Passato e futuro - Il Verde Editoriale
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ESTRATTO DA<br />
ACER<br />
©IL VERDE EDITORIALE<br />
MILANO<br />
Nell’Orto botanico di Catania si coltivano migliaia di<br />
specie diverse, ognuna con esigenze ecologiche diverse<br />
e un tipo di manutenzione mirata. Talora è difficile intervenire<br />
sul piano estetico perché ciò comporta danni alle<br />
specie coltivate, ma si preferisce lasciare crescere le singole<br />
piante nel modo più naturale possibile. In molti casi si è<br />
dovuto sostituire la manodopera con la meccanizzazione<br />
delle pratiche colturali: impianto automatico di irrigazione e<br />
di concimazione liquida, piattaforme aeree automatizzate<br />
affittate per i trattamenti contro il punteruolo rosso e per le<br />
potature eccezionali. Inoltre tutti i dati delle principali collezioni<br />
sono informatizzati per interventi cadenzati e secondo<br />
protocolli consolidati e non a discrezione dell’operatore.<br />
Non mancano, però, esempi di allestimenti floreali che hanno<br />
l’obiettivo di rendere più gradevole l’Orto botanico. Tutte<br />
le operazioni di manutenzione ordinaria sono distribuite nel<br />
corso dell’anno.<br />
• La pulizia di viali e aree d’ingresso viene effettuata tutti i<br />
giorni.<br />
• I prati vengono tagliati due volte al mese in inverno e quattro<br />
volte al mese d’estate.<br />
• Le serre vengono irrigate due volte a settimana in estate e<br />
due-tre volte al mese in inverno. L’impianto di irrigazione<br />
viene controllato una volta l’anno con sostituzione degli irrigatori<br />
a scomparsa e dei pop-up statici difettosi.<br />
delimitazione spaziale delle due aree,<br />
poste a diverso livello e separate da una<br />
balaustra con cancelli e scalinate.<br />
L’Orto generale prevedeva una composizione<br />
di tipo strettamente formale,<br />
conforme alla tradizione locale dei giardini<br />
e degli orti botanici privati. <strong>Il</strong> giardino<br />
era suddiviso da viali ortogonali terminanti,<br />
in direzione Est Ovest, nell’ingresso<br />
da via Etnea e nel portico monumentale<br />
della scuola e, in direzione Nord Sud,<br />
nel grande acquario e nella serra. Le aiuole<br />
di forma geometrica erano disposte in<br />
modo simmetrico, compatibilmente con<br />
la forma irregolare dell’area. Tale disposizione<br />
era accentuata dalla presenza di<br />
vasche per le piante acquatiche. Recentemente<br />
è stata ricostruita la grande serra,<br />
▼<br />
Gestione giorno dopo giorno<br />
il Tepidario, una delle strutture più imponenti<br />
destinata a ospitare piante esclusivamente<br />
tropicali.<br />
L’Orto generale<br />
Per quanto non siano rigorosamente<br />
distinte, le numerosissime piante dell’Orto<br />
botanico possono essere raggruppate in<br />
collezioni, alcune particolarmente interessanti.<br />
La più ricca è quella delle piante<br />
succulente, tra le maggiori attrattive dal<br />
punto di vista didattico e ornamentale,<br />
testimoniata già dal Tornabene in un catalogo<br />
manoscritto con un elenco di numerose<br />
succulente di varie famiglie (Cactaceae,<br />
Aizoaceae, Crassulaceae). Arricchita<br />
da successive acquisizioni, la collezione<br />
annovera oggi circa 2mila specie, colti-<br />
• La potatura impegna cinque o sei giardinieri (a seconda<br />
dell’azienda appaltatrice) per 15 giorni l’anno da febbraio a<br />
marzo.<br />
• Le piante arboree vengono concimate due volte all’anno:<br />
una nei mesi invernali con sostanza organica (in genere<br />
letame essiccato) e l’altra in primavera-estate con fertilizzanti<br />
minerali.<br />
• <strong>Il</strong> diserbo viene effettuato manualmente senza ricorrere a<br />
prodotti chimici, nell’orto siculo, in particolare, le roccaglie<br />
richiedono un diserbo continuo per il controllo delle infestanti<br />
e un operatore è destinato esclusivamente a questo<br />
scopo.<br />
• Due volte l’anno, in autunno e in primavera, vengono pulite<br />
le vasche che ospitano le piante acquatiche con eliminazione<br />
delle foglie marcescenti. Ogni 3-4 anni le vasche vengono<br />
svuotate completamente per effettuare la divisione e<br />
il trapianto rizomi (ninfee e fior di loto).<br />
• A causa dell’infestazione del punteruolo rosso, le palme<br />
vengono trattate mensilmente con un prodotto biologico<br />
(Azadirachtina) estratto dalla pianta Azadirachta indica<br />
(commercialmente noto con il nome di Neemazal T/S).<br />
• Molte piante necessitano di tutori in legno che vengono<br />
sostituiti ogni due-tre anni.<br />
• In tardo inverno e ogni due-tre anni si effettuano i rinvasi delle<br />
piante sia da esterni che da interni, succulente comprese.<br />
ACER 1/2010 • 40