ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE I. R. GOVERNO D E L L I T O R A L E A T T I P R E S I D I A L I R I S E R V A T I (<strong>1815</strong> - <strong>1849</strong>) Inventario 1990 Pjerpaolo Dorsj
I N T R O D U Z I O N E L'archivio <strong>del</strong>l'Imperial Regio <strong>Governo</strong>, la massima autorità politico-amm<strong>in</strong>l strativa <strong>del</strong> <strong>Litorale</strong> Austriaco nella fase che va dalla Restaurazione al 1850, comprende, oltre alle due serie più consistenti degli <strong>Atti</strong> generali e degli <strong>Atti</strong> <strong>presidiali</strong> e a varie serie m<strong>in</strong>ori facenti capo a uffici o commissioni dalle competenze particolari, una serie di <strong>Atti</strong> <strong>presidiali</strong> <strong>riservati</strong>, corrispondente agli affari di speciale rilevanza politica, generalmente connessi alla sicurezza <strong>del</strong>lo Stato. La serie degli <strong>Atti</strong> <strong>presidiali</strong> <strong>riservati</strong>, descritta nel presente <strong>in</strong>ventario, risulta formata per lo meno dal <strong>1815</strong>, anche se il materiale conservato presenta una certa cont<strong>in</strong>uità soltanto a partire dal luglio <strong>del</strong> 1817. Non si può a~ certare se la serie abbia mantenuto la sua configurazione autonoma anche negli anni successivi al 1842, per i quali manca ogni documentazione. L'ord<strong>in</strong>amento <strong>del</strong>la serie appare regolato secondo un titolario molto simile a quello adottato per gli <strong>Atti</strong> generali e per gli <strong>Atti</strong> <strong>presidiali</strong> <strong>del</strong>lo stesso <strong>Governo</strong>; lo schema è anche qui articolato su tre livelli <strong>in</strong> rapporto di reciproca subord<strong>in</strong>azione. Gli atti appartenenti alla serie venivano iscritti <strong>in</strong> registri di protocollo dist<strong>in</strong>ti da quelli impiegati per gli <strong>Atti</strong> generali e gli <strong>Atti</strong> <strong>presidiali</strong>. Il numero di registrazione a protocollo veniva riportato sugli atti stessi, accompagnato dalla segnatura P.P. (la semplice P. contrassegnava <strong>in</strong>vece gli <strong>Atti</strong> <strong>presidiali</strong>). Sull'atto veniva <strong>in</strong>dicata pure la categoria archivistica di appartenenza, rappresentata da una classifica formata da tre cifre, corrispo~ denti ai tre livelli gerarchici su cui si articolava il titolario. La documentazione, giunta all'Archivio di Stato negli anni Venti dall'Austria, dove era stata ricoverata durante la guerra mondiale, presenta gravi lacune: un solo atto si conserva per il <strong>1815</strong>, nessuno per il 1816; con la f<strong>in</strong>e <strong>del</strong> 1842 la serie si <strong>in</strong>terrompe, per riprendere nel 1848-49 con alcuni fascicoli, prl vi di registrazione e di segnatura, che si riferiscono alla particolare situazione politico-militare di quel biennio. Sono andati perduti gli strumenti di corredo s<strong>in</strong>croni (registri di protocollo, eventuali rubriche coeve). Per la ricerca fondata su elementi puntuali, è però possibile utilizzare una rubrica alfabetica compilata, <strong>in</strong> epoca successiva a sJi atti, dallo stesso <strong>Governo</strong> <strong>del</strong> <strong>Litorale</strong>: si ·tratta <strong>del</strong>la rubrica n. 70 (anni