-mmoonniioo<br />

ccoonnttrriibbuuiirraannnnoo aallllaa rreeaalliizzzzaazziioonnee ddii uunnaa ccaasseett-ttaa<br />

ppeerr uunnaa ffaammiigglliiaa sseennzzaa tteettttoo ddii CCaarrppiinnaa –– BBrraassiillee””<br />

Con questa motivazione, una giovane coppia calabrese,<br />

che nel mese di giugno è convolata a nozze, ha finalizzato<br />

l’importo delle bomboniere solidali all’acquisto di<br />

una casetta da destinare ad una delle tante famiglie che<br />

vivono nella più completa indigenza a Carpina (Stato di<br />

Pernabunco).<br />

Abbiamo aggiunto la somma mancante e ci siamo affrettati<br />

ad inviare alle suore il denaro necessario a costruire<br />

l’alloggio. Siamo contenti di essere riusciti a consegnarlo<br />

alla famiglia destinataria, in tempi ristrettissimi<br />

perché questo ci ha permesso di fare ad Antonino e<br />

Margherita una graditissima sorpresa: nel giorno del loro<br />

matrimonio, abbiamo fatto trovare sulla tavola nuziale le<br />

foto che attestano la loro donazione. Sul cartello alla parete,<br />

infatti, c’è scritto “Casa donata da Antonino e<br />

Margherita”.<br />

La casa assegnata a nome di Antonino e Margherita


ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS 11<br />

Le suore delle missioni di Eseka e Matombe ci esprimono<br />

la loro gratitudine e si scusano per le difficoltà che<br />

hanno di farci avere le loro lettere che ultimamente possono<br />

recapitare solo attraverso il Nunzio Apostolico.<br />

Infatti il plico contiene anche gli auguri di Pasqua, quando<br />

siamo ormai in piena estate… Ci raccontano la loro vita<br />

e le tante difficoltà, anche attraverso le foto: “Le ragazze,<br />

nel Lar, sono trattate come figlie, perché sono giovani<br />

molto carenti e alcune con ferite molto profonde essendo<br />

state vittime di abusi sessuali. Con ognuna operiamo<br />

un recupero individuale. In casa partecipano alle varie<br />

attività, come potete vedere dalle foto: studio, cucina,<br />

lavoro nei campi, riordino della casa, cucito ecc.<br />

le ragazze, impegnate in cucina e…<br />

… a lezione di cucito<br />

Facciamo di tutto per dare a queste giovani la possibilità<br />

di prepararsi per il futuro giacché una ragazza ben<br />

preparata è una famiglia ben costituita e una società<br />

solida. Non è un lavoro facile, ma il vostro aiuto ci<br />

dà la possibilità di operare e ci incoraggia molto”…<br />

Casa famiglia “LAR” di Eseka Campagna del latte<br />

Con questa letterina in francese, alcune delle 40 mamme<br />

che ricevono il latte per i loro piccoli, ci esprimono la<br />

loro gratitudine e ci mandano gli auguri di una felicissima<br />

Pasqua… Noi le ringraziamo di aver posato per noi insieme<br />

ai loro bambini, dandoci la soddisfazione di vedere come<br />

crescono bene, grazie al programma di aiuto che sosteniamo.<br />

Con gioia vi informiamo che, come per il Brasile, anche<br />

per il Cameroun il nostro finanziamento per la fornitura<br />

del latte è stato garantito per tutto l’anno in corso, come<br />

pure le spese di gestione della “Casa famiglia”.<br />

alcune delle mamme che mensilmente ricevono il latte in polvere,<br />

mostrano orgogliose i loro bellissimi bambini


Angeli con una sola ala<br />

Angeli con una sola ala<br />

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.<br />

Ho letto da qualche parte che gli uomini<br />

sono angeli con un’ala soltanto:<br />

possono volare solo rimanendo abbracciati.<br />

A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare,<br />

Signore, che anche tu abbia un’ala soltanto.<br />

L’altra la tieni nascosta: forse per farmi capire<br />

che tu non vuoi volare senza di me.<br />

Per questo mi hai dato la vita:<br />

perché io fossi tuo compagno di volo.<br />

