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99 - Foto De Angelis

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D] Guido, cosa significa per te<br />

outdoor?<br />

R] La traduzione letterale potrebbe<br />

fuorviare. Le riviste americane<br />

del settore parlano di natura, che<br />

poi è il genere che frequento.<br />

D] Come approcci un’uscita<br />

outdoor?<br />

R] Prima dell’attrezzatura, esiste<br />

la pianificazione: che può condizionare<br />

quanto ti porti dietro. Se<br />

decido di fotografare un cervo,<br />

dovrò pensare a non radermi, né<br />

a utilizzare profumi o dopobarba:<br />

questo per non farmi riconoscere;<br />

poi, so già che utilizzerò un<br />

capanno, al mattino presto o al<br />

crepuscolo. In quelle condizioni<br />

prendo con me un 300 f/2,8 o<br />

un 400 mm della stessa apertura.<br />

Preferisco rinunciare ai millimetri,<br />

a favore di una maggiore<br />

luminosità.<br />

D] Rimaniamo al tuo cervo:<br />

usi il mono - piede?<br />

R] Il treppiede, sempre; oppure,<br />

se c’è la possibilità di appoggiarsi,<br />

il bean bag: un sacchetto pieno di<br />

fagioli o mais, sul quale collocare<br />

la lente. E’ un rimedio sicuro<br />

contro il mosso (si arriva anche<br />

a 1/15), anche se occorre tenere<br />

conto dei movimenti dell’animale.<br />

D] Pianifichi sempre tutto?<br />

R] Ovvio, perché i risultati che<br />

sembrano fortunosi vengono se<br />

fai le cose con logica. Passando<br />

dal cervo a un nido di aironi, ecco<br />

che preferisco un 800 mm, così<br />

non disturbo la nidiata. Prediligo<br />

i tanti mm, anche a scapito della<br />

luminosità.<br />

D] Il compromesso non esiste?<br />

R] Nella foto naturalistica non<br />

esiste il meglio per tutto. Anch’io,<br />

FOTOGRAFIA OUTDOOR www.photop.it<br />

I consigli del professionista<br />

La guida PHOTOP questa volta si interesserà di <strong>Foto</strong>grafia Outdoor. Ne abbiamo parlato con Guido<br />

Bissattini, noto fotografo naturalista. A lui abbiamo rivolto tante domande, le cui risposte si<br />

tramuteranno in consigli per i lettori.<br />

comunque, mi rivolgo spesso alla via di mezzo. Esco di frequente con<br />

un 500 f/4, che ha il miglior rapporto luminosità, lunghezza, peso,<br />

costo.<br />

D] Passiamo agli accessori: la tua borsa di che tipo è?<br />

R] Mi stai chiedendo di un accessorio importante. Per camminare è<br />

meglio dotarsi di uno zaino, che deve essere il più robusto possibile.<br />

D] Ti porti dietro anche degli strumenti per la pulizia delle<br />

apparecchiature?<br />

R] Dipende dal tipo di uscita. Se vado fuori dalla mattina alla sera,<br />

non porto niente: le ottiche sporche le pulisco a casa; se viceversa<br />

l’uscita dura una settimana, prendo con me tutto, perfino quei piccoli<br />

cacciaviti a stella che possono tornarmi utili per stringere piccole viti.<br />

I fuoristrada producono vibrazioni inimmaginabili.<br />

D] Cosa altro serve?<br />

R] Se sono solo, nel mio equipaggiamento non manca un sistema di<br />

localizzazione GPS, per dire dove sono qualora avessi problemi. In<br />

natura non ci sono vie, né riferimenti stradali.<br />

D] Tra estate ed inverno cambia qualcosa?<br />

R] L’abbigliamento, è ovvio; ma occorre prestare attenzione alle batterie,<br />

che col freddo riducono drasticamente le loro prestazioni. Meglio<br />

portarsene dietro una in più e tenerla al caldo.<br />

D] Nello zaino hai ottiche corte?<br />

R] Sempre. Un 24 – 105 non deve mancare: l’ottica che hai con te<br />

potrebbe essere troppo lunga. Vogliamo descrivere uno zaino tipo?<br />

Bene, ci metterei un 24 – 105, un 70 – 300 ed un 500.

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