MONASTERO DOMENICANO - Monastero Monache Domenicane
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piccole luci<br />
UN PONTE<br />
TRA IL CIELO E LA TERRA<br />
Santa Caterina parla dell’umanità<br />
come della “terra” dalla quale<br />
si innalza verso il cielo un “ponte”,<br />
che è Cristo crocifisso. L’unica<br />
via per raggiungere Dio Padre è<br />
proprio questo ponte. Passando su<br />
di esso, si percorre quel cammino<br />
spirituale che è ascesa verso Dio e<br />
che vede il passaggio dell’anima a<br />
tre differenti stati progressivi, detti<br />
“scaloni”, che vengono rappresentati<br />
da Caterina attraverso l’immagine<br />
dei piedi, del cuore e della<br />
bocca di Cristo crocifisso.<br />
Cristo ha unito, in sé, la natura<br />
divina con la natura umana, il<br />
cielo con la terra. Ed è per questo<br />
che solo seguendo Lui si può raggiungere<br />
la Verità eterna del Padre.<br />
Il ponte, dunque, è costituito di<br />
pietre murate le une alle altre con<br />
la calcina della deità e con la fortezza<br />
e il fuoco della carità: esso è<br />
riparato dalla pioggia della giustizia<br />
attraverso la misericordia, che<br />
l’uomo ha ottenuto con l’incarnazione<br />
di Cristo.<br />
L’anima, dunque, sale il primo<br />
scalone, rappresentato dai piedi di<br />
Gesù crocifisso. Qui si spoglia del<br />
8 | numero 1 | 2011 gennaio - aprile<br />
vizio e passa dal timore servile della<br />
pena all’amore e timore santo.<br />
Se non ci fosse questo passaggio,<br />
l’anima, spinta dalle onde delle tribolazioni<br />
e dalle spine delle consolazioni,<br />
ricadrebbe nel fiume del<br />
peccato e della morte. Tutte e tre<br />
le potenze dell’anima (memoria,<br />
intelletto e volontà) concorrono<br />
affinché essa salga questo primo<br />
scalone. All’inizio del cammino,<br />
l’anima è incerta e ogni difficoltà<br />
può farla tornare indietro: essa ha<br />
bisogno, perciò, di fede e amore.<br />
Alcune persone, pur avendo lasciato<br />
il timore servile, hanno però un<br />
amore imperfetto: servono Dio o<br />
per propria utilità, o per diletto o<br />
per il piacere che sentono nel servirlo.<br />
Esse amano anche il prossimo<br />
con lo stesso amore imperfetto.<br />
L’amor proprio, inoltre, impedisce<br />
loro di vedere in ogni avvenimento<br />
una visita di Dio, che tutto dispone<br />
per il bene.<br />
Per quanto riguarda le visite<br />
divine all’anima, Caterina mostra<br />
come sia possibile riconoscerle e<br />
distinguerle dalle visite del diavolo.<br />
E afferma che sono sempre ac-