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Il Charter A.I.S.E per una pulizia sostenibile Le modifiche 2010

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Seminario tecnico <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong><br />

Milano, 6 luglio <strong>2010</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> A.I.S.E <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />

<strong>pulizia</strong> <strong>sostenibile</strong><br />

<strong>Le</strong> <strong>modifiche</strong> <strong>2010</strong>


Agenda<br />

1. Cenni sul charter 2005<br />

2. Sinergie, la nuova “dimensione prodotto”, il<br />

nuovo logo, gli “Advanced Sustainability<br />

Profiles”<br />

3. Environmental Safety Check<br />

4. <strong>Charter</strong> 2005-<strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>: la transizione &<br />

l’extranet del <strong>Charter</strong><br />

5. Piano di comunicazione e relativo timing


Agenda<br />

1. Cenni sul charter 2005


<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> A.I.S.E. <strong>per</strong> <strong>una</strong> <strong>pulizia</strong><br />

<strong>sostenibile</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> è un programma volontario dell’industria<br />

Europea.<br />

Esso ha l’obiettivo di promuovere il continuo<br />

miglioramento nell’ambito della sostenibilità (<strong>per</strong> l’intero<br />

ciclo di vita del prodotto) <strong>per</strong> i settori industriali<br />

rappresentati dall’A.I.S.E..<br />

<strong>Il</strong> progetto viene analizzato e certificato da un organismo<br />

indipendente.


<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong>: <strong>per</strong>ché è nato?<br />

1. Richiesta alle imprese di integrare i principi della<br />

“sostenibilità” a tutti i livelli del ciclo di vita dei prodotti:<br />

2. Verifica indipendente che conferma la messa in o<strong>per</strong>a<br />

dei processi ed il controllo su di essi<br />

3. Logo che <strong>per</strong>mette alle aziende coinvolte di dimostrare il<br />

loro impegno nell’iniziativa<br />

4. Rapporto all’A.I.S.E. da parte di ogni azienda su <strong>una</strong><br />

serie di indicatori chiave di <strong>per</strong>formance <strong>per</strong><br />

l’elaborazione di un Rapporto europeo di sostenibilità<br />

<strong>per</strong> tutto il settore (annuale)


…segue<br />

<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> quindi potrebbe essere considerato un<br />

completamento e <strong>una</strong> razionalizzazione di quello che<br />

l’azienda già attua attraverso i propri correnti sistemi di<br />

gestione e attraverso i sistemi di certificazione aziendali.<br />

Quindi il charter è un’opportunità di promuovere<br />

l’immagine internamente e esternamente all’azienda ed<br />

è <strong>per</strong> questo motivo che deve nascere da <strong>una</strong><br />

decisione del management dell’azienda e non può<br />

essere intesa esclusivamente come un’attività tecnica.


…segue<br />

Infatti, <strong>per</strong> i diversi parametri delle procedure di<br />

sostenibilità del charter, <strong>per</strong> le diverse fasi del ciclo di<br />

vita del prodotto, sono previste delle valutazioni<br />

specifiche, ad esempio sui:<br />

1. Criteri di selezione delle materie prime e loro<br />

sicurezza<br />

2. Uso oculato delle risorse<br />

3. Produzione: salute e sicurezza dei lavoratori<br />

4. Distribuzione: possibilità di richiamo dal prodotto dal<br />

mercato<br />

5. Uso del prodotto: informazioni a clienti e<br />

consumatori


Gli elementi del <strong>Charter</strong><br />

• Procedure di Sostenibilità<br />

– <strong>Charter</strong> Sustainability Procedures (CSP’s): basate<br />

principalmente sulle ISO 14000 e su altri standard<br />

<strong>Le</strong> CSP sono divise in due categorie:<br />

– CSP dette ‘essenziali’ <strong>per</strong> essere ammessi al <strong>Charter</strong><br />

– CSP dette ‘non essenziali’ che dovrebbero essere<br />

implementate nell’arco di 3 anni dalla data di ammissione al<br />

<strong>Charter</strong><br />

• Indicatori di Perfomance<br />

– Key Performance Indicators (KPI’s): <strong>per</strong>mettono di<br />

misurare la <strong>per</strong>formance delle singole aziende in<br />

varie aree di sostenibilità.


