presentazione Power Point - La Fisica del Volo
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Modulo di formazione<br />
<strong>La</strong> <strong>Fisica</strong> <strong>del</strong> <strong>Volo</strong>:<br />
Un approccio didattico alla<br />
fluidodinamica<br />
A.A. 2010-2011<br />
Una questione viscosa<br />
Progetto <strong>La</strong>uree Scientifiche
Nella scorsa puntata..<br />
Pressione in un fluido in movimento<br />
Uso <strong>del</strong> tubo di Pitot<br />
Uso corretto <strong>del</strong> Principio di Bernoulli<br />
Alcuni esperimenti sorprendenti<br />
E il ruolo <strong>del</strong>lo strato limite..?
Domande:<br />
Perché i profili alari hanno forma affusolata?<br />
Perché l’aria che scorre su un profilo affusolato accelera?<br />
Perché (o come) va in stallo un aereo?<br />
Cosa succede alla portanza e alla resistenza durante lo stallo?<br />
Che fattori contribuiscono allo stallo?<br />
ome dipendono la portanza e la resistenza dall’angolo di attacco?
27 MPH = 43 km/h
Gianni Caproni (1886-1957)
100-350 MPH = 160-560 km/h
Subsonic (350-750 MPH) = 560 – 1200 km/h
Supersonic (760-3500 MPH - Mach 1 - Mach 5) = 1200-5600 km
launches like a rocket, maneuvers in orbit like a spacecraft, and lands like a glider<br />
Hypersonic (3500-7000 MPH - Mach 5 to 10) =<br />
5600-11200 km/h
<strong>La</strong> matematica, fino al giorno d’oggi,<br />
è stata per noi piuttosto inutile per quello che riguarda volare<br />
Quattordicesimo rapporto annuale <strong>del</strong>la Società Aeronautica Britannica, 1879<br />
Le teorie matematiche provenienti dei territori felici di caccia dei matematici puri<br />
sono adatte per descrivere il flusso d’aria prodotto da un aeroplano con così<br />
grande accuratezza che possono essere utilizzate per progettare aerei.<br />
Theodore Von Kármán, 1954
“Of all the beautiful forms of water waves that of Ship Waves is perhaps<br />
most beautiful, if you can compare the beauty of such beautiful things. The<br />
subject of ship waves is certainly one of the most interesting in mathematical<br />
science”<br />
William Thomson, 1887<br />
The Fighting Temeraire, tugged to her <strong>La</strong>st Berth to be broken up, 1838<br />
Joseph Mallord William Turner (1775-1851)
L’IPOTESI DELLO STRATO LIMITE<br />
Third International Mathematics Congress, Hei<strong>del</strong>berg, 1904<br />
L’equazioni di Navier-Stokes: irrisolvibili (analiticamente) se non in particolari condizioni<br />
<strong>La</strong> viscosità c’è, si sa che conta molto, ma non si sa come trattarla<br />
“Quando il problema matematico completo appare senza speranza, è conveniente<br />
domandarsi cosa succeda quando un parametro essenziale <strong>del</strong> problema raggiunge il<br />
valore limite zero” (Ludwig Prandtl, 1948)<br />
Prandtl possedeva “l’abilità di vedere le<br />
soluzioni alle equazioni senza passare dai<br />
calcoli” (Werner Heisenberg)<br />
Prandtl:“No, io combatto per formare nella mia<br />
mente un’immagine approfondita [<strong>del</strong> problema]..<br />
L’equazioni vengono solo dopo quando credo di aver<br />
capito.. [e sono] un buon mezzo di dimostrare le mie<br />
conclusioni in modi che altri possano accetttare”<br />
Ludwig Prandtl (1874-1953) “..la sua capacità di stabilire sistemi di equazioni semplificate<br />
che esprimessero le relazioni fisiche essenziali trascurando<br />
quelle non essenziali era unica, credo, anche in confronto con i<br />
suoi grandi predecessori nella campo <strong>del</strong>la meccanica dei fluidi,<br />
uomini come Leonhard Euler e d’Alembert”<br />
(Theodore Von Kármán, 1954, su Prandtl)
Da dove viene la forza che<br />
devia<br />
tutta questa aria verso il<br />
basso?
COME AVVIENE L’INTERAZI0NE<br />
FLUIDO-SOLIDO<br />
Per mezzo <strong>del</strong>la PRESSIONE e degli SFORZI DI TAGLIO<br />
Un fluido inviscido sostiene pressioni ma non subisce sforzi di taglio:<br />
Paradosso di D’Alembert<br />
<strong>La</strong> presenza di attrito viscoso (shear stress)<br />
genera due tipi di resistenza (drag):<br />
(a) Resistenza dovuta al attrito di superficie (“skin friction due to shear<br />
stress”)<br />
(b) Resistenza di pressione dovuta alla separazione <strong>del</strong> fluido dalla<br />
superficie<br />
(“pressure drag due to flow separation”)
Lo strato limite e<br />
la “no-slip condition”
dV<br />
<br />
dy<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
x<br />
Re<br />
y0<br />
x<br />
<br />
Re<br />
x<br />
1/<br />
2<br />
V x<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Re<br />
x<br />
0.<br />
2<br />
x<br />
<br />
x<br />
4/<br />
5
Lo strato limite sull’ala di un aeroplano subisce, in modo<br />
naturale, una transizione dal regime laminare a quello<br />
turbolento<br />
<strong>La</strong> turbolenza all’interno <strong>del</strong>lo strato limite aiuta a<br />
mantenerlo incollato alla superficie <strong>del</strong>l’ala ritardando la<br />
separazione (stallo)
REGIME LAMINARE<br />
anello avvolto sulla sfera che induce moti<br />
turbolenti all’interno <strong>del</strong>lo strato limite,<br />
spostando il punto di distacco alla parte<br />
posteriore <strong>del</strong>la sfera<br />
separazione <strong>del</strong>lo strato limite<br />
REGIME TURBOLENTO
condizione di non slittamento
Perché un fluido aderisce ad una superficie solida?<br />
Per la sua viscosità<br />
Come si trasmette questa<br />
condizione al resto <strong>del</strong> fluido?<br />
Tramite gli sforzi di taglio<br />
Condizione di non slittamento<br />
(fluido fermo nel punto di<br />
contatto con la superficie solida)<br />
strato limite