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FRIULI NIX MONDO - Ente Friuli nel Mondo

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Pag. 2 <strong>FRIULI</strong> NEL <strong>MONDO</strong> GENNAIO 1977<br />

Edifìci di Montereale Valcellina dopo 11 terremoto del 15 settembre.<br />

l/iVA PROPOSTA ALLA REGIOÌVE<br />

Assistenza ospedaliera Cee<br />

Le malattie sono, purtroppo, un<br />

triste fatto sociale, poiché la necessità<br />

di curarle richiede Vinlervenlo<br />

della comunità attraverso strutture<br />

mediche e ospedaliere. Uno dei<br />

maggiori obiettivi che la società moderna<br />

persegue è un'assistenza sanitaria<br />

il piti possibile rispondenle<br />

agli effettivi bisogni dei cilladini.<br />

Sotto questo riguardo, a partire<br />

dalVinizio del secolo, in lulia Europa<br />

si è avuta una serie di riforme<br />

sanitarie che hanno posto al<br />

servizio dei cittadini (e sono liiltora<br />

in via di evoluzione) validi mezzi<br />

di assistenza.<br />

Per troppi anni, Vllalia è rimasta<br />

indietro <strong>nel</strong> settore degli interventi<br />

sociali relativi alla sanità, facendo<br />

registrare insufficienze imperdonabili<br />

che, tra Vallro, hanno impedito<br />

allo Stato di assolvere pienamente<br />

al ruolo cosi nitidamente delineato<br />

dalla Costituzione. La recente riforma<br />

sanitaria ha colmalo un vuoto<br />

di anni, ma non ha ancora soddisfallo<br />

alle norme CEE in materia,<br />

dimostrandosi ancora in notevole<br />

ritardo. La responsabilizzazione delle<br />

Regioni <strong>nel</strong>l'assistenza ospedaliera,<br />

<strong>nel</strong> tentativo di decentrare e rendere<br />

più funzionale il servizio, è un<br />

passo positivo, ma gli enti locali<br />

non hanno ancora le idee chiare o<br />

almeno stentano a differenziarsi dal<br />

precedente regime.<br />

Soltanto la Val d'Aosta, regione<br />

a statuto speciale come il <strong>Friuli</strong>-Venezia<br />

Giulia, ha attuato qualcosa di<br />

sostanzialmente nuovo <strong>nel</strong> campo<br />

delVassistenza ospedaliera. Quel Consiglio<br />

regionale, infatti, ha ratificalo<br />

una delibera con la quale si propone<br />

di fare carico alla Regione delle<br />

intere spese affrontale negli Slati<br />

della CEE dai valdostani. I rapporti<br />

economici con le istituzioni saranno<br />

regolati tramite VINAM e per il rimborso<br />

sarà sufficiente farne richiesta<br />

alla Regione. Questo provvedimento<br />

elimina uno degli aspelli tipici della<br />

gestione mutualistica, connesso al-<br />

Vaspetto di dare a tutti il diritto<br />

alVassistenza ospedaliera e di garan­<br />

tire, conseguentemente, Vuniformità<br />

delle prestazioni. In tal modo, <strong>nel</strong>-<br />

VEiiropa comunitaria i cilladini della<br />

Val d'Aosta avranno la stessa<br />

parità di diritti degli altri assistiti<br />

e potranno godere delViililizzazione<br />

delle strutture ospedaliere <strong>nel</strong>le medesime<br />

condizioni di assisleiiza praticale<br />

dalla Regione. La decisione<br />

è stata accolta con favore da tutta<br />

la popolazione valdostana, e in particolar<br />

moda da coloro che, per<br />

motivi di lavoro, da temilo vivono<br />

alVeslero.<br />

Fin qui Viniziativa della Val d'Aosta<br />

si è dimostrata originale e positiva.<br />

Perciò non vediamo perché anche<br />

la Regione <strong>Friuli</strong>-Venezia Giulia<br />

non debba adottare, in materia di<br />

assistenza ospedaliera, analoghi<br />

provvedimenti. E' inulile dire che la<br />

dimensione europea del <strong>Friuli</strong> è di<br />

secolare tradizione e ceriamenle non<br />

inferiore a quella della Val d'Aosta;<br />

pertanto è giusto che una conquista<br />

di tale portata sia falla propria dalla<br />

nostra Regione. Non è da aggi<br />

che lavoratori friulani sono emigrali<br />

in ogni Paese d'Europa e versano in<br />

difficoltà per la mancanza d'un siffatto<br />

servizio sociale. Ma vi sano<br />

ragioni in forza del'e quali non dovrebbero<br />

godere di benefici comuni?<br />

E, al ritorno in patria, .sarebbe lecito<br />

trovare le stesse condizioni di<br />

assistenza adottate al di là delle<br />

frontiere?<br />

La nostra proposta è diretta al-<br />

VEiite Regione: Vassislenza ospedaliera<br />

CEE deve essere allargala a<br />

tutti i friulani mediante un apposito<br />

provvedimento legislativo che rispecchi<br />

una realtà sociale in nulla<br />

diversa da quella dal resto delVEiiropa<br />

comunitaria. Ciò sarebbe un<br />

passo in avanti <strong>nel</strong>la politica delVemigrazione<br />

e recherebbe un valido<br />

contributo alla ricostruzione.<br />

Auspichiamo che la Regione <strong>Friuli</strong>-<br />

Venezia Giulia prenda al pili presto<br />

ni esame questa proposta, se è proprio<br />

vero che « exempla Irahunt ».<br />

ROBERTO ELIA<br />

Augurio ed elogio agii eoiierati<br />

L'assessore regionale al lavoro, alVassistenza sociale e alVeinigrazione,<br />

sig. Bernardo Dal Mas, ha inviato al presidente della<br />

nostra istituzione la lettera che, qui di seguito, hilegralmenie<br />

pubblichiamo. La sensibilità che il messaggio dimostra non ha<br />

bisogno di alcun commento: essa dice da sola la sollecitudine e<br />

l'interesse con i quali le autorità della Regione <strong>Friuli</strong>-Venezia<br />

Giulia seguono l'opera dei .sodalizi friulani in patria e alVeslero,<br />

e Vapprezzamento per quanto essi hanno fatto a sollievo dei disagi<br />

de'le popolazioni terremotate.<br />

Dice la lettera:<br />

« Caro presidente, l'occasione del nuovo anno 1977 mi è particolarmente<br />

gradita per porgere a te, con preghiera di estenderli<br />

a tutti Fogolàrs che l'<strong>Ente</strong> ha <strong>nel</strong> mondo, i più fervidi e calorosi<br />