Approccio graduale<br />

<strong>Le</strong> procedure di sostenibilità devono essere messe in atto<br />

progressivamente all’interno della struttura aziendale; all’inizio<br />

<strong>per</strong> almeno il 50% della produzione, entro tre anni tutte le<br />

CSP devono invece essere attuate <strong>per</strong> almeno il 75% della<br />

produzione.<br />

Di seguito le procedure (in rosso quelle essenziali):<br />

A- Selezione e valutazione della sicurezza delle materie prime<br />

B- Selezione fornitori materie prime e imballaggi<br />

C- Selezione e progettazione imballaggi<br />

D- Politica sull’uso delle risorse<br />

E - Gestione della Sicurezza e della Salute Occupazionale<br />

F - Sistema di Gestione Ambientale<br />

G- Valutazione di sicurezza della distribuzione<br />

H - Ritiro del prodotto<br />

I - Valutazione della Sicurezza del Prodotto Finito<br />

J- Informazioni al cliente e al consumatore<br />

K- Prestazioni del prodotto e sistema di revisione


Indicatori di Performance (KPI)<br />

A cosa servono?<br />

1. Rispondere alla necessità di dare dei parametri<br />

quantitativi come richiesto chiaramente dagli<br />

stakeholders<br />

2. Dimostrare i progressi realizzati nella logica del<br />

‘miglioramento continuo’ mediante il reporting su un set<br />

comune di indicatori di <strong>per</strong>formance riconosciuti validi<br />

dagli stakeholders internazionali<br />

3. Ottenere <strong>una</strong> visione globale della <strong>per</strong>formance<br />

dell’industria europea sia <strong>per</strong> i prodotti di uso domestico<br />

sia <strong>per</strong> quelli di uso industriale/professionale


…Segue<br />

1 Aziende partecipanti<br />

2 Valutazione della Sicurezza degli Ingredienti<br />

3 Sicurezza e Salute Occupazionale<br />

4 Sicurezza del Consumatore e del Cliente<br />

5 Informazione al Consumatore / Utilizzatore<br />

5 Ingredienti Organici Poco Biodegradabili<br />

7 Energia Consumata e CO2 emessa<br />

8 Acqua Consumata<br />

9 Rifiuti (totale e <strong>per</strong>icolosi)<br />

10 Packaging Utilizzato<br />

Differenze tra I&I e HH


Agenda<br />

2. Sinergie, la nuova “dimensione prodotto”, il<br />

nuovo logo, gli “Advanced Sustainability<br />

Profiles”


<strong>Il</strong> razionale della necessità di rivedere il<br />

<strong>Charter</strong><br />

• La sostenibilità è fondamentale <strong>per</strong> la possibilità di<br />

continuare a far business<br />

– La nostra è <strong>una</strong> grande industria<br />

– È esposta quotidianamente alla società<br />

– Ci si aspettano i più alti standard di comportamento<br />

– <strong>Il</strong> minimo legale non è sufficiente<br />

• La <strong>per</strong>dita di petrolio della BP….vasta condanna<br />

• <strong>Il</strong> salvataggio delle banche…può aver <strong>per</strong>so l’approvazione<br />

della società<br />

• La società è sempre più pronta a condannare l’industria<br />

• You Tube, Twitter, ecc. non lasciano spazi <strong>per</strong> nascondersi


<strong>Il</strong> razionale del <strong>Charter</strong> (segue)<br />

• <strong>Il</strong> Parlamento Europeo richiede regolamentazione<br />

• <strong>Il</strong> pacchetto di leggi sulla produzione e il consumo<br />

<strong>sostenibile</strong> verrà rivisto di nuovo nel 2012<br />

• La nostra industria deve dare dimostrazione di<br />

prendere sul serio la sostenibilità, <strong>per</strong> non dover<br />

affrontare nuove ampie restrizioni legislative


<strong>Il</strong> razionale del <strong>Charter</strong> (segue)<br />

• Lasciare che la sostenibilità sia uno strumento di<br />

competizione fra le aziende?<br />

– La società regolamenta l’intera industria, non le<br />

singole aziende.<br />

• <strong>Le</strong> aziende devono agire tutte insieme sui maggiori<br />

problemi della società, <strong>per</strong> mantenerne<br />

l’approvazione e quindi la libertà di innovare e<br />

competere.


