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Speciale Elezioni Regionali - UfficioSpettacoli.it

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Tino Caspanello<br />

raCConTa Danilo DolCi<br />

a cura della Redazione<br />

Prima nazionale, il 2 novembre, al festival<br />

Primavera dei Teatri di Castrovillari per<br />

“1952. A Danilo Dolci”. Lo spettacolo,<br />

prodotto dalla Compagnia dell’Arpa e Teatro<br />

Pubblico Incanto di Pagliara (Roccalumera),<br />

è diretto dal messinese Tino Caspanello<br />

(che firma anche il testo e le scene) e ha<br />

per protagonista il palerm<strong>it</strong>ano Fillippo<br />

Luna, che interpreta Danilo Dolci. In scena<br />

il racconto della notte del viaggio in treno<br />

che nel 1952 porta Dolci, sociologo, poeta e<br />

attivista della non violenza, in Sicilia, la terra<br />

che lo accoglierà fino alla morte dopo averlo<br />

visto lottare per il bene e la giustizia sociale<br />

a fianco degli ultimi. Con Filippo Luna, sul<br />

palco Elisa Di Dio, lo stesso Caspanello<br />

e Cinzia Muscolino (che cura i costumi), e<br />

Tino Calabrò della Compagnia Pubblico<br />

Incanto. Nella notte di viaggio Dolci viene<br />

in contatto con tre personaggi - una madre,<br />

un mil<strong>it</strong>are e un pol<strong>it</strong>ico - che dipingono<br />

un affresco lucido e agghiacciante di una<br />

società trascinata verso il perbenismo, verso<br />

… rest<strong>it</strong>uire dign<strong>it</strong>à agli<br />

uomini, agli ultimi…<br />

un potere che soffoca e annienta l’individuo.<br />

Intanto, fuori da quel treno, in una Sicilia<br />

lontana dai fasti di un’economia in cresc<strong>it</strong>a,<br />

qualcuno continua a morire per la fame,<br />

per mano della mafia, per la disperazione.<br />

Lo scopre Danilo Dolci, con il suo primo<br />

e toccante incontro in terra siciliana,<br />

un incontro mattutino con una donna<br />

schiacciata dal dolore alla stazione di<br />

Palermo, un incontro che fa germogliare in<br />

lui la spinta decisiva alla lotta pacifica che<br />

dal quel momento sosterrà e che, come<br />

spiega Caspanello, si concretizzerà nel<br />

«rest<strong>it</strong>uire dign<strong>it</strong>à agli uomini, agli ultimi, ai<br />

“vinti” che continuano ad alimentare, loro<br />

malgrado, cronache e letterature. Questo<br />

spettacolo è una dedica a Danilo Dolci, una<br />

dedica che parla il linguaggio del teatro,<br />

che cerca di percepire cosa si ag<strong>it</strong>a sotto<br />

le parole e le azioni». Dopo quel viaggio,<br />

Dolci si trasferirà nella Sicilia occidentale<br />

per promuovere lotte non violente contro<br />

la mafia e il sottosviluppo, per i dir<strong>it</strong>ti ed il<br />

lavoro. All’interno del festival di Castrovillari,<br />

giovedì 1 novembre, Caspanello presenterà<br />

inoltre il suo ultimo libro, “Teatro”, edizioni<br />

Ed<strong>it</strong>oria & Spettacolo, raccolta delle sue<br />

drammaturgie “Mari”, “Rosa”, “Nta ll’aria”,<br />

“Malastrada”, “Fragile”, “Interno”, “Sira”.<br />

w w w . p r i m a v e r a d e i t e a t r i . i t

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