Insegnami, allora, a librarmi con te.<br />

Perché vivere non è trascinare la vita,<br />

non è strappare la vita, non è rosicchiare la vita.<br />

Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano,<br />

all’ebbrezza del vento.<br />

Vivere è assaporare l’avventura della libertà.<br />

Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di<br />

chi sa di avere nel volo un partner grande come Te!<br />

Ma non basta saper volare con Te,<br />

Signore tu mi hai dato il compito di abbracciare<br />

anche il mio fratello e di aiutarlo a volare.<br />

Ti chiedo perdono per ogni peccato contro la vita<br />

e per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.<br />

Non farmi lasciare il prossimo<br />

nel vestibolo malinconico della vita<br />

dove si "tira a campare", dove si vegeta solo.<br />

Non farmi passare indifferente vicino al fratello<br />

che è rimasto con l’ala, l’unica ala,<br />

inesorabilmente impigliata<br />

nella rete della miseria e della solitudine<br />

e si è ormai persuaso<br />

di non essere più degno di volare con Te.<br />

Soprattutto per questo fratello sfortunato<br />

dammi, o Signore, un’ala di riserva!<br />

Don Tonino Bello


ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS<br />

Ass. <strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong> <strong>Onlus</strong><br />

Scegli di fare un atto di amore per gli altri.<br />

Sarà come accogliere alla tua festa<br />

anche chi avrai deciso di aiutare!<br />

Le Vostre bomboniere solidali si trasforme- ranno in un<br />

Centro educativo, in una scuola di falegnameria, in cure<br />

mediche, in abitazioni per famiglie senza tetto. Saranno<br />

una concreta testimonianza del Vostro impegno e della<br />

Vostra sensibilità.<br />

Si può scegliere fra tre soluzioni:<br />

Pergamena personalizzata con nome e progetto a<br />

cui si vuole aderire.<br />

Contributo minimo: 1,50 euro cad.<br />

Margherita con confetti, pergamena personalizzata<br />

con nome e progetto a cui si vuole aderire, fiorellini<br />

e nastrini(vedi foto).<br />

Contributo minimo: 3,00 euro cad.<br />

Centrino lavorato al chiacchierino con due veli,<br />

fiorellini, nastrino e pergamena personalizzata<br />

con nome e progetto a cui si vuole aderire, completa<br />

di confezione e confetti (vedi foto).<br />

Contributo minimo: 6,00 euro cad.<br />

Per i dettagli delle soluzioni proposte, i progetti a cui<br />

aderire e il contenuto della pergamena, potete consultare<br />

il nostro sito web oppure contattarci al nostro numero<br />

di telefono. (vedi pag. 16)<br />


✂<br />

ASSOCIAZIONE GIANLUCA FELICI - ONLUS<br />

INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART: 13<br />

DEL D.Lgs. N° 196/2003<br />

Desideriamo informarLa che i Suoi dati verranno custoditi<br />

e trattati con la massima riservatezza e nel rispetto<br />

di quanto disposto dal ‘Codice in materia di<br />

protezione dei dati personali’ (D.Lgs. N° 196/2003), utilizzati<br />

dall’<strong>Associazione</strong> “<strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong> – onlus” esclusivamente<br />

ai fini istituzionali e per la spedizione della<br />

rivista quadrimestrale in abbonamento. I Suoi dati personali<br />

saranno trattati in archivi cartacei ed elettronici<br />

adottando tutte le sicurezze previste dalla legge. Lei<br />

può esercitare i diritti di cui al DL 196/03 (correzione,<br />

integrazione, cancellazione, etc.) in qualsiasi momento<br />

rivolgendosi al Titolare del trattamento <strong>Associazione</strong><br />

<strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong> – onlus”, via Matera 18, 00182 Roma.<br />

Deducibilità Fiscale<br />

Ogni donazione a favore dell’<strong>Associazione</strong> “<strong>Gianluca</strong><br />

