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Erasmo-07-08-2014

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MOSTRA AL PALAZZO DUCALE DI MASSA<br />

JAZZ IN LOVE<br />

con Lorenzo D’Andrea<br />

Jazz in love al Palazzo Ducale di Massa, dove il 12 aprile alla presenza del sindaco<br />

Alessandro Volpi e dell’assessore alla cultura Mauro Fiori, è stata inaugurata<br />

la mostra del fratello Lorenzo D’Andrea, le cui opere e talento sono<br />

motivo di orgoglio per tutta la comunità massonica. L’esposizione è stata organizzata<br />

in concomitanza con il festival Primavera Jazz ed è un omaggio ai<br />

grandi di questo straordinario genere musicale, raffigurati su di un legno di<br />

grandi dimensioni e con disegni a matita di particolare suggestione. D’Andrea<br />

riesce a far emergere la vita delle forme sotto la scorza ruvida del colore<br />

che la ricopre, alla ricerca attenta del suono interiore dell’immagine, ammantandola<br />

di toni ombrosi, con una liquidità di luce quasi svanita. Ricostruendo<br />

un’aurea che si incorpora plasticamente al soggetto, lo ricrea negli improvvisi<br />

trapassi di luce e di colore e lo sostiene e lo anima proprio come il filo melodico<br />

interno di una musica. C’è così un sentimento di rispetto per la tavola<br />

ancor più che per la carta, che dispone la mano a una delicatezza di gesti, a<br />

scelte meditate e sottili, compiute solo per il gusto della pittura. Ne scaturisce<br />

una unità di tono, che assorbe qualunque frammentazione o sprezzatura del<br />

colore, e non chiede alle figure di essere gradevoli a tutti i costi, quanto piuttosto<br />

all’immagine di essere un frutto maturo della pittura.<br />

Il jazz dei neri fu nostalgia di una lontananza di un’Africa immaginaria, reale<br />

solo in qualche parte della<br />

memoria, ma soprattutto<br />

un’ansia di liberazione, il<br />

jazz dei bianchi divenne musica da ballo, fuga dalla noia, voglia di stordimento<br />

nel flusso di un ritmo sincopato, di una musica fragorosa e cacofonica.<br />

Osservando con beatitudine i personaggi celebri che Lorenzo ha magistralmente<br />

dipinto, da Charlie Parker a Louis Armstrong a Duke Ellington si ritrova tutta la<br />

nostalgia, la rabbia, la secolare schiavitù di un popolo da sempre in attesa di un<br />

riscatto sociale mai veramente compiuto.<br />

Una mostra da visitare, che non lascerà indifferente nessuno: dall’amante dell’arte<br />

al semplice visitatore. Altri eventi importanti programmati per il <strong>2014</strong> faranno<br />

parlare ancora molto di Lorenzo D’Andrea.<br />

ARTE<br />

Mauro Lastraioli<br />

www.grandeoriente.it<br />

29<br />

7-8<br />

<strong>2014</strong>

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