<strong>Il</strong> razionale del <strong>Charter</strong> (segue)<br />

• <strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> AISE <strong>per</strong> <strong>una</strong> Pulizia Sostenibile è un<br />

esempio di aziende che agiscono insieme<br />

volontariamente.<br />

• Punti fondamentali:<br />

– Burocrazia ridotta al minimo<br />

– Bassi costi<br />

– Dimostra l’impegno dell’industria<br />

– Prepara le basi <strong>per</strong> un’autoregolamentazione su<br />

base volontaria<br />

– Se <strong>una</strong> regolamentazione sarà inevitabile, prepara la<br />

posizione dell’industria


I risultati del <strong>Charter</strong> fino ad ora<br />

• Dal lancio:<br />

– 110 membri<br />

– Più del 80% del mercato EU+4<br />

– I KPI mostrano progressi. Negli anni 2006-2009:<br />

• Uso di energia -5,5%<br />

• Emissioni di CO 2 -8,9%<br />

• Packaging -1,5%<br />

• Ma il <strong>Charter</strong> è uno schema “vivo”<br />

…deve essere mantenuto aggiornato


I risultati delle consultazioni sul <strong>Charter</strong><br />

• Accolto favorevolmente dagli stakeholders esterni:<br />

– Valutate positivamente la verifica esterna e la rapportazione<br />

regolare<br />

– Gli obiettivi sono considerati allineati con gli sviluppi legislativi<br />

EU<br />

• Principali suggerimenti degli stakeholders:<br />

– Introdurre <strong>una</strong> “dimensione prodotto” <strong>per</strong> assicurare la<br />

sostenibilità dei singoli prodotti<br />

– Stabilire equivalenze con gli standard ISO e simili <strong>per</strong><br />

minimizzare le verifiche richieste.


<strong>Il</strong> miglioramento: il <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong><br />

• <strong>Le</strong> procedure di sostenibilità del <strong>Charter</strong> (CSP)<br />

– Lieve revisione di alcuni CSP esistenti<br />

– Aggiunta di un nuovo CSP (vedi slide successiva)<br />

– Equivalenza rispetto agli standard ISO ed altri<br />

– Soglia più ambiziosa <strong>per</strong> entrance check (75% vs 50% della produzione<br />

co<strong>per</strong>ta da CSP essenziali)<br />

• Sviluppo della “dimensione di prodotto”<br />

– Creazione di un ASP (Profilo Avanzato di Sostenibilità) <strong>per</strong> ogni categoria<br />

di prodotto.<br />

• Informazioni a clienti/consumatori<br />

– Aumento delle informazioni <strong>per</strong> promuovere il consumo <strong>sostenibile</strong><br />

• Rapportazione<br />

– Un nuovo KPI (% dei prodotti dotati di ASP)<br />

• Logo: <strong>una</strong> versione migliorata <strong>per</strong> le aziende che passano al <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>


<strong>Le</strong> CSP in dettaglio


I tempi del <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong><br />

• 1 luglio <strong>2010</strong>: Inizia il training <strong>per</strong> il <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong> (il<br />

nuovo sito web tecnico è o<strong>per</strong>ativo)<br />

• 1 ottobre <strong>2010</strong>: definizione finale del <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>:<br />

l’impegno ufficiale delle aziende può avere inizio.<br />

• 1 dicembre <strong>2010</strong>: comunicazione agli stakeholders<br />

all’Info Day A.I.S.E.<br />

• 1 luglio 2011: data di attivazione (a scaffale) <strong>per</strong> il logo<br />

<strong>Charter</strong> <strong>2010</strong> ed inizio delle comunicazioni al<br />

consumatore.