<strong>Felici</strong> – onlus” è deducibile dalla dichiarazione dei<br />

redditi secondo le norme previste dalla legge. Per poter<br />

usufruire di tali agevolazioni è necessario conservare<br />

la ricevuta del versamento. Per le offerte tramite<br />

bonifico o carta di credito l’estratto conto ha valore di<br />

ricevuta.<br />

A proposito del 5 per mille...<br />

A fine Luglio 2007, il Ministero delle Finanze ha reso<br />

noto i dati della dichiarazione 2006 con il numero di<br />

preferenze avute e relativi importi per codice fiscale<br />

delle associazioni ammesse al beneficio, ma non la data<br />

in cui saranno erogati.<br />

Ringraziamo tutti gli amici e sostenitori che in fase di<br />

denuncia dei redditi hanno preferito la nostra<br />

<strong>Associazione</strong> quale destinataria del 5 per mille accordandoci,<br />

così, la loro preferenza e stima.<br />

Anche quest’anno, per esprimere la preferenza per la<br />

nostra <strong>Associazione</strong> ricordarsi di indicare il seguente<br />

codice fiscale:<br />

971<strong>33</strong>600581<br />

Il nostro grazie più sincero a quanti vorranno<br />

aderire a questa iniziativa completamente<br />

gratuita.


G razie<br />

a ...<br />

I<br />

n iziative<br />

Massimo e Sarah Arenaccio - Rosanna Bartolomei - Amelia Bartolucci - Fabiana Biasini -<br />

Davide Bitran - Cesarina Chiarinelli Fatello - Antonino Contaldi - Donatella D'Angelo - Francesca De<br />

Santis - Marco Esposto - Maria Galeotti - Eleonora Garattoni - Gabriella Gobbo- Flavia e Giulia<br />

Guidoni - Luciana Lamberti Rocca - Silvia Laruffa - Maria Concetta Licitra - Giacomo Manzo -<br />

Reginaldo Onofri - Gianpaolo Origlia - Renzo Panari - <strong>Felici</strong>ta Peperoni - Maria Elena Peracchi - Luigi<br />

Solarino - Donatella Zampicinini - Gli amici della CGIL Esteri e CGIL Roma Nord.<br />

Un particolare ringraziamento a Riccardo Bonino per la generosa donazione a favore del centro<br />

educativo <strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong>.<br />

Grazie e Auguri di cuore a coloro che hanno scelto le nostre bomboniere<br />

per trasformare in un atto d’amore per gli altri uno dei giorni più belli della loro vita:<br />

Le nozze d’argento di: Valter e Daniela Basili,<br />

Vanez e Ombretta Bianconi.<br />

Le nozze di: Antonino e Margherita Nicosia,<br />

Angelo e Nadia Pizziconi<br />

Le Prime Comunione di: Francesco Grosso, Andrea Minciotti, Andrea Sirna,<br />

Agnese Raschielli, Claudia Mundo, Agnese, Alice, Elisa,<br />

Cristina Orlando, Martina Sorrentino, Lorenzo Notarili,<br />

Andrea Cittadini, Samuele Fiori e Irene Carnevale<br />

Un grazie ai nostri sostenitori che hanno voluto tenere vivo il ricordo dei loro cari inviando<br />

un’offerta in loro suffragio:<br />

-Maria Ricci in memoria del fratello Giuseppe<br />

Un affettuoso ringraziamento alla Sig.ra Delia Preda Agostini che, nonostante i suoi 87 anni, ha<br />

voluto sferruzzare per i nostri mercatini deliziose e coloratissime presine.<br />

Per il progetto“Adotta una famiglia”, un grazie particolare a:<br />

gli amici di Fiorella, Bice e <strong>Felici</strong>ta; la signora Adele Cacciabue di Genova; Veronica Gargano;<br />

gli amici di Rosa e Romina Zicca.<br />

➣ La prima domenica di agosto, come ogni anno, abbiamo partecipato ad Affile (Roma) ai festeggiamenti<br />

in onore della Madonna del Giglio. Accolti calorosamente dai cittadini, ormai diventati nostri<br />

amici e sostenitori, abbiamo allestito una pesca di beneficenza per grandi e piccini e un mercatino di<br />

bellissimi oggetti di artigianato realizzati dalle mani esperte delle nostre care sostenitrici.<br />

➣ Il 10 settembre, nella Basilica di S. Giovanni a Porta Latina si terrà un grande concerto di musica classica<br />

il cui ricavato sarà finalizzato all’ acquisto del latte per i bambini del Camerun.<br />