auguri di ogni bene.<br />

La testimonianza e la presenza dei nostri emigrati con veri<br />

esempi di solidarietà nei confronti dei fratelli colpiti dai disastrosi<br />

movimenti tellurici hanno dimostrato ancora una volta al<br />

mondo la tempra della nostra gente e l'attaccamento alla « piccola<br />

patria ».<br />

Sono esempi che non saranno dimenticati. Esempi che lasciano<br />

sperare in una sollecita ricostruzione delle nostre comunità<br />

secondo aspettative che non possono e non debbono essere deluse.<br />

A te e a tutti i friulani un caro « mandi ».<br />

BERNARDO DAL MAS<br />

La ricostruzione<br />

(Continua dalla prima pagina)<br />

-Monte Croce Gamico: tutte limitazioni<br />

che realisticamente<br />

isolano — in ogni senso — il<br />

presente e il futuro del <strong>Friuli</strong><br />

dal resto dell'Europa. E non c'è<br />

meraviglia se a queste opere<br />

si dà uno spessore culturale.<br />

Gome lo si dà — certo più<br />

propriamente — alla questione<br />

universitaria di un <strong>Friuli</strong> che<br />

rivendica per sé (per il suo domani<br />

soprattutto) un ateneo<br />

<strong>nel</strong> pieno senso della parola.<br />

Gon tutte le incertezze e le ambiguità<br />

che si vuole, questa<br />

dell'università a Udine, rimane<br />

l'affermazione di principio.<br />

Sono pochi tratti, ma sulficenli<br />

a dare per lo meno le<br />

linee portanti di un disegno<br />

di rinascila che appare estremamente<br />

complesso e di non<br />

facile attuazione: ha ragione<br />

Zambeiietli quando afferma<br />

che questa del terremoto è<br />

stata l'emergenza più grave per<br />

l'Italia e per l'Europa negli ultimi<br />

trent'anni. Una condizione<br />

che Regione e Stato hanno cercato<br />

di rimediare <strong>nel</strong>la fase più<br />

acuta (non ancora esaurita)<br />

senza dimenticare gli obiettivi<br />

di una successiva ricostruzione.<br />

Degli interventi messi in atto,<br />

vale la pena ricordare alcuni<br />

più qualificanti: duecento miliardi<br />

in conto capitale (legge<br />

336) dallo Stato, dieci dalla<br />

Regione, trentatre perven'<br />

dalle varie offerte, altri due<br />

miliardi (dei 400) concessi dallo<br />

Stato per interessi e i centoquaranladue<br />

del F.R.I.E. Ce<br />

ne sarà bisorno di tanti di più<br />

per ricucire lacerazioni in ogni<br />

settore e riprendere, quasi da<br />

zero in diverse parti, il cammino<br />

dello sviluppo. La Regione<br />

giustamente pone concrete speranze<br />

<strong>nel</strong>la solidarietà della<br />

Banca e della Comunità economica<br />

europee.<br />

Il documento si rivela co.sì<br />

un primo passo verso la rinascita:<br />

articolato con responsabilità<br />

e sostenuto dal consenso<br />

delle diverse forze politiche.<br />

E da questo documento non è<br />

assente — tutl'allro! — la preoccupazione<br />

di salvare le carat­<br />

teristiche etniche e culturali di<br />

questo antico popolo. Caratteristiche<br />

che non possono non<br />

entrare in un piano di innascila<br />

autentico che non venga calato<br />

dall'alto come un vestito prefabbricato<br />

ma sia realmente<br />

una sintesi armonizzata di elementi<br />

