AUTONOMA

Recommendations

Info

sul piatto di stampa, sa che può essere necessaria la nottata per stampare tutto. In tutto questo tempo è necessario inviare alla stampante le istruzioni in G-Code per controllarne i vari movimenti fino al termine della costruzione del modello in stampa. In pratica un notebook, un PC o un altro computer deve restare acceso e collegato, con il programma di stampa in funzione. E se uno ha a disposizione solo un notebook e vuole poterlo spostare in un’altra stanza per continuare a lavorare? Oppure deve uscire di casa, sempre con il notebook? Con la stampante in stampa non si può far altro che aspettare il termine del processo, oppure si può rinunciare alla stampa in corso. La soluzione al problema è l’aggiunta delle funzionalità per la stampa autonoma, ovvero l’aggiunta di una scheda SD contenente i file da stampare, un pannello LCD con cui visualizzare stato, menu e comandi per la stampante e infine un sistema di selezione e input. Tutti dispositivi che normalmente si collegano a un Arduino e la nostra stampante, come molte altre RepRap, ha proprio un Arduino come cuore. Vaso alto/basso istrice e coppa Questa è una stampa di bassa difficoltà, tempi ridotti, ma di un certo effetto. Appartiene alla categoria dei vasi e ha la particolarità di adattarsi a rielaborazioni tramite il processo di scalatura su un solo asse offerto da Repetier. La genesi di questo modello è semplice: abbiamo trovato una coppia di vasi chiamata “Double Twisted Vase Inside Out” e dopo aver stampato quello più tondo, abbiamo pensato di rielaborare il tutto tagliando il vaso a metà. La parte inferiore è diventata la ciotola, mentre quella superiore ruotata di 180 gradi sull’asse X, normale e allungata è diventata un calice basso o alto. In tutti i casi, per stampare i vasi come questo, nati come modello 3D pieno, è necessario utilizzare delle impostazioni particolari, con i “top solid layers” impostati a 0 e il riempimento (fill) ugualmente a 0. In questo modo lo slicer produce solo la “pelle” dell’oggetto con il numero di perimetri indicato (noi abbiamo scelto 2 per dare un po’ di robustezza), la base d’appoggio (bottom solid layer) e nient’altro. Questa serie di tre vasi, che abbiamo raccolto sotto un unico gruppo di cui avete tre STL e un G-Code, si presta a numerose sperimentazioni su parametri quali perimetri, velocità di stampa, spessore (z) degli strati e temperature. Come nota pratica, vi segnaliamo che nel calice basso è critica la serie dei primi strati a causa delle temperature troppo elevate (accendete la ventola alla fine del 1’ layer) o velocità di stampa sostenute, mentre dopo i primi 30 strati la difficoltà della stampa rientra nella norma. Il problema sta nel fatto che in questi primi strati il diametro si stringe molto rapidamente, arrivando ad un angolo delle pareti tale da essere critico con Z superiori a 0.18mm; se poi il materiale è troppo caldo e morbido, lo strato si affloscia e la stampa viene compromessa. Nome file: DoubleInsideout100 CaliceAlto.gcode PARAMETRI DI STAMPA: layer_height = 0.2 perimeters = 2 top_solid_layers = 0 bottom_solid_layers = 4 fill_density = 0 perimeter_speed = 80 infill_speed = 80 travel_speed = 100 nozzle_diameter = 0.5 filament_diameter = 3 extrusion_multiplier = 1 perimeters extrusion width = 0.85mm infill extrusion width = 1.02mm solid infill extrusion width = 0.85mm top infill extrusion width = 0.85mm first layer extrusion width = 0.60mm 96 Giugno 2013 ~ Elettronica In
PREDISPOSIZIONE SOFTWARE Uno dei motivi che ci ha portato quasi un anno fa a preferire Marlin come firmware agli altri, tutto sommato equivalenti all’epoca, è stato l’approccio innovativo che l’autore ha dimostrato sin dalle prime versioni. La scelta si è rivelata vincente e molte altre stampanti 3D sfruttano con profitto questo firmware, così come sono molti gli utenti che hanno scelto di passare da Pronterface a Repetier-Host. Ora Marlin ci permette di gestire le funzionalità per la stampa autonoma disponendo già da varie release di tutto il codice necessario per questa modalità funzionale. Chi ha provato ad aggiornare la scheda avrà notato che nel firmware sono presenti dei moduli dedicati sia al pilotaggio degli LCD, sia alla gestione della scheda di memoria SD. Basta quindi intervenire su pochi file per avere la stampante perfettamente operativa in modalità autonoma. CON PC E SENZA PC Nel realizzare il sistema di Verme snodato La prima volta che abbiamo stampato questo modello, siamo rimasti stregati dalla “magia” dei modelli con snodi auto assemblanti. In pratica, un pezzo unico diventava un vermicello con quattro parti snodate fra loro, ma indissolubilmente collegate. Il trucco sta in un sistema di perni e cavità che si creano e si chiudono durante il processo di stampa a strati, con ciascun segmento che viene quindi agganciato al precedente con il perno, ma con le cavità che si appoggiano e non si saldano al segmento precedente grazie a qualche strato di separazione. Terminata la stampa, si staccano i pezzi e con un po’ di forza si sbloccano le giunture. Va fatto un movimento di rotazione senza strappi o senza colpi secchi: il PLA cederà nei punti dove gli strati sono a contatto e lo snodo sarà libero. Con qualche movimento ripetuto, la situazione migliora fino ad avere una completa libertà di movimento. Il file di stampa che vi abbiamo preparato ha tre vermi ingranditi a 1.2 rispetto all’originale, con un maggior dettaglio nella stampa grazie all’impostazione a 0.4 mm del diametro di estrusione per perimetri e fill. Quando si stampa “truccando” il diametro del filo estruso, la temperatura va impostata con precisione e quindi a seconda del PLA usato potreste dover alzare o abbassare i valori in corso di stampa. Per prendere confidenza con la stampa di questo oggetto, potete portare il curso- re “feedrate” a 60 per far rallentare la stampa dei primi strati, consentendovi di trovare le temperature ottimali, quindi aumentate a passi di 10 fino a tornare al 100% della velocità (90 mm/sec) che permette di avere il risultato perfetto solo se le temperature sono a posto. Tre vermi, ingranditi e stampati a 0.4 mm di diametro del filo estruso richiedono almeno 4 ore per essere stampati, mentre se stampate un solo elemento, a dimensioni naturali, avete il risultato in circa 50 minuti. Noi vi forniamo il G-Code per i 3 vermi ingranditi, mentre quello con un solo verme potete provare a realizzarlo voi scegliendo i parametri che ritenete adatti. Nome File: worm_snodato_x3_pla.gcode PARAMETRI DI STAMPA: layer_height = 0.18 perimeters = 1 top_solid_layers = 4 bottom_solid_layers = 4 fill_density = 0.3 perimeter_speed = 90 infill_speed = 90 travel_speed = 140 nozzle_diameter = 0.5 filament_diameter = 3 extrusion_multiplier = 1 perimeters extrusion width = 0.40mm infill extrusion width = 0.40mm solid infill extrusion width = 0.40mm top infill extrusion width = 0.40mm first layer extrusion width = 0.80mm Elettronica In ~ Giugno 2013 97
Page 1: Un accessorio tanto semplice quanto

AUTONOMA

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?