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La scelta delle piante destinate al verde ornamentale. G ... - SIRA

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G. FRENGUELLI, A. PASSALEVA<br />

blico sono la rusticità, la solidità del tronco e <strong>delle</strong> ramificazioni<br />

e la facile manutenzione, ma è fondament<strong>al</strong>e<br />

un’<strong>al</strong>tra caratteristica: l’assenza di nocività. Ciò<br />

significa che non si dovranno scegliere specie con<br />

spine sui rami e sulle foglie o specie urticanti o con<br />

parti velenose o specie con polline <strong>al</strong>lergenico.<br />

Molto spesso si assiste, invece, ad una ampia utilizzazione<br />

di essenze <strong>al</strong>lergeniche come olivo, cipressi,<br />

betulle, ontani, carpini, nocciolo nonché di erbe appartenenti<br />

a graminacee, urticacee e composite, ma<br />

anche di essenze velenose come il tasso, l’oleandro e<br />

il maggiociondolo. In troppi giardini pubblici e privati<br />

c’è un abuso di <strong>al</strong>beri che contribuiscono ad aumentare<br />

drasticamente il contenuto di pollini <strong>al</strong>lergenici<br />

nell’atmosfera <strong>delle</strong> città e spesso sono le stesse<br />

amministrazioni pubbliche che, inconsciamente, impongono<br />

<strong>al</strong> privato di piantare <strong>al</strong>beri, come il cipresso,<br />

attorno a nuovi insediamenti abitativi, o inseriscono<br />

olivi e betulle in piazze, vi<strong>al</strong>i e giardini, tenendo<br />

in considerazione solo le indicazioni di architetti<br />

e urbanisti.<br />

Si stima, ad esempio, che negli ultimi decenni in<br />

molte aree del Mediterraneo siano state impiantate<br />

decine di migliaia di cipressi destinati prev<strong>al</strong>entemente<br />

ad uso forest<strong>al</strong>e ed ornament<strong>al</strong>e su suolo privato<br />

o pubblico, con numerosi aspetti positivi, ma<br />

anche con <strong>al</strong>cuni negativi come l’aumento di <strong>al</strong>lergie<br />

respiratorie <strong>al</strong> suo polline.<br />

Gli esperti del settore dovrebbero essere informati<br />

sul fatto che pianificare il <strong>verde</strong> oggi, significa sempre<br />

più fare una progettazione non solo estetica ma<br />

anche di sanità pubblica: biologi e medici dovrebbero<br />

far sentire la loro voce in questo importante settore,<br />

favorendo l’impianto di aree verdi nelle città, ma<br />

consigliando e verificando l’uso di specie non nocive<br />

e a basso o nullo contenuto <strong>al</strong>lergenico.<br />

Ciò non significa che bisogna procedere a tagliare <strong>al</strong>beri<br />

secolari o riorganizzare vecchi impianti ormai<br />

consolidati o intervenire in modo drastico su strutture<br />

storiche con una certa v<strong>al</strong>enza artistica, come molti<br />

giardini e parchi presenti nelle nostre città, ma<br />

semplicemente si tratta di indirizzare gli urbanisti e<br />

gli addetti <strong>al</strong>la progettazione <strong>delle</strong> aree verdi verso<br />

una <strong>scelta</strong> che non porti <strong>al</strong>l’introduzione di <strong>al</strong>tri<br />

esemplari appartenenti a specie considerate attu<strong>al</strong>mente<br />

a rischio di liberare molecole in qu<strong>al</strong>che maniera<br />

dannose per la s<strong>al</strong>ute pubblica.<br />

Esiste quindi la necessità di formulare proposte <strong>al</strong>ternative<br />

suggerendo ai progettisti e gestori del <strong>verde</strong><br />

specie non nocive e che, <strong>al</strong> tempo stesso, rispondano<br />

a criteri di adattabilità <strong>al</strong> clima e <strong>al</strong> substrato, che abbiano<br />

un <strong>al</strong>to v<strong>al</strong>ore decorativo, resistenza <strong>al</strong>l’inquinamento,<br />

resistenza ai patogeni e modeste esigenze<br />

di manutenzione. Queste limitazioni lasciano comunque<br />

un’ampia <strong>scelta</strong> di specie, sia natur<strong>al</strong>izzate ed<br />

