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La chirurgia di revisione di stapedoplastica. - Orlpisa.It

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Fig.21: Apertura ampia della vecchia neomembrana (0,8-1mm), nuovo innesto <strong>di</strong> pericondrio del trago, pistone <strong>di</strong><br />

Robinson-Moon-Lippy su incu<strong>di</strong>ne cariato.<br />

L’impiego <strong>di</strong> cemento osseo per la ricostruzione della lunga apofisi dell’incu<strong>di</strong>ne nella lunghezza<br />

sufficiente al posizionamento della protesi, può rappresentare una alternativa alla sua rimozione. I<br />

cementi sono utilizzati nella ossiculoplastica per la ricostruzione della <strong>di</strong>sgiunzione incudostape<strong>di</strong>ale<br />

(Tange 1996, Feghali e Coll. 1998). Nella erosione della lunga apofisi dell’incu<strong>di</strong>ne i<br />

cementi sono stati impiegati per aumentare lo spessore e la resistenza della lunga apofisi<br />

parzialmente erosa e sottile, e per incrementare <strong>di</strong> poco la sua lunghezza (Tange 1996).<br />

Comunemente sono utilizzati i cementi vetroionomerici a polimerizzazione chimica. Noi abbiamo<br />

l’esperienza della utilizzazione <strong>di</strong> un cemento monocomponente fotopolimerizzabile, che alla buona<br />

azione adesiva, unisce i vantaggi della facile applicabilità e maneggevolezza (Bruschini e coll.<br />

2005) (Fig.22).<br />

Fig.22: Ricostruzione della lunga apofisi dell’incu<strong>di</strong>ne con cemento e posizionamento <strong>di</strong> un nuovo pistone<br />

c) <strong>La</strong> <strong>di</strong>slocazione dell’incu<strong>di</strong>ne<br />

E’ <strong>di</strong>agnosticata osservando la malposizione dell’ossicino ruotato me<strong>di</strong>almente. Alla manipolazione<br />

del martello non corrisponde il movimento reciproco dell’incu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>slocata. <strong>La</strong> RS prevede la<br />

rimozione della vecchia protesi, la rimozione dell’incu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>slocata e la ricostruzione secondo la<br />

tecnica <strong>di</strong> malleo-<strong>stapedoplastica</strong> (o <strong>di</strong> malleo-stapedotomia) descritta in precedenza. Una<br />

valutazione intraoperatoria, correlata alla au<strong>di</strong>ometria è in<strong>di</strong>cata nella <strong>di</strong>slocazione parziale<br />

(sublussazione), tenendo sempre conto dei buoni risultati funzionali che sono ottenuti con la<br />

rimozione dell’ossicino e la malleo-<strong>stapedoplastica</strong> (Lesinski 1998).<br />

d) Il malfunzionamento della protesi<br />

Se il martello e l’incu<strong>di</strong>ne sono integri e mobili, la causa della sor<strong>di</strong>tà è il malfunzionamento della<br />

protesi (migrazione-<strong>di</strong>slocazione della protesi dalla FO e/o dall’incu<strong>di</strong>ne, ipomotilità - fissità).

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