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Bla / Bof - Sportolimpico.it

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BOCCHI, Ing. Adolfo [1] <br />

Bob<br />

(n. in Piemonte, 1892)<br />

• 1924<br />

Bob a quattro/cinque: [2/3-2] non part. II prova;<br />

(Ita-1: L.Tornielli, A.Bocchi, L.Bonzi, A.Spasciani, A.Visconti). –<br />

[2-2] 4’08”44 [7.]; [3-2] non part.<br />

(Nota. Il Bob <strong>it</strong>aliano si rovesciò ad una curva, nei pressi del traguardo, e venne escluso dalla gara).<br />

→ Club: xxx.<br />

BOCCHINI, Manuela [1]<br />

Ginnastica R<strong>it</strong>mica<br />

(n. Fano, Pesaro, 26 Lug 1980; 1.61x45<br />

● 1996 Group Compet<strong>it</strong>ion: [1/4-8] Finale (7.) 38.016;<br />

(M.Bocchini, V.Marino, N.Tinti, S.Pinciroli, S.Papi, V.Rovetta).<br />

→ Club: Aurora Fano.<br />

BOCCHINO, Giorgio [1] – <br />

Scherma<br />

(n. Firenze, 14 Lug 1913 – m. Firenze, 4 Dic 1995)<br />

● 1936 Fioretto a squadre: [4-8] ORO, 3-0;<br />

(G.Guaragna 6 inc., C.Verratti 6, G.Bocchino 5, M.Di Rosa 5, G.Gaudini 5, G.Marzi 5). –<br />

[2-8] I Turno, c. Egy 13-1 (Bocchino 3-1, Di Rosa 3-0, Guaragna 3-0, Verratti 4-0).<br />

[2-8] Sf., c. Hun 13-3 (Marzi 4-0, Bocchino 2-2, Verratti 4-0, Guaragna 3-1); c. Aut 12-4 (Gaudini 2-2, Verratti 4-<br />

0, Di Rosa 3-1, Bocchino 3-1).<br />

[4-8] Girone Fin. a 4: c. Ger 16-0 (Gaudini 4-0, Guaragna 4-0, Marzi 4-0, Bocchino 4-0); c. Fra 9-4 (Bocchino 3-<br />

1, Gaudini 0-3, Guaragna 3-0, Marzi 3-0).<br />

Fioretto individuale: [6-8] BRONZO, 4-3. –<br />

[5-8] I Turno, (2.) 4-0; [5-8] II Turno, (4.) 2-3; [5-8] III Turno, (1.) 3-1;<br />

[6-8] Sf., (2.) 5-1;<br />

[6-8] Girone Fin. a 8: 4-3 (-22).<br />

→ Club: Circolo Dilettanti Scherma Firenze.<br />

E’ stato uno dei pochi schermidori di primo piano a tirare con la mano sinistra. Antonio Spallino lo ricordava<br />

“sensibilissimo di carattere, colto, e per la sua parte inquieto, aveva vinto nel 1935, nel 1938 e nel 1940 il t<strong>it</strong>olo di<br />

campione <strong>it</strong>aliano”. Proprio del fioretto – assieme a Guaragna, Gaudini e Marzi – ha cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o l’aristocrazia <strong>it</strong>aliana degli<br />

anni Trenta. Tra il 1933 e il ’38 ha fatto parte della squadre di fioretto vinc<strong>it</strong>rice, per cinque volte consecutive, del t<strong>it</strong>olo<br />

europeo/mondiale. Nel 1935, a Mondiali di Losanna, si era classificò al primo post ex-aequo nel torneo individuale alla<br />

pari con Marzi e con i francesi Gardére e Lemoine. Si rendeva necessario uno spareggio, ma si era ormai alle due e<br />

mezza del mattino e gli <strong>it</strong>aliani, sfin<strong>it</strong>i, chiesero il rinvio al giorno seguente; i francesi, che il giorno dopo dovevano tornare<br />

in patria, volevano di contro tirare sub<strong>it</strong>o. Nell’impossibil<strong>it</strong>à di mettere tutti d’accordo, la giuria decretò un ex-aequo<br />

generale, ma senza l’assegnazione del t<strong>it</strong>olo. Nel 1938, cap<strong>it</strong>ano della squadra ai Mondiali di Piestiany, si classificò<br />

invece al secondo posto nell’individuale, superato solo da Guaragna. A Berlino, dopo l’oro a squadre, riuscì a<br />

conquistare la medaglia di bronzo strappandola al tedesco Erwin Casmir grazie al minor numero delle stoccate sub<strong>it</strong>e.<br />

Nel 1947 emigrò in Argentina dove si trattenne alcuni anni per lavoro. Rientrato in Italia, fu nominato CT federale e in tale<br />

veste guidò gli azzurri ai Giochi di Helsinki. Suo padre V<strong>it</strong>torio era stato a Londra nel 1908, ma senza prendere parte alle<br />

gare.<br />

BOCCHINO, V<strong>it</strong>torio detto “Taylor” (assente)<br />

Ciclismo<br />

(n. Firenze, ? )<br />

● 1908 Veloc<strong>it</strong>à (m 603,5): [15-7] Bt., n.class.<br />

→ Club: SS Itala Firenze.<br />

Pioniere del ciclismo su pista, nel 1908 era stato inviato a Londra per correre sul “Giro di pista” (percorso di 660<br />

yarde). Ma dovette lim<strong>it</strong>arsi ad assistere con dispetto alle volate degli altri concorrenti perché, come scrisse la<br />

“Gazzetta”, ricevette “la sua macchina” soltanto … il giorno successivo a quello delle gare. Non è però provato che<br />

Bocchino si sia realmente recato a Londra, ma è certo che venne sped<strong>it</strong>a una bicicletta di sua proprietà che, come detto,<br />

giunse a destinazione soltanto ... il giorno seguente l’inizio delle gare! In sede olimpica fu comunque vendicato ventotto<br />

anni più tardi dal figlio Giorgio, oro a Berlino nel Fioretto a squadre e bronzo nell’individuale.

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