esotiche sia autoctone, che possono essere utilizzate<br />

per l’arredo urbano.<br />

Con l’elenco sotto riportato si è cercato di dare indicazioni<br />

sull’utilizzo <strong>delle</strong> più diffuse specie ornament<strong>al</strong>i<br />

utilizzabili in It<strong>al</strong>ia che possono essere prese<br />

in considerazione d<strong>al</strong> progettista del <strong>verde</strong> in quanto<br />

considerate a basso o nullo contenuto <strong>al</strong>lergenico.<br />

È necessario tenere presente che le specie elencate<br />

potranno essere utilizzate solo dopo aver tenuto in<br />

considerazione le condizioni ambient<strong>al</strong>i, il clima, il<br />

luogo, l’uso che se ne vuole fare, il numero di <strong>piante</strong><br />

da utilizzare. Le indicazioni riportate sono solo indicative<br />

in quanto è molto difficile schematizzare in<br />

maniera assoluta e distinguere con precisione ciò che<br />

non è dannoso da ciò che lo è o può diventare. Sarà<br />

così necessario, in ogni situazione loc<strong>al</strong>e, studiare nei<br />

dettagli il progetto di re<strong>al</strong>izzazione di <strong>verde</strong> ornament<strong>al</strong>e<br />

con esperti agronomi, architetti, ingegneri,<br />

ma anche biologi e medici, per procedere ad una corretta<br />

attuazione dell’impianto. Bisogna inoltre tenere<br />

conto dei vari genotipi che continuamente sono ottenuti<br />

dai vivaisti che spesso apportano modifiche genetiche<br />

per migliorare le caratteristiche ornament<strong>al</strong>i,<br />

di crescita e di resistenza, ma che possono costituire<br />

nuove sorgenti di <strong>al</strong>lergeni.<br />

Alcuni esempi di <strong>al</strong>beri o arbusti con<br />

pollini a basso o nullo contenuto<br />

<strong>al</strong>lergenico<br />

Sono specie consigliate per <strong>al</strong>berature strad<strong>al</strong>i, aree<br />

di parcheggio, parchi e giardini, come tappezzanti.<br />

Abies spp. (Pinaceae: abete) - Il genere comprende<br />

numerose specie tra cui A. <strong>al</strong>ba, abete bianco, è l’unica<br />

specie spontanea in It<strong>al</strong>ia; insieme <strong>al</strong>l’abete rosso<br />

(V. Picea abies) è utilizzato per il tradizion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>bero<br />

di Nat<strong>al</strong>e. Per la forma ed i colori del fogliame<br />

le numerose specie del genere sono apprezzate come<br />

<strong>al</strong>beri ornament<strong>al</strong>i ed entrano nella costituzione di<br />

grandi parchi e giardini.<br />

Acacia spp. (Leguminosae: mimosa) - Albero o arbusto<br />

sempre<strong>verde</strong> adatto a climi c<strong>al</strong>di, presenta una<br />

abbondante e precoce fioritura. Ne esistono numerose<br />

specie ampiamente utilizzate come ornament<strong>al</strong>i:<br />

A. baileyana, A. de<strong>al</strong>bata, A. melanoxylon, A. s<strong>al</strong>igna,<br />

A. semperflorens. Sono segn<strong>al</strong>ate <strong>al</strong>cune <strong>al</strong>lergie<br />

<strong>al</strong> polline di A. de<strong>al</strong>bata, soprattutto tra i fiorai e vivaisti.<br />

Acer spp. (Aceraceae: acero) - Il genere Acer è originario<br />

<strong>delle</strong> zone temperate dell’Emisfero Nord e le<br />

dimensioni variano dai 3 ai 40 metri di <strong>al</strong>tezza. È uno<br />

dei generi più ricchi di <strong>piante</strong> con foglie colorate in<br />

autunno: sono <strong>al</strong>meno 100 le specie e le cultivar usate<br />

per scopi ornament<strong>al</strong>i tra cui Acer rubrum, Acer<br />

p<strong>al</strong>matum, Acer griseum, Acer japonicum, Acer saccharinum<br />

ecc. Molto diffusi, sia nelle <strong>al</strong>berature che<br />

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