I loghi del <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong><br />

(<strong>per</strong> le aziende che aderivano al <strong>Charter</strong> 2005)<br />

• <strong>Il</strong> logo “azienda”(quando i prodotti non<br />

rispondono agli ASP o non ci sono ASP)<br />

– Posizione raccomandata:<br />

vicino al nome del fabbricante<br />

– Altre posizioni <strong>per</strong>messe: sì<br />

• <strong>Il</strong> logo “azienda/prodotto” (<strong>per</strong> i prodotti che<br />

ottem<strong>per</strong>ano agli ASP)<br />

– Posizione raccomandata : sul fronte<br />

– Altre posizioni <strong>per</strong>messe: sì<br />

Solo dopo il 1° luglio 2011


Un logo aggiuntivo<br />

(<strong>per</strong> le aziende che non aderivano al <strong>Charter</strong> 2005)<br />

• Fino al 1° luglio 2011 le aziende che, senza aver<br />

aderito al <strong>Charter</strong> 2005, chiedono di aderire al<br />

<strong>Charter</strong> <strong>2010</strong> devono utilizzare il vecchio logo<br />

(anche se dovranno aderire ai nuovi principi).<br />

• Chi era nella training area prima del 1° luglio <strong>2010</strong><br />

può aderire al charter 2005 entro il 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong> usando i vecchi loghi.


In sintesi


I loghi del <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong><br />

“Questo prodotto è fabbricato<br />

da un’azienda che aderisce al<br />

<strong>Charter</strong>”


I loghi del <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong><br />

“Questo prodotto è fabbricato<br />

da un’azienda che aderisce al<br />

<strong>Charter</strong><br />

e…<br />

risponde ai criteri del profilo avanzato<br />

di sostenibilità della categoria”


I criteri ASP:<br />

i detersivi domestici da bucato<br />

1. Environmental Safety Check<br />

<strong>Il</strong> prodotto deve su<strong>per</strong>are il test ESC<br />

– Ogni ingrediente ha un PESR


I criteri ASP:<br />

i prodotti da bucato<br />

2. Efficienza di uso delle risorse<br />

<strong>Il</strong> prodotto deve passare tre criteri:<br />

– Concentrazione :<br />

dosaggio inferiore al target specifico<br />

– Efficienza di uso dell’imballaggio<br />

g di imballaggio <strong>per</strong> uso inferiore al target specifico<br />

– Uso di materiale d’imballaggio riciclato<br />

su<strong>per</strong>iore al target specifico


In dettaglio:<br />

Laundry detergent<br />

powders<br />

Laundry<br />

detergent liquids<br />

Fabric<br />

conditioners<br />

Product<br />

formulation<br />

Pass ESC<br />

(Environmental Safety Check)<br />

AND<br />

Dosage g/job: ≤ 85g<br />

AND<br />

Dosage ml/job: ≤ 135ml<br />

Pass ESC<br />

AND<br />

Dosage ml/job:<br />

≤ 75ml<br />

Pass ESC<br />

AND<br />

Dosage ml/job:<br />

≤ 35ml<br />

Packaging<br />

weight <strong>per</strong> job<br />

Total packaging g/job: ≤<br />

7.0g<br />

Total packaging<br />

g/job: ≤ 7.0g<br />

Total packaging<br />

g/job: ≤ 4.0g<br />

Packaging recycled<br />

content<br />

Board: ≥ 60% Board: ≥ 60% Board: ≥ 60%<br />

End User<br />

Information<br />

End-user info on-pack:<br />

Washright panel AND<br />

Ability to wash at ≤30° C<br />

indicated on pack<br />

End-user info on-pack:<br />

Washright panel (or<br />

reduced) AND Ability<br />

to wash at ≤30° C<br />

indicated on pack<br />

End-user info onpack:<br />

Washright<br />

panel (or reduced)


I criteri ASP:<br />

i detersivi domestici da bucato<br />

3. <strong>Le</strong> prestazioni<br />

<strong>Il</strong> prodotto deve riportare la rassicurazione<br />

sulla efficacia a 30°C


I Profili avanzati di Sostenibilità<br />

• Disponibilità prevista <strong>per</strong> le categorie di prodotto<br />

– Detersivi <strong>per</strong> bucato in polvere Luglio <strong>2010</strong><br />

– Detersivi liquidi <strong>per</strong> bucato Luglio <strong>2010</strong><br />