Casa di Carità - Venuti a conoscenza del progetto per la<br />

costruzione della Casa di Carità (vedi a pag. 6), al fine di reperire fondi,<br />

il Gruppo Missionario della nostra Parrocchia di San Policarpo ha varato<br />

una simpatica iniziativa. Promossa da Stefano Arenaccio, è stato<br />

possibile realizzarla grazie all’impegno di tante persone.<br />

L’idea è stata quella di promuovere un torneo di calcio tra diverse<br />

squadre di giovani e adulti, comporre gli album con le figurine delle<br />

relative squadre e venderli. Molti ragazzi si sono impegnati ad<br />

impacchettare le figurine (un lavoro mastodontico) per poi venderle<br />

a tutte le persone che il sabato e la domenica si presentavano al<br />

campo della parrocchia per il torneo di calcio.<br />

L'iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo da grandi e piccoli<br />

e più di una volta le persone facevano un'offerta maggiore per<br />

contribuire alla riuscita del progetto di solidarietà. A titolo di<br />

cronaca, ha vinto il torneo la squadra del Portogallo.


Lavoriamo per un mondo amico dei bambini<br />

L’”<strong>Associazione</strong> <strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong> - <strong>Onlus</strong>” nasce a Roma l’11 settembre 1996<br />

per realizzare il sogno che <strong>Gianluca</strong> aveva nel cuore: aiutare l’Albania.<br />

Vi era stato nel ’94 insieme ad alcuni compagni di classe e a due professori ed era rimasto<br />

sconvolto da tante sofferenze della gente, soprattutto dei bambini…”Io e i miei<br />

amici ci siamo vergognati di noi stessi: facciamo storie e ci lamentiamo se non abbiamo<br />

il motorino o la macchina. Là non hanno medicine, acqua, scuole;<br />

è prezioso anche il sale da cucina. Dobbiamo fare qualcosa, voglio tornare…”<br />

Ma due anni dopo il nostro <strong>Gianluca</strong>, per colpa di qualcuno che aveva troppa fretta, è<br />

stato vittima di un terribile incidente e, a soli vent’anni, è salito in cielo.<br />

La sua eredità di gioia è diventata il nostro sogno più prezioso. Ora, dalla Casa del<br />

Padre, ci guida e ci sostiene per essere presenti dovunque ci sia un bambino che soffre,<br />

per cercare di trasformare il pianto in sorriso, il dolore in speranza.<br />

L’”<strong>Associazione</strong> <strong>Gianluca</strong> <strong>Felici</strong>” persegue le seguenti finalità:<br />

• Promozione e realizzazione di progetti di solidarietà sociale<br />

• Assistenza sociale e socio-sanitaria<br />

• Beneficenza e aiuti umanitari<br />

• Attuazione di iniziative socio-educative e culturali<br />

È possibile sostenere le nostre attività tramite versamenti su:<br />

C. C. POSTALE n°92056001, intestato all’ ASSOCIAZIONE “GIANLUCA FELICI” - ONLUS<br />

Bonifico bancario Codice IBAN: IT 35 D 07601 03200 000092056001<br />

Codice BIC: BPPIITRRXXX<br />

intestato all’ASSOCIAZIONE “GIANLUCA FELICI” – ONLUS<br />

Attenzione: conservate la ricevuta del vostro versamento, l’importo è detraibile<br />

dalla dichiarazione dei redditi.<br />

L’<strong>Associazione</strong> ha sede c/o l’Istituto delle Suore Dorotee, Via Matera n°18, C.A.P 00182, Roma.<br />

Per informazioni: Tel./Fax 06.71586316<br />

E-mail: associazione@associazionegfelici.it<br />

Redazione e Amministrazione: Roma – Via Matera, 18.<br />

Direttore responsabile del Giornale: Avv. Ernesto Palatta<br />

Periodico quadrimestrale gratuito<br />

Finito di stampare il 30 agosto 2008 da Edizioni Grafiche Manfredi snc - Via G. Mazzoni, 39/A - 00166 Roma<br />

A ssociazione<br />

G ianluca<br />

F elici<br />

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