rispecchianti il vero volto,<br />

la storia, i problemi, le speranze<br />

e le attese dei friulani.<br />

Mentre in questi giorni si perfeziona<br />

al Consiglio regionale<br />

in un aperto dibattito che è confronto<br />

e verifica, il documento<br />

sarà poi invialo al Parlamento<br />

che su questa base inizierà la<br />

formulazione della legge fondamentale<br />

per il <strong>Friuli</strong> di domani.<br />

O. B.<br />

Uii'aifeiida 1977<br />

pei' i novecento anni<br />

della Patria<br />

del <strong>Friuli</strong><br />

.Analogamente a quanto attuato<br />

dal prof. Giuseppe Bergamini, sollo<br />

Vegida delV<strong>Ente</strong> « <strong>Friuli</strong> <strong>nel</strong> mondo<br />

», con la compilazione delVAgcnda<br />

friulana 1977 (ce ne siamo occupati<br />

diffusamente <strong>nel</strong> nostro numero<br />

di novembre), la « Clape cultural<br />

furlane Hermes di Colerei » ha dato<br />

alle stampe, per le edizioni della<br />

lino-tipografia Chiandetli, di Renna<br />

del Rofale, un Lunarini 1977 « pai<br />

900 agiis de Patrie dal Fruii ». Quest'anno,<br />

infatti — come annota Giorgio<br />

Jiis, che ha curato la nitida agelida<br />

—, si compiono nave secoli da<br />

quando nacque la « Patria del <strong>Friuli</strong><br />

», che ebbe le sue costituzioni e il<br />

suo parlamento (uno dei pili antichi<br />

d'Europa), e fu « el principi dal<br />

Stài nazionàl furiati, ch'ai à diiràt<br />

sqtiasi qiiatri secui indipendent e<br />

libar (e ancfemò iins tré secui alilanini).<br />

Tal Friùl d'in che volte —<br />

aggiunge Giorgio Jiis —, ch'al-ere<br />

une vare pini grani di chel di ciimò<br />

(ai-leve dal Cjadori fin jii la Vlstrie<br />

e tal Cragii, valadi la Sdavanìe) evivevin<br />

in buine armonie qiialri nationalitàl<br />

diferentes: i ladins-fiirlans,<br />

i cragnolins (o slovens), i lodescs<br />

e i talians »: che sono pai le<br />

stesse genti che vi vivono oggi. Per<br />

questo motivo, il Lunariut 1977 accoglie<br />

testi poetici <strong>nel</strong>le quattro lingue,<br />

dando ovviamente la prevalenza<br />

a quelli friulani. Autori conteinporanei<br />

e del passalo si alternano<br />

<strong>nel</strong>Vaccurata e simpatica agenda, cosi<br />

da costituire una preziosa antologia<br />

da conservare e da consultare<br />

con interesse e profitto. Corredano<br />

le tuigine (ciascuna di esse comprende<br />

una settimana delVanna) riproduzioni<br />

fotografiche di angoli —<br />

per lo più dimenlicati — del nastro<br />

<strong>Friuli</strong>.<br />

Un'iniziativa da lodare, questa della<br />

« Clape cultural furlane Hermes<br />

di Colerei », e alla quale va Vaugiirio<br />

del più lieto successo.<br />

Banca del <strong>Friuli</strong><br />

ISTITUTO DI CREDITO INTERREGIONALE<br />

SITUAZIONE AL 30 NOVEMBRE 1976<br />

CAPITALE SOCIALE L 1.000.000.000<br />

RISERVE . . . .<br />

DEPOSITI FIDUCIARI<br />

FONDI AMMINISTRATI<br />

BANCA AGENTE<br />

PER IL COMMERCIO CON L'ESTERO<br />

L 14.300.000 000<br />

L. 483.000.000.000<br />

L 553.000.000.000<br />

La tradizione per la vostra fiducia ed il vostro progresso

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