– Ammorbidenti liquidi Luglio <strong>2010</strong><br />

– Detersivi <strong>per</strong> lavastoviglie Gennaio 2011<br />

– Detersivi <strong>per</strong> piatti a mano Gennaio 2011<br />

– Deodoranti ambientali Luglio 2011<br />

– Detersivi <strong>per</strong> pulizie generali Luglio 2011<br />

– Detersivi specifici Luglio 2011<br />

– Detersivi I&I Luglio 2011


Agenda<br />

3. L’Environmental Safety Check<br />

(applicabile ai prodotti della fase 1 (bucato))


I principi <strong>per</strong> l’ESC dei prodotti <strong>per</strong><br />

bucato<br />

• Basati sul rischio relativo alla tossicità<br />

acquatica, trattandosi di prodotti destinati a<br />

finire negli scarichi. In linea con i principi<br />

REACH.<br />

• L’obiettivo è garantire la sicurezza ambientale<br />

di ogni ingrediente usato nel prodotto.


In sintesi:<br />

Environmental Safety Check<br />

• Basato sul rischio (come HERA e REACH) ma specifico<br />

<strong>per</strong> il prodotto (come Ecolabel) e subito disponibile (a<br />

differenza del REACH)<br />

• Verifica che il contenuto di ogni sostanza in un prodotto<br />

non porti, ai dosaggi raccomandati, ad <strong>una</strong> concentrazione<br />

nell’acqua su<strong>per</strong>iore al PNEC.<br />

• Usa dati ecotossicologici da fonti pubbliche, come HERA,<br />

banche dati Ecolabel ed altre,studi EU, OECD, ricerche di<br />

mercato…<br />

• Usa ipotesi conservative (es. proiezione alla quota di<br />

mercato del 100% <strong>per</strong> il totale della categoria)


I principi dell’ESC<br />

• ESC: Un approccio graduale:<br />

– Stadio 1<br />

<strong>Il</strong> foglio Excel ESC valuta la Concentrazione Ambientale<br />

Conservativa Prevista, sulla base della esposizione totale alla<br />

sostanza (tonnellaggio totale attraverso fattori) & HERA, tenendo<br />

conto di alcune esenzioni (es. profumi, gli inorganici comuni, gli<br />

organici dell’All.IV /V del REACH).<br />

– Stadio 2 (se richiesto) “ nuovi ingredienti” e “valutazione di livello<br />

su<strong>per</strong>iore”<br />

Possibilità di aggiungere “nuovi” ingredienti al tool (simile allo stadio<br />

1) o di usare <strong>una</strong> valutazione del rischio più sofisticata, specifica <strong>per</strong><br />

l’azienda.


Environmental Safety Check


Segue…I principi dell’ESC<br />

• Stadio 1 attraverso il semplice tool ESC (foglio Excel)<br />

• Possibilità di aggiungere nuovi ingredienti non presenti<br />

nella lista corrente.<br />

• Gli approfondimenti di livello su<strong>per</strong>iore e l’aggiunta di<br />

nuovi ingredienti devono essere notificati ad A.I.S.E<br />

• L’adesione al <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong> implica automaticamente<br />

l’impegno a fornire i dati necessari ad aggiornare/<br />

estendere il tool ESC.<br />

• A.I.S.E. e l’ESC Task Force aggiorneranno<br />

regolarmente l’ESC tool.


Lo stato attuale dell’ESC<br />

<strong>Il</strong> tool è stato s<strong>per</strong>imentato da aziende A.I.S.E.:<br />

E’ in corso la definizione finale delle procedure di<br />

utilizzo e dei manuali (con particolare attenzione<br />

a profumi, conservanti, pigmenti)


<strong>Le</strong> principali differenze <strong>Charter</strong> 2005/<br />

<strong>2010</strong><br />

CSPs 6 essenziali +<br />

5 addizionali<br />

Verifica d’ingresso<br />

(% produzione co<strong>per</strong>ta)<br />

<strong>Charter</strong> 2005 <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong><br />

6 essenziali +<br />

6 addizionali<br />

50% 75%<br />

Verifica Ogni 3 anni Ogni 3 anni<br />

Sinergie con ISO, ecc. No Sì<br />

ASP No Sì<br />

KPI 10 11<br />

Loghi 6 1+1<br />

Modernizzati,<br />

Versione ASP, nuova<br />

URL & nuova posizione


Agenda<br />

4. <strong>Charter</strong> 2005-<strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>: la fase di<br />

transizione e l’Extranet.


La transizione<br />

• Chi è nell’area di training prima del 1 luglio <strong>2010</strong> può<br />

aderire al <strong>Charter</strong> 2005 fino al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

• 31 dicembre <strong>2010</strong>: fine della possibilità di aderire al<br />

<strong>Charter</strong> 2005<br />

• Dal 1 luglio <strong>2010</strong>: le aziende che non erano nell’area di<br />

training prima, possono solamente aderire al <strong>Charter</strong><br />

<strong>2010</strong>: l’adesione ufficiale inizierà dal 1 ottobre <strong>2010</strong>.<br />

• Per queste aziende è previsto un logo (versione unica),<br />

da usare fino al 1 luglio 2011, dopo di che dovrebbero<br />

essere usati i nuovi loghi


La transizione fra il<br />

<strong>Charter</strong> 2005 e <strong>2010</strong><br />

• <strong>Le</strong> aziende <strong>Charter</strong> 2005 potranno aderire dal 1<br />

ottobre <strong>2010</strong><br />

• <strong>Il</strong> contratto 2005 terminerà automaticamente<br />

• Obiettivo: il 75% della produzione aderisce al<br />

<strong>Charter</strong> <strong>2010</strong><br />

• Un anno di tempo dalla data di adesione <strong>per</strong><br />

terminare l’uso dei “vecchi” loghi (il logo nuovo<br />

potrà essere utilizzato dal 1 luglio)


<strong>Il</strong> nuovo sito web<br />

• La documentazione tecnica è disponibile nel<br />

nuovo sito<br />

http://www.sustainable-cleaning.com/en.home.orb


Homepage vecchia


La nuova homepage


I nuovi contenuti


Agenda<br />

5. <strong>Il</strong> timing delle comunicazioni agli stakeholders<br />

e al pubblico


<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>: la comunicazione<br />

• All’interno dell’Industria:<br />

– Specifiche comunicazioni verranno mandate ai<br />

membri del <strong>Charter</strong> attuale entro giugno<br />

– All’Assemblea Generale si è tenuto un Workshop,<br />

che verrà seguito da ulteriori sessioni di briefing <strong>per</strong> i<br />

membri e <strong>per</strong> i non-membri nel corso del <strong>2010</strong>.<br />

– Altre opportunità nelle assemblee dell’industria


<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>: la comunicazione<br />

• Con gli stakeholders esterni:<br />

– Evento specifico a livello EU il 29 giugno, a Bruxelles<br />

• Contatti-chiave nelle commissioni:Entr, Envt, Tren, Sanco<br />

• BEUC<br />

• EEB<br />

• Trade<br />

– Attività più ampie a partire da 1 ottobre <strong>2010</strong> ed<br />

attorno all’Info Day (a livello EU e nazionale)<br />

• Ulteriori informazioni al NAC previste in Autunno <strong>2010</strong>


<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>: la comunicazione<br />

• Parte 1 -Con i consumatori :<br />

– Aggiornamento dei siti web <strong>per</strong> i consumatori<br />

www.sustainable-cleaning.com


<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>: la comunicazione<br />

www.cleanright.eu<br />

NUOVO<br />

da luglio 2011


<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>: la comunicazione<br />

• Parte 2 -Con il Trade e i consumatori :<br />

– Una campagna complessiva verrà organizzata:<br />

• Obiettivi<br />

• Prime attività di brainstorming iniziate<br />

• Coinvolgimento dei marketing team (estate <strong>2010</strong>)<br />

– Aumentare la conoscenza del <strong>Charter</strong> e dei suoi<br />

loghi (azienda e azienda/prodotto)<br />

– Elevare il profilo dell’industria<br />

– Promuovere il consumo <strong>sostenibile</strong><br />

• Timing: da metà 2011


<strong>Il</strong> <strong>Charter</strong> <strong>2010</strong>: la comunicazione<br />

• Parte 2 – Campagna complessiva da<br />

organizzare<br />

• Tool potenziali:<br />

– Attività in store<br />

– Pubblicità stampa<br />

– Inserzioni di direct marketing<br />

– Marketing virale<br />

– Pubbliche relazioni, scuole, università<br />

–Gare<br />

– Ecc.


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