la Rissurezione di Gesù - Santuario-Basilica Madonna dei Miracoli

Dio aveva permesso che il suo diletto
fi glio Gesù morisse per salvare tutti
gli uomini dal buio del peccato e perché
aprissero i loro occhi alla legge e all’amore
del Signore.
Quanto doveva avere patito nel vedere le
sofferenze di Gesù. Ma all’amore di Dio
tutto è possibile!
Quella mattina presto le donne
camminavano silenziose per il sentiero:
Gesù era morto ed era stato posto nel
sepolcro. Tutte le speranze erano svanite,
la tristezza aveva invaso il loro cuore.
Nonostante ciò, Maria di Magdala e l’altra
Maria si accingevano a visitare il sepolcro,
per affetto e rispetto verso Gesù.
Una preoccupazione le accompagnava e
si chiedevano: “Come potremo spostare la
pesante pietra che chiude il sepolcro?”.
“Forse qualcuno ci aiuterà…” osservò alla
fi ne Maria Maddalena, piena di speranza.
Quando arrivarono, però la pietra era già
stata fatta rotolare e c’era lì un angelo del
Signore, con un vestito candido come la
neve. Sembrava che le stesse aspettando.
Lì per lì si spaventarono, ma l’angelo le
tranquillizzò e disse loro: “Non abbiate
paura, so che cercate Gesù il crocifi sso, ma
Lui non è più qui. E’ risorto. Vi ricordate?
L’aveva detto! Venite, venite a vedere il
luogo dove è stato sepolto. Vedete? E’
vuoto! – E poi, presto! Andate ad avvisare
i suoi discepoli! Dite loro che ora Gesù è in
Galilea e là lo rivedrete fi nalmente!”.
Le donne partirono subito per avvertire i
discepoli della grande novità.
Erano così esultanti e commosse che
non smettevano un momento di parlare
dell’angelo e della resurrezione miracolosa
di Gesù!
Gesù, ora sono proprio felice
perché hai vinto la morte per
sempre: aprimi gli occhi per vedere
le grandi o piccole gioie che mi dai
ogni giorno.
Tratto da Una mamma di Galilea, di Annamaria Gatti,
illustrazioni di Barbara Gallizio, Effatà editrice.
La Voce